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Fabrica di Roma
Panorama di Fabrica di Roma
Stato
Regione
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
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Mappa dell'Italia
Fabrica di Roma
Sito istituzionale

Fabrica di Roma è una città laziale nel Viterbese.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Fabrica di Roma dista 26 km da Viterbo, a circa 300 metri sul livello del mare, situata a sud dei monti Cimini, nelle vicinanze del Lago di Vico. Poche sono le pianure e le vallate alluvionali, la quasi totalità della zona è formata, infatti, da rocce vulcaniche, i cui prodotti (nello specifico dei vulcani Cimino e Vicano) hanno dato vita ad affioramenti di peperino tipico del viterbese, usata per la maggior parte come materiale da costruzione; ed in effetti la zona antica di Fabrica di Roma è stata costruita su un banco di peperino. Altre rocce vulcaniche presenti sul territorio sono: il peperino delle alture, il tufo rosso utilizzato nell'antichità dai Falisci e dagli Etruschi per le loro immense necropoli, le lave tefritico-leucitiche denominate occhiadina o occhio di pesce,il tufo bianco detto anche tufo bianco di Fabrica, la pomice e la pozzolana. La flora e la fauna di Fabrica di Roma sono tipiche della bassa montagna, e la selvaggina sia stanziale che migratoria ve ne è in abbondanza.

Quando andare[modifica]

Il suo clima è continentale anche se modificato dalla densa vegetazione. La temperatura media annua oscilla intorno ai 15 °C.

Dal mese di maggio ad agosto sul territorio fabrichese si svolgono parecchie Sagre di paese tipiche della zona viterbese, il Moroni nel dizionario di erudizione storico ecclesiastica afferma che è un paese “in temperato clima e buon’aria”.

Cenni storici[modifica]

La storia del territorio di Fabrica di Roma è molto remota, infatti fin dai tempi più antichi è stata rilevata la presenza dell'uomo. In origine molto probabilmente si trattava di un pagus falisco come testimoniano antichi passaggi scavati nella rupe, grandi grotte ricavati su più livelli nel banco roccioso con nicchie e incavi per palificazioni e drenaggi, da identificare anche come tombe ( data la presenza di colombari che ospitavano urne cinerarie, e abitazioni falische, note come cavernette falische, di cui l'intero agerfaliscus è ricco).

Anche nei dintorni del nucleo più antico di Fabrica non mancano testimonianze che fanno presumere la presenza dell'uomo nel territorio, raccolte in gran parte al Museo Archeologico dell' Agro Falisco presso il Forte Sangallo di Civita Castellana.

Comunque, è solo dal medioevo che si può contare sulla documentazione scritta per delineare in maniera più precisa il corso storico di Fabrica. Il primo documento che ufficialmente parla del fondo di Fabrica risale al 1093, solo nel 1177 una bolla di Papa Alessandro III fa riferimento al castello di Fabrica. L'analisi delle murature conferma questa datazione. Il Castello di Fabrica, si inserisce nel periodo storico del progressivo incastellamento che ha interessato tutta la Tuscia tra l'XI e il XIII sec. In questo periodo, il primo nucleo abitativo era costituito dall'area dell'attuale via della Fontanella e della Rocca, contraddistinta da strette viuzze scavate nel tufo e peperino che confluiscono in pittoresche piazzette. Fin da questo momento appartenne allo Stato Pontificio, fino a che Fabrica non venne venduta o donata di volta in volta alle potenti famiglie in espansione nel territorio viterbese. Nel XIII secolo, si iniziò probabilmente a costruire la Rocca sotto il dominio dei Prefetti di Vico. Le parti più antiche sono quelle realizzate nella tecnica costruttiva muraria cosiddetta a petrella viterbese, costituita da file di blocchetti rettangolari di pietra disposti con il lato lungo verticale. Il Borgo aveva anche la sua chiesa, intitolata a Santa Maria le cui origini risalgono al X sec., successivamente trasformata in oratorio di Santa Caterina, sede della confraternita della Misericordia estinta dopo la seconda guerra mondiale.

