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Jinghong
景洪市 - Jǐnghóng Shì
Il Mekong a Jinghong
Stato
Altitudine
Superficie
Abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Posizione
Mappa della Cina
Mappa della Cina
Jinghong
Sito istituzionale

Jinghong (景洪) (Letteralmente: Città dell'Aurora) è il capoluogo della prefettura di Xishuangbanna nello Yunnan meridionale.

Da sapere

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Jinghong è il capoluogo di Xishuangbanna o "Sipsongpanna" o più semplicemente "Banna", prefettura cinese nella provincia dello Yunnan meridionale, ai confini con Laos e Birmania. La prefettura gode di uno statuto autonomo e la sua superficie è di circa 19.700 km². Il suo nome significa "Le 12,000 risaie".

"Banna" si sta velocemente trasformando in una destinazione turistica di prim'ordine.

Jinghong era un posto poverissimo, tagliato fuori dal resto del mondo per mancanza di comunicazioni. Fu intorno al 1980 che le cose iniziarono a cambiare grazie alle spinte liberali del governo centrale e ancor più dopo l'inaugurazione di un nuovo aeroporto dove, di anno in anno, sbarcavano sempre più numerose le frotte di turisti provenienti dal nord del paese e in cerca di paesaggi esotici. Nel decennio successivo Jinghong si espanse divenendo una cittadina moderna alquanto banale nell'insieme nonostante qualche viale ornato di palme e un parco centrale con tanto di laghetto ma per fortuna senza lo stress delle grandi metropoli cinesi. Il vecchio centro non c'è più distrutto dalle ruspe ma ce ne rimane qualche descrizione dei primi Europei che penetrarono nella regione provenendo dalla Birmania. A nord della città, lungo la strada che conduce a Simao si trova "Sancha He" un santuario degli elefanti mentre un po' prima una traversa all'altezza di Mengyang conduce ai monti Jinuo. Un'altra strada conduce a sud verso la frontiera con la Birmania in una zona di escursionismo nota come Bulangshan


Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Jinghong


Come arrivare

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In aereo

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L'aeroporto più vicino è quello di Xishuangbanna Gasa.

Come spostarsi

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Cosa vedere

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Eventi e feste

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  • Dai Water Splashing Festival (celebrazioni per il nuovo anno).


Cosa fare

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Acquisti

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Come divertirsi

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Dove mangiare

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Dove alloggiare

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Sicurezza

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Come restare in contatto

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Nei dintorni

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  • Mohen 磨憨 (Contea di Mengla). Il posto di frontiera con il Laos (Boten). All'arrivo a Mohen è possibile ottenere il visto d'ingresso per il Laos
  • Guanlei 关累 (Contea di Mengla). Un porto fluviale sulle rive del fiume Mekong 25 km ad ovest del centro di Mamushu 麻木树. Costituisce un posto di frontiera con la Birmania ma non è aperto agli stranieri ed è vivamente sconsigliato salire a bordo di una piroga per tentare di entrare in quel paese anche se si è già in possesso del visto d'ingresso in quanto si rischiano anni di carcere (se non decenni)
  • Bulangshan Una zona di escursionismo ai confini con la Birmania (Stato Shan), popolare fra i turisti occidentali da quando è stata pubblicizzata nelle guide della Lonely Planet. Si trova vicino al posto di frontiera di Mengsong (chiuso agli stranieri). Il villaggio di Mannanhan 曼南坎, costituisce la base per le escursioni. I sentieri si dipanano tra una giungla che si fa particolarmente fitta lungo la linea di confine. C'è la possibilità di pernottare al villaggio di Manbu 曼布 abitato da genti Bulang che hanno frettolosamente trasformato le loro case tradizionali in "alberghi" o anche a Songer 宋鸸 e Bannankan 班南坎, abitati dai Lahu. Weidong 卫东 è il villaggio più grande della zona. Oltre ai sentieri esistono numerose strade aperte dai trattori ma nessuna di esse è ancora asfaltata.
  • Contea di Mengla 勐腊县 Situata all'estremo sud della prefettura e scarsamente popolata, conserva ancora un rilevante manto di foresta tropicale che copre i pendii dei suoi monti. La contea ha un lungo confine con le province laotiane di Phongsali ad est e Louang Namtha a sud mentre ad ovest il fiume Mekong costituisce per un breve tratto il confine con la Birmania. I confini con il Laos non sono ben definiti e, se si vogliono fare avventurose escursioni nella zona, è necessario assumere un'esperta guida locale. I Dai prevalgono nelle aree rurali della contea così come gli Aini e gli Yao. Mentre i primi sono stanziati nelle vallate dei fiumi i secondi appaiono nelle zone collinari. La vallata del fiume Nanla all'estremo sud della contea è abitata invece dai Kemu, una delle più esigue minoranze della prefettura. Essi non godono di uno status proprio essendo stati ufficialmente classificati come un sottogruppo dei Lahu sebbene abbiano accolto molte tradizioni dell'etnia Dai. L'economia di queste tribù montanare si basa ancora sul debbio ma il governo preme affinché abbandonino il loro stile di vita seminomade. La contea rimane un'area protetta per via della sua diversità ecologica e le attività agricole sono limitate così come l'edilizia. Mengla è il centro principale, situato lungo la strada per il Laos ma è un posto dove nessun turista si ferma non avendo assolutamente nulla da offrire.
  • Le colline del tè Si trovano nella contea di Menghai 勐海县 in una zona dove prevale la minoranza "Bulang" (soprattutto nei villaggi di Bulangshan, Xiding e Bada). Il villaggio di Menghai di per sé non ha alcun interesse e molte parti della contea rimangono di difficile accesso. Il tè era venduto interamente nel vicino Tibet ma la produzione subì un duro colpo quando le strade vennero chiuse in seguito allo scoppio della guerra sino-tibetana. Per un certo tempo i commercianti continuarono a venderlo al Tibet passando dalla Birmania. Prima che i cinesi rilevassero il ciclo della produzione del tè, il commercio era in mano a elementi musulmani che fecero proseliti fra le tribù Dai della zona. Questi sono noti come Paxidai e vivono oggi in villaggi intorno a Manduan 曼短 Il loro numero non supera le 600 unità. Oggi la zona è largamente deforestata e la coltivazione principale è quella della canna da zucchero. Le tribù Ainu si sono gettate nelle mani del turismo e per la delizia dei visitatori stranieri ogni 2 gennaio festeggiano con particolare pompa il nuovo anno cinese indossando per l'occasione i costumi tradizionali di una volta. Gelanghe 格郎和 è il loro villaggio principale. Anche i Lahu hanno scoperto le enormi potenzialità del turismo e offrono alloggio nelle loro case tradizionali al villaggio Lahuzu Cunzhai 拉祜族村寨 così come gli Hani stanziati a Hanizu Guniang Zhai 哈尼族姑娘寨 (palizzata delle ragazze Hani)



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