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Lazio orientale
Il monte Terminillo
Stato
Regione
Capoluogo
Superficie
Abitanti

Lazio orientale è una regione del Lazio.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Si compone delle due regioni storiche della Sabina e del Cicolano. La Sabina, intesa inoltre come territorio degli antichi Sabini, nella sua interezza abbraccia anche alcuni comuni subito al di là del confine con l'Umbria e con l'Abruzzo; del resto il territorio, che corrisponde sostanzialmente alla divisione provinciale amministrativa provinciale di Rieti, è stato costituito unendo comuni appartenenti all'Umbria (Rieti stessa) e all'Abruzzo (il Cicolano, Leonessa, Cittaducale).

Territori e mete turistiche[modifica]

      Sabina — La Sabina è una regione storico-geografica dell'Italia centrale, situata nel Lazio orientale e confina ad est con Cicolano ed Abruzzo, a sud con il Lazio centrale, a nord con Umbria e Marche. La sua città più importante oggi è Rieti.

Intesa come terra abitata dai Sabini, la regione si sviluppa sull'asse sud-ovest - nord-est a partire dal Tevere e fino allo spartiacque appenninico con le Marche. Ai nostri giorni il 66% della Regione Sabina intesa in tale senso fa parte della provincia di Rieti, ad eccezione del Cicolano che storicamente non fu mai territorio sabino.

Le parti della restante Sabina antica si trovano nella provincia di Roma (Sabina romana), in Umbria e in Abruzzo (valle dell'Aterno fino all'Aquila).
      Cicolano — Il territorio Cicolano storicamente appartenne all'Abruzzo, di cui conserva una forte inpronta.

È una sub-regione del Lazio e si trova nell'area reatina del Lazio orientale al confine sud-est con l'Abruzzo. Comprende la valle del fiume Salto tra la Piana di San Vittorino a nord-ovest, la Sabina ad ovest, le Montagne della Duchessa a sud-est. Confina con la Marsica e con il Fucino a sud e con la zona aquilana della Valle dell'Aterno (Conca Aquilana) ad est, è da essa geomorfologicamente separato per mezzo dello spartiacque appenninico.

La regione si estende in direzione nord-ovest sud-est fra la dorsale centrale dell'Appennino abruzzese (gruppo montuoso del Monte Nuria) e i Monti Carseolani (Monte Navegna e Monte Cervia), dando vita ai Monti del Cicolano.

Centri urbani[modifica]

  • 42.4044312.8567021 Rieti — Ritenuta dagli autori dell'età classica il centro geografico d'Italia (Umbilicus Italiae) fu fondata all'inizio dell'età del ferro e divenne un'importante città dei Sabini; ancora oggi il suo territorio viene identificato come "Sabina".
  • 42.41666713.0833332 Antrodoco — È uno dei comuni che si proclama Centro d'Italia, in competizione con Rieti. Si sviluppa all'imbocco meridionale delle Gole del Velino.
  • 42.213.2333333 Borgorose — Si trova nel territorio protetto della riserva regionale Montagne della Duchessa, al confine del Lazio con l'Abruzzo nella valle del Salto.
  • 42.413.0166674 Castel Sant'Angelo — Il centro fu già frequentato in epoca romana, come testimoniano le Terme di Vespasiano fuori dell'abitato risalenti al I secolo d.C.
  • 42.38333312.955 Cittaducale — La città conserva intatto il suo carattere urbanistico basso-medioevale, con pianta ellittica modellata su quella del tradizionale Castrum romanum. Sono ancora ben conservati alcuni tratti della cinta muraria con le caratteristiche torri difensive.
  • 42.5685512.959966 Leonessa — È città di sport invernali ed ospita la stazione sciistica di "Campo Stella" posta sul versante settentrionale del massiccio del Terminillo, rinnovata nel 2013 con un nuovo impianto di arroccamento.
  • 42.313.0666677 Petrella Salto — Meta di turismo estivo per praticare la pesca nell'adiacente Lago del Santo. Le colline circostanti prevalentemente boscose, le temperature fortemente mitigate dalla presenza del lago e i suddetti collegamenti viari la rendono meta frequente di gitanti non solo dal Lazio

Altre destinazioni[modifica]