Dal XIII secolo, Fabrica è sotto la famiglia dei Di Vico, Prefetti di Roma, di tendenza ghibellina, in scontro perenne con la Chiesa. Il primo incastellamento del fondus si deve proprio a loro, in vicolo della Fontanella è presente il loro palazzo con lo stemma in bella vista sul portale d'ingresso e la facciata impreziosita da eleganti bifore e monofore, solo il castello nel 1308 viene venduto al cardinale Napoleone Orsini. Tra vicende alterne che videro il passaggio di proprietà dalla famiglia Orsini all'Ospedale di Santo Spirito in Saxia, ad altre importanti famiglie della zona, per passare poi di nuovo in mano ai Di Vico, nel 1431.

A questo punto la famiglia venne dichiarata ribelle e dalla Chiesa venne mandato forte braccio ad espugnare Fabrica e gli altri feudi al Prefetto Giovanni Di Vico. Siamo giunti alla fine del XV sec. E il borgo si era esteso fino alla chiesa di San Silvestro. A questo punto, l'urbanistica segue le regole rinascimentali con strade rettilinee e più ampie come le tre vie maggiori che portavano a Piazza di Sotto, piazza di Sopra e a piazza dell' Ariola. Anche le abitazioni seguono un gusto più elegante con portali e finestre finemente decorati. Questo è un periodo di grande prosperità testimoniato dalla presenza di corporazioni i cui stemmi campeggiano per le vie del paese e dall'autorizzazione ad espandersi fuori dalle mura, concessa nel 1549 da Orazio Farnese Duca di Castro. Fino al XVIII secolo il dominio di Fabrica cambiò continuamente, ottenendo di volta in volta vantaggi.

Infine, nel 1798-99 il territorio entrò nell'egida francese attraverso l'esperienza repubblicana, passando dal 1809 al 1814 sotto il dominio napoleonico. Dopo il Congresso di Vienna ritornò sotto l'influenza della Chiesa e le sue sorti rimasero legate ad essa fino all'Unità d'Italia.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Fabrica di Roma

Se si arriva a Fabrica di Roma da Roma o da Civita Castellana si giunge sulla via principale del paese, Via Roma, percorsa da entrambi i lati da esercizi commerciali; alla fine della strada, mantenendosi sempre sulla destra, si imbocca la circonvallazione Dalla Chiesa e dopo pochi chilometri si trova sulla sinistra un arco dove entrare per arrivare a Piazza Duomo dove si trovano la Collegiata di San Silvestro, gli uffici della Polizia Locale, la Biblioteca Comunale e gli uffici del Comune. La parte storica ed antica di Fabrica di Roma è concentrata tutta nell’area denominata La Rocca che parte da Piazza Duomo ed è facilmente percorribile a piedi. Fuori dal paese, percorrendo la strada provinciale 27 Faleriense direzione Civita Castellana, si arriva alla vicina Faleri, frazione di Fabrica di Roma, dove imboccando via Faleri Novi si arriva a Falerii Novi, sito archeologico di epoca romana dove si può visitare la Porta di Giove, la Chiesa di Santa Maria in Faleri e la Via Amerina.

Case del centro


Come arrivare[modifica]

In auto[modifica]

Fabrica di Roma è collegata tramite la Strada Provinciale 26 Vignanellese a Vignanello, tramite la strada provinciale 27 Faleriense a Civita Castellana, tramite la strada provinciale 35 Ronciglionese a Carbognano, tramite la strada provinciale 65 Valleranese, è collegata a Vallerano, e tramite la strada provinciale 71 Corchianese, è collegata a Corchiano.

Da Roma percorrendo la Cassia Bis ( strada regionale 2 bis Via Cassia Veientana) fino a Monterosi, poi a destra per Ronciglione, al bivio di Trentamiglia ancora a destra per Fabrica di Roma.

Dall’Autostrada A1 uscita Magliano Sabina poi a destra per Borghetto e poi ancora a destra per Fabrica di Roma.

Dalla Flaminia fino a Civita Castellana e poi a Fabrica di Roma.

Da Viterbo imboccando Via Cassia Cimina e subito dopo la strada provinciale 65 "Valleranense".


