Crespi d'Adda | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Lombardia | |
Territorio | Pianura padana lombarda | |
Altitudine | 180 m s.l.m. | |
Prefisso tel | +39 02 | |
CAP | 24042 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Crespi d'Adda è una città della Lombardia, frazione di Capriate San Gervasio.
Da sapere
[modifica]Crespi d'Adda è un villaggio operaio costruito a partire dal 1875 dalla famiglia Crespi per i suoi dipendenti e le loro famiglie che lavoravano nel cotonificio. Ai lavoratori venivano messi a disposizione una casa con orto e giardino e tutti i servizi necessari.
Nel 1995 è stata dichiarata dall'UNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
Come orientarsi
[modifica]Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]In auto
[modifica]L'accesso a Crespi d'Adda è libero e gratuito. Da marzo a novembre nei giorni festivi è istituita un'isola pedonale. Occorre perciò lasciare l'automobile fuori dal villaggio prima dell'inizio della visita della località. Dal parcheggio si raggiunge il villaggio a piedi (circa 800 m.)
In autobus
[modifica]- Milano-Gessate: metropolitana (linea verde) fino al capolinea Gessate;
- Gessate-Trezzo sull'Adda: bus Atm da Gessate a Trezzo d'Adda (20 minuti) scendere alla fermata via Biffi / 1° Maggio;
- Trezzo sull'Adda-Crespi d'Adda: 20 minuti a piedi (attraversando il fiume lungo la passerella di Concesa).
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]Il Villaggio di Crespi d'Adda non è area museale attrezzata e non tutte le parti dell'insediamento possono essere visitate.
Questi gli edifici, civili e industriali, che compongono il villaggio:
- 1 Casa-castello della famiglia Crespi. La casa padronale è l'edificio visivamente più ricco di Crespi d'Adda: era la casa che la famiglia Crespi usava durante le permanenze nel villaggio. Fu realizzata tra il 1893 e il 1894 in stile tardo romantico con le forme riprese dalle costruzioni medievali, tanto che l'edificio è spesso conosciuto come Castello. Originariamente di proprietà dei Crespi, dopo essere passato al comune di Capriate San Gervasio e usato come scuola, oggi è di proprietari privati e in disuso.
- 2 Ingresso centrale - Palazzina uffici. L'opificio con le palazzine uffici fu inaugurato nel 1878. L'ingresso principale della fabbrica è posto lungo il viale principale del villaggio, nel punto in cui si incrocia con il viale Vittorio Emanuele II, di collegamento con la piazza Vittorio Veneto, dove sorge l'edificio che un tempo ospitava la Cooperativa di Consumo, centro della vita sociale del villaggio. L'ingresso è caratterizzato dai cosiddetti "cancelli rossi" in ferro battuto con decorazioni floreali realizzati dall'artista Alessandro Mazzucotelli.
- 3 La fabbrica. La fabbrica si compone di quattro corpi principali, corrispondenti alle diverse fasi produttive che si compivano all'interno dell'azienda: filatura, reparti complementari, tessitura e tintoria. In data 11 ottobre 2013 il complesso dell'ex cotonificio viene acquistato dall'imprenditore Antonio Percassi con l'intenzione di utilizzarlo come quartier generale delle sue aziende.
4 La scuola, Via Guglielmo Marconi. La scuola del villaggio, edificio oggi conosciuto come "Ex Scuole – Asilo S.T.I.", è composta da due corpi rettangolari di due piani, collegati tra loro da un corpo centrale che si alza per tre piani fuori terra. Le pareti sono in muratura mista in laterizio e ceppo dell'Adda intonacata, mentre la scala d'accesso è in selciato di fiume. La prima costruzione dell'edificio risale a prima del 1890, ma nel 1892 fu eseguito un primo intervento di ampliamento su progetto di Pirovano e Brunati. L'insegnante alloggiava nella parte superiore della scuola dove si può notare una finestra molto decorata.
- 5 Chiesa del Santissimo nome di Maria. La chiesa, dedicata al Santissimo nome di Maria, fu costruita tra la primavera del 1891 e il 1893 sotto la direzione dell'ingegnere Pietro Brunati. Cristoforo Benigno Crespi volle che la chiesa del villaggio fosse una copia esatta del Santuario di Santa Maria di Piazza di Busto Arsizio, sua città natale, chiesa in stile bramantesco già all'epoca dichiarata monumento nazionale come opera dei primi anni del XVI secolo. La riproduzione dell'edificio avvenne scrupolosamente sia nelle dimensioni che nei più minuti particolari architettonici e decorativi; la sola variante introdotta fu nell'avere tenuto il piano del pavimento rialzato di 0,70 m sul piano della piazza circostante mediante l'aggiunta di una zoccolatura in ceppo locale e di una scalinata in marmo di Verona in corrispondenza della porta di ingresso. Tutte le vetrate che illuminano la chiesa sono di vetro antico del diametro di circa 12 cm e tutte provenienti dalle demolizione di vecchie fabbriche.
- Dopolavoro.
- Lavatoio.
- Cimitero.
Eventi e feste
[modifica]Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- In Factory-Lab, ☎ +39 02 97101796.
- Dopolavoro Ristorante Pizzeria, ☎ +39 348 1152700.
- Osteria da Mualdo, ☎ +39 02 90937077.
Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Tenersi informati
[modifica]L'accesso al villaggio operaio è totalmente gratuito e puoi visitare l'area in completa autonomia, grazie al kit che trovi presso il Visitor Centre.
- Villaggio Crespi d'Adda-Informazioni, ☎ +39 02 90987191.
- UNESCO Visitor Centre, Corso Manzoni 18, ☎ +39 02 9091712. Da Marzo a novembre: da lun a ven: 9:00-12:30 / sab e dom: 9:00-19:00.
Nei dintorni
[modifica]Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Crespi d'Adda
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Crespi d'Adda