  • 42.21097812.9565721 Lago del Turano — Si distende ai piedi del Monte Navegna (1506 m), una riserva naturale coperta di boschi, ed è caratterizzato dalla presenza sulle sue rive di antichi paesi e castelli che si specchiano nelle limpide acque ricche di molte specie di pesci che raggiungono dimensioni considerevoli: un vero paradiso per i pescatori che affollano numerosi le sue rive.
  • 42.4732712.997322 Terminillo — Terza montagna più alta del Lazio e sede di due stazioni sciistiche su entrambi i versanti, il Terminillo viene chiamato anche La Montagna di Roma poiché rappresenta la meta più frequentata dagli sciatori della Capitale.
  • 42.25253713.0678943 Lago del Salto — Lago artificiale nato a seguito della costruzione della Diga del Salto nel 1940. Alcuni paesi sulle sue sponde sono stati rifondati, poiché i vecchi borghi rimasero sommersi dalle acque della diga.
  • 42.18746113.3480394 Lago della Duchessa Lago della Duchessa su Wikipedia — Lago montano situato in quota all'interno della riserva regionale Montagne della Duchessa.
  • 42.18771413.3457725 Riserva regionale Montagne della Duchessa — Istituita nel 1990, si estende interamente nel territorio comunale di Borgorose per circa 3500 ettari.
  • 42.167513.3055556 Borgo di Cartore Cartore su Wikipedia — Borgo abbandonato situato nel territorio montano della riserva naturale. I casali e le vecchie abitazioni del borgo sono stati ristrutturati svolgendo la funzione di albergo diffuso.
  • 42.165213.04217 Riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia — Situata tra il Lago del Salto e il Lago del Turano, la Riserva è caratterizzata da un basso livello di antropizzazione e dall'ampia diffusione dei boschi, presenti in oltre il 70% della sua superficie, con paesaggi montani, collinari e di fondovalle, numerosi torrenti e corsi d'acqua.
  • 42.27241913.063868 Borgo San Pietro — Frazione di Petrella Salto, il paese è un esempio di città di fondazione moderna; fu ricostruito sulle sponde del Lago del Salto quando nel 1940 il vecchio borgo venne sommerso dopo la costruzione della Diga del Salto.
  • 42.38010413.0087579 Aquae Cutiliae Aquae Cutiliae su Wikipedia
  • 42.18251312.68664910 Cures Sabini Cures Sabini su Wikipedia
  • 42.31071712.5058911 Grappignano Grappignano su Wikipedia


Come arrivare[modifica]

In treno[modifica]

  • A Passo Corese si trova la stazione di Fara Sabina-Montelibretti, posta sulla ferrovia Roma-Orte (linea lenta), su cui opera il servizio regionale FL1, con treni ogni 15 minuti per Roma Tiburtina e l'aeroporto di Fiumicino e ogni mezz'ora per Poggio Mirteto.
La stazione è il principale nodo di accesso via treno alla capitale non solo per il comune di Fara in Sabina, ma per tutta la parte della Sabina che si trova a monte della ferrovia, compreso il capoluogo di provincia Rieti (ragion per cui è stata più volte ipotizzata una ferrovia Passo Corese-Rieti); vi transitano ogni anno circa un milione e trecentomila passeggeri.


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Mete di pellegrinaggi[modifica]

  • Santuario di Greccio (A Greccio). È incassato nella roccia dei monti nelle immediate vicinanze dell'antico borgo medievale di Greccio con uno splendido affaccio sull'ampia conca reatina. San Francesco lo volle edificare sul luogo dove cadde, dopo un volo prodigioso, un tizzone ardente fatto lanciare da un ragazzo.
  • Santuario di Poggio Bustone (A Poggio Bustone). Iniziato nel Duecento, fu poi ampliato ni secoli successivi. È uno dei santuari francescani della Valle Santa.
  • Santuario de La Foresta. Vi soggiornò quattro mesi San Francesco. l luogo è ricordato per il miracolo del vino.
  • Santuario di Fonte Colombo. Si trova nella parte più nascosta di un bosco di lecci secolari, sulla costa del verdissimo monte Rainiero. Come ci dice l'Anonimo Reatino è il Sinai francescano: è infatti il monte scelto da Francesco per stilare la Regola definitiva del suo Ordine, che scrisse nella grotta naturale che viene chiamata Sacro Speco.
  • Abbazia di Farfa (A Farfa). Fu una delle comunità monastiche più potenti dell'Italia centrale fra XI e XIII secolo. Conserva dell'originario complesso romanico cripta, campanile e chiostrino longobardo.

Itinerari[modifica]

  • Santuari francescani nella Piana reatina — Un percorso di natura, fede ed arte nella Sabina attraversata da San Francesco, per visitare i quattro Santuari della Valle Santa: Greccio, Poggio Bustone, La Foresta, Fonte Colombo.


Cosa fare[modifica]


A tavola[modifica]


Sicurezza[modifica]



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