In treno[modifica]

Fabrica di Roma è dotata di 2 stazioni ferroviarie poco distanti fra loro:

  • 42.33388912.3092361 Stazione di Fabrica di Roma (Atac). Collocata lungo la ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo tra le stazioni di Corchiano (Roma Nord) e Faleria.
  • 42.33448912.3074082 Stazione di Fabrica di Roma (FS). Collocata lungo la ferrovia Orte-Capranica-Civitavecchia tra la stazione di Caprarola e la stazione di Corchiano. Fino al 1995 venivano effettuati treni regionali tra Orte e Capranica (FL3), ma ora la ferrovia è chiusa e non vi passano treni.

Inoltre, da Fabrica di Roma tramite la strada provinciale 27 Faleriense e proseguendo sulla strada provinciale 74 (denominata Quartaccio) si arriva alla stazione Civita Castellana-Magliano (FS). Collegata lungo la ferrovia Orte - Fiumicino Aeroporto.


Come spostarsi[modifica]

Fabrica di Roma è facilmente percorribile a piedi per visitarne le bellezze storico-artistiche che si trovano nel centro storico del paese. Per arrivare al sito archeologico Falerii Novi è possibile spostarsi con l’aiuto percorrendo la strada provinciale 27 Faleriense direzione Civita Castellana, oppure usufruendo del servizio urbano, gli orari sono visibili dal sito del Comune.

Cosa vedere[modifica]

