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Le centrali idroelettriche a Cornate[modifica]

Alla fine dell'Ottocento, i giacimenti di carbone e di antracite scarseggiavano, e le città italiane che erano in costante crescita, come Milano, richiedevano sempre più energia, estraibile solo dai giacimenti di carbon fossile, un materiale molto inquinante. Per ovviare a questo problema, lo Stato sollecitò gli ingegneri del tempo a edificare il più alto numero di centrali idroelettriche possibili, e in seguito promulgò, il 7 Giugno 1894, una legge che comprendeva una serie di norme sugli elettrodotti; essa fu in seguito ultimata il 25 Ottobre 1895. Per innalzare queste centrali si offrì la società Edison, che, dopo numerosi fallimenti, voleva dare vita al successo dell'azienda. Quindi, per dare un'ulteriore  possibilità alla società, lo Stato decise di approvare i suoi progetti per la centrale Bertini (che appunto aveva sviluppato l' ingegnere Angelo Bertini).

La centrale Edison Bertini[modifica]

I lavori iniziarono nel 1895 sul fiume Adda e si conclusero solo 3 anni dopo, nel 1898. Il fiume era stato scelto dalla società per poter sfruttare l'agevole Naviglio, progettato da Leonardo da Vinci. Essa è una delle più antiche centrali idroelettriche ancora funzionanti d'Europa. La centrale era ritenuta opportuna, in seguito a svariate modifiche alla prima  chiusa del Naviglio, per la diga di Paderno, con una portata di circa 32 mc/al secondo (poi elevati a 45 dall'ingegnere Milani), sufficienti ad alimentare l'intera città di Milano. La centrale idroelettrica presenta 7 condotte forzate che trasportano l'acqua dal bacino di carico all'edificio, in stile rinascimentale

Centrale Elettrica Angelo Bertini

Lombardo, contenente 7 turbine tipo Francis. A fianco della centrale vi è un museo visitabile con tutti i documenti, progetti e storia della Edison. La centrale venne utilizzata per la diga Poirer nel vicino comune di Paderno d'Adda e il Naviglio come canale di derivazione. In seguito, in località "Conchetta" fu prevista la costruzione di un'aggiuntiva conca con allargamento fino a 13 metri del tratto Naviglio-derivatore. La centrale operava contemporaneamente con quella termoelettrica di Milano Porta Volta, producendo una potenza complessiva di 11.000 kW. La centrale, nel corso degli anni, subì numerosi interventi di ammodernamento che portarono ad un incremento di circa il 20% sulla potenza elettrica fornita dall'impianto originario.

La centrale Edison Esterle[modifica]

La Centrale Idroelettrica Carlo Esterle, costruita dal 1906 al 1914, è un impianto produttivo situato sulla sponda destra del Fiume Adda a 500 m a valle della preesistente Centrale Idroelettrica Bertini di Porto D'Adda. Nel corso del 1800 la richiesta di energia elettrica per usi cittadini ed industriali nell'area milanese aumentava decisamente. Per accontentare questa rilevante richiesta, la società Edison, aveva intrapreso la ricerca di nuove soluzioni per produrre grandi quantità di energia elettrica in modo dinamico e ininterrotto. A questo scopo era stata eretta, sulle rive del Fiume Adda, la Centrale Idroelettrica Bertini. All'epoca della sua inaugurazione, nel 1898, era la più grande e influente centrale idroelettrica d'Europa, seconda al mondo dopo la Centrale Idroelettrica del Niagara. Malgrado questo, già dopo alcuni anni, la somministrazione di energia della centrale Bertini, aveva raggiunto una quantità molto carente per soddisfare la domanda. Edison per risolvere il problema di scarsità dell'energia elettrica puntava su una nuova costruzione molto più potente. Nasce così il progetto di quella che diventerà la Centrale Idroelettrica Esterle, tre volte più potente della precedente Centrale Bertini, che ancora oggi contribuisce alla fornitura di energia elettrica alle attività civili ed industriali dell'area brianzola. Ed è così che l'acqua, acerrima nemica dell'energia, finisce in questo caso per crearla.

Curiosità[modifica]

L'armata Russa, per non fare arrivare più energia elettrica a Milano, mira a distruggere la centrale Esterle, ma i cittadini ricoprono con fogliame e rami il tetto, salvandola dai bombardamenti.