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Bassa del Po di Lombardia
Duomo e battistero a Cremona
Stato
Regione

Bassa del Po di Lombardia è una delle quattro aree turistiche in cui è suddivisa la Lombardia.

Da sapere[modifica]

In queste terre di fiammeggianti tramonti sul Po e di infiniti orizzonti verdi, interrotti solamente da filari di pioppi o da svettanti isolati campanili di antiche pievi campestri, dove d'estate il sole batte con pervicacia fino a bruciare l'erba e le stoppie, dove d'autunno il silenzio della natura è custodito spesso da una coltre ovattata di nebbia che tutto avvolge e tutto inumidisce, emergono nel riverbero del sole cocente o fra le brume d'autunno i profili delle città: città d'arte come Vigevano, Pavia, Lodi, Cremona, Mantova, l'ineguagliabile capitale dei Gonzaga, Sabbioneta, la realizzazione del sogno urbanistico di Vespasiano Gonzaga, (queste ultime due insignite dall'UNESCO del prestigioso riconoscimento di Patrimonio dell'Umanità); città murate come Pizzighettone e ancora Sabbioneta; città abbarbicate alla sponda del Po che specchiano il proprio profilo di torri e campanili nelle acque del fiume, come Casalmaggiore; città che sono state piccole ma fastose corti ed hanno reso grande la dinastia dei Gonzaga, per poi tornare ad una vita appartata, conservando tuttavia le preziose testimonianze urbanistiche della loro passata grandezza: Bozzolo, Rivarolo Mantovano, Pomponesco.

Cenni geografici[modifica]

La Bassa della regione è tutto l'ubertoso territorio pianeggiante che si estende lungo il corso del Po, che ne segna per gran parte il confine sud con l'Emilia-Romagna, ad eccezione dell'Oltrepò Pavese e dell'Oltrepò mantovano che si sviluppano sulla riva destra del maggior fiume italiano. Gli unici ambienti collinari li troviamo nel Lodigiano con la collina di San Colombano al Lambro, corrugamento del terreno di poco più di un centinaio di metri di altitudine, e nella zona sud dell'Oltrepo pavese, che si incunea negli Appennini fra Piemonte ed Emilia-Romagna fino ai contrafforti del Monte Lesima che svetta a 1524 metri di altitudine. La valle maggiore di questa zona è la Valle Staffora, il cui centro montano principale è Varzi; lo Staffora, prima di immettersi nel Po, lambisce Voghera, principale città dell'Oltrepo Pavese. La Bassa lombarda è terra d'acqua e di fiumi; il Sesia ne segna il confine con il Piemonte ad ovest, nella Lomellina di Vigevano, e poi verso est Agogna, Ticino, Olona, Lambro, Adda, Oglio, Mincio, Secchia, Tione: infine il Po, che raccoglie in sé tutti questi affluenti, il grande fiume per opera del quale si è formata questa pianura che costituisce la zona agricola più fertile della regione.

Territori e mete turistiche[modifica]

