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Grachtengordel
(Amsterdam)
Veduta dell'Herengracht (Canale dei Signori)
Localizzazione
Grachtengordel - Localizzazione
Stato
Regione
Territorio
CAP
Sito web

Grachtengordel (letteralmente: Cintura dei canali) è un distretto centrale della città di Amsterdam.

Da sapere

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La pittoresca zona del Grachtengordel costituisce una delle attrazioni turistiche più importanti di Amsterdam ed è stata inserita nella lista UNESCO dei patrimoni mondiale il 1° agosto 2010.

Cenni geografici

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La cintura dei canali circonda la città medioevale (Binnenstad) dai lati ovest e sud. Si estende lungo quattro canali principali che scorrono paralleli tra loro: Singel, Herengracht, Keizersgracht e Prinsengracht. Nel punto in cui incrociano il Brouwersgracht, i quattro canali formano una curva assumendo un andamento ovest-est per poi confluire tutti insieme nel fiume Amstel che segna il limite con la zona conosciuta come Plantage, che circonda il centro storico (Binnenstad) dal suo lato orientale.

Cenni storici

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Gli edifici più antichi che si affacciano sui canali risalgono al XVII secolo e testimoniano la prosperità del tempo, il cosiddetto secolo d'oro olandese. Parecchi edifici furono rifatti più volte nei secoli successivi cosicché nella maggior parte dei casi essi presentano diversi stili architettonici nelle decorazioni delle facciate.

