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Utente:SisSerSilv/Sandbox

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Il "civico giusto" è un progetto nato da un'idea di Paolo Masini e Fabrizio Fantera con l'obiettivo di rendere omaggio ai "Giusti", ovvero a coloro i quali, all'epoca della seconda guerra mondiale, hanno deciso di non voltarsi dall'altra parta e di compiere la scelta giusta, con coraggio e dignità.

Storia dell'iniziativa[modifica]

Il "segno"

Le abitazioni di coloro che protessero la vita dei perseguitati sono individuate, “segnate” e riconosciute attraverso una targa-simbolo che ne ricorda e celebra il coraggio e l’abnegazione. La targa nasce dall’idea che le comunità ebraiche di tutto il mondo ricordano i “Giusti tra le Nazioni” attraverso la piantumazione di alberi sempreverdi. Si tratta di un’opera artistica che rappresenta un albero di carrubo compreso nel perimetro stilizzato di una casa: è l’omaggio che vogliamo rendere a quanti accolsero nella propria abitazione i fuggiaschi affinché idealmente tutti i Giusti, riconosciuti ufficialmente o meno, possano tornare nei loro quartieri, nei loro palazzi, e continuare a raccontare la loro storia di solidarietà alle generazioni che verranno. Accanto al simbolo, il nome della città in cui si trova l’abitazione. La prima città a partire sarà Roma, duramente colpita dalla ferocia del nazifascismo che tocca il suo culmine nel rastrellamento del Ghetto. Il QR code, posizionato in un angolo, consentirà di risalire in tempo reale dal “segno” alla storia, dall’immagine-simbolo alle persone che rappresenta e celebra. La ricostruzione delle vite dei protagonisti, delle vicende e degli eventi è affidata agli studenti della rete “Memorie. Roma: una città, mille storie” che, attraverso un percorso didattico condotto in sinergia tra le scuole della rete e l’Università degli Studi Roma Tre produrranno i materiali che sarà possibile consultare attraverso il QR code stesso. In particolare, si tratterà di mini documentari in cui le storie verranno accompagnate da immagini d’epoca: a raccontarsi saranno gli stessi numeri civici a cui presteranno la voce importanti attori del panorama italiano, mentre i filmati saranno curati dagli studenti dell’indirizzo audiovisivo sotto la guida del regista Paolo Bianchini.

Il "logo"

Il disegno che identifica l'iniziativa de "Il civico giusto" e che ne porta il nome, al centro del quale vi è raffigurato un albero di carrubo, è nato dall'arte e dalla sapienza creativa dello scultore e cesellatore romano Dante Mortet.

I civici giusti[modifica]

  • San Benedetto al Gazometro
  • Garbatella Lotto XXVIIA
  • Via Poggio Moiano 6
  • S. Maria della Provvidenza a Donna Olimpia
  • Chiesa SS. Angeli custodi - Piazza Sempione
  • Via Monte Faraone 5
  • Via Monte Olona 7
  • Parrocchia SS. Redentore
  • Via Siacci 12
  • Viale Giotto 24
  • Via Damiano Chiesa, 30 - Fondi (Lt)

Collaborazioni e partnership[modifica]

Il progetto si è realizzato grazie all'interesse e alla partecipazione attiva di varie entità: Roma BPA, la rete di scuole romane “Memorie. Roma: una città, mille storie”, il Laboratorio permanente di storia, l’Archivio di Stato di Roma, l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, il Museo Storico della Liberazione e il Ministero i Beni e le attività Culturali e per il Turismo.

Tanti i personaggi del mondo dell'arte, della cultura e delle spettacolo che hanno prestato la loro voce per far rivivere le storie del "civico giusto". Tra questi, ricordiamo: Elio Germano, Neri Marcorè, Jonis Bascir, Angela Finocchiaro, Enzo De Caro, Valerio Di Benedetto, Roberto Ciufoli, Corrado Augias.

Note[modifica]

Voci correlate[modifica]

Altri progetti[modifica]

Collegamenti esterni[modifica]