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Utente:MiriamR24/Sandbox

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Plaza de España (Siviglia)

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La Plaza de España di Siviglia è uno dei più spettacolari esempi di architettura regionalista.

Posizione

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La piazza fiancheggia il Parco María Luisa e i giardini del Prado de San Sebastián. Anticamente l’ingresso principale era collocato nella Plaza del Ejército  Español, ma oggi non è possibile accedervi in quanto sede della Capitaneria Generale Militare. Attualmente vi si accede da Avenida de Isabel la Católica, esattamente di fronte al Parco María Luisa, e vi sono due ingressi laterali da Avenida de Portugal e Nicolás Alpériz. L’ingresso è gratuito, ma per evitare atti di vandalismo viene chiusa al pubblico alle ore 22:00.

Storia

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Plaza de España

Nel 1911 fu indetto un concorso per progetti preliminari  e fu scelta la proposta di un tracciato unitario presentata da Aníbal González Álvarez Ossorio. Tuttavia, nei successivi progetti del 1913, 1924, 1925 e 1928, l’idea originale fu gradualmente stravolta da un disegno più dispersivo e dalla partecipazione di un maggior numero di professionisti.

Il progetto fu commissionato all’architetto Aníbal Gonález ( nonché architetto direttore dell’evento) per l’Esposizione Iberoamericana del 1929 e fu assistito da un valido gruppo di collaboratori, tra cui l’ingegnere José Luis de Cassi Romero e l’architetto Aurelio Gómez Millán. La piazza fu inaugurata da Sua Maestá il Re Alfonso XIII, che posò la prima pietra. Fu l’opera più costosa dell’esposizione, raggiungendo mille uomini che vi lavorarono contemporaneamente.

Vari aspetti del progetto furono contestati. L’accademia di Belle Arti si oppose all’altezza prevista per le due torri, che avrebbero potuto raggiungere la Giralda, e l’architetto francese Jean Claude Nicolas Forestier, progettista del Parco María Luisa, bocciò la costruzione del canale che circondava la piazza, destinato a una città caratterizzata da una grande carenza d’acqua come Siviglia.

I lavori iniziarono nel 1914 e, dopo le dimissioni di Aníbal Gonález da architetto direttore dei lavori dell’Esposizione, a causa dei continui tagli al budget, l’architetto Pedro Sánchez  Nuñez si occupò del completamento del progetto nel settembre 1926. La piazza fu conclusa nel 1928 dall’architetto Vicente Traver y Tomás, che completò la recinzione e nel 1927 vi aggiunse la fontana al centro.

Catalogazione

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Il 16 marzo 1981 la piazza fu dichiarata bene di interesse culturale, nella categoria dei monumenti.

Restauro

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La Plaza de España è stata sottoposta ad un importante intervento di restauro che si è concluso il 17 ottobre 2010 con una serie di eventi commemorativi per la seconda inaugurazione. L’obiettivo di questi interventi è stato quello di recuperare l’immagine con cui era stata concepita la piazza dal suo autore Aníbal González, per l’Esposizione Iberoamericana del 1929. In particolare, sono stati recuperati venti lampioni in ceramica e ghisa che, su imitazione di quelli che un tempo facevano parte della piazza e che successivamente scomparvero, ne evidenziano tuttora le balaustre.

Inoltre, è stato ripristinato il canale, riempendolo d’acqua e installandovi le tradizionali barche a noleggio.

Dopo il restauro, davanti alla piazza è stato collocato un “monumento ad Aníbal González”, in commemorazione dell’architetto che l’aveva progettata e che morì prima della sua inaugurazione.

La piazza

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El puente

La superficie totale è di 50.000 metri quadrati, di cui 19.000 m² sono edificati e i restanti 31.000 m² sono spazi aperti; il canale si estende per una lunghezza di 515 metri. Presenta una forma semicircolare (200 metri di diametro), che simboleggia l'abbraccio tra la Spagna e le sue ex colonie, e guarda verso il fiume come via d'accesso all'America.

La costruzione è articolata in un corpo centrale, con due bracci laterali curvi e due torri alle estremità nord e sud, di 74 metri di altezza. Al centro si trova un edificio di grandi dimensioni, l'unico la cui volumetria spicca sulla facciata posteriore e che, sul davanti, presenta un unico corpo di fabbrica a tre piani con arcate sovrapposte.