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Grachtengordel


Come arrivare

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Come spostarsi

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Cosa vedere

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Grachtengordel Zuid

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Munttoren
La casa sul canale
  • 52.3669444.8933331 Munttoren, Museumplein. La torre della Zecca ricostruita nel 1619-1620 su disegno di Hendrick de Keyser, al centro della piazza di Muntplein alla confluenza del Single con l'Amstel, il carillon è solo in parte originale (1650), opera dei fratelli Hemony. Il Sabato fra le 14.00 e le 15.00 si tiene un concerto di campane. Torre della Zecca (Amsterdam) su Wikipedia Munttoren (Q1429748) su Wikidata
  • 52.3678824.8862412 La casa sul canale (Het Grachtenhuis), Herengracht 386, +31 20 421 1656. €12 adulti € 6 bambini. Il museo Het Grachtenhuis, attraverso una mostra multimediale, documenta la storia dello sviluppo urbano che interessò la vecchia città medievale di Amsterdam nel 17° secolo: la costruzione dell'anello dei canali con decine di ponti, serrature d'acqua, nuove mura a difesa della città e migliaia di nuovi blocchi di costruzioni. Il museo è allestito in una casa patrizia con vista sul canale. Il suo splendore è dovuto alla larghezza, 16 metri (o 52 piedi), che all'epoca significava quasi stravaganza, a causa del costo del terreno, mentre a maggior parte delle case sono state costruite alte e strette. Gli interni, con i suoi bellissimi affreschi e pavimenti autentici, sono stati parzialmente conservati. Progettato per il ricco mercante Karel Gerards dall' allora famoso architetto, Phillips Vingboons (1607-1678), la casa è stata completata nel 1667. È stata poi di proprietà di diversi banchieri e importanti uomini d'affari. È qui che sono stati firmati i prestiti concessi dal banchiere di Amsterdam Jan Willink al governo degli Stati Uniti nel 18°secolo. L'Olanda fu in quel momento una delle poche repubbliche al mondo ( l'altra fu la Repubblica di Venezia) a sostenere gli Stati Uniti durante la guerra d'indipendenza contro il Regno di Gran Bretagna. La visita a Het Grachtenhuis, che richiede meno di un'ora, offre un altro punto di vista sulla storia di Amsterdam. Un meraviglioso modello in miniatura della casa sul canale e il grande modello urbano della zona dell'anello del canale, sono i punti salienti dello spettacolo. Vederli aiuta a capire meglio non solo la storia della zona dei canalei, ma anche la composizione sociale della città, le sue tradizioni e il suo spirito. Due musei nelle vicinanze che prendono il nome i proprietari delle storiche case patrizie - Museo Van Loon e Museo Willet - Holthuysen, raggiungibili in 15 minuti a piedi, offrono la possibilità di vedere gli interni arredati delle case sui canali. Het Grachtenhuis (Q2574390) su Wikidata
Il giardino del museo Van Loon
  • 52.363334.892783 Museum Van Loon, Keizersgracht 672, 1017 ET Amsterdam, Paesi Bassi, +31 20 624 5255. Il Museo Van Loon è una casa-museo ubicata in un'abitazione patrizia del XVII secolo, ed appartenute un tempo alla potente famiglia di commercianti dei Van Loon. Il museo offre uno spaccato di vita di una ricca famiglia di Amsterdam del XVII-XIX secolo: gli interni sono abbelliti con mobili eleganti, ritratti di famiglia, sculture, ceramiche (tra cui le celebri ceramiche di Delft) e stucchi che celebrano il giardinaggio e la musica. Tra i dipinti, figurano i cosiddetti witjes, quadri illusionistici creati da Jacob de Wit (da cui il nome), e il dipinto Le quattro età della vita e i cinque sensi di J. Molenaar. Tra le sale di interesse, vi è la cosiddetta "Sala dipinta", le cui pareti sono ricoperte da una tela che raffigura un paesaggio italiano immaginario, con rovine e navi. Negli interni, vi si trova inoltre una balaustra di uno scalone su cui sono incise le iniziali di due abitanti della casa, Abraham van Hagen e sua moglie Caterina Elisabetta Trip. L'edificio è circondato da un giardino in stile classico che ospita anche una rimessa per carrozze. L'edificio che ospita il museo risale al 1671o 1672 e fu realizzato su progetto del celebre architetto Adriaan Dortsman], che realizzò due case gemelle simmetriche per Jeremisas Van Raey, un ricco fiammingo che commerciava in ferro e armamenti. Van Raey fece aggiungere alla balaustra del tetto di uno dei due edifici statue raffiguranti Marte, Minerva, Vulcano e Cerere, che simboleggiavano i prodotti che venivano prevalentemente commercializzati dai fiamminghi, ovvero armi, ferro e cereali, ed affittò uno dei due edifici al pittore Ferdinand Bol, allievo di Rembrandt. Van Raey cadde in dissesto finanziario nove anni dopo. Nel 1752, si trasferirono in una delle due case il Dottor Abraham van Hagen e sua moglie e l'edificio fu ridecorato. Nel 1884, l'edificio al nr. 672 fu acquistato come dono di nozze per il figlio da Jonkheer van Loon, discendente di uno dei fondatori della Compagnia delle Indie Orientali. Nel 1963, iniziò un ampio lavoro di restauro dell'edificio, che durò fino al 1974, anno in cui fu inaugurato il museo. Museo Van Loon su Wikipedia Museo Van Loon (Q2191110) su Wikidata
Decorazioni nel museo delle borse
Museo Willet-Holthuysen
  • 52.36524.89694 Museo delle borse Hendrikje (Tassenmuseum Hendrikje), Herengracht 573. adulti € 8,50 - riduzioni per gruppi e bambini. Lun-Dom 10:00-17:00. Circa 30 anni fa Hendrikje Ivo, un antiquario di Amstelveen, acquistò una piccola borsa del 1820, semplicemente perché l'oggetto lo affascinava e non perché volesse guadagnarci. Cosi nacque la sua passione per le borse e iniziò a collezionarle. Aiutata dal marito Heinz e da sua figlia Sigrid, ne raccolse più di 3000, perciò decise di metterne in mostra una parte. Il museo nacque ad Amstelveen, ospitato in due stanze di una villa, ma con il crescere della collezione, la coppia cercò una nuova sistemazione e a partire da giugno 2007 si trova in un'imponente dimora sullo Herengracht. Attualmente il museo ospita anche mostre temporanee di designer per lo più olandesi. La mostra è anche arricchita da 150 ventagli, dalla collezione di un altro appassionato, Felix Tal. Durante la riapertura del Museo nel 2007, Hendrikje Ivo è stata nominata cavaliere, in segno di apprezzamento dei suoi meriti alla cultura olandese. Museo delle borse Hendrikye su Wikipedia Museo delle borse Hendrikye (Q2077489) su Wikidata
  • 52.365564.899175 Museo Willet-Holthuysen, Herengracht, 605. Inaugurato nel 1962, il museo è allestito in un palazzo del 1685 e permette ai visitatori di osservare come si svolgeva la vita di una famiglia abbiente tra il '700 e l'800. Trae il nome dagli ultimi proprietari che l'abitarono due coniugi senza figli che dedicarono la loro vita al collezionismo di oggetti, dall'argenteria alle porcellane e ai quadri. Essi lasciarono la casa al comune di Amsterdam a condizione che ne facesse un museo. Museo Willet-Holthuysen su Wikipedia Museo Willet-Holthuysen (Q1886176) su Wikidata


