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Teulada
Tramonto a Capo Teulada
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Teulada
Sito istituzionale

Teulada è una cittadina della Sardegna meridionale, nella provincia del Sud Sardegna.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Teulada si trova nel Sulcis, a cavallo tra la costa e le montagne. Confina con Domus de Maria, Masainas, Piscinas, Pula (Cagliari), Sant'Anna Arresi e Santadi.

Cenni storici[modifica]

Torre del Budello
Spiaggia di Capo Malfatano
Spiaggia di Tuerredda

Preistoria e storia antica[modifica]

Il territorio di Teulada è frequentato dall'uomo fin dagli albori dell'epoca nuragica (cultura di Bonnanaro), come sembrano testimoniare i molti nuraghi sparsi un po' in tutto il territorio comunale, e i resti di una fortificazione sull'Isola Rossa. I fenici e i punici più tardi si stabilirono sulla costa come testimoniato dai resti del tophet punico a Malfatano, nell'isolotto davanti a Tuerredda e il porto di Melqart (ora sommerso), sempre a Malfatano.

La prima ubicazione dell'abitato va ipotizzata alle spalle dell'antico Kersonesus (Chersonesum Promontorium), ovvero l'istmo dell'odierno capo Teulada, dove sembra sia esistito un insediamento militare romano a presidio delle due baie di cala Piombo e porto Zafferano. È probabile che tale ubicazione sia resistita fino all'epoca romana, quando il paese prende il nome di Tegula, che probabilmente documenta la produzione di terracotta in epoca romana, attestata tra l'altro dalla recente scoperta di una fornace in prossimità di Tuerredda.

Storia medievale e moderna[modifica]

Nel Medioevo Teulada, rifondata nei pressi della chiesa di Sant'Isidoro, nella piana di Tuerra, in una zona più interna, entrò a far parte del giudicato di Cagliari, nella curatoria del Sulcis, rimanendo nella sua sfera di influenza politica e culturale fino alla metà del XIII secolo, quanto il territorio fu assegnato ai della Gherardesca e in particolare al conte Ugolino e agli eredi. Finì poi per essere occupato dal comune di Pisa. Dal 1355 la villa fu inglobata nel regno di Sardegna aragonese e concessa in feudo a Bartolomeo Ces-Pujades.

Quando gli aragonesi convocarono a Cagliari il primo parlamento, nel 1355, anche Teulada vi inviò i propri rappresentanti. A causa delle incursioni barbaresche dal mare e delle epidemie, il paese si spopolò ma venne rifondato ancora una volta nel Seicento in una zona ancora più interna, dove esistevano alcune case nate intorno alla chiesa campestre di San Francesco, e dove attualmente si trova il paese. Proprio a causa delle scorrerie dei pirati vengono costruite lungo tutta la costa del golfo di Teulada, così come in tutta la Sardegna, delle torri costiere di avvistamento, ancora oggi esistenti ma non visitabili (tranne in piccola parte quella del Budello). Sono le torri di Malfatano, Piscinnì, Porto Budello, Porto Scudo e Cala Piombo. Nel 1568 il paese formò una baronia, concessa in feudo ad Antonio Catalan; successivamente, per vie matrimoniali, la signoria passò ai Sanjust, ai quali venne riscattata nel 1839 con l'abolizione del sistema feudale, per cui divenne un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale. L'ultimo feudatario fu don Carlo Sanjust Amat.

Storia contemporanea[modifica]

Nell'Ottocento e nel primo Novecento l'economia del paese è essenzialmente agricola, e molta è la manodopera che servirà le miniere del Sulcis.

Nel corso della seconda guerra mondiale, nelle acque a sud della costa, avvenne la battaglia di capo Teulada tra la flotta britannica e quella italiana, finita senza vincitori e una delle ultime battaglie navali del Mediterraneo. Dopo le guerre mondiali, il paese raggiunge il picco massimo degli abitanti, ma poi la fortissima emigrazione lo spopola fino agli attuali 4.000.

Negli anni cinquanta 7.500 ettari del comune vengono espropriati per cederli alla base militare NATO da cui deriva una lunga querelle con il Comune di Teulada perché secondo alcuni la base NATO impedirebbe al paese di sfruttare economicamente la parte migliore della costa.

Oggi Teulada è un paese che cerca non senza difficoltà di uscire dalla crisi e lo fa attraverso il turismo di qualità e non di massa, al binomio mare-montagna e alla splendida costa del sud.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Teulada (Italia)

Frazioni[modifica]

Torre di Capo Malfatano
  • Foxi
  • Genniomus
  • Gutturu Saidu
  • Is Carillus
  • Malfatano
  • Masoni de Monti
  • Masoni de Susu
  • Matteu
  • Perdaiola
  • Perdalonga
  • Sa Portedda
  • Su de Is Seis
  • Su Fonnesu

Isole[modifica]

  • Isolotti di Ferraglione
  • Isola di Campionna
  • Isola di Padiglioni


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

In auto[modifica]

  • Da Cagliari prendere la SS 195 e continuare fino a Teulada.
  • Dal nord e centro Sardegna prendere la SS 131 Carlo Felice, poi, arrivati alle porte di Cagliari, prendere l'uscita "Pula-Quartu Sant'Elena e continuare in direzione Pula, poi, immettersi sulla SS 195. Continuare fino a Teulada.