La facciata interna del padiglione è formata da una loggia sopraelevata costituita da un’arcata a tutto sesto e da colonne binate portanti, che dà accesso agli edifici e consente un percorso perimetrale complementare a quello della piazza centrale.

Presenta un tetto a due falde con tegole arabe e un tetto a padiglione sul corpo di rappresentanza.

È costruita in mattoni a vista e decorata con marmi, soffitti a cassettoni, ferro battuto, balaustre e ceramiche, e dettagli negli archi, nei capitelli e nelle cornici che conferiscono un tocco rinascimentale e barocco alle torri.

All’esterno del canale, si trova una passerella di 35 metri di larghezza, che è separata dai padiglioni da un muro rivestito da azulejos, piastrelle tipiche andaluse, sormontato da una balaustra.

Lungo le pareti dei bracci sono presenti una serie di panche e pareti piastrellate che formano spazi che  alludono alle 48 province spagnole, disposte in ordine alfabetico.

Dettaglio della panca raffigurante la provincia di Córdoba con parete piastrellata che ritrae un evento storico accaduto nella città e sul pavimento presenta la mappa della provincia andalusa.

In questi spazi il pavimento è decorato con mappe delle province, la parete con pannelli su avvenimenti storici e stemmi di ogni capitale, lateralmente, invece, si trovano scaffali con nicchie per libri e opuscoli su ogni provincia.

Queste panche sono divise in quattro sezioni e nella parte iniziale e finale di ciascuna di esse, si trova un pannello decorato con piastrelle in stile pisano che rappresenta la provincia di Siviglia.

Altri dettagli da segnalare dell'opera sono i numerosi rilievi, tutti realizzati dallo scultore Pedro Navia Campos, che possono essere osservati nei seguenti punti:

  • sei finestre rinascimentali.
  • le 24 aquile imperiali con lo scudo dell'imperatore Carlo V.
  • i 48 medaglioni con il busto di illustri spagnoli rappresentati sui pennacchi degli archi che compaiono su ciascuna provincia.
  • i quattro araldi di tre metri di altezza che fiancheggiano le due torri che inquadrano il palazzo al centro del recinto.

Parallelamente all'edificio scorre il canale della piazza, che chiude il lato aperto con un braccio rettilineo. Il canale è attraversato da quattro ponti, che rappresentano i quattro antichi regni di Spagna.

Al centro del semicerchio si trova una piazza ovale, progettata per sfilate, eventi civici, fiere di macchinari e bestiame, circondata da un canale o fiume. L'unico elemento estraneo è la fontana centrale, anch’essa opera di Vicente Traver, molto criticata perché interrompeva la natura vuota e rotonda della piazza.

Finalità

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Inizialmente, dopo la fine dell'Esposizione, la piazza era destinata ad essere la sede de la Universidad Laboral di Siviglia, ma una volta conclusa, fu divisa tra vari organi ufficiali, sia militari che civili.

Il settore centrale entrò a far parte del governo militare e le relative sale furono utilizzate come sede della capitaneria della II Regione Militare, funzione che svolge ancora oggi. Si segnala, altresì, la presenza di un teatro all’interno della Capitaneria Generale, oltre a sale e opere di interesse artistico.

Tra le altre istituzioni ospitate vi sono il Museo Militare di Siviglia, la Delegazione del Governo dell’Andalusia, gli uffici dei Ministeri dell’Interno e della Pubblica Amministrazione di Siviglia e la Confederazione Idrografica del Guadalquivir.

Quando la Feria de Abril (Fiera di Siviglia) si svolgeva nel Prado de San Sebastián, le panche delle province fungevano da chioschi pubblici improvvisati dove i meno abbienti potevano riunirsi.

Ambientazione cinematografica

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La piazza è stata anche l’ambientazione di alcuni film famosi, tra cui:

Video della piazza

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Per un’esperienza virtuale della piazza è possibile vedere questo video realizzato dalla pagina instagram di sevillaciudad disponibile al link qui sotto:

https://www.instagram.com/reel/CrlEcLeA7ru/?igshid=MzRlODBiNWFlZA==

Collegamenti esterni

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https://sevillapedia.wikanda.es/wiki/Plaza_de_Espa%C3%B1a_(Sevilla)