Grachtengordel West

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Casa Museo di Anna Frank
  • 52.3751474.884046 Casa di Anna Frank (Anne Frank Huis), 263 – 265, Prinsengracht. Biglietto intero € 9. È una casa-museo allestito a partire dal 1960 in quella che fu in parte l'abitazione in cui Anna Frank e la sua famiglia e i Van Daan si nascosero dal 1942 al 1944 durante l'occupazione nazista nei Paesi Bassi. L’alloggio segreto si trovava dietro una libreria mobile, costruita appositamente per nasconderne l’ingresso. Il 4 agosto 1944 fu scoperto e le persone lí nascoste furono deportate in diversi campi di sterminio. Soltanto Otto Frank sopravvisse e fu lui a dare alle stampe il diario di Anna, diventato in poco tempo un successo mondiale. L'edificio appartiene all'Anne Frank Stichting ("Fondazione Anna Frank"), che lo acquistò nel 1957.Il museo venne aperto il 3 maggio 1960. Nel 1970, il museo venne chiuso per alcuni mesi per lavori di ristrutturazione che permettessero di accogliere il sempre più crescente numero di visitatori, con l'introduzione di un itinerario a senso unico. Inoltre problemi finanziari imposero l'introduzione anche di un prezzo d'ingresso. Il 1995 vide una nuova radicale opera di ristrutturazione e restauro della casa, che si concluse diversi anni dopo. Il 28 settembre 1999 viene inaugurato con la presenza della regina Beatrice il nuovo museo ampliato. Anche se vuote, le stanze della casa di Anna Frank continuano a trasmettere l’atmosfera degli eventi che qui si svolsero. La storia e le vicende descritte da Anna sono illustrate attraverso documenti storici, fotografie, film e oggetti originali appartenuti a quanti qui nascosero e a chi li aiutò. Il diario originale di Anna, e altri scritti, sono esposti nel museo. Vengono inoltre mostrati degli audiovisivi. Nella stanza appartenuta ad Anna Frank, si trovano appese le foto di attrici famose collezionate dalla ragazza. Casa di Anna Frank su Wikipedia casa di Anna Frank (Q165366) su Wikidata
Chiesa occidentale (Westerkerk)
  • 52.37454.88397 Chiesa occidentale (Westerkerk), Prinsengracht 279-281. La Westerkerk (It. "Chiesa occidentale") è una chiesa protestante di Amsterdam, costruita tra il 1620 e il 1631 su progetto di Hendrick de Keyser il Vecchio. Si trova nel quartiere Jordaan, sulle rive del canale Prinsengracht. La sua è la più alta torre campanaria della città e raggiunge gli 85 metri. La corona che ne adorna la cima riproduce la corona imperiale di Massimiliano I. La campana della torre sono opera dei fratelli Hemony. Il grande pittore Rembrandt fu sepolto nella Westerkerk l'8 ottobre 1669. L'esatta posizione della tomba non è nota, ma si suppone che si trovi in qualche punto lungo il muro del lato settentrionale. Anche la compagna di Rembrandt Hendrickje Stoffels è stata sepolta nella chiesa e probabilmente pure il figlio Titus van Rijn. Anche altri noti artisti del passato riposano all'interno della Westerkerk, come Nicolaes Berchem, Gillis d'Hondecoeter, Melchior d'Hondecoeter e Govert Flinck. L'organo della chiesa è decorato con dei pannelli dipinti da Gerard de Lairesse. La Westerkerk si trova nei pressi dell'Achterhuis (ora la Casa di Anna Frank), dove la giovane Anna e la sua famiglia si nascosero per due anni per sottrarsi alla persecuzione nazista durante la seconda guerra mondiale. La Westerkerk viene spesso citata nel suo diario; dal sottotetto in cui la famiglia Frank era nascosta si poteva vederne il campanile e Anna rivela come il rintocco delle sue campane fosse per lei fonte di conforto. All'esterno della chiesa è stata posta una statua in memoria della ragazzina. Nei pressi della Westerkerk si trova anche l'Homomonument, un memoriale dedicato a tutti gli uomini e le donne perseguitati a causa della loro omosessualità. Il 10 marzo 1969 nella Westerkerk è stato celebrato il matrimonio tra la Regina Beatrice dei Paesi Bassi (allora Principessa) e il Principe Claus von Amsberg. Chiesa Occidentale (Amsterdam) su Wikipedia Westerkerk (Q1130722) su Wikidata
Museo biblico