Chiesa Collegiare Fabrica
  • 42.33489712.2966381 Chiesa Collegiata di San Silvestro Papa (Duomo di Fabrica). La prima notizia che si ha di questa chiesa risale al 1177, ma con molta probabilità l'edificio già esisteva dato che in quell'anno viene chiaramente inserito nelle proprietà del monastero di S. Elia che elenca "S.Silvestri in castrum Fabricae" tra gli altri suoi beni. Questione mai risolta, è quella della paternità degli artisti che affrescarono l'abside e le due nicchie laterali (Madonna del Rosario, il simbolo dei sacramenti con sette ruscelli sgorganti dalla croce, pitture ricoperte e in parte recuperate nel 1954). L'unica cosa certa è la data dei dipinti murali che si trova scritta nell'abside maggiore: 1556. La tradizione locale li attribuisce a Taddeo Zuccari, impegnato a Caprarola con le decorazioni di Palazzo Farnese, altri invece fanno il nome di Guido da Viterbo, ma secondo lo storico Cesare Verani sono da attribuire ai fratelli Bartolomeo e Lorenzo Torresani che, nel loro stile si rifacevano alla scuola di Raffaello. Nel catino absidale si può ammirare la maestosa Gloria del Redentore Benedicente circondato dai simboli della passione, che ricorda molto quella presente nelle stanze vaticane realizzata da Raffaello, in particolare si può paragonare con quella rappresentata nella Stanza della Segnatura. Nel tamburo sottostante sono rappresentate: l'Ultima Cena, con uno sfondo di quinte architettoniche perfettamente costruite, la Crocefissione e la Flagellazione. Ancora di mano dei due pittori la decorazione a grottesche e le piccole scene di argomento pastorale e biblico, poste lungo il sottarco absidale e sulle paraste. Questi affreschi vennero restaurati nel 1955. Il lavoro realizzato a S. Silvestro, di cui si segnala ancora l'opera di .Alessandro nel lacunoso e rovinato affresco posto nella nicchia sinistra del presbiterio, dovette avere molto successo, tanto che di li a poco, i Torresani furono chiamati anche a realizzare la decorazione pittorica delle cappelle e nicchie di S. Maria della Pietà. Di seguito lavoreranno anche a Corchiano utilizzando a volte gli stessi cartoni di Fabrica. Lungo la navata sono presenti degli altari laterali con pitture vive ed espressive, più recenti e di autori ancora anonimi: entrando da sinistra troviamo quello dell'Annunciazione, di S. Elisabetta d'Ungheria, di S. Gaetano, di S. Francesco, di S. Rosa da Viterbo, delle anime purganti e dell'Assunta. Sotto l'altare maggiore si conserva il corpo di San Giustino Martire, ricoperto di cera e traslato da Roma il 22 settembre 1791.
  • 42.33308412.2997522 Chiesa Santa Maria della Pietà, Via Roma, 77B. Secondo un’antica tradizione locale, la Chiesa di Santa Maria della Pietà sorse intorno ad un’edicola raffigurante la Vergine con il Bambino risalente, probabilmente, alla metà del XV secolo. La decorazione pittorica della chiesa si estende lungo dieci nicchie realizzate in spessore di muro. Nelle nicchie sono rappresentati la Natività, la Vergine in gloria, la vita di S. Andrea, S. Antonio Abate incoronati dagli angeli, S. Michele Arcangelo e tre santi, oggi non più identificabili. La più importante è però, quella che si trova a destra della navata. Questo affresco raffigura S. Silvestro in cattedra con scene tratte dalla sua vita e riporta l’anno di esecuzione delle opere, il 1560. Soltanto in seguito ai lavori di descialbo, effettuati alla fine degli anni 60’ da un gruppo di ragazzi fabrichesi, gli affreschi vennero riportati alla luce. Da una prima analisi visiva, emerge immediatamente, come la loro esecuzione si debba attribuire ad artisti diversi. Ai pittori Lorenzo ed Alessandro Torresani si riconosce la paternità della maggior parte della decorazione pittorica, Particolarmente interessante è l’affresco raffigurante la Madonna con Bambino, tra santi Antonio Abate e Leonardo, racchiuso in una cornice in peperino inserita nella seconda metà del XX secolo.
Scorcio 1 Castello Rocca Fabrica
  • 42.33458512.2956333 Castello La Rocca, Via A. Cencelli, 21. Il Castello che si trova al centro del paese di Fabrica di Roma viene da sempre indicato col solo nome della Rocca, dando così anche il nome al borgo che si estende tutto intorno ad esso. Presumibilmente costruito intorno all’anno 1000, fu poi ricostruito ed ampliato nel 1217 sotto l’egemonia della famiglia dei Prefetti De Vico, potenti feudatari della Tuscia romana. Nel 1539 venne ceduto a Pierluigi Farnese, e sarà il cardinale Alessandro Farnese a provvedere a sua volta ad alcune migliorie apportate alla rocca, ordinando la costruzione del torrione circolare settentrionale, terminato entro il 1590. Da qui nasce l’altra denominazione del castello che viene definito anche Castello Farnese. Il Castello ha forma quadrangolare, costruito su uno sperone di roccia di cui si possono ancora vedere i resti sul lato occidentale della rocca, il lato verso il borgo è cinto da due poderosi torrioni circolari angolari, e dalla torre quadrata che domina il paesaggio di Fabrica.
