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Mirandola
Palazzo municipale
Stemma e Bandiera
Mirandola - Stemma
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Mirandola - Bandiera
Mirandola - Bandiera
Stato
Regione
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Abitanti
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Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
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Mirandola
Sito istituzionale

Mirandola è una città dell'Emilia-Romagna.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Situata nella bassa pianura modenese, confina con l'Oltrepò mantovano; dista 35 km da Modena, 51 km da Ferrara, 58 km da Mantova, 65 km da Bologna e 70 km da Verona.

Cenni storici[modifica]

La Mirandola seicentesca

La città mantiene ancora nella pianta ottagonale tracce della sua struttura di città-fortezza rinascimentale. Intorno a piazza Costituente, nucleo centrale e di riferimento dell'intero centro cittadino, si innalzano i fabbricati, in parte originali e in parte ricostruiti, facenti parte dell'antico grande complesso del castello dei Pico. Il castello, dopo un periodo di decadenza iniziato nei primi decenni del Settecento, è stato completamente restaurato e il 4 giugno 2006 è stato riaperto al pubblico. Il nucleo storico di piazza Costituente è completato dal palazzo della Ragione, in stile tardo gotico, dal quattrocentesco palazzo Bergomi e dal palazzo Comunale (1468, ma molto restaurato nell'Ottocento). Le mura che circondavano la città furono abbattute alla fine dell'Ottocento e oggi al loro posto c'è l'anello della circonvallazione che percorre quello che era il perimetro della città che mantiene la forma di "stella".

Nel 2012 Mirandola è stata colpita da una serie di violenti terremoti a catena, che hanno causato quattro vittime nella periferia della città e danneggiato buona parte degli edifici fra cui il duomo, la chiesa di San Francesco d'Assisi, le aziende del distretto biomedicale e vari capannoni industriali, causando un enorme danno all'economia locale.

Ducato della Mirandola

A partire dal 1310 fu la capitale della Signoria dei Pico (tra i quali è notissimo Giovanni Pico della Mirandola, umanista e scienziato del Quattrocento), per passare poi al dominio estense soltanto nel 1711. Nel corso della sua storia Mirandola fu oggetto di due celebri assedi, il primo nel 1510, ai tempi di papa Giulio II, il secondo sotto Giulio III, nel 1551, che costituì l'ambientazione di un romanzo del modenese Antonio Saltini.

La decadenza della città è segnata anche dalla sciagura di un fulmine che nel 1714 fece esplodere la polveriera e con essa buona parte del castello che costituiva la reggia dei Pico: l'attuale torrione, che si affaccia su piazza Costituente al centro della città, è in gran parte una ricostruzione novecentesca, che reintegra l'originale portico seicentesco e la facciata della galleria Nuova.

La città godeva di una propria nobiltà civica, con tanto di libro d'oro della nobiltà, composta da quelle famiglie che per vari motivi avevano contribuito alla sua storia. La consulta araldica del Regno d'Italia riconobbe la nobiltà civica di Mirandola e di contesto le famiglie che la componevano entrarono a far parte dell'Elenco Ufficiale della Nobiltà Italiana col titolo di Nobile di Mirandola.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Mirandola

Il centro storico della città è racchiuso all'interno dell'anello ottagonale di 2,5 km dei viali della Circonvallazione, realizzata lungo le ex mura cittadine demolite nel XIX secolo.

Attraverso la lunga piazza Costituente è possibile inoltrarsi nel cuore della città, osservando il castello dei Pico, il Teatro Nuovo e il quattrocentesco palazzo municipale. Proseguendo verso via Felice CavalLotti si scorge sullo sfondo il palazzo dell'ex Cassa di Risparmio di Mirandola in stile liberty. Svoltando a sinistra per via Giovanni Pico, si vede la Galleria del Popolo e, giunti in piazza della Conciliazione, il duomo di Santa Maria Maggiore e il Palazzo della Milizia. Ritornando verso la piazza principale, percorrendo via Curtatone si passa davanti all'ex Oratorio del Santissimo Sacramento e poi fino alla caratteristica e stretta via Castelfidardo (conosciuta come stradello del Lotto). Giunti in via Fulvia, si svolta a sinistra verso l'antica chiesa di San Francesco con a fianco il chiostro, già sede del Liceo-Ginnasio. Poco distante, la barocca chiesa del Gesù e l'ex convento dei Gesuiti (già sede della biblioteca comunale). Raggiungendo i viali di Circonvallazione, si passa davanti all'autostazione, già ex stazione ferroviaria SEFTA sulla ferrovia Mirandola-Modena (1883-1964). Si ritorna quindi, camminando sotto il viale alberato, alla piazza principale fino all'Oratorio della Beata Vergine della Porta.