  • 52.368614.886398 Museo Biblico (Bijbels Museum), Herengracht 366-368 (Fermata trams 1, 2, 5 di Spui). Il Museo Bijbels ospita una collezione di bibbie e altri oggetti religiosi della tradizione giudaico-cristiana, tra cui la più antica Bibbia stampata nei Paesi Bassi ( 1477 Delftse Bijbel) e una prima edizione della versione autorizzata in olandese del 1637. C'è anche una copia facsimile di un rotolo del Mar Morto da Qumran contenente il libro di Isaia. Il museo è ospitato dal 1975 in due imponenti edifici lungo il canale, parte di un complesso di quattro edificia conosciuto come il Cromhouthuize. Gli edifici ospitano un insieme di elementi architettonici e storici, tra cui due delle cucine antiche meglio conservate in Olanda, risalenti al 17° secolo. Sono stati progettati da Philip Vingboons nel 1622 per il ricco commerciante di legno e collezionista d'arte Jacob Cromhout da cui prendono il nome. Hanno dettagli originali come i dipinti del soffitto di Jacob de Wit, che sono state restaurato nel 1999-2000. Fondato nel 1852, il museo ha celebrato il suo 150° anniversario nel 2002, alla presenza della regina Beatrice. Il museo ospita anche scoperte archeologiche, manufatti dell'antico Egitto raccolti da Leendert Schouten nel 19° secolo, lucerne, tavolette di argilla, terracotta, frammenti di ceramiche e monete che offrono una panoramica sulla vita religiosa degli antichi Egizi. Ci sono anche alcune repliche dell'antico Tempio ebraico, compresi i modelli del Tempio di Salomone e il Tempio di Erode, così come un modello del Tabernacolo, una ricostruzione della custodia santuario sacro l'Arca dell'Alleanza descritta nella Bibbia ebraica che gli Israeliti portavano con sé durante il loro esilio nel deserto sotto la guida di Mosè. Una parte della mostra si chiama " soffitta di storia per bambini ", vi si usano luci e suoni per raccontare storie bibliche in tre diverse impostazioni: Egitto, Gerusalemme e il deserto. Questa mostra è stata progettata da Abbie Steinhauser e Saskia van der Zanden, entrambi laureati della Gerrit Rietveld Academie. Nel 2009, il museo, con il sostegno finanziario di un operatore della lotteria olandese, fu in grado di acquisire la cosiddetta collezione Van Noordwijk, una collezione di libri religiosi con rivestimenti in argento. Grazie in parte a famose mostre temporanee e una lunga ristrutturazione il numero dei visitatori è aumentato del 40 % tra il 2001 e il 2002, e ne ha tratto un numero record di visitatori, oltre 47.000 nel 2006. Il museo continua a ricevere sussidi governativi per il suo bilancio operativo, anche se, secondo il consiglio del governo olandese che decide su queste questioni, non ha fatto abbastanza per attirare un più diversificata (cioè, non confessionale) pubblico. Museo della Bibbia (Amsterdam) su Wikipedia Museo della Bibbia di Amsterdam (Q2919762) su Wikidata
Esposizione FOAM
Huis met de Hoofden
  • 52.363894.893569 Museo della Fotografia di Amsterdam (FOAM) (Foam Fotografiemuseum Amsterdam), Keizersgracht 60. Il Foam vanta un'esposizione che comprende tutti generi fotografici, dalla fotografia d’arte al documentario, dal reportage storico alla sperimentazione contemporanea, con opere di artisti affermati e nuovi talenti emergenti, È anche luogo di ritrovo in cui vengono organizzati dibattiti e simposi per artisti e appassionati. Il museo si occupa anche della pubblicazione internazionale del Foam Magazine, organizza di visite guidate, conferenze, dibattiti ed eventi culturali, mentre Foam Editions pubblica e vende opere d’autore autografate e in edizione limitata. Tra gli artisti esposti si ricordano Diane Arbus, Helen Levitt, Anton Corbijn, Alex Prager e Cy Twombly. Fotografiemuseum Amsterdam su Wikipedia Fotografiemuseum Amsterdam (Q5422840) su Wikidata
