Allein | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Valle d'Aosta | |
Territorio | Valle del Gran San Bernardo | |
Altitudine | 1.190 m s.l.m. | |
Superficie | 7,96 km² | |
Abitanti | 209 (31-12-2020)--> | |
Nome abitanti | Allençois | |
Prefisso tel | +39 0165 | |
CAP | 11010 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Santo Stefano (26 dicembre) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Allein è un comune della Valle d'Aosta.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Distante circa 14 chilometri a nord da Aosta, Allein domina la statale 27 che, seguendo la sponda opposta del torrente, conduce al traforo del Gran San Bernardo.
Cenni storici
[modifica]In epoca romana vi passava la strada che conduceva a Octodurus, l'odierna Martigny, un'antica via dei Salassi divenuta una delle arterie principali della Valle d'Aosta.
Nell'alto Medioevo il paese appartenne alla Signoria di Gignod, comprendente le parrocchie di Saint-Étienne, Gignod, Ollomont, Doues, Valpelline e Allein. Nel 1242 Tommaso di Savoia e Amedeo di Savoia sottrassero alle quattro famiglie i diritti di giurisdizione assegnandoli poi ai signori di Quart, i quali nel 1378 li restituirono ai Savoia.
Nel 1543 Allein e Doues furono separate dalla Signoria di Gignod da Carlo III di Savoia e vendute a Nicolas de la Crête al prezzo di 1.500 scudi d'oro. Successivamente nel 1574 questo territorio passò al primo Segretario di Stato di Carlo Emanuele I François de la Crête, che ottenne dalla corona il titolo di barone di Gignod e il possesso di tutti i territori della Comba Fréda. Rimasto privo di discendenti le sue terre vennero cedute alla famiglia Pallavicino-La Crête, che governò il territorio fino agli ultimi decenni del XVIII secolo.
Il piccolo centro venne poi integrato nello Stato Sabaudo e successivamente all'Italia unita. Nel 1939 la denominazione di Alleno, che venne mutata a partire dal 1946 nel nome di Allain. La grafia attuale, omofona, è fissata nel 1976.
Come orientarsi
[modifica]Il territorio comunale comprende anche le frazioni di Ayez, L'Allamanaz, Allérod, Bruson, Chanté, Chavéroulaz, Chez-Norat, Clavel, La Condémine, Daillon, Frein, Les Godioz, Le Martinet, Le Plan-de-Clavel (sede comunale), La Vallettaz e La Ville.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- Aeroporto di Aosta.
In auto
[modifica]- Da Torino autostrada A5 per la Valle d'Aosta (98 km circa)sino ad Aosta.
- Da Milano autostrada A4 direzione Torino; imboccare il raccordo a Santhià direzione Aosta (164 km circa)sino ad Aosta.
- Da Courmayeur autostrada A5 o S.S.26 sino ad Aosta, successivamente percorrere la S.S. 27 del Gran San Bernardo seguendo le indicazioni per il Tunnel sino a Gignod, quindi imboccare la Strada Regionale 31 sino a raggiungere la destinazione.
In treno
[modifica]- Stazione ferroviaria di Aosta.
- Da Torino: linea Torino-Chivasso-Aosta;
- Da Milano: linea Milano-Torino scendere a Chivasso e poi linea Chivasso-Aosta;
- Da Courmayeur:linea Prè-Saint-Didier - Aosta,
- successivamente utilizzare le Autolinee Savda.
In autobus
[modifica]Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- Antica iscrizione (a La Ville). Nel sito della primitiva chiesa di La Ville, presso una vasca in pietra, si trova un frammento di muro recante l'iscrizione Maria anno MVII leprosis laboravit. Si tratta del più antico documento sulla presenza della lebbra in Valle d'Aosta.
- Casa medievale (ad Allamanaz). Casa medievale del XVI secolo
- 1 Casa medievale (ad Ayez). Casaforte risalente al XV secolo, un classico esempio di architettura rurale tardogotica. L'edificio è costruito quasi a secco in pietra murata, con finestre in pietra lavorata, con il caratteristico motivo a chiglia rovesciata. La casa medievale di Ayez ospita il Museo del carnevale della Combe froide (in patois valdostano, Meison di Carnaval de la Coumba freida) dedicata ai carnevali della Coumba Freida.
