Centro storico di Palermo (Palermo) | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
---|---|
Regione | Sicilia |
Territorio | Territorio di Palermo |
Il Centro storico di Palermo (o I Circoscrizione) è un distretto della città di Palermo.
Da sapere
Come orientarsi
Quartieri
Il centro storico di Palermo è diviso in quattro quartieri detti mandamenti e riportati di seguito:
Albergheria o Albergaria — Ad ovest della via Maqueda si estende il quartiere dell'Albergheria con il Palazzo dei Normanni e la cappella Palatina.
Kalsa (o Tribunali) — Ad est della via Maqueda sta il rione di Kalsa, di origine araba.
La Loggia (o anche Mandamento di Castellammare) — Il quartiere a nord di Kalsa che circonda La Cala, il porticciolo turistico di Palermo.
Il Capo (o Seralcadio o Monte di Pietà) — Sede dell'omonimo mercato popolare.
Come arrivare
Come spostarsi
Cosa vedere
Via Maqueda
- San Nicolò da Tolentino, Via Maqueda, 157. Documentato un luogo di culto in epoca normanna presso il fiume Kemonia, verosimilmente una moschea in seguito convertita al culto ebraico. Durante la dominazione araba la zona è denominata harat al yahud ovvero quartiere dei giudei, la zona era «rigogliosa di grandi orti [...] piena di traffico [...] adorna di torri [...] di sinagoghe». Nel 1330 la chiesa è documentata con prospetto rivolto ad occidente; mentre nel 1626 vennero effettuati restauri che determinano il ribaltamento dell'asse.
- Chiesa di San Cataldo, Piazza Bellini (Via Maqueda). Fondato da Maione di Bari fra il 1154 e il 1160, l'edificio venne successivamente affidato ai benedettini di Monreale. Dopo essere stata inglobata in un edificio neoclassico, venne interamente restaurata e restituita alla struttura architettonica originaria. I lavori furono completati nel 1885, quando le cupole furono colorate con intonaco di colore rosso scuro, colore che caratterizza altri monumenti normanni palermitani. In seguito alla demolizione dell'edificio seicentesco prospiciente la via Maqueda, danneggiato dai bombardamenti del 1943 e rimosso nel 1948, ai piedi del basamento della chiesa, è stato messo in luce un frammento delle antiche mura puniche. La pavimentazione a tarsie marmoree e lastre di porfido e serpentino, per quanto integrata da restauri, conserva ancora sostanzialmente la sua preziosa conformazione originaria. L'esterno è in arenaria con arcate cieche e ghiere traforate, di influenza islamica. In alto sono presenti tre cupole rosse in contrasto cromatico con le pareti. L'interno presenta tre navate separate da colonne. Fa parte dell Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale dell'Unesco.
- Chiesa di Santa Caterina, Piazza Bellini.
- Fontana Pretoria (o Fontana della Vergogna), Piazza Pretoria.
- Chiesa di San Giuseppe dei Teatini, piazza Pretoria, ☎ +39 091 331239. offerta libera.
Albergheria
- 1 Palazzo dei Normanni (o Palazzo Reale), Piazza Indipendenza, ☎ +39 091 7056001. Orario: da lunedì a sabato dalle 8.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 17, domenica e festivi dalle 8.30 alle 14.
- 2 Cappella Palatina (detta Cappella del Palazzo), Piazza Indipendenza.
- Villa Bonanno.
- 3 Chiesa e Chiostro di S.Giovanni degli Eremiti, Via dei Benedettini, ☎ +39 091 6515019. ntero € 6.00, ridotto € 3.00, gratuito per minorenni, over 65 della C.E. e scolaresche previo accordo. Lunedì, Domenica e Festivi Infrasettimanali dalle 9.00 alle 13.30 chiusura biglietteria ore 13.00 Martedì – Sabato dalle 9.00 alle 19.00 chiusura biglietteria ore 18.30.
- Chiesa del Gesù (Casa Professa).
