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Pegognaga
Pieve Matildica intitolata a San Lorenzo
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
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Pegognaga
Sito istituzionale

Pegognaga è una città della Lombardia.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Nella fertile pianura padana dell'Oltrepò mantovano, Pegognaga dista 25 km da Mantova, 48 da Modena, 44 da Reggio nell'Emilia.

Cenni storici[modifica]

Il toponimo deriverebbe secondo alcuni dal latino Pecunius, nome di un patrizio romano il quale nel I secolo d.C. avrebbe fondato qui un piccolo villaggio agricolo. Secondo un'altra interpretazione esso sarebbe invece da collegare al termine pecunia, che in latino significa denaro, ricchezza, in riferimento alle terre del luogo in grado di offrire raccolti redditizi. Nel periodo compreso tra il I e il IV secolo d.C. il centro, che a quell'epoca possedeva le caratteristiche tipiche di un villaggio agricolo romano, assunse il nome di Flexum. Con l'inizio delle invasioni barbariche venne distrutto e abbandonato, scomparendo dalla storia per lungo tempo.

Nell'820 cominciarono a registrarsi nuovi insediamenti e nell'877 comparve la corte Pigugnaria, denominazione che andrà gradualmente modificandosi nei secoli sino a divenire l'attuale Pegognaga. All'inizio dell'XI secolo essa passò sotto il dominio di Matilde di Canossa, la quale cercò di dare al piccolo paese una propria fisionomia attraverso nuove opere edilizie.

Durante i due secoli successivi la località fu contesa dai Comuni di Reggio Emilia e Mantova, con un conflitto che si concluse con un accordo di amministrazione in politico condominio tra le due province, firmato proprio a Pegognaga nel 1257. Successivamente la comunità entrò a far parte dei possedimenti del Comune di Gonzaga, sotto la cui reggenza visse uno dei periodi più floridi della sua storia.

I principali insediamenti agricoli, una decina di corti sparse, tuttora esistenti, sono databili a partire dal 1500, mentre solo nel 1907 terminò la millenaria opera di bonifica che trasformò il terreno paludoso in uno dei più fertili della Val Padana. Il Comune di Pegognaga venne istituito con Regio Decreto il 5 novembre 1876. Nel 2016 il Comune di Pegognaga ed il Comune di Motteggiana creano un'unione di servizi chiamata "Terre di Zara e Po".

Terremoto del 2012[modifica]

Nel gennaio 2012 e nel successivo mese di maggio 2012 forti scosse di terremoto hanno colpito una vasta area dell'Emilia danneggiando seriamente numerosi centri della Pianura padana emiliana fra l'autostrada del Sole e il corso del Po, nelle aree di Modena soprattutto e delle confinanti zone ferraresi e reggiane, interessando anche l'Oltrepò mantovano, appartenente alla Lombardia ma orograficamente parte dell'Emilia. Il sisma, che in Emilia è costato anche numerose vittime, nell'Oltrepò ha colpito i centri storici di numerose città causando crolli, cedimenti e lesioni in chiese e in antichi monumenti e lesionandone numerosi altri. I centri più colpiti sono stati Moglia, Pegognaga, San Giacomo delle Segnate, Poggio Rusco, Quistello, Gonzaga, San Giovanni del Dosso.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Pegognaga

Quartieri[modifica]

Sono centri abitati del suo territorio le frazioni di Galvagnina, Polesine e Sacca.

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]


In auto[modifica]

  • Ha casello proprio sull'autostrada del Brennero.


