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Il toponimo di Cornate è stato mutato da Paolo Diacono, nel suo libro Historia Longobardum. In esso si narra della battaglia tra gli eserciti Alachi e il re Cuniperto, che dopo aver vinto la battaglia edificò un monastero in onore del martire S.Giorgio sulla campagna, di cui però non sono stati trovati i resti. Sul territorio di Cornate sono stati scoperti, da diverse equipe di ricercatori, ritrovamenti archeologici che affermano la presenza longobarda sul luogo.

In seguito sono state eseguite delle esplorazioni del sottosuolo nella località della Rocchetta dove sono state portate alla luce vari reperti tra cui:

  • Una cisterna risalente al V secolo;
  • Tombe e fortificazioni longobarde ricavate in una rustica villa romana risalente al I secolo;
  • Materiali di uso comune e oggetti di ceramica

Grazie a ciò abbiamo dedotto che il nostro centro sia stato abitato dai Romani e a partire dal 569 dai Longobardi.[1]

Nel 1538 Carlo V diede Cornate ed altri paesi al marchese Pagano D'Adda. Nel 1583 Cornate contava 317 persone che, alla fine del 1600, arrivarono fino a 715 persone, la cui maggior parte contadini. Quando l'industria si sviluppò nel secolo successivo molti ebbero l'opportunità di diventare operai. Nel 1870 due frazioni, Colnago e Porto, si unirono a Cornate ed il paese si ingrandì. Venne istituito come un municipio che contava 3.973 abitanti.[2]

Villa Paradiso è situata vicino al fiume Adda, ad un tempo una posizione di dominazione. La costruzione Villa Paradiso ebbe inizio alla fine del XVI secolo dai Gesuiti e finì nel 1773, quando la compagnia venne soppressa dall'Imperatore d'Austria Giuseppe II. Ora il vecchio caseggiato storico è stato ristrutturato e l'unica cosa rimasta di quei tempi è una piccola chiesa dedicata a Sant'Ignazio di Loyola. La frazione più numerosa del Comune è Colnago, che prima del regio decreto del 1870 era un Comune autonomo. In questa località due torri dei tempi feudali dopo un accurato restauro si presentano di ottimo stato. Un altro monumento importante storico per i Paesani è Villa Sandroni che dopo essere stata rimaneggiata è sede di una Biblioteca Civica e della Pro Loco.[3]

Oltre alla storia di Cornate d'Adda è significativa anche quella di Porto d'Adda.Essa acquisì sempre maggior importanza in ambito commerciale e strategico, dato che il fiume Adda segnò il confine tra la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano. Il periodo di dominazione Austriaca iniziò la costruzione di un canale navigabile incominciata già da Leonardo da Vinci. Questa creazione prese il nome di Naviglio di Paderno, che permetteva di superare le rapide fra i Tre Corni e la località Rocchetta e la sua inaugurazione vi fu nel 1777. Tale opera permise il collegamento con il Lago di Como, e oggi anche se fatiscente è molto importante a livello europeo.[4]

Nel 1870 furono aggregati a Cornate i comuni di Colnago e Porto d'Adda [5].

Nel 1924 il comune di Cornate assunse la denominazione di "Cornate d'Adda"[6].

Nel 2009 passò dalla provincia di Milano alla provincia di Monza e della Brianza[7].

  1. sito del comune di Cornate d'Adda.
  2. Sito del Comune di Cornate d'Adda.
  3. Sito del comune di Cornate D'Adda
  4. Sito del comune di Cornate D'Adda
  5. Regio Decreto 9 giugno 1870, n. 5722
  6. Regio Decreto n° 222 del 7 febbraio 1924, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 51 del 29 febbraio 1924
  7. Legge n° 183 del 09 dicembre 2009, "Distacco dei comuni di Busnago, Caponago, Cornate d'Adda, Lentate sul Seveso e Roncello dalla provincia di Milano e loro aggregazione alla provincia di Monza e della Brianza, ai sensi dell'articolo 133, primo comma, della Costituzione."