  • 52.3764314.88740610 Casa delle Teste (Huis met de Hoofden), Keizersgracht 123, +31 20 551 2512. La Casa delle Teste è uno storico edificio in stile rinascimentale olandese, Si tratta di una delle più grandi case doppie del Seicento. Commissionata nel 1621 dal ricco commerciate di calze Nicolaas Sohier, probabilmente su progetto dell'architetto Pieter de Keyser, figlio di Hendrick de Keyser il Vecchio e, con tutta probabilità, erroneamente attribuito a quest'ultimo, scomparso nel 1621. L'edificio, classificato come rijksmonument, presenta una facciata dell'altezza di 3,80 m e deve il proprio nome alle sei teste di figure mitologiche (Apollo, Bacco, Cerere, Diana, Marte e Minerva) scolpite nella facciata, alte circa un metro e larghe 50 cm, che farebbero riferimento ad una leggenda, secondo cui una cameriera avrebbe sorpreso nella casa sei ladri e tagliato loro la testa. Sohier visse però molto poco nella casa: dopo la morte della moglie e delle sue due figlie, cedette infatti l'edificio a Louis de Geer. Nel 2006, la casa fu ceduta all'uomo d'affari e collezionista d'arte Joost Ritman. Ospita dal 1984 l'ufficio per la salvaguardia dei monumenti (ora: Bureau Monumenten en Archeologie) e dal 2007 una collezione di libri sull'alchimia e il misticismo provenienti dalla Biblioteca Philosophica Hermenica, proprietà di Joost Ritman. L'edificio si trova nelle immediate vicinanze della Casa di Anna Frank, della Westerkerk e del Theatermuseum. Casa delle Teste (Amsterdam) su Wikipedia Huis met de Hoofden (Q961901) su Wikidata
De Rode Hoed
  • 52.3772224.88722211 De Rode Hoed, Keizersgracht 102, 1015 CV Amsterdam, Paesi Bassi (Di fronte a Huis met de Hoofden, dall'altra parte del canale), +31 20 6385606. È un centro congressi che ospita la fondazione omonima, la quale organizza dibattiti, conferenze, simposi, prorgammi letterali e musicali. Talvolta ospita eventi allestiti da altre organizzazioni. È usato anche come location per matrimoni. Fino al 1629 l'edificio ospitava una modisteria. In quell'anno fu acquistato dal commerciante di vini Antoni de Lange e dottor Jan van Hartogh Velt, di fede arminiana, che non autorizzati a professare la propria religione in pubblico, la trasformarono in una chiesa clandestina. L'edificio è a due piani, con finiestre ad arco e un piccolo rosone. L'interno neoclassico è concepito come se fosse una basilica con due serie di gallerie. Huub Oosterhuis scoprì nel 1989 che l'edificio era vuoto e decise di stabilirci la sua scuola ecclesiastica e centro di discussione. Il 14 settembre 1990, il centro è stato ufficialmente inaugurato da Oosterhuis come direttore. Gli succedettero Anneke Verde nel 1998 e Ton van Brussel nel 2009. Rode Hoed (Q2141961) su Wikidata
Museo della fotografia
  • 52.367564.8848812 Huis Marseille - Fotografiemuseum (Museo della fotografia), Keizersgracht 401. Il Museo per la Fotografia della Huis Marseille allestisce diverse mostre nel corso dell’anno con opere di tutti i generi fotografici ed è il primo museo in Olanda che si concentra sulla fotografia come forma d'arte. Dal 1999, ogni tre mesi una nuova mostra viene allestita. Huis Marseille espone, tra le altre, opere di fotografi celebri come Cy Twombly, Sally Mann e Bernd e Hilla Becher, ed sono stati curatori di mostre, tra gli altri, Edward Burtynsky e Scarlett Hooft Graafland. Il museo ha anche una grande collezione privata di fotografia contemporanea, con opere di Jacqueline Hassink e Anton Corbijn. Il museo Huis Marseille si trova in una casa monumentale, che è stato costruito intorno al 1665 per il mercante francese Isaac Focquier, sulla facciata della casa è scolpita su una pietra un'immagine della città francese di Marsiglia. La casa è stata lasciata il più possibile nel suo stato originale ed è classificata secondo il modello classico del 17° secolo, con una casa davanti e dietro, un cortile e un giardino. Nell'attuale sala giardino del museo pende del soffitto un dipinto originale del 1730, che è stato creato appositamente per la casa di Jacob de Wit, il decoratore principale del 18° secolo. L'opera raffigura Apollo largo, dominando le nuvole, fiancheggiato da Minerva e le nove Muse. Il pezzo del soffitto si trovava per molti anni nel Rijksmuseum, ma nel 2004, dopo un accurato restauro è tornato alla sua posizione originale, in prestito dalla Royal Antiquarian Society. Nel 2011/2013 l'estensione è stata realizzata alla prossima casa sul Keizersgracht 399, che il museo ha ricevuto più spazio espositivo, così come una biblioteca più ampia e deposito di collezione privata. Nel settembre 2013 la prima mostra nella Casa raddoppiato Marsiglia era. Huis Marseille (Q2141968) su Wikidata