- 4 Palazzo Comitini (o Palazzo Gravina di Comitini), Via Maqueda. Venne edificato tra il 1766 ed il 1781 su volontà di Michele Gravina e Cruillas Principe di Comitini, dall'architetto Nicolò Palma. Nel 1931 venne aggiunto il terzo piano dall'ingegnere Mario Umiltà. L'edificio ritrova nella facciata la regola della simmetria nella rigorosa localizzazione dei due ingressi. All'interno sono presenti molti stucchi e soffitti affrescati, inoltre le sue sale ospitano molte tele in particolare due quadri di Renato Guttuso ("Paesaggio" e "Donne alla Fontana") all'interno della Sala rossa e della Sala verde. Una, attualmente, è la sede diplomatica e ufficio stampa della Città metropolitana di Palermo. Molto interessanti i salottini alla cinese dove erano decine piatti di porcellana incassati nelle pareti lignee, poi sostituiti da piatti della ceramica Florio. Altrettanto suggestiva la cosiddetta Sala Martorana, dal nome del pittore Gioacchino Martorana a cui si deve la Gloria del Principe sulla volta. Il pavimento è un fastoso maiolicato settecentesco napoletano. I camerini sono annessi a quella che era la grande alcova dei principi, oggi stanza del sindaco metropolitano.
- Teatro Massimo, Piazza Verdi. Realizzato da Ernesto Basile e inaugurato nel maggio del 1897. Il Teatro Massimo è diventato un punto di riferimento per Palermo. Oggi è il teatro lirico più grande d'Italia, terzo in Europa.
- Teatro Politeama.
- Oratorio di Santa Zita.
- Orto Botanico, via Lincoln 2/a, ☎ +39 091 6238234. Ingresso: intero 5€, ridotto 3€.. Ospita oltre 12.000 specie differenti. Oasi e spazio per rilassarsi e concedersi alla natura.
- Museo Regionale d'arte moderna e contemporanea, nel Palazzo Belmonte Riso. Corso Vittorio Emanuele.
- Museo di Palazzo Mirto, Via Merlo 2, ☎ +39 091 6167541.
- Castello della Cuba e necropoli punica, Corso Calatafimi, 100. La Cuba fu costruita nel 1180 per il re Guglielmo II. L'uso originale era di padiglione di delizie, ossia di un luogo in cui il Re e la sua Corte potevano trascorrere ore piacevoli al fresco delle fontane e dei giardini di agrumi, riposandosi nelle ore diurne o assistendo a feste e cerimonie alla sera. Le notizie sul committente e sulla data sono note grazie all'epigrafe posta sul muretto d'attico dell'edificio. La parte del committente fu ritrovata nel XIX secolo scavando ai piedi della Cuba: "[Nel] nome di Dio clemente e misericordioso. Bada qui, fermati e mira! Vedrai l'egregia stanza dell'egregio tra i re di tutta la terra Guglielmo II re cristiano. Non v'ha castello che sia degno di lui ... Sia lode perenne a Dio. Lo mantenga ricolmo e gli dia benefici per tutta la vita". Nei secoli successivi, il lago fu prosciugato e sulle rive furono costruiti dei padiglioni, usati come lazzaretto dalla peste, come alloggio per una compagnia di mercenari borgognoni ed infine proprietà dello Stato nel 1921. Negli anni '80 comincia il restauro. L'edificio ha forma rettangolare, al centro di ogni lato sporgono quattro corpi a forma di torre. Il corpo più sporgente costituiva l'unico accesso al palazzo dalla terraferma. I muri esterni sono ornati con arcate ogivali e nella parte inferiore si aprono alcune finestre separate da pilastrini in muratura. Al centro dell'ambiente interno si vedono i resti di una splendida fontana in marmo, mentre la sala centrale era abbellita da muqarnas. Proprio alla Cuba, tra le acque e gli alberi che la circondavano, Boccaccio ambientò la sesta novella della quinta giornata del suo Decameron. È la vicenda d'amore tra Gian di Procida e Restituta, una ragazza bellissima di Ischia rapita da «giovani ciciliani» per offrirla in dono al allora re di Sicilia: Federico II d'Aragona.