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

Gli aeroporti più vicini a Mirandola sono l'aeroporto "Guglielmo Marconi" di Bologna e l'aeroporto "Catullo" di Verona. Dall'aeroporto di Bologna è disponibile una navetta che raggiunge la stazione di Bologna Centrale, da cui prendere il treno per Mirandola.

In auto[modifica]

Mirandola è servita dalla Strada Statale n. 12 Abetone-Brennero, che la collega a Modena e a Verona.

I caselli autostradali più vicini si trovano a Rolo-Reggiolo e Carpi (Autostrada A22), Modena nord (A1), Ferrara sud (A13) e Badia Polesine (A31).

I principali parcheggi gratuiti vicini al centro storico sono in piazza Guglielmo Marconi, piazzale Andrea Costa e via Eugenio Curiel (autostazione).


In treno[modifica]

La stazione FS di Mirandola si trova sulla direttrice Bologna-Verona ed è servita da treni regionali e regionali veloci di Trenitalia e FER.

La stazione ferroviaria si trova in località Cividale, a circa 3,5 km a est del centro storico ed è raggiungibile con un bus-navetta e taxi, oppure tramite la pista ciclabile a lato del lungo viale Antonio Gramsci, completamente alberato.

In autobus[modifica]

Dalla stazione delle corriere, situata vicino al centro storico, partono collegamenti giornalieri con autobus di linea per Modena, Carpi, Finale Emilia e Mantova.

L'azienda che gestisce il trasporto pubblico nella provincia di Modena è SETA (Società Emiliana Trasporti Autofiloviari), mentre i collegamenti con il mantovano è APAM.

In bicicletta[modifica]

La pista ciclabile "Chico Mendes", realizzata sul vecchio tracciato della ferrovia Mirandola-Modena (smantellata nel 1964), collega la città con la vicina Medolla (5 km), da cui è possibile percorrere la vecchia diramazione di Villafranca e giungere dopo 7 km a San Felice sul Panaro e, dopo altri 13 km, a Finale Emilia. Lungo i circa 25 km del percorso, completamente asfaltato, pianeggiante e in sede propria, sono presenti diverse aree di sosta attrezzate per i ciclisti.


Come spostarsi[modifica]

Con mezzi pubblici[modifica]

Dalla stazione ferroviaria è disponibile un bus-navetta per raggiungere il centro cittadino, distante circa 3,5 km.

Le frazioni sono raggiungibili con autobus o bus-navetta a chiamata.

In taxi[modifica]

  • Car service, +39 347 3942626.
  • Pedrazzi Daniele NCC, +39 349 4075957.
  • Taxiservice H24, +39 0535 53319.


Cosa vedere[modifica]

  • Attrazione principale44.88877411.0651641 Castello dei Pico, Piazza Costituente (A causa dei gravi danni subiti dal terremoto dell'Emilia del 2012, il castello è in fase di recupero e di messa in sicurezza). Roccaforte famosa in Europa come leggendariamente inespugnabile, appartenne al casato dei Pico, che regnò su Mirandola per oltre quattro secoli (1311-1711) e che la arricchì in epoca rinascimentale con importanti opere d'arte. Castello dei Pico su Wikipedia Castello dei Pico (Q27875946) su Wikidata
  • 44.88778711.0678592 Chiesa di San Francesco. Una delle prime chiese francescane costruite in Emilia dall'ordine dei Frati minori poco dopo la canonizzazione di San Francesco d'Assisi, avvenuta nell'anno 1228. Al suo interno vi era il Pantheon della famiglia Pico di Mirandola. Quasi completamente distrutta dal terremoto dell'Emilia del 2012. Chiesa di San Francesco (Mirandola) su Wikipedia chiesa di San Francesco (Q27653806) su Wikidata
  • 44.8870711.066113 Palazzo municipale, piazza della Costituente, 1. Edificio gravemente danneggiato dal terremoto dell'Emilia del 2012. Attualmente inagibile.. Palazzo comunale (Mirandola) su Wikipedia Palazzo comunale di Mirandola (Q29216148) su Wikidata
  • 44.8860211.066494 Chiesa di Santa Maria Maggiore (Duomo), piazza Conciliazione. Restaurato nel 2019 e riaperto al culto. Chiesa di Santa Maria Maggiore (Mirandola) su Wikipedia chiesa di Santa Maria Maggiore (Q25103955) su Wikidata
  • 44.8862511.06675 Oratorio del Santissimo Sacramento, via Curtatone. Edificio gravemente danneggiato dal terremoto dell'Emilia del 2012. Attualmente inagibile.
  • 44.88844511.0693266 Chiesa del Gesù, via Francesco Montanari. Edificio gravemente danneggiato dal terremoto dell'Emilia del 2012. Attualmente inagibile. Chiesa del Gesù (Mirandola) su Wikipedia chiesa del Gesù (Q19461956) su Wikidata
  • 44.8894511.066247 Oratorio della Beata Vergine della Porta (Madonnina), piazza della Costituente. Edificio gravemente danneggiato dal terremoto dell'Emilia del 2012. Attualmente inagibile. Oratorio della Beata Vergine della Porta su Wikipedia oratorio della Beata Vergine della Porta (Q28870007) su Wikidata