Porta di Giove a Falerii Novi
  • 42.299812.35924 Falerii Novi, +39 0761 569001, . Falerii Novi è un sito archeologico di una antica città romana, fondata nel 241 a.C. dopo la conquista di Falerii Veteres ( oggi Civita Castellana), i cui abitanti supersiti vennero appunto trasferiti in questo nuovo agglomerato urbano. Il sito archeologico si trova su una strada che forse potrebbe essere la via Annia (cfr. H Nissen, Italische Landeskunde, ii. 361), una deviazione della via Cassia; questa strada si avvicina da sud venendo da Nepet (ora Nepi), mentre il suo proseguimento a nord certamente prende il nome di via Amerina, la via che conduceva ad Amelia. Esso è molto suggestivo poiché attraverso i suoi resti è possibile ricostruire la pianta originale della città con la sua cinta muraria di 2,400 km di perimetro ancora intatta in certi punti, le torrette, le porte principali da cui si accedeva all’interno della città, di cui quella denominata di Giove è quella meglio conservata, ed i resti sia del teatro interno che dell’anfiteatro esterno.
Palazzo Cencelli Fabrica
  • 42.3348512.2952865 Palazzo Cencelli, Via A. Cencelli, 20. Il palazzo Cencelli ( ora palazzo comunale) è stato realizzato in epoca medioevale. Intorno alla metà del XVIII secolo per volere della facoltosa famiglia Cencelli che ne era entrata in possesso, lo stesso è stato rimaneggiato più volte e conserva al suo interno pregevoli affreschi congiuntamente a buona parte dell’arredo originale. Attualmente l’edificio è sede del Comune di Fabrica di Roma. Limitrofo ad esso è il giardino storico all’italiana: composto da siepi di bosso, cipressi e zampillanti fontane. Un ponte in legno collega il giardino pubblico allo stabile.
Chiesa Falleri Fabrica di Roma
  • 42.30034612.3560156 Chiesa di Santa Maria in Falleri, Via dei Falisci, 40, +39 0761 569001, . Dal mese di Aprile e fino ad Ottobre sarà aperta con il seguente orario: Sabato e Domenica dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Nel quarto decennio del XII secolo i cistercensi, provenienti dal monastero di S. Sulpice-en-Bugey, fondarono l’abbazia di Falleri in Fallerii Novi. L’edificio rispecchia ancora oggi l’architettura cistercense con i suoi blocchi di tufo regolari con inserti in peperino e decorazioni marmoree. Entrando nella chiesa si nota immediatamente l’austerità e la sobrietà dell’opera. Il santuario è a tre navate, con la centrale più alta e con ampiezza doppia rispetto alle laterali: tutte sono illuminate da monofore. La navata centrale è costituita da quattro campate di forma quadrangolare, che si raddoppiano nelle laterali. La chiesa ha un transetto terminante ad oriente con un coro formato da cinque absidi.
Chiese Madonna della stradella e Madonna della Vittoria - Fabrica di Roma
  • Due piccole Chiese: Madonna della Vittoria e Madonna della Stradella. La chiesa della Madonna della Vittoria è in realtà intitolata a San Sebastiano ma è conosciuta da tutti come Madonna della Vittoria dato che al suo interno custodisce un’importante tegola con l’immagine del Salvatore probabilmente ridipinta nel 1400. La chiesa mostra una facciata a vela dotata di campanile, con al centro il bel portale sormontato da un solo oculo, e si innalza su alcuni ripidi scaloni scavati nel peperino L’interno è ad un'unica navata con un soffitto coperto a capriate. La storia della Chiesa della Madonna della Stradella inizia con l’edificazione di una semplice edicola mariana al margine della strada che portava fuori Fabrica, con lo scopo di proteggere il viandante. In effetti la Madonna della Stradella è da considerare una chiesa extra moenia, cioè costruita al di fuori delle mura del primo nucleo fabrichese, quindi è possibile che sia nata come piccola cappella che poi, successivamente, fu trasformata nell’edificio attuale. La pianta è ottagonale, la facciata è semplice ed essenziale, all’interno l’unico elemento decorativo è il dipinto murale dell’altare, che rappresenta la Madonna con Bambino simbolo della pittura quattrocentesca locale.