Proprio alla Cuba, tra le acque e gli alberi che la circondavano, Boccaccio ambientò la sesta novella della quinta giornata del suo Decameron. È la vicenda d'amore tra Gian di Procida e Restituta, una ragazza bellissima di Ischia rapita da «giovani ciciliani» per offrirla in dono al allora re di Sicilia: Federico II d'Aragona.
Il Capo
- 5 Cattedrale (Cattedrale Metropolitana della Santa Vergine Maria Assunta), Corso Vittorio Emanuele. Visitatori: 9:00-17:30. La Cattedrale di Palermo è un grandioso complesso architettonico composto in diversi stili, dovuti alle varie fasi di costruzione. Eretta nel 1185 dall'arcivescovo Gualtiero Offamilio sull'area della prima basilica che i Saraceni avevano trasformato in moschea, ha subito nel corso dei secoli vari rimaneggiamenti; l'ultimo è stato alla fine del Settecento, quando, in occasione del consolidamento strutturale, si rifece radicalmente l'interno su progetto di Ferdinando Fuga. Nel 1767 infatti, l'arcivescovo Filangieri aveva commissionato a Ferdinando Fuga un restauro conservativo dell'edificio, teso solamente a consolidarne la struttura. I lavori ebbero inizio solo dal 1781, eseguiti non dal Fuga ma dal palermitano Giuseppe Venanzio Marvuglia e durarono fino al XIX secolo inoltrato. I rifacimenti del Marvuglia furono in realtà molto più invasivi e radicali dei progetti dell'architetto fiorentino, che pensava invece di conservare, almeno in parte, il complesso longitudinale delle navate e l'originario soffitto ligneo. Il restauro intervenne a cambiare l'aspetto originario del complesso, dotando la chiesa della caratteristica ma discordante cupola, eseguita secondo i disegni del Fuga. Fu in quest'occasione che si distrusse la preziosa tribuna che Antonello Gagini aveva innalzato all'inizio del XVI secolo e che era ornata di statue, fregi e rilievi. Anche le pittoresche cupolette maiolicate destinate alla copertura delle navate laterali risalgono al rifacimento del 1781.
- Chiesa di Sant'Agostino, Via di S. Agostino (All'incrocio con via Maestri dell'Acqua).
- 6 Castello della Zisa (Museo d'Arte islamica), Piazza Zisa. «La Zisa era il palazzo dei piaceri, costruita da un re cristiano ma araba nella sua concezione: è stato un riconoscimento dei trionfatori agli sconfitti»Un gioiello di architettura araba e di monumentalità normanna. La perfetta sintesi della mescolanza tra dominatori e dominati, la Zisa come simbolo di una Sicilia felicissima.
Kalsa
- 7 Palazzo Pretorio (Palazzo delle Aquile, Palazzo Senatorio o Palazzo di Città).
- Chiesa di San Francesco d'Assisi, Corso Vittorio Emanuele.
- 8 Palazzo Valguarnera-Gangi, Piazza Croce dei Vespri.
- Oratorio di San Lorenzo.
- 9 Palazzo Mirto.
- Chiesa di Santa Maria dello Spasimo.
- Oratorio dei Bianchi (Oratorio della Nobile, Primaria e Real Compagnia del Santissimo Crocifisso), Piazzetta dei Bianchi.
- Basilica La Magione (Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere), Piazza della Magione. -
- Chiesa della Gancia (Chiesa di Santa Maria degli Angeli), Via Alloro, 27.