Eventi e feste[modifica]

  • Mercato settimanale, Piazza Costiuente. sabato.
  • Mirandolantiquaria, Piazza Costituente. 2° domenica del mese. Mercatino dell'antiquariato, collezionismo e hobby.
  • Fiera campionaria, Piazza Costituente. metà maggio. Fiera annuale. Luna park nel piazzale Andrea Costa.
  • Fiera-mercato di Franciacorta, via Francesco Montanari e viale Circonvallazione est. 3° fine settimana di novembre. Tradizionale mercato autunnale. Programma folkloristico con sfilate in costume e stand gastronomico con specialità tipiche.


Cosa fare[modifica]

  • Pista ciclabile "Chico Mendez" (in fondo a via Tazio Nuvolari). Percorso ciclopedonale asfaltato realizzato sull'ex tracciato della ferrovia Mirandola-Modena. Consente di raggiungere Medolla (6 km) e Finale Emilia (25 km).
  • Visitare le valli mirandolesi (tra Mortizzuolo, Gavello e San Martino Spino). Area naturale protetta (ZPS) dove è possibile osservare numerose specie di uccelli acquatici
  • Piscina comunale.
  • Bowling La Mirandola, via II giugno, 79, +39 0535 21152.


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]

Spettacoli[modifica]

  • 44.88822411.0654211 Teatro Nuovo, Piazza Costituente, 7. Tipico teatro all'italiana inaugurato nel 1905 ospita concerti, opere liriche e teatrali,conferenze, concorsi musicali (Castello d'oro) e spettacoli vari. Edificio gravemente danneggiato dal terremoto dell'Emilia del 2012. Attualmente inagibile. La fine dei lavori di adeguamento antisismico è prevista per fine 2021.. Teatro Nuovo (Mirandola) su Wikipedia Teatro Nuovo (Q27903059) su Wikidata

Sport[modifica]

  • Stadio comunale "Libero Lolli", viale Circonvallazione est.
  • Palazzetto dello sport.


Dove mangiare[modifica]

Piatti tipici di Mirandola:

  • Antipasti: gnocco fritto, con affettati misti (coppa di testa di maiale o salame all'aglio)
  • Primi: maccheroni pettinati al ragù, tortellini in brodo di cappone, tortelloni di zucca o di ricotta e spinaci, polenta "imbrucada" (con i fagioli)
  • Secondi: zampone con fagioli bianchi di Spagna, cacciagione, coniglio alla cacciatora, peperoni dolci verdi ripieni, bollito con salsina verde e salsa cotta, pesce gatto fritto
  • Salumi: salame all'aglio, coppa di testa imbastita
  • Formaggio: Parmigiano-Reggiano
  • Verdura: radicchio selvatico (ricciotta)
  • Frutta: mela campanina, cocomero, melone, pesca a pasta gialla, pera, ciliege e amarene brusche
  • Dolci: bensone, dolci al cucchiaio (mascarpone, zuppa inglese), tortelli dolci, pan di Natale, marmellata "savór"
  • Pane: coppia ferrarese, gnocco fritto, gnocco, stria
  • Vini: Lambrusco di Santa Croce