Eventi e feste[modifica]

  • Festa di San Matteo e San Giustino. I Santi Patroni di Fabrica di Roma sono San Matteo e San Giustino che vengono festeggiati ogni anno in un crescendo di eventi e rappresentazioni che hanno inizio nella settimana in cui cade il giorno del 21 settembre. Durante i tre o quattro giorni di festeggiamenti vengono allestiti banchetti, viene svolta la Fiera delle Merci la domenica che cade in questo periodo, per le strade principali si svolgono rappresentazioni teatrali e brevi spettacoli per bambini ed anche per adulti. Tante tavolate all’aperto e tanta partecipazione. Una caratteristica fortemente folkloristica legata al Santo Patrono è la “corsa” della Macchina di San Matteo che si tiene nella serata del 21 settembre iniziando su per le salite del Palazzotto e del vecchio comune, da qui i portatori fanno fare al baldacchino con il simulacro del Santo una vera e propria volata per i ripidi pendii che portano dalla Circonvallazione Dalla Chiesa fino a Piazza Duomo, dove arrivano accolti dai fragorosi applausi della gente mentre dal Castello della Rocca scende una fitta e luminosa bengalata di accoglienza. San Giustino è il secondo patrono di Fabrica di Roma esce il 22 settembre ogni cinque anni nella teca con il corpo di cera e le reliquie, e viene festeggiato con un trasporto solenne come San Matteo. Stessi riti, stessa confraternita dei portatori che lo conduce sul percorso tra il centro storico e Via Roma, fino alla Chiesa della Madonna della Pietà. All’interno dei giorni dei festeggiamenti c’è la Corsa dei carrettini che si svolge nel giorno del Santo Patrono nel pieno pomeriggio e parte da Via San Giorgio, dove carrettini fatti artigianalmente dai partecipanti discendendo a folle velocità tutta la Circonvallazione Dalla Chiesa fino ad arrivare a Via Roma.
  • Festa della Madonna della Vittoria, Via San Rocco. La ricorrenza della Madonna de’ La Vittoria, che per tradizione si festeggia la seconda Domenica di Ottobre, si svolge in quattro giornate dedicate non solo ai riti spirituali che si tengono con cadenza programmata dal parroco del paese presso la Chiesa della Madonna della Vittoria ( o del Salvatore) che si trova in un Rione “Borgo” di Fabrica di Roma, ma è accompagnata da eventi dedicati per la maggior ai bambini con l’allestimento di giochi gonfiabili e gare tra di loro come quelle dette della Pignatta. Nel giorno della domenica che cade durante i festeggiamenti, c’è la benedizione e la distribuzione gratuita di melograni, frutti che sono simboli di opulenza e prolificità, ed anche per questo che questa festa viene denominata Festa della Madonna del Melograno; nella stessa serata il tutto si chiude con il lancio di un grande Globo Aerostatico che viene spedito a mo di ringraziamento direttamente nei Cieli.
  • Festa della Birra, Piazza Madre Teresa di Calcutta – Loc. Vallette. La Festa della Birra di Fabrica di Roma nasce nel 1997 e rappresenta ad oggi la più importante festa nel viterbese di fine stagione estiva con un numero di partecipanti che aumenta di anno in anno, basti pensare che per l’anno 2014 la XVI edizione ha registrato più di 25.000 presenze. Organizzata da un gruppo di giovani in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale, la Festa della Birra di Fabrica di Roma offre uno spettacolo di grande impatto sul pubblico giovanile, e non solo, infatti i quattro giorni della festa si sviluppano in un crescendo di spettacoli di gruppi per lo più Metal, ma non solo, con 14 tipologie di birre alla spina, varie pietanze anche di prodotti tipici locali, uno spazio totalmente gratuito per chi vuole campeggiare durante i giorni della Festa e tanta allegria e gioia di vivere.
Concerto Estate
  • Re ...Estate a Fabrica. Dal mese di giugno al mese agosto vengono organizzati a Fabrica di Roma eventi e spettacoli all’aperto per intrattenere le calde serate estive: proiezioni cinematografiche, attività ludiche per bambini, concerti di piazza tenuti dalla Banda Comunale, Urban Trekking programmati, la Notte Bianca Fabrichese, la Sagra della pecora e la grande Festa della Birra che chiude l’Estate!
  • Sagra della pecora, Piazza Madre Teresa di Calcutta – Loc. Vallette. La Sagra della pecora si immette nel circuito delle tipiche sagre di paese, dove la carne di pecora cucinata in vari e succulenti modi era ben voluta su tutte le tavole delle famiglie. Questa festa, nata nel territorio fabrichese nel 2012, si svolge di solito nel week end di metà mese di Luglio e coinvolge un centinaio di giovani volontari che si fanno in quattro per cucinare succulenti piatti a basa di carne di pecora, si va dagli gnocchi al castrato alla pecora fatta alla cosiddetta “callara”, accompagnati da balli e canti per lo più popolari. A ciò si accompagnano dimostrazioni di preparazione di formaggi e ricotta di pecora.
  • Sagra del fagiolo carne, Piazza Madre Teresa di Calcutta – Loc. Vallette, . La coltivazione del fagiolo nel territorio di Fabrica di Roma ha origini antichissime e grazie alle condizioni climatiche e territoriali favorevoli che ne rendeva possibile la coltivazione in “secondo raccolto” dopo la mietitura dei cereali, c’era la possibilità di ottenere due raccolti annuali differiti favorendo la diffusione delle due antiche varietà: fagiolo cera e fagiolo carne (il cui nome deriva dal fatto che possiede più calorie della carne). In questi ultimi anni la stessa Amministrazione comunale, per dare un impulso all’agricoltura e per far conoscere questo prodotto, ne sta promuovendo la coltivazione e la commercializzazione anche attraverso il riconoscimento di “prodotto tipico locale”, ed è così che il fagiolo carne è stato inserito nel registro regionale delle specie autoctone. La Sagra del fagiolo è nata nel 2013 con lo scopo appunto di contribuire alla conoscenza e diffusione di questo prodotto tipico locale. Ogni anno per la fine del mese di settembre , essa si svolge in tre giorni di festa con la preparazione del fagiolo carne nelle ricette tipiche italiane e paesane, con balli e canti che portano una grande affluenza di pubblico, non solo del territorio di Fabrica di Roma.