Magere Brug di sera
  • 52.3635864.90235713 Ponte Magere (Magere Brug). il più famoso ponte basculante di Amsterdam, in legno bianco, sull'Amstel, risalente al 1670, connette le rive del fiume su Kerkstraat, fra il canale Keizersgracht ed il Prinsengracht ed è riservato a pedoni e biciclette. Una leggenda racconta che il nome del ponte si deve alle due sorelle Mager, alle quali la costruzione di quel ponte sarebbe servita per raggiungere l'altra sponda del canale, dove dovevano trasportarvi del bestiame. Di notte è illuminato da 1200 lampadine. La struttura attuale fu costruita nel 1934 su progetto di Piet Kramer. Magere Brug su Wikipedia Magere Brug (Q1344400) su Wikidata

Cosa fare

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Acquisti

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Come divertirsi

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Centro Melkweg
  • 52.3647784.8813361 Melkweg, Lijnbaansgracht 234/A (Fermata tram: Leidseplein), +31 20 531 8181. Melkweg (Via lattea in italiano) è un locale polifunzionale molto rinomato ove vengono dati concerti, proiettati film (avant-premières) o allestite mostre temporanee. Melkweg su Wikipedia Melkweg (Q60481) su Wikidata
  • 52.362284.883944 Paradiso, Weteringschans 6 (Leidseplein). Famoso e acclamato locale, Paradiso è un centro culturale con una sala concerti ricavata da una chiesa sconsacrata.

Locali gay

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  • Sultana Bar (lounge bar), Reguliersdwarsstraat 21. Aperto tutti i giorni. Orario 19:00 – 03:00, prolungato i prefestivi. gay bar con narghilè
  • 52.366234.891346 Exit Après Chique, Reguliersdwarsstraat 42a (Fermata tram di Koningsplein). Aperto ogni giorno dalle 23 alle 4 del mattino (prolungato nei week end). Locale gay.
  • 52.366454.890997 Taboo, Reguliersdwarsstraat 45. Aperto ogni giorno. Orario 17:00 – 03:00, prolungato nei week end. Tra i più affollati della zona. Clientela di varie età
  • 52.366014.894188 Café het Dwarsliggertje (ex Leeuwtje) (pub), Reguliersdwarsstraat 105. Piccolo locale per gay e lesbiche
  • 52.365874.895249 Cafe Reality (gay bar), Reguliersdwarsstraat 129. Aperto ogni giorno. Orario 20:00 – 03:00, prolungato nei week end. Piccolo locale frequentato da uomini di colore e dai loro simpatizzanti
  • 52.366854.8956610 Amstel Fifty Four (music bar), Amstel 54. Aperto ogni giorno. Orario 17:00 – 01:00 prolungato i prefestivi. Frequentato anche da lesbiche. Il Fifty Four ha un'aria più curata e raffinata rispetto ai suoi concorrenti in zona. Al momento (anno 2012) chiuso per rinnovo locali
  • 52.366884.8954811 FAME (ex Chez René), Amstel 50. Ogni giorno 20:00 – 03:00. Piccolo locale per gay e lesbiche.
  • 52.366734.8993412 Club Y.O.L.O. (ex club Roque), Amstel 178. club/cocktail bar frequentato in maggior parte da giovani gay e lesbiche. Piccola pista.
  • 52.36524.8855813 Church (cruise bar), Kerkstraat 52 (Fermate Tram: Keizersgracht o Leidsestraat). Locale su due piani con party e serate a tema. Controllate il tema della serata per adeguarvi al tipo di abbigliamento richiesto (spesso con la sola foglia d'Adamo o senza)
  • 52.366244.8839414 Spijkerbar (jeans bar), Kerkstraat 4, +31 20 620 5919. Aperto ogni giorno. Orario: 16:00 – 01:00.
  • 52.365684.8974315 De Lellebel, Utrechtsestraat 4 (Fermata tram/bus Rembrandtplein). Drag show.


Dove mangiare

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Dove alloggiare

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Prezzi modici

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Prezzi medi

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Come restare in contatto

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Altri progetti

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