In nave[modifica]

Dal porto di Cagliari.

In autobus[modifica]


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Chiesa della Madonna del Carmelo
Chiesa di San Francesco
Chiesa e torre di Sant'Isidoro

Architetture religiose[modifica]

  • 38.9686118.7744441 Chiesa parrocchiale della Madonna del Carmelo.
  • Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.
  • Chiesa di San Francesco d'Assisi.
  • 38.9552788.7236112 Chiesa di Sant'Isidoro. Chiesa campestre.

Monumenti scultorei[modifica]

Di notevole interesse la presenza di decine di sculture in marmo e granito in tutte le piazze e gli incroci del paese e nelle frazioni limitrofe, frutto della rassegna Incontro internazionale di Scultura su pietra che si svolgeva in paese dagli anni ottanta fino ai primi anni del nuovo millennio. Tra queste rientrano anche i bassorilievi della via Crucis (in un percorso antiorario per le vie intorno alla Chiesa della Madonna del Carmine, in ordine: via XI febbraio, via Lamarmora, via Vittorio Emanuele, via Umberto I), oltre a quelli dedicati a San Francesco, fuori dall'omonima chiesa.

Architetture civili[modifica]

Architetture militari[modifica]

  • 38.9319448.7227784 Torre del Budello.
  • 38.9552788.7236115 Torre di Sant'Isidoro.

Siti archeologici[modifica]

Nuraghe Sa Perdaia
  • 38.9703588.8027786 Nuraghe Sa Perdaia. Nuraghe Sa Perdaia su Wikipedia nuraghe Sa Perdaia (Q20009751) su Wikidata

Spiagge[modifica]

  • 38.8943338.798757 Spiaggia di Capo Malfatano.
  • 38.8945568.8131398 Spiaggia di Tuerredda.
  • 38.8888898.8295569 Spiaggia di Perdalonga.
  • 38.8976118.65269410 Spiaggia di Porto Zafferano. Accessibile solo via mare e in determinati periodi dell'anno in quanto si trova dentro la base militare NATO.
  • 38.9246678.71116711 Spiaggia di Porto Tramatzu.
  • 38.9476678.62122212 Spiaggia di Porto Pino (Si trova dentro la base NATO e in parte è condivisa con Sant'Anna Arresi).
  • 38.9213618.70641713 Spiaggia di S'Ottixeddu (Spiaggia degli Americani). Aperta al pubblico in estate in quanto si trova dentro la base militare NATO.
  • 38.9161398.76816714 Spiaggia di Campionna.
  • 38.9129178.78091715 Spiaggia di Piscinnì.


Eventi e feste[modifica]

Sa tracca in occasione della festa patronale il 16 luglio
  • Riti della Settimana Santa. A marzo o aprile. Si svolgono le varie processioni del giovedì santo, la via crucis del venerdì mattina e Su scravamentu la sera (ovvero la deposizione di Cristo dalla croce) per poi concludere con S'incontru la domenica di Pasqua. Quest'ultimo evento vede una doppia processione partire da due punti differenti del paese, per poi incontrarsi al centro del paese (in via Cagliari, tra piazza Fontana e piazza Mazzini), una (quella che parte dalla Chiesa della B.V. del Carmelo) con la statua della madonna, l'altra (quella che parte dalla parrocchia di San Giovanni Battista) con la statua del Cristo risorto. Una volta ricongiunti i due gruppi, i cunfradas che sorreggono le due statue svolgono dei rituali movimenti, per poi fare in modo che il Cristo levi il velo luttuale della Madonna. Seguono gli spari, le scampanate e la liberazione di due colombe; infine la processione si riunisce e risale verso la Chiesa della Madonna del Carmine.
  • Sant'Isidoro. A maggio e agosto. La processione parte da Teulada per raggiungere la chiesa di Sant'Isidoro, situata presso la località di Tuerra, fertile pianura (in un contesto - quello teuladino - prevalentemente collinare) in cui era situato il paese prima del ripopolamento seicentesco. In un secondo momento la statua del santo viene riportata in paese, trasportata da Sa tracca, carro per buoi adornato a festa. Essendo questa la festività più sentita è naturale la partecipazione di numerosi paesi da tutta la Sardegna, che con i differenti costumi tradizionali rendono la processione del 21 agosto un'attrattiva anche dal punto di vista turistico.
  • Madonna del Carmelo. 16 luglio. Festa patronale. La processione attraversa Teulada in un lungo percorso, a cui partecipano ugualmente vari gruppi folk, pur in misura decisamente minore rispetto a Sant'Isidoro.


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]

Numeri utili[modifica]

Farmacie[modifica]


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]



Nei dintorni[modifica]

Teatro di Nora


Altri progetti

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