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]

  • Hotel Mirandola, Strada Statale Nord, 57. 36 camere, parcheggio, wi-fi, bagno privato in camera, scrivania, aria condizionata
  • Hotel Pico, Via Statale sud, 20, +39 0535 20050, fax: +39 0535 26873, . Camere con TV satellitare, SKY, minibar. Bar, parcheggio, distributore di carburante vicino, centro storico e ospedale raggiungibile a piedi.
  • Affittacamere La Tomina, Via Guidalina, 16, +39 3487041622. € 50. All'interno dell'oasi faunistica "Valli di Mortizzuolo" (11 km dal centro). Casa con 3 camere da letto (5 persone max), due bagni, salotto con TV, wi-fi e cucina. Ristorante nella struttura con cucina tipica emiliana e casalinga. Biciclette gratuite.


Sicurezza[modifica]

Numeri utili[modifica]


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]

Ufficio principale in via Fogazzaro (vicino all'ospedale), con accesso ciclo-pedinale anche da viale Circonvallazione ovest. Altri uffici periferici nelle trazioni di San Giacomo Roncole, Quarantoli, Gavello e San Martino Spino. Tutti gli uffici fanno servizio postale e Bancoposta. Gli orari sono in genere Lun-Ven 08:00-14:00 e Sab 08:00-12:00. L'ufficio principale e all'incirca un ufficio per ogni zona osservano orario esteso al pomeriggio ed al sabato.


Tenersi informati[modifica]

I quotidiani locali più diffusi sono la Gazzetta di Modena e il Resto del Carlino. L'amministrazione comunale pubblica mensilmente il periodico L'Indicatore Mirandolese, mentre la parrocchia locale distribuisce La Finestra.

L'emittente Radio Pico trasmette programmi radiofonici dai propri studi di Via Agnini.

Nei dintorni[modifica]

  • Modena — Città ducale degli Estensi, conserva tutta l'eleganza architettonica ed urbanistica che le hanno lasciato secoli di storia. La fama dei suoi monumenti, primo fra tutti il capolavoro romanico del Duomo, è pari alla sua tradizione gastronomica (famosissimo lo zampone) e alle eccellenze automobilistiche della Ferrari.
  • Revere — Il Palazzo ducale gonzaghesco ricorda che, dopo le numerose tracce che in queste terre ha lasciato la contessa Matilde con le Pievi, i Gonzaga tennero per molti secoli l'Oltrepò e in ciascuno dei suoi paesi intervennero a disegnarne l'urbanistica, dotandoli ora di palazzi, ora di ville di piacere, ora di fortificazioni.
  • Mantova — Capitale dei Gonzaga, emana ancora il suo sottile fascino di grande città d'arte per la quale la nomina a Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO è stata non tanto un riconoscimento, quanto una doverosa presa d'atto. Ineguagliabili le sue atmosfere antiche, i profili dei palazzi e delle cupole che si stagliano nella foschia padana avvolti dallo specchio dei suoi laghi, la sua sterminata reggia gonzaghesca che ingloba numerosi edifici nel centro città.
  • Sabbioneta — Città di fondazione, Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO, mantiene la cerchia muraria entro la quale è rimasta intatta la magia dell'urbanistica ideale realizzata da Vespasiano Gonzaga; il Teatro all'Antica, il Palazzo Ducale, la Galleria, la chiesa dell'Incoronata sono alcuni dei suoi monumenti che spiccano in un contesto che si è mirabilmente conservato.
  • Ferrara — Il suo centro storico ha l'impronta degli Estensi, che ne fecero una città ricca di monumenti e ben organizzata urbanisticamente; l'addizione erculea ne aumentò il periodo urbano arricchendola di pregevoli palazzi e di ampie contrade inframmezzate da spazi verdi, con una concezione quasi moderna degli spazi urbani. Le campagne intorno alla città si arricchirono delle Delizie Estensi, per le quali Ferrara ha ricevuto il secondo riconoscimento UNESCO.

Itinerari[modifica]

  • Via Carolingia — Itinerario europeo che attraversa i luoghi percorsi dalla corte di Carlo Magno tra l'VIII e il IX secolo per recarsi da Aquisgrana a Roma, dove papa Leone III incoronò il sovrano carolingio imperatore del Sacro Romano Impero nella notte di Natale dell'800.


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