Codas/Sandbox | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Sicilia | |
Territorio | Palermitano | |
Altitudine | 78 m s.l.m. | |
Superficie | 29,84 km² | |
Abitanti | 54.714 (2019) | |
Nome abitanti | bagheresi | |
Prefisso tel | +39 091 | |
CAP | 90011 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Giuseppe | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale | ||
Bagheria è una città della Sicilia.
Da sapere
Come orientarsi
Come arrivare
In treno
- 1 Stazione di Bagheria.
Come spostarsi
Cosa vedere
- 1 Palazzo Butera-Branciforti (Palazzo Butera o U Palazzu), Via Dammuselli, 2. Intero 2€, ridotto 1€ (gen 2020). Lun-Dom 8:45-13:30. Costruito nel 1658 da Giuseppe Branciforti, principe di Pietraperzia e Leonforte. Sul portone d’ingresso si trovano due epigrafi di cui una di Miguel De Cervantes. In stile neoclassico in precedenza ospitava delle statue a grandezza naturale di personaggi celebri con Orazio Nelson, re Ruggero II ecc. Oggi l'edificio ospita alcuni uffici del Comune di Bagheria.
- 2 Villa Valguarnera, Via Valguarnera. Non visitabile. Edificata nel 1712 su progetto di Tommaso Maria Napoli, lo stesso architetto di Villa Palagonia, è una tra le più sontuose e belle ville di Bagheria. Di proprietà dei principi Valguarnera, oggi i principi Alliata, parenti di Dacia Maraini e del padre Fosco. La Villa è celebre anche per essere comparsa in diversi film e trasmissioni televisive. Nella villa sono presenti diversi elementi architettonici che richiamano all’alchimia.
- 3 Villa Palagonia (villa dei mostri), Piazza Garibaldi, 3, ☎ +39 091 93 20 88, fax: +39 091 92 21 18, villapalagonia@villapalagonia.it. Dal 01 apr al 31 ott: 9:00-13:00 e 16:00-19:00. Dal 01 nov al 31 mar: 9:00-13:00 e 15:15-17:30. Sicuramente la più famosa villa della città, costruita nel 1715 dal principe Gravina di Palagonia; la sua fama deriva dalla presenza si sculture deformi e animalesche che posseggono significati alchemici, partendo dalle sculture di musicanti (nigredo) per giungere alla consistenza materica delle creature deformi (rubedo). Nel 1787 la villa fu visitata da Johann Wolfgang von Goethe che così la descrive: "Immaginate tali figure a bizzeffe, senza senso e senza ragione, messe assieme senza scelta né discernimento, immaginate questi zoccoli e piedistalli e deformità allineate a perdita d'occhio: e proverete il penoso sentimento che opprime chi si trova a passare sotto le verghe da questa follia."
A metà del viale d'ingresso si trova il cosiddetto Arco del Padreterno, con quattro enormi statue di cacciatori. L'interno della villa è decorato da pitture murarie nobiliari. Qui furnono girati diversi film tra cui: Il mafioso di Lattuada e Baarìa di Tornatore. - 4 Palazzo Cutò (Palazzo Aragona di Cutò), Via Consolare, 105 (nei pressi della stazione ferroviaria), ☎ +39 091 909277, biblioteca@comune.bagheria.pa.it. Lun-Ven 8:30-13:30. Mer e Gio 15:30-18:00. Venne edificato tra il 1712 e il 1716 da Luigi Onofrio Naselli, principe di Aragona, come residenza estiva. Poi venne acquistato dal principe di Cutò. Nei primi del Novecento tra i proprietari vi fu anche Giuseppe Tomasi di Lampedusa futuro autore de Il Gattopardo. Nel 1923 Giuseppe Tomasi vendette la villa mantenendo la proprietà privata fino al 1987 anno in cui l'intero complesso venne acquistato dal Comune. Attualmente il palazzo è divenuto sede della Biblioteca comunale Francesco Scaduto e altri usi istituzionali. Sono presenti all'interno anche degli affreschi databili al 1726, attribuiti al pittore Guglielmo Borremans; mostrano scene di vita mitologica e scene tratte dalla Bibbia.
- Villa Cattolica.
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