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Nelle terre dei Gonzaga | |
Tipo itinerario | Automobilistico |
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Stato | Italia |
Regione | Lombardia e Emilia-Romagna |
Inizio | Castiglione delle Stiviere |
Fine | Bagnolo in Piano |
Nelle terre dei Gonzaga è un itinerario che si svolge attraverso la Lombardia e l'Emilia-Romagna.
Introduzione
[modifica]L'itinerario, da nord verso sud, percorre i luoghi nei quali i signori di Mantova, i Gonzaga, ebbero le capitali dei loro piccoli Stati, tra il Trecento ed il Settecento.
Letture suggerite
[modifica]- "Itinerari gonzagheschi" di Leandro Zoppè - Itinera Edizioni 1988 - Libro ben scritto e documentato con mirabili fotografie, tratta di 43 centri minori del Ducato di Mantova presentando il loro percorso storico ed urbanistico sotto la dinastia gonzaghesca.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]Gli aeroporti più vicini sono:
In auto
[modifica]I caselli autostradali più vicini sono:
- Autostrada Serenissima: uscita Desenzano del Garda, poi direzione Castiglione delle Stiviere
- Autostrada del Brennero: uscita Mantova nord, poi direzione Brescia, Guidizzolo, Castiglione delle Stiviere
- Autostrada: uscita Cremona, poi direzione Mantova
In treno
[modifica]Le stazioni più vicine sono:
- 1 Stazione FS di Verona Porta Nuova.
- 2 Stazione FS di Desenzano del Garda-Sirmione. Servita da Frecciabianca per Milano Centrale, Torino Porta Susa, Trieste Centrale e Venezia Santa Lucia; da Frecciarossa per Brescia e Roma Termini e da regionali per Milano Centrale e Verona Porta Nuova.
- 3 Stazione FS di Mantova. Sulla direttrice Verona-Modena.
Tappe
[modifica]Le corti gonzaghesche dell'Alto Mantovano
[modifica]- 4 Castiglione delle Stiviere — La città di San Luigi Gonzaga, in provincia di Mantova, fu la capitale, prima del marchesato e quindi del principato, della linea cadetta dei "Gonzaga di Castiglione", la più longeva tra le linee estinte della famiglia, iniziata da Ferrante Gonzaga nel 1559 ed estinta nel 1818. Conserva importanti monumenti dell'epoca, come la Basilica di San Luigi Gonzaga, il castello dei Gonzaga, il Collegio delle Vergini di Gesù, piazza Dallò e il Palazzo del Principe.
- 5 Solferino — È situata a 7 km. da Castiglione e fu la capitale del ramo cadetto dei "Gonzaga di Solferino", iniziata da Orazio Gonzaga nel 1549. Del periodo gonzaghesco rimangono la Rocca (detta la "Spia d'Italia") e il castello di Orazio con la sua piazza. La località è anche famosa perché qui venne combattuta la cruenta Battaglia di Solferino del 24 giugno 1859.
- 6 Medole — A circa 8 km. da Solferino, Medole fu per breve tempo, dal 1610, la capitale del marchesato omonimo. Conserva ancora la torre del castello, uno dei più antichi della provincia. Nella chiesa parrocchiale è custodita una pala del Tiziano.
- 7 Castel Goffredo — Distante 4 km. da Medole, Castel Goffredo fu capitale del marchesato autonomo dal 1444 con Alessandro Gonzaga. Qui, nel 1511, con il marchese Aloisio Gonzaga divenne una città- fortezza ed ebbero origine i rami cadetti dei "Gonzaga di Castel Goffredo" e dei "Gonzaga di Castel Goffredo, Castiglione e Solferino". Piazza Mazzini, Palazzo Gonzaga-Acerbi, il Torrazzo, la Torre civica, il Palazzo del Municipio, la Chiesa Prepositurale di Sant'Erasmo (davanti alla quale nel 1593 venne assassinato Rodolfo Gonzaga), la chiesa dei Disciplini testimoniano ancora oggi un passato ricco di storia.
- 8 Ostiano — 28 km. separano Castel Goffredo da Ostiano, in provincia di Cremona. Fu sotto il dominio gonzaghesco già dal XV secolo e nel 1577 divenne capitale del suo marchesato con Vespasiano Gonzaga. Simbolo del paese è il suo castello, voluto da Francesco I Gonzaga di Mantova.