- Galleria Regionale della Sicilia (o Palazzo Abatellis), Via Alloro, 4 - 90133 Palermo. Biglietto intero 8 €; ridotto 4 €, prima domenica del mese gratuito. Possibilità di biglietto cumulativo con il Museo interdisciplinare. Mar-Ven 9:00-18:30; Sab, Dom e festivi 9:00-13:00. Palazzo Abatellis è un antico palazzo nobiliare in stile gotico-catalano, nel quartiere della Kalsa. Venne ristrutturato dopo i bombardamenti e divenne sede della Galleria Regionale della Sicilia. Al piano terra si trovano le opere lignee ad intaglio del XII secolo e le sculture del Trecento e del Quattrocento fra cui alcune di Antonello Gagini come l'Annunciazione e Ritratto di giovinetto, di Domenico Gagini come la Madonna del latte, le maioliche dipinte dei secoli XIV e XVII, il Busto di gentildonna di Francesco Laurana (XV secolo). Nella sala II, si trova lo straordinario affresco del Trionfo della Morte, proveniente da Palazzo Sclafani Al primo piano l'opera di maggior rilievo è l'Annunziata di Antonello da Messina (XV secolo), considerata una autentica "icona" del rinascimento italiano, è collocata nella sala X conosciuta come sala dell'Antonello; nella stessa sala sono collocate le tavole con le immagini di tre Dottori della Chiesa che costituivano le cuspidi di un polittico andato disperso, sempre di Antonello. Prima di accedere alla sala dedicata ad Antonello si possono ammirare l'"Ultima Cena" di Jaume Serra, il "Salone delle croci", dove trovano posto la croce dipinta da Pietro Ruzzolone e quella del Maestro di Galatina, la Madonna dell'Umiltà di Bartolomeo Camulio (sala VII) l'Incoronazione della Vergine di Riccardo Quartararo (sala XI) e i dipinti cinquecenteschi di Antonello Crescenzio. La Sala XIII accoglie dipinti fiamminghi databili fra il XV e XVI secolo, la perla è il Trittico Malvagna di Jan Gossaert. Altro capolavoro della sala fiamminga è la Deposizione di Jan Provost. Nelle ultime sale (XV, XVI e XVII) sono esposti dipinti di Vincenzo da Pavia, Jacopo Palma il vecchio, Andromeda liberata da Perseo del Cavalier d'Arpino e Venere ed Adone di Francesco Albani, Giorgio Vasari (La caduta della manna), Girolamo Muziano e Marco Pino. La sala verde illustra opere del tardo manierismo di impronta controriformista, attraverso la produzione di Giuseppe d'Alvino, Gaspare Bazzano e Pietro D'Asaro. Fra le altre opere più significative vanno citate San Francesco e l'Estasi di Santa Caterina di Filippo Paladini: a concludere la Sfera d'Oro, grande ostensorio in oro, argento dorato, smalti e diamanti, proveniente dalla Casa dei padri Filippini all'Olivella. Nella sala rossa si conclude il percorso con la componente Caravaggesca, con Simon Vouet autore di Sant'Agata in carcere visitata da san Pietro, e con Amore dormiente di Battistello Caracciolo ma anche una copia della Cena in Emmaus di Caravaggi; le altre opere principali sono di Antoon Van Dyck: "Santa Rosalia incoronata dagli angeli", la "Madonna col bambino" e il "Compianto" a lui attribuito, Pietro Novelli con il Mosè, l'Incoronazione di San Casimiro, San Pietro liberato dal carcere e la splendida Comunione di Santa Maria Maddalena, le tele di Matthias Stomer e di Jusepe Ribera, La Maddalena di Andrea Vaccaro, il Tormento di Tycius di Cesare Fracanzano. La chiusura del percorso espositivo, è dedicata alla linea più marcatamente barocca che si dipana attraverso i dipinti di Mattia Preti, Agostino Scilla e Luca Giordano.
- Chiesa di Santa Maria della Pietà, Via Butera (All'incrocio con via Alloro).
- Chiesa di Santa Teresa alla Kalsa.
- Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo, Piazza Marina (In fondo a corso Vittorio Emanuele).
- 11 Palazzo Chiaramonte-Steri, Piazza Marina.
- Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, Piazzetta Niscemi 5, ☎ +39 091 328060.
- Palazzo Forcella De Seta.
- Foro Italico (Passeggiata della Marina).
- Villa Giulia.
- Orto Botanico, Via Lincoln 2, ☎ +39 091 23891236, botanica@unipa.it. :00-19:00. Ospita oltre 12.000 specie differenti. Oasi e spazio per rilassarsi e concedersi alla natura. L'Orto Botanico dell'Università di Palermo è una delle istituzioni più importanti d'Italia ed è attivo da oltre 200 anni.
- 12 Palazzo Scavuzzo, Piazza rivoluzione.