Cosa fare[modifica]

  • Parco dei cedri (Da Via Roma prendere Via XXV Aprile e percorrerla fino in fondo.). Il parco è stato inaugurato il 21 settembre del 2014, durante i festeggiamenti del Santo Patrono San Matteo; ubicato a pochi passi dal centro storico è uno spazio verde immenso di circa 3 ettari di terreno con una pista ciclabile che gira tutto intorno al parco e con giochi per i piccini ed aree relax per i grandi. Tutto il parco è stato piantumato con cedri del libano, da cui il nome dello stesso; il cedro rappresenta l’emblema di potenza, di forza, di maestà e di profondità spirituale.
  • Urban Trekking, . Per passare una piacevole giornata a Fabrica di Roma si inizia con il visitare a piedi tutto il centro storico, concentrato nella zona denominata La Rocca: il percorso inizia da Piazza Duomo ( il centro del paese) e percorre tutta la parte centrale di vie e viuzze attraverso le quali è possibile leggere la storia di Fabrica di Roma a livello storico ed artistico, con gli stemmi e le icone sacre ancora impresse sui vecchi edifici e sulle case scavate nel peperino tipico del viterbese. Il percorso Urban Trekking, come ormai vengono denominate queste lunghe passeggiate attraverso la città, prosegue in Via della Fontanella, poi in Piazza Marconi, Piazzetta della Cella (dove sorgevano le prime cellule di abitazioni del paese antico) fino a ritornare a Piazza Duomo e lì riposare un attimo per poi spostarsi in auto o in bus verso il sito archeologico di Falerii Novi e visitare la porta di Giove ed anche la Chiesa di Santa Maria in Falleri (XII sec.), ma forse questo nuovo percorso turistico è meglio farlo il giorno dopo, per visitare con tutta calma sia la necropoli che la chiesa abbaziale cistercense.
  • Area della Biodiversità. In località “la Selva” (un grande bosco di querce), raggiungibile dalla circonvallazione Dalla Chiesa, si trova l’Area della Biodiversità. La zona è attrezzata anche per una sosta come area da pic nic e rimane sul tracciato del percorso per i camminatori e gli amanti del fitness all’aria aperta e sul percorso del GFMBK (Giro di Fabrica in Mountain Bike). Questa zona è vicinissima al centro del paese e facilmente raggiungibile. Attraversando l’itinerario di campagna verso la Selva, si possono vedere a pochi passi dalla strada sterrata diverse grotte Falische, l’antichissima fonte scavata a cunicolo detta de "Lullurullu" e l’edicola della "Madonnella delle Fornaci" (inizio XIX secolo).
  • Giro Fabrica in Mountain Bike (GFMBK), . Percorso permanente creato appositamente ad hoc per gli amanti di questa tipologia di bicicletta che tra alti e bassi di rilievi montuosi possono sbizzarrirsi in ben 45 km di percorrenza, segnalata con vari cartelli; l’area di partenza è in Via Materano.


Acquisti[modifica]

Per tutto il paese sono dislocati vari negozi di abbigliamento, prodotti per la casa e alimentari. In Via Roma si possono trovare una serie di negozi collocati in modo continuo da entrambi i lati della strada.