Le corti gonzaghesche fra Oglio e Po
[modifica]- 9 Vescovato — A 11 km. da Ostiano troviamo Vescovato, il dominio gonzaghesco situato più ad ovest. Passò sotto i Gonzaga nel 1494 con Giovanni, fondatore del ramo dei "Gonzaga di Vescovato", tuttora fiorente. Rimangono ancora oggi a Vescovato un loro palazzo e della famiglia due importanti edifici nel centro di Mantova.
- 10 Bozzolo — Bozzolo, in provincia di Mantova, dista 30 km. da Vescovato. Fu sede di un longevo ramo dei "Gonzaga di Bozzolo", iniziato nel 1479 con Gianfrancesco, figlio di Ludovico III Gonzaga di Mantova. Il borgo fu dotato di un ampio giro di mura, in parte conservate e di una rocca, oggi scomparsa. Sussiste ancora una porta di accesso delle quattro esistenti e sono visibili ancora il Monte di Pietà, l'Ospedale, il Palazzo del Tribunale, la chiesa di San Francesco, mausoleo della famiglia.
- 11 San Martino dall'Argine — Soltanto 4 km. separano Bozzolo da San Martino dall'Argine, sede di un prestigioso ramo della famiglia Gonzaga e del loro grande castello, del tutto scomparso. Visitabili sono la chiesa dei Santi Sebastiano e Fabiano, mausoleo della famiglia e i caratteristici portici gonzagheschi.
- 12 Gazzuolo — Sulla strada che congiunge San Martino a Gazzuolo (7 km. circa) è consigliata una sosta a Belforte per la vista all'Oratorio di San Pietro, del X secolo, nel quale sono sepolti importanti esponenti del ramo gonzaghesco di Gazzuolo, tra i quali Pirro Gonzaga e Antonia del Balzo, moglie di Gianfrancesco Gonzaga. A Gazzuolo, sede di una importante corte del '500 e del marchesato omonimo, spiccano i portici gonzagheschi, il Palazzo Gonzaga, le chiese di Santa Maria e di San Rocco.
Punto 9 - Deviazione dall'itinerario principale
[modifica]Da Gazzuolo circa 22 km.
- 13 Mantova — Fu la capitale dello Stato dei Gonzaga, che per quattrocento anni la governarono e ne fecero una delle città più importanti del Rinascimento. A testimonianza del loro glorioso passato, rimangono il Palazzo Ducale, il castello di San Giorgio con la Camera degli Sposi di Mantegna, il Palazzo Te, la Basilica Palatina di Santa Barbara, la Basilica di Sant'Andrea, la Basilica di San Sebastiano, la Casa del Mantegna ed altri edifici. Assieme a Sabbioneta è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
Dal punto 11 al punto 16
[modifica]- 14 Rivarolo Mantovano — A 17 km. da Gazzuolo troviamo Rivarolo, capitale voluta da Vespasiano Gonzaga, duca di Sabbioneta. Il paese è rimasto quasi intatto, con le porte di accesso regolate da torrioni, la grande piazza con i portici, la sinagoga ed alcuni importanti palazzi, alcuni bisognosi di restauro. In questo luogo trascorse gli ultimi anni di vita Anna Trastámara d'Aragona, seconda consorte di Vespasiano.
- 15 Sabbioneta — 13 km. separano Rivarolo da Sabbioneta, Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Città-fortezza che ha interamente conservato la sua struttura cinquecentesca, definita "città ideale". Fondata nel 1554 circa da Vespasiano Gonzaga, divenne nel 1577 la capitale del Ducato di Sabbioneta e sede del ramo cadetto dei "Gonzaga di Sabbioneta e Bozzolo". Tra i monumenti dell'epoca spiccano le mura, il Palazzo Ducale, la Chiesa dell'Incoronata con il monumento funebre di Vespasiano, il Palazzo del Giardino con la Galleria degli Antichi e il Teatro Olimpico.
- 16 Viadana — A 12 km. da Sabbioneta sorge Viadana, che fu marchesato dei Cavalcabò di Cremona prima di passare sotto i Gonzaga con Federico II Gonzaga di Mantova. Fu sede di un marchesato autonomo gonzaghesco. Si conservano ancora il cinquecentesco Palazzo della Ragione ed alcune tracce di mura, simbolo di un'antica fortezza ormai scomparsa.