In treno[modifica]

  • 45.00225910.854914 Stazione ferroviaria.
  • Ha stazione propria sulla linea Ferrara - Suzzara


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Parco San Lorenzo
  • Chiesa di San Lorenzo. Fu edificata dalla contessa Matilde di Canossa verso il 1082, pochi anni dopo l'ampliamento del Polirone. Lo schema architettonico rivela la sua natura romanica nella struttura degli absidi. Fu rimaneggiata nella prima metà del Novecento e arricchita da due navate laterali, e funge da famedio per i caduti della Grande Guerra. Il terremoto del maggio 2012 ne ha danneggiato la facciata, che è stata messa in sicurezza in quanto rischiava di staccarsi dal corpo della chiesa.
  • Chiesa parrocchiale dell'Assunta. Edificata nel 1952-55 in luogo della seicentesca parrocchiale di San Giorgio, si presenta di stile neoromanico e d'imponenti proporzioni (60 metri di lunghezza per 30 di larghezza al transetto). Della vecchia chiesa rimangono i confessionali lignei oltre alle 5 campane dell'antico campanile che dovevano essere alloggiate su una torre mai realizzata che era nel progetto del prof. Candiani, autore dell'attuale parrocchiale. L'altare maggiore fu invece venduto alla parrocchia di Rivalta sul Mincio. Dopo il sisma del 2012 la chiesa dell'Assunta verrà demolita per un tempio probabilmente più piccolo e con minor dispendio di riscaldamento, visto che sussisteva questo problema; l'edificio religioso, non avendo ancora 70 anni, non è vincolato ancora come bene culturale. La demolizione è stata decisa alla fine del mese di settembre 2018 e realizzata nei mesi di marzo-aprile 2019.
  • Museo archeologico. L'area archeologica San Lorenzo, di età romana (II secolo a.C. - IV secolo d.C.), occupa sette ettari di un più vasto parco (54 ettari complessivi). Vi sono stati rinvenuti diversi reperti che sono conservati presso il locale museo archeologico.


Eventi e feste[modifica]


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]

Spettacoli[modifica]


Dove mangiare[modifica]


Dove alloggiare[modifica]


Sicurezza[modifica]

Farmacie

  • 44.9963510.858216 Mori, Piazza Giacomo Matteotti, 8, +39 0376 559882.
  • 44.98280210.805037 Mancinelli, Via Mantovana, 17/a (a Polesine), +39 0376 525416.

Parafarmacie


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]

  • 44.99814710.8629579 Poste italiane, via Enrico Fermi 2/a, +39 0376 558187, fax: +39 0376 558187.


Nei dintorni[modifica]

  • San Benedetto Po — L'Abbazia del Polirone perpetua il ricordo di Matilde di Canossa, la Gran Contessa che legò alla sua fama il nome del paese. La maestosità e la bellezza della chiesa e delle strutture conventuali, unite all'ampio respiro della piazza, ne fanno una meta di grande interesse.
  • Mirandola — Giovanni Pico della Mirandola è il più famoso e proverbiale personaggio della casata che signoreggiò la città per quattro secoli, dal 1311 al 1711. La sua zona monumentale è stata gravemente danneggiata dal terremoto del 2012, che ha seriamente compromesso anche le attività produttive.
  • Carpi — Capitale dei Pio, vanta un centro storico monumentale di prim'ordine. Alla ricchezza storica ha affiancato una florida attività produttiva tessile supportata da una forte tradizione commerciale. Il terremoto del 2012 l'ha ferita, ma non ha vinto la tenacia della sua popolazione che sta lavorando per ripristinare quanto è stato danneggiato.
  • Novellara — Fu capitale della Contea di un ramo della famiglia Gonzaga. Rimangono visibili la Rocca edificata da Guido Gonzaga ed ampliata dal conte Alessandro I Gonzaga ed il Santuario della Fossetta voluto da Barbara Gonzaga.
  • Guastalla — Fu capitale del Ducato con Parma e Piacenza; lo era stata anche prima con i Gonzaga e poi con i Torelli. Il suo centro storico, con tracce degli antichi baluardi, conserva un importante tono urbanistico.

Itinerari[modifica]

  • Strada del riso — L'itinerario - da effettuare in particolare da maggio a settembre - percorre, tra fiumi e canali, il territorio mantovano dedito alla coltivazione del riso.
  • Pievi matildiche nell'Oltrepò mantovano — L'itinerario va alla scoperta delle chiese e degli oratori che vennero edificati tra l'XI e il XII secolo dai Canossa, la cui esponente più rappresentativa fu la Grancontessa Matilde di Canossa.


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