Come divertirsi[modifica]

Spettacoli[modifica]

  • Palarte, +39 0761 569001, . € 5. Il Teatro tenda di Fabrica di Roma Palarte, è stato inaugurato il 6 Gennaio 2004 e da dieci anni ospita alcune manifestazioni di respiro nazionale. Il Fabricafestival musicale, la rassegna nazionale di teatro “ Arco d’Oro”, Il Minifestival , diverse iniziative a scopo di beneficenza. Durante il periodo scolastico tutte le scuole hanno la possibilità di usufruire del teatro per i saggi annuali. Gli spettacoli si tengono per la maggior parte nei giorni festivi di sabato e domenica. Le sue dimensioni sono: 645.00 mq con 384 posti a sedere.

Locali notturni[modifica]

Bar e pub restano aperti fino a tardi iniziando la serata con il classico apericena, alcuni dei quali propongono anche un assaggio dei prodotti tipici locali.

Dove mangiare[modifica]

A Fabrica di Roma e nella vicina Faleri tanti sono i pub, ristoranti e pizzerie in cui si mangia bene e a poco prezzo, qui di seguito ne indichiamo solo alcuni per esigenze redazionali.

Prezzi modici[modifica]

  • 42.33317612.3048421 Trattoria Antonella, Via IV Novembre n. 13, +39 0761 569437. Dolci fatti in casa, funghi fritti, funghi trifolati, gnocchi, pasta fatta in casa, risotto con funghi, specialità di carne, specialità ai funghi e specialità stagionali.
  • 42.33332612.3023962 Pizzeria Fausta & Luciano, Viale Degli Eroi n. 44, +39 0761 569765. Cucina dietetica, patatine fritte, pizza al taglio, pizza margherita, pizze da asporto, pizze senza glutine, pizze speciali e pollo alla griglia.
  • 42.3339712.3063363 Al Chiaro di Luna, Via Campo Sportivo 2/a, +39 0761568700. Pizzeria.


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

  • 42.33349412.2991891 Hotel Falisco, Via Roma 61, +39 0761 569976, . € 60 (ottobre 2014). Hotel 3 stelle.
  • 42.34511612.2843472 B&B Menica Marta Country House (Bed & Breakfast), via chiossi 5, +390761569684, +393494251384, . € 60. piccolo bed & breakfast di charme inserito in un contesto di piena natura, circondato dal verde dei noccioleti. Tre camere dal decoro unico, colazione servita nella luminosa veranda o in giardino.
  • Il Melograno, Via dei Melograni, 13, +39 335 5787726. Check-in: 15:00, check-out: 10:00. Appartamento in villa con piscina ad uso esclusivo, tre camere per 7 posti letto, 2 bagni, grande soggiorno con tavolo 22 posti, giardino attrezzato 2.000 m².

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]

Gran parte del territorio del Comune di Fabrica di Roma è dotato di un impianto di videosorveglianza con 22 telecamere attive 24 ore su 24.

Ad esso va ad aggiungersi ed integrarsi il controllo notturno effettuato ad un agente di vigilanza incaricato dal Comune.

  • Polizia Locale, +39 0761 568255, fax: +39 0761 567650. Gli agenti di Polizia Locale sono sempre attivi e presenti sul territorio.


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]

  • Ufficio postale, Via Roma, snc.

Internet[modifica]

L'area della zona del centro storico è coperta per circa 200 metri da una rete WiFi completamente gratuita, accessibile tramite una semplice registrazione.

Tenersi informati[modifica]


Nei dintorni[modifica]

Via Amerina

In linea d’aria Fabrica di Roma è ben collegata alla Riserva Naturale del Monte Soratte, dove si possono organizzare molteplici e vari percorsi non solo per esperti della montagna ma anche per qualsiasi persona che voglia entrare in contatto diretto con la Natura.

Itinerari[modifica]

Vicinissima a Fabrica di Roma c’è la Via Amerina, un itinerario turistico da fare rigorosamente a piedi, di grande impatto storico-religioso, poiché essa rappresentava già agli albori dell’Impero romano una via molto trafficata che collegava gran parte del territorio falisco.

La via Amerina faceva parte delle principali”viae Pubblicae” dell’Ager Faliscus, partendo dalla via Cassia e passando per Falerii Novi giungeva fino all’attuale Amelia, in Umbria con un percorso di 56 miglia.

Partendo da Falerii Novi si percorre tutto un lungo percorso a piedi molto suggestivo che porta direttamente a Nepi e poi da lì si continua giungendo fino alla Città Santa.

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