- 17 Pomponesco — A 7 km. da Viadana troviamo Pomponesco, sede di un piccolo Stato dominato da Giulio Cesare Gonzaga con la sua splendida corte. Del periodo rimangono il reticolo urbano e la piazza, dominata un tempo dal castello-palazzo, ora scomparso.
- 18 Guastalla — Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, sorge a 9 km. circa da Pomponesco. Fu un'importante città del ramo cadetto dei "Gonzaga di Guastalla", voluta da Ferrante I Gonzaga con la genialità di due architetti del tempo, Domenico Giunti e Francesco Capriani. Fu la capitale dell'omonimo ducato dal 1621 al 1748. Nella piazza Mazzini, dominata dalla statua in bronzo di Ferrante, sorgono il Palazzo del Principe, il Duomo e i portici quattrocenteschi. Il Santuario della Beata Vergine della Porta fu voluto dal duca di Mantova Vincenzo I Gonzaga.
- 19 Luzzara — Luzzara si trova a circa 8 a est di Guastalla. Sede del ramo cadetto dei "Gonzaga di Luzzara", vide in Rodolfo Gonzaga l'esponente più importante, morto in combattimento nel 1495 durante la battaglia del Taro. Conserva ancora il Palazzo della Macina, progettato da Luca Fancelli e sede della corte. Non resta traccia dell'antica rocca, all'interno della quale sorgeva il palazzo.
Punto 16 - Deviazione dall'itinerario principale
[modifica]- 1 Abbazia di San Benedetto in Polirone, Piazza Canossa - San Benedetto Po. Intero 5 €; ridotto 4 €; percorsi didattici 6 €. Estivo (1 marzo - 30 ottobre) dal martedì alla domenica ore 9.00-12.00 - 15.00-18.00, il lunedì aperto su richiesta. Invernale (1 novembre - 28 febbraio) dal martedì alla domenica 9.00-12.00;15.00-18.00, il lunedì su richiesta.. L'abbazia fu fondata nel 1007 dal conte Tedaldo di Canossa attraverso una donazione ai monaci benedettini di metà dei terreni che si trovavano tra i fiumi Po e Lirone. Si trattava di un significativo centro spirituale, formato inizialmente da un piccolo nucleo di 7 monaci. Verso la metà dell'XI secolo Bonifacio di Canossa riedificò la chiesa e costruì l'oratorio di Santa Maria, tuttora esistente. Nel 1077 Matilde di Canossa donò il monastero al papa. La chiesa fu ricostruita verso il 1130 secondo la tipologia cluniacense, con deambulatorio, cappelle radiali e transetto absidato. Il monastero di Polirone diventò in quel periodo un importante centro culturale, dotato di un celebre scriptorium. Tra il 1115 e il 1632 ospitò la tomba di Matilde di Canossa, il cui corpo fu poi traslato nella basilica di San Pietro a Roma. Nel 1419 i Gonzaga, con Guido Gonzaga, divennero abati commendatari, cioè amministratori del monastero. A Polirone fu ospite anche Martin Lutero durante il suo viaggio a Roma nel 1510. La chiesa fu ricostruita in forme tardogotiche, intuibili al di sotto delle ristrutturazioni di Giulio Romano che, infine, trasformò quasi completamente il complesso nella veste attuale. Tra Quattro e Cinquecento lo scriptorio del monastero rifiorì e ospitò filosofi e umanisti. La storia dell'abbazia nel '600 e '700 è storia d'inondazioni, di guerre e di saccheggi. Fu soppressa durante l'epoca napoleonica (1797). Per fortuna i libri e i manoscritti furono portati alla biblioteca comunale di Mantova e in buona parte salvati. Oggi si conservano tre chiostri, il refettorio grande, l'infermeria nuova e la basilica.
Dal punto 17 al punto 18
[modifica]- 20 Gonzaga — È la città che ha dato il nome ad una delle famiglie italiane più illustri e potenti, i Gonzaga. Del castello di famiglia restano solamente due torri. Da vedere: la chiesa parrocchiale e il convento di Santa Maria, fondato alla fine del Quattrocento dal religioso Girolamo Redini di Castel Goffredo, consigliere di Francesco II Gonzaga, marchese di Mantova. Il convento appartenne alla Congregazione degli Eremiti di Santa Maria.