- 13 Palazzo Santa Croce (Trigona di Sant'Elia), Via Maqueda. Il palazzo, derivato da una preesistenza cinque-seicentesca, assunse l'attuale configurazione dopo il 1756, quando Giovanbattista Celestri decise di ampliarlo. Una volta terminato fu uno dei più sfarzosi di Palermo. Tuttavia i Santa Croce si estinsero ben presto e dopo appena un secolo passava per volontà testamentarie a Romualdo Trigon principe di Sant'Elia. Oggi palazzo Sant'Elia ha riacquistato nuova dignità grazie ad una nuova e prestigiosa destinazione museale per mostre temporanee di arte, inaugurata il 20 aprile 2007 con la mostra e proseguita con numerose iniziative.
- 14 Chiesa della Martorana (Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio o anche San Nicolò dei Greci). Fu fondata nel 1143 per volere di Giorgio d'Antiochia, ammiraglio ortodosso al servizio del re normanno Ruggero II. Costruita da artisti orientali secondo il gusto bizantino, si accede dal campanile, a pianta quadrata del XIII secolo, aperto in basso da arcate a colonne angolari e con tre ordini di grandi bifore. La chiesa è a croce greca, prolungata con il nartece e l'atrio. Un portale assiale da sull'atrio e il nartece, come nelle prime chiese cristiane. Al di là del nartece, l'edificio è sistemato e decorato come una chiesa bizantina a 4 colonne, tranne gli archi a sesto acuto e i pennacchi della cupola che erano di gusto islamico. Nel 1846 si abbassa la piazza e viene realizzata la scalinata. Tra il 1870 e il 1873 viene restaurata. Oggi la chiesa è il punto di riferimento di 15.000 fedeli arbëreshë, la comunità albanese di Sicilia che professa il rito bizantino.Fa parte dell'"Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale" dell'Unesco.
La Loggia
- Chiesa di San Domenico, Piazza S. Domenico (angolo via Roma).
- La Vucciria, Piazza Caracciolo.
- Chiesa di Santa Maria la Nova, piazza San Giacomo La Marina (in fondo a via Giovanni Meli).
- Oratorio del Rosario di San Domenico, Via dei Bambinai, 18.
- Chiesa di San Giorgio dei Genovesi.
- Chiesa di Santa Cita (San Mamiliano), Via Valverde, 3 (Angolo via Roma).
- Chiesa di Santa Maria di Valverde, piazza Cavalieri di Malta.
- Chiesa di Santa Maria della Catena, Piazzetta delle Dogane 90133 Palermo (angolo Corso Vittorio Emanuele).
Cosa fare
Acquisti
Come divertirsi
Dove mangiare
Dove alloggiare
Prezzi medi
- 1 B&B Il Giardino di Ballarò, Via Porta di Castro 75/77, ☎ +39 091212215, fax: +39 0917098066. Il B&B Il Giardino di Ballarò rappresenta la migliore scelta per un soggiorno in bed and breakfast a Palermo. Grazie alla sua posizione unica nel centro della città, consente a chiunque soggiorni nella struttura di visitare e vivere il centro storico di Palermo anche a piedi. La Cattedrale, il Palazzo Reale con la Cappella Palatina, i Quattro Canti e le altre bellezze del capolouogo siciliano distano infatti non più di 600 metri dal nostro B&B. Il B&B Il Giardino di Ballarò è anche perfettamente collegato con i principali servizi e trasporti di Palermo: la Stazione Centrale, a sua volta ben collegata con l'aeroporto e il porto di Palermo, si trova a 10 minuti di strada a piedi, così come l'Università degli Studi e i principali ospedali della città
- 2 B&B Teatro Massimo, via Orologio 31 (Nella zona pedonale del centro storico, a soli 50 metri dal Teatro Massimo), ☎ +393388323334, fax: +390916197653, bbteatromassimo@alice.it. Check-in: 13:00, check-out: 11:00. Dimora elegante che offre sistemazione in camere e appartamenti finemente arredati. Il palazzo storico che ospita il B&B è totalmente restaurato ed è dotato di ascensore.
Come restare in contatto
Altri progetti
- Wikipedia contiene una voce riguardante Circoscrizione 1
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Circoscrizione 1