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Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni
      Lomellina — Se il sud della Lombardia è ricco d'acqua, in Lomellina questo prezioso elemento è ancora più presente nelle vaste distese di campagna allagata, le risaie dove verdeggiano rigogliose, a perdita d'occhio, le piantine di riso. Lomello, l'antica capitale della Contea longobarda da cui quest'angolo di regione prende il nome, conserva notevoli testimonianze del suo importante ruolo; Vigevano, il centro maggiore, è città d'arte e di industrie; Mortara è importante centro di mercati agricoli e va famosa per il caratteristico salame d'oca.
      Oltrepò Pavese — A sud del Po, è l'estrema propaggine meridionale della Lombardia, che con l'Oltrepò Pavese raggiunge le cime appenniniche fino quasi a lambire la Liguria. Voghera ne è la capitale, e Casteggio, Broni, Stradella ne sono gli altri principali centri di pianura. Varzi è il maggiore nucleo urbano della collina, capoluogo della zona montuosa della Valle Staffora, che offre un interessantissimo itinerario fra castelli e pievi di notevole bellezza, lasciti delle numerose signorie che si contesero l'area. Il territorio vanta anche la presenza di due località termali: Salice Terme, di maggior fama, e la vicina Rivanazzano Terme.
      Pavese — Delimitata da Ticino e Po ad ovest e a sud, la pianura di Pavia si estende ad est fin quasi al Lambro. La città è nota per la sua Certosa, pochi chilometri a nord sulla strada per Milano, per la sua antica e prestigiosa Università, per il suo patrimonio monumentale. Belgioioso e Bereguardo conservano entrambi un castello. Miradolo Terme è località di cure termali.
      Lodigiano — Fra Po, Lambro e Adda, il territorio di Lodi ha importanti attività agricole e lattiero casearie, oltre ad un buon sviluppo industriale nella parte nord al confine con il milanese. Da sempre centro aggregante della zona, Lodi fu importante all'epoca dei liberi Comuni. Distrutta durante le lotte con l'impero, ricostruita dal Barbarossa, sviluppo' un notevole patrimonio monumentale che ne fa una città di grande interesse. Centri consistenti dell'area sono Codogno, Casalpusterlengo, San Colombano al Lambro.
      Cremonese — Il circondario di Cremona è terra di agricoltura e di industria di prodotti alimentari o di trasformazione di prodotti agricoli. La città, un po' esclusa dai grandi progetti e accantonata dalle aree più dinamiche e più forti della Regione, vive una sua vita sempre un po' uguale e se stessa, all'ombra del suo nucleo antico di grande bellezza, a ricordo di quando fu, dopo Milano, il centro più potente e più ricco del Ducato. Si dice proverbialmente che la fama di Cremona è racchiusa nelle sue Tre T: Turòn (torrone), Turàs (Torrazzo) e T....: due componenti fisiche che pare siano, nelle cremonesi, particolarmente prosperose.
      Oglio Po — La punta di diamante di questo fertile territorio di pianura fra Oglio e Po è senza ombra di dubbio Sabbioneta, creatura di Vespasiano Gonzaga che la volle edificare dal nulla per rendere vero il sogno rinascimentale della città ideale. Il giro quasi completo delle sue mura, le strette vie acciottolate con oblunghi bianchi ciottoli di fiume, le sue chiese appartate e schive, oppure monumentali e ben in vista, i palazzi, la bella fuga del lungo colonnato della Galleria del Palazzo del Giardino, i piccoli slarghi asimmetrici mantengono intatta l'atmosfera di questa piccola capitale che ebbe una fugace vita di splendore durata solo quanto la vita del suo creatore Vespasiano. Dopo la sua morte la città ritornò nell'ombra, dimenticata e un po' negletta, fino al grande riscatto: l'inserimento del suo nome nell'albo delle località riconosciute come Patrimonio mondiale dell'Umanità.
      Mantovano — Quest'area è il cuore del Ducato di Mantova, e la città ne è tuttora non tanto il capoluogo, bensì la Capitale. Di lontanissimo substrato etrusco, poi celtico, fu la città di cui Virgilio disse: Mantua me genuit, donandole in questo modo l'immortalità. Furono però i Gonzaga a plasmarla fino a renderla quel Patrimonio dell'Umanità che si è conservato fino ai nostri giorni. Spogliata dalla storia degli incommensurabili tesori d'arte che i Gonzaga avevano accumulato, ci sono rimasti i palazzi e le chiese, i castelli e le fortificazioni, le ville suburbane e le ville del contado, gli affreschi e le decorazioni, a testimoniare il ruolo di prim'ordine ricoperto dalla città.
      Oltrepò mantovano — I monaci dell'antica abbazia del Polirone (fra Po e Lirone) bonificarono questa piatta pianura sulla destra del Po, rendendola fertile e produttiva. Grandi latifondi si concentrarono nelle mani di una famiglia che, una volta raggiunta una grande potenza economica, si diede alla scalata del potere politico. Fu così che i Corradi di Gonzaga divennero i Gonzaga, signori di Mantova, e scrissero il loro nome sul libro della storia. Ogni città o piccolo centro dell'Oltrepò (al pari delle altre terre del Ducato di Mantova) conserva caratteristiche, struttura urbana e monumenti gonzagheschi: San Benedetto Po, Sermide, Revere, Quistello, Felonica, Pieve di Coriano, Poggio Rusco, Quingentole e Gonzaga.

Centri urbani[modifica]