- 21 Novellara — È ubicata in provincia di Reggio Emilia, a 18 km. da Luzzara e fu la capitale più antica degli stati gonzagheschi. Venne fondata da Feltrino Gonzaga (1330-1374), figlio di Luigi Gonzaga, capostipite della famiglia, che diede inizio al ramo dei "Gonzaga di Novellara e Bagnolo" e fu il primo esponente della Contea di Novellara. Rimangono visibili la Rocca edificata da Guido Gonzaga ed ampliata dal conte Alessandro I Gonzaga, il Santuario della Fossetta, voluto da Barbara Gonzaga.
- 22 Bagnolo in Piano — È a circa 13 km. da Novellara. Fu la capitale di un ramo secondario dei "Gonzaga di Novellara e Bagnolo" e centro minore della Contea di Novellara. Si conserva ancora il Torrazzo che fu parte dell'antico castello, distrutto durante la guerra di successione spagnola nel Settecento e la Chiesa di San Francesco da Paola, voluta da Alfonso Gonzaga.
Ritorno
[modifica]Prendere l'Autostrada del Sole A1 al casello di Reggio Emilia.
Sicurezza
[modifica]Nei dintorni
[modifica]Escursioni
[modifica]- Lago di Garda — È uno dei grandi laghi lombardi; la sponda orientale è veneta, la punta a nord è trentina. Meta di turismo climatico fin dall'Ottocento, ogni paese rivierasco vive e si sviluppa con il turismo. Mete principali sono Sirmione, Desenzano del Garda, Salò, Riva del Garda, Garda, Peschiera del Garda.
- Cremona — Ha un centro storico monumentale - Duomo, Battistero, Palazzo comunale - fra i più insigni della Lombardia. Fu città romana. Fu potente all'epoca dei Comuni e rivaleggiò con Milano, che infine la sottomise. I suoi violini (Stradivari e Amati), il suo Torrazzo e ancor più il suo torrone, sono noti ovunque.
- Casatico (Marcaria) — È la patria del famoso letterato Baldassarre Castiglione, che qui nacque il 6 dicembre 1478. Interessante Corte Castiglioni, eretta nel XV secolo e rimaneggiata nel Cinquecento e Settecento.
Itinerari
[modifica]- Colline moreniche del lago di Garda — Sui primi corrugamenti della pianura padana che si fa collina, là dove ha inizio il grande bacino lacuale del Lago di Garda, il percorso tocca paesi e città che furono dominio gonzaghesco, veneziano, scaligero, e divennero poi teatro delle sanguinose battaglie risorgimentali che furono il preludio dell'Unità d'Italia. All'importanza turistica, storica e naturalistica la zona unisce un interesse enologico in quanto area di produzione dei vini dei colli, tokai, merlot e chiaretto.
- Chiese e oratori campestri di Castel Goffredo — L'itinerario, interamente nella verde campagna ricca di corsi d'acqua, percorre i numerosi luoghi di culto, che vantano antiche tradizioni e sono il segno di una religiosità assai diffusa, sin dal XVI secolo.
- Luoghi della battaglia di Solferino e San Martino — L'itinerario percorre i luoghi nei quali si svolse, il 24 giugno 1859, la storica battaglia di Solferino e San Martino.
- Nelle terre di Matilde — L'itinerario percorre gran parte del territorio che fu, a cavallo del XII secolo, governato e vissuto dalla grancontessa Matilde di Canossa.
- Borghi storici del Po — L'itinerario, da ovest verso est o viceversa, porta a conoscere alcuni borghi storici che sorgono nei pressi del "grande fiume".
- La Strada dei Castelli (mantovano) — Permette di visitare i principali castelli presenti nel territorio.
- Cammino di fede e di solidarietà — L'itinerario percorre i luoghi nei quali vissero due santi, san Luigi Gonzaga e sant'Angela Merici, e una beata, Paola Montaldi; dove si scrissero pagine importanti del Risorgimento e ha visto la nascita della Croce Rossa.
- Parchi del Garda
- LENTO il cammino della pianura —