- 2 Chiesa parrocchiale di Santo Stefano. L'edificio che più di tutti caratterizza la zona del capoluogo è costituito dalla chiesa parrocchiale di Santo Stefano, soggetta al Capitolo della Cattedrale di Aosta fino al 1795 e menzionata per la prima volta nelle costituzioni sinodali del beato Emerico di Quart all'inizio del XIV secolo. In origine la chiesa era situata nel villaggio di Ville. La prima menzione di questo edificio risale al 1433, data in cui il delegato dell'arcidiacono Pierre de Gillaren rilevava la presenza di una chiesa edificata ex novo. Nel 1525 a causa dell'instabilità del terreno fu necessario costruire un altro edificio in sostituzione del precedente. All'inizio dell'Ottocento infine venne deciso di costruire un nuovo edificio sacro che venne consacrato nel 1841, tuttora esistente. È un edificio dalle linee classiche, con una facciata dotata di quattro lesene terminato con un timpano tradizionale. Di stile sobrio, ha un caratteristico campanile a cuspide.
- 3 (Musée du carnaval d'Allein et de la Combe froide), Villaggio Ayez 8. Il Museo mostra l'evoluzione della tradizione dei Carnevali storici della Coumba Freida (regione della Valle d'Aosta), tra i più antichi della Valle e tra i più noti delle Alpi, ancora oggi molto sentiti dalla comunità locale.
I carnevali rappresentati nel museo sono quelli dei comuni delle valli della Comunità Montana Grand Combin, la Valle del Gran San Bernardo e la Valpelline: sono presenti testimonianze sui carnevali di Allein, Ollomont, Valpelline, Doues, Etroubles, Bionaz, Gignod, Roisan, Saint-Oyen e Saint-Rhémy-en-Bosses.
Oggi l'esposizione museale si compone di una mostra fotografica, di una collezione di costumi tradizionali delle Landzette, le maschere carnevalesche che secondo la tradizione sarebbero allegoriche delle uniformi dell'esercito napoleonico che nel maggio dell'Ottocento attraversò la Valle del Gran San Bernardo durante la campagna d'Italia, di alcuni video e di varie pubblicazioni e materiali d'archivio. Secondo un'altra tradizione orale, invece, i costumi furono inventati dagli abitanti del villaggio per divertimento e per festeggiare con costumi inconsueti due abitanti del villaggio, Lo toc e La tocca, e non tanto giovani, che avevano deciso di sposarsi. Della Bènda (il corteo del carnevale, composto dai gruppi mascherati detti patoille) fanno parte, oltre alle Landzette e a Lo Toc e La Tocca, anche la maschera tradizionale dell'Orso, una sola per ogni carnevale della coumba freida, allegoria ricorrente nei carnevali di montagna dell'arrivo della primavera, e inoltre l'arlecchino, la guida e i musicisti.
Sono inoltre stati ricreati alcuni ambienti, come l'ambiente di lavoro della sarta: i costumi delle Landzette con il loro corredo di code di mulo, paillette, specchietti e colori oggi come in passato sono rigorosamente imbastiti e cuciti a mano.
Il museo è visitabile solo su prenotazione di sabato pomeriggio senza numero minimo di visitatori o nei giorni feriali per gruppi di minimo 10 persone. È inoltre prevista l'apertura straordinaria in occasione della Settimana della Cultura.
Eventi e feste
[modifica]- Festa patronale. 26 dicembre.
- Fëta di Trifolle. ultima settimana di agosto. La festa, dedicata alla zuppa di patate, un tempo alimento base dei contadini, si celebra dal 1993.
- Cottura collettiva del pane nero. Festa che la Pro Loco organizza una volta all'anno.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Allein è un centro prevalentemente agricolo, soprattutto nell'allevamento bovino, nelle risorse forestali, e nell'attività di intaglio nel legno.
Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Agriturismo Lo Ratelë, Frazione Ville,33, ☎ +39 0165 78265.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Maison Cerise - B&B, Frazione Frein 1, ☎ +39 347 2448934.
- 2 Chalet ad Lignum, Frazione Allerod, n.1, ☎ +39 348 2269414.
Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 1 Poste italiane, Frazione le Plan de Clavel, 3, ☎ +39 0165 78228.
Nei dintorni
[modifica]Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Allein
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Allein