Aspetto
Dueville | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Veneto | |
Altitudine | 57 m s.l.m. | |
Superficie | 20,01 km² | |
Abitanti | 13.874 (2023) | |
Nome abitanti | Duevillesi | |
Prefisso tel | +39 0444 | |
CAP | 36031 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Santa Maria e santa Fosca (26 luglio) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Dueville è una città del Vicentino.
Da sapere
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[modifica]Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Villa Porto (a Vivaro; Villa da Porto Pedrotti), Via da Porto 7 (Vivaro). Di incerta attribuzione - anche se tradizionalmente attribuita a Palladio - questa villa fu costruita per il conte Paolo Porto, uno dei più potenti canonici della Cattedrale (nel 1550 fu sul punto di diventare vescovo). Uomo colto e sofisticato, trascorreva molto tempo a Roma, dov'era amico del cardinale Alessandro Farnese, e fra i suoi amici e parenti vicentini annoverava committenti palladiani di primo piano. Le diverse fasi costruttive rendono però difficile individuare un progetto palladiano: il pronao, ad esempio, s'innesta con evidente discontinuità sul corpo dominicale. Sono ottocentesche le due ali laterali, frutto di una postuma "palladianizzazione" della villa ad opera dell'architetto Antonio Caregaro Negrin. La cappella della villa è dedicata a San Gaetano Thiene. L'altare è ottocentesco e conserva un dipinto giovanile di Francesco Maffei.
- Villa Da Porto Casarotto. Maestosa residenza in località Pilastroni, commissionata dai Da Porto dal 1774 al 1776 su disegno di Ottone Calderari; rimasta in parte incompiuta, domina il paesaggio circostante. Vicino si trova l'Oratorio Porto, sempre progettato da Calderari fra il 1774 e 1776, con un ricco corredo decorativo di statue e stucchi di Francesco Leoni, affreschi di Paolo Guidolini e pala d'altare di Giacomo Ciesa. Situata in località Pilastroni, si eleva al termine di uno scenografico viale rettilineo che si diparte dalla Statale Marosticana. La villa presenta un'ampia scalinata che accede ad un maestoso pronao ionico; nel suo progetto originario, la villa avrebbe dovuto essere affiancata da due ali rientranti, che avrebbero dato una incredibile maestà all'edificio. A sinistra della Villa sorge un grande rustico della fine del Settecento, dominato al centro da un orologio.
- Villa Monza. Si trova nella piazza principale di Dueville ed è sede del municipio; fu fatta realizzare nel 1715 dai fratelli Monza e viene attribuita all'architetto Francesco Muttoni; all'interno, tuttora coperti dall'intonaco, vasti affreschi di paternità ignota.
I tre piani della costruzione s'innalzano nel centro segnato da loggia ionica al pianterreno; finestre con elaborate cornici al piano nobile, terzo piano sormontato da frontone decorato di stemma gentilizio e statue acroteriali della scuola del Marinali. All'interno, sotto strati di calce, si nasconderebbero affreschi attribuibili, secondo alcuni, al Carpioni. L'iscrizione dell'architrave indica il nome dei primi proprietari e l'anno di compimento dell'edificio: Pavlvs et Carolvs Montia fratres Mvtii filii anno salvtis MDCCXV.
L'edificio fu acquistato dal comune nel 1872 e ne diventò la sua sede ufficiale negli anni successivi. - Barchessa di Villa Monza. Vasta barchessa fatta costruire nel Seicento dai Monza, ora restaurata e sede dell'oratorio parrocchiale (ritornata tale dopo una pausa terminata nel 2005 causa restauri).
- Oratorio di Sant'Antonio. Eretto nel 1679 per volere di Antonio Monza, restaurato; si trova a poca distanza dalla Barchessa.
- Villino Monza-Maccà. Villino del Quattrocento, è la più antica residenza signorile; è sede della biblioteca. Presenta una facciata di tipo veneziano, in stile tardogotico, ornata di affreschi.
- Villino Rossi. Edificio del XVII secolo con portico e loggia, situato nella piazza di Povolaro. Restaurato, era una dimora di campagna seicentesca, a metà strada tra la villa nobiliare e l'architettura spontanea rurale.
Il corpo residenziale è caratterizzato da un portico costituito da cinque arcate a tutto sesto sorrette da colonne; al piano superiore si apre una loggia di sapore vagamente toscaneggiante, che ripete la scansione dell'ordine sottostante, sempre con colonne di analogo stile reggenti l'architrave su cui poggia il tetto. All'interno, restaurati, affreschi di mano locale. I corpi laterali sono di qualità nettamente inferiore, ma, specialmente nelle ex stalle, sicuramente interessanti per tipologia e dimensioni.
Il complesso, dopo il restauro, ospita, oltre a vari eventi, le numerose associazioni di Povolaro, tra le quali il famoso Complesso Bandistico Vincenzo Bellini. - Villa "Patrizia" Fadinelli-Berdin. Di stile neoclassico, la villa venne costruita lungo la Statale Marosticana a Povolaro dal nobile Bonaventura Fadinelli, Vicario del Vescovo di Vicenza, alla fine del '700; la villa è racchiusa da un gran parco, sul quale si apre la poderosa facciata, al centro della quale spicca la loggia pentapartita su colonne, sovrastante un porticato simmetrico ad archi.
- Villa Salvetti-Carletti. Si trova a Povolaro.
- Villa Colpi-Salvetti. Si trova in centro a Povolaro ed è un villino dalle belle forme, restaurato dal comune per ospitarvi una comunità di suore, ora non più presente, al servizio della locale scuola materna comunale. Caratteristica l'armoniosa trifora che si apre sul parco.
- Rustico Ramina. Rustico del Cinquecento situato in Via Revoloni a Dueville.
Eventi e feste
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[modifica]Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
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[modifica]Nei dintorni
[modifica]Altri progetti
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