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Bosisio Parini
Bosisio Parini e la frazione di Garbagnate Rota visti da Eupilio
Stato
Regione
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Bosisio Parini
Sito istituzionale

Bosisio Parini è una città della Lombardia.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Bosisio Parini fa inoltre parte del Parco della Valle del Lambro e è posto sulle rive del lago di Pusiano.


Cenni storici[modifica]

Il comune si chiamava Bosisio ed ha modificato il proprio nome in Bosisio Parini per onorare la memoria del suo celebre compaesano Giuseppe Parini.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Bosisio Parini


Come arrivare[modifica]

In auto[modifica]

Il paese è raggiungibile a dalla Strada statale 36 del Lago di Como e dello Spluga.


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

  • 45.803519.290891 Casa natale di Giuseppe Parini, via Giuseppe Parini. La casa natale del poeta Giuseppe Parini. Bosisio Parini quì su Wikivoyage Bosisio Parini su Wikipedia Bosisio Parini (Q42823) su Wikidata
  • Monumento ai Caduti. Opera dello scultore meratese Giuseppe Mozzanica (1955).
  • Villa Bordone.
  • Villa Appiani.


Eventi e feste[modifica]


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]


Dove alloggiare[modifica]


Sicurezza[modifica]


Come restare in contatto[modifica]


Nei dintorni[modifica]

Itinerari[modifica]

  • Il progetto turistico ha predisposto l'Itinerario pariniano, un percorso che segnala i luoghi legati alla figura del poeta Giuseppe Parini: la Chiesa antica, la fonte battesimale, le lapidi, la piazza e la casa natale.

Bosisio si trova sulle sponde del Lago di Pusiano. È presente una lunga passeggiata che permette di ammirare il lago e i suoi panorami. Al Molo è inoltre presente un battello che permette di visitare il lago e l'isola dei Cipressi.

  • Via Carolingia — Itinerario europeo che attraversa i luoghi percorsi dalla corte di Carlo Magno tra l'VIII e il IX secolo per recarsi da Aquisgrana a Roma, dove papa Leone III incoronò il sovrano carolingio imperatore del Sacro Romano Impero nella notte di Natale dell'800.


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