  • 44.985810.41471 Casalmaggiore — Protetta da poderosi argini, la città si sviluppa parallelamente al letto del Po. L'ampio respiro della piazza principale, l'innegabile maestosità del Palazzo municipale e del Duomo rivelano il suo carattere di importante centro della Bassa.
  • 45.133310.02472 Cremona — Ha un centro storico monumentale fra i più insigni della Lombardia. Fu città romana. Fu potente all'epoca dei Comuni e rivaleggiò con Milano, che infine la sottomise. I suoi violini (Stradivari e Amati), il suo Torrazzo e ancor più il suo torrone, sono noti ovunque. Ora sconta, al pari di Mantova, una certa marginalità.
  • 45.31679.53 Lodi — Fanfulla da Lodi ne ha reso noto il nome, ma l'antica Laus Nova, ricostruita dal Barbarossa dopo che Laus Pompeia (ora Lodi Vecchio, con la Basilica di San Bassiano) era stata distrutta durante le lotte fra i Comuni e l'Impero, era già anticamente di solida fama. Notevole il suo centro monumentale. .
  • 45.156410.79114 Mantova — Patrimonio mondiale dell'UNESCO. Il riconoscimento suggella il prestigio ed il fascino della capitale dei Gonzaga, che ne fecero una delle corti più raffinate dell'Europa rinascimentale. Il Palazzo ducale (in realtà un agglomerato di costruzioni di varie epoche) è una Reggia fra le più vaste delle case regnanti.
  • 45.18539.1555 Pavia — Il colore ocra rossiccio dei mattoni dai quali hanno preso mirabilmente forma i suoi monumenti - il castello, le chiese, il ponte coperto, i palazzi - è la tonalità che domina il suo bel centro storico. È la medesima tinta dalla quale si sprigiona il bianco incantatore dei marmi della facciata nella Certosa di Pavia, il suo gioiello d'arte di gran lunga più conosciuto, incastonato nello smeraldino verde della sua campagna. .
  • 44.999210.48976 Sabbioneta — Patrimonio mondiale dell'UNESCO. Vespasiano Gonzaga la sognò e la realizzò secondo i canoni della città ideale; all'interno della sua cerchia di mura stellate si riscopre intatto il fascino di questa piccola capitale che sembra sorgere dal nulla nella campagna sabbiosa del Po.
  • 44.992710.74947 Suzzara — L'industrializzazione ha fatto notevolmente ampliare la dimensione della città, con nuovi quartieri e aree produttive; il nucleo antico mantiene invece la struttura dei centri padani di campagna, con lunghe vie di case basse porticate. Centro più popoloso dell'Oltrepò mantovano, è situata in posizione eccentrica all'estremo ovest del territorio, ad un soffio dal confine con l'area dell'emiliana Guastalla. .
  • 44.926710.528 Viadana — In coppia con Casalmaggiore è co-capitale dell'Oglio Po, la cui perla turistica è Sabbioneta. Fu signoria dei Cavalcabò e Marchesato gonzaghesco. Il suo centro storico, di buon interesse, vive di atmosfere padane e gonzaghesche, ma rivela la necessità di interventi di salvaguardia e restauro. .
  • 45.31678.866679 Vigevano — L'armoniosa scenografia della sua piazza Ducale, splendida opera rinascimentale sulla quale domina lo svettante mastio del Castello che fu voluto dai duchi milanesi, basta da sola a far capire che Vigevano non è solo e riduttivamente la capitale della scarpa, industria per la quale è leader, ma è a buon diritto una città d'arte che conserva ed offre importanti monumenti del suo illustre passato.
  • 44.99259.0091710 Voghera — La proverbiale casalinga di Voghera, dopo aver deliziato il palato del visitatore con la gustosa cucina della zona (vari primi di pasta ripiena, salame di Varzi e formaggi della val Staffora, accompagnati dai rinomati vini dell'Oltrepò), non sfigurerebbe nemmeno accompagnandolo poi a visitare il centro storico della città, di stile lombardo piemontese sobriamente elegante, racchiuso nella cerchia esagonale dei viali che corrono sul tracciato delle antiche mura.

Centri termali

  • 45.17249.4486711 Miradolo Terme Miradolo Terme su Wikipedia — Fra Olona, Lambro e Po, questa stazione termale [1] del Pavese si avvantaggia di una buona rete di collegamenti pubblici con Milano, Lodi, Cremona, Pavia e Piacenza.
  • 44.93089.0141612 Rivanazzano Terme — Le acque delle sue Terme [2] erano probabilmente conosciute fin dall'antichità, ma sono state sfruttate sistematicamente in epoca recente. Confina con Salice, altro centro termale dell'Oltrepò Pavese.
  • 44.91519.026313 Salice Terme — È quasi conurbato con Rivanazzano, pur facendo parte del territorio comunale di Godiasco. Le qualità curative delle sue acque termali erano ben note ai Romani, che già le utilizzavano. Le sue Terme [3] godono di maggior fama di quelle del vicino Rivanazzano.

Altre destinazioni[modifica]

  • 45.102510.4841 Bozzolo — Corte gonzaghesca, fu capitale di un Principato che portava il suo nome. Conserva un nobile centro storico.
  • 44.929710.59722 Pomponesco — Un altro bell'esempio dell'elegante produzione urbanistica dei Gonzaga.
  • 45.066710.43333 Rivarolo Mantovano — Conserva quasi intatto il suo bel centro storico, con tre porte turrite in perfetto stato e resti di mura.
  • 44.925210.45284 Riserva naturale orientata Parma Morta — Subito di là del Po, raggiungibile attraverso i ponti stradali di Casalmaggiore e Viadana in località Mezzani.


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

Sono aeroporti lombardi:

  • 45.6661869.7018081 Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio (il Caravaggio), Via Aeroporto 13, Orio al Serio, +39 035 326323.
  • 45.638.7230562 Aeroporto di Milano-Malpensa (MXP), Ferno. L'aeroporto è dotato di due terminal (T1 e T2), il secondo è adibito ai voli low cost. Il servizio di autobus Autostradale collega l'aeroporto con Milano stazione centrale in 50 minuti circa, mentre il Malpensa Express collega in 40 minuti il Terminal 1 con la stazione Cadorna (metropolitana linea rossa e verde). Gli autobus della Sadem e Autostradale raggiungono la città di Torino (2 ore), mentre la compagnia Volpi effettua alcune corse per Genova (3 ore).

L'area è interessata anche dagli scali di:


Come spostarsi[modifica]

In bici[modifica]

Per approfondire, vedi: Cicloturismo in Lombardia.


Cosa vedere[modifica]

Itinerari[modifica]

  • Borghi storici del Po — L'itinerario, da ovest verso est o viceversa, porta a conoscere alcuni borghi storici che sorgono nei pressi del "grande fiume".


Cosa fare[modifica]


A tavola[modifica]


Sicurezza[modifica]



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