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Carmignano di Brenta è un comune della provincia di Padova.

Da sapere[modifica]

Il comune si estende alla destra del fiume Brenta, subito a nord della statale Vicenza-Treviso, ed è situato a circa 30 km a nord di Padova, quasi ai confini della provincia di Vicenza; appartiene infatti alla diocesi di Vicenza e per secoli il suo territorio fu conteso tra padovani e vicentini. Il Brenta stesso ha modificato più volte il suo corso col passare dei secoli e attualmente scorre a ovest del comune, completamente al di fuori dai confini comunali.

Cenni storici[modifica]

Carmignano, cartiera Biga (xilografia), 1891

Sulla base dei reperti archeologici, si suppone che nella zona fossero esistiti alcuni piccoli insediamenti sin dall'età del ferro e forse già nel neolitico. A questi si sovrapposero verso l'VIII secolo a.C. i Veneti, ai quali si riconduce un'ascia bronzea ritrovata lungo il paleoalveo del Brenta.

Per quanto riguarda l'epoca romana, vanno collocate in questo periodo la via Postumia e le tracce di una centuriazione, di cui si distingue particolarmente il cardo noto popolarmente come Arzeron della Regina. Anche il toponimo dovrebbe essere un tipico prediale latino riferito a un Carminius (personale di probabile derivazione venetica), anche se non mancano teorie che lo fanno ricondurre all'alto-tedesco Karmhinan, "località vicina a un'ansa del fiume".

Dopo la caduta dell'Impero Romano il territorio decadde, non solo a causa delle invasioni barbariche, ma anche per una serie di disastrose piene del Brenta. La prima attestazione del paese è del 1077 col nome di Carmegnano.

Nel basso medioevo l'attuale comune si ritrovò in una posizione cruciale: attraversato dalla Postumia e dalla strada Marostegana che si muoveva tra Padova e Bassano, era al confine tra i territori di Vicenza, Padova e Treviso. Il territorio fu per questo segnato dalle lotte che contrapposero queste città e non a caso i Vicentini vi eressero un castello, distrutto nel 1198 dai Padovani aiutati da Ezzelino II da Romano e completamente scomparso, individuato nella località Borghi.

Questo periodo di conflitti terminò all'inizio del Quattrocento con la conquista della Repubblica di Venezia, che garantì un periodo di stabilità sino alla sua caduta nel 1797 (l'unica grave parentesi bellica fu la guerra della Lega di Cambrai). In questi secoli Carmignano attraversò una certa prosperità economica, favorita dall'intraprendenza imprenditoriale di alcune famiglie nobili: nel Seicento, grazie alle opere idrauliche promosse dai Grimani, fu introdotta la coltivazione del riso, mentre nel secolo successivo fiorì la bachicoltura.

Negli anni seguenti il paese seguì le sorti del Veneto, divenendo definitivamente italiano dopo la terza guerra d'indipendenza (1866).

Della storia recente si ricorda l'apertura della Cartiera di Carmignano (1883), importante stabilimento tuttora funzionante che all'inizio del Novecento assicurava un'occupazione a 250 operai, fornendo una certa prosperità al paese grazie al superamento di un'economia prettamente agricola.

L'attività estrattiva di ghiaia nel greto del Brenta, ora più ridotta, ha posto in passato numerose questioni ambientali a causa dello sfruttamento selvaggio di tale risorsa.


Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Marcok/Sandbox4

Quartieri[modifica]

Oltre alla frazione Camazzole (a nord), sono presenti il quartiere Boschi (a ovest del centro, quasi a ridosso del Brenta) e a Sud, lungo la Statale, la località Ospitale di Brenta; subito a est del centro si sviluppa la località Spessa, lungo l'omonima via.

Come arrivare[modifica]


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

  • Villa Spessa, Via Spessa 80.
  • Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. La chiesa parrocchiale è stata più volte riedificata e ricollocata in luoghi diversi. Una prima chiesa è citata sin dal 1288 con il titolo di San Nicolò, forse ad affiancare quello dell'Assunta con cui è oggi nota. La riedificazione settecentesca la sposta verso la fine dell'attuale via San Pio X ed è poi demolita quando viene costruita la chiesa attuale, a circa 1 km a nord.L'imponente edificio attuale, in stile classico-eclettico, fu iniziato nel 1939 e concluso con la consacrazione dell'ottobre 1946. Degli interni, si ricorda la pala collocata dietro l'altare maggiore, lavoro settecentesco di Clemente Muzzi, e una piccola statua della Madonna della Salute assai venerata dalla popolazione.
  • Casa dello scultore Giuseppe Monegato, via Roma 31. La villa dell'artista, da lui progettata e costruita e internamente affrescata con motivi tratti dalla Bibbia. La villa è caratterizzata dall'architettura estrosa ed eclettica ed è attorniata da un giardino con alberi, fontane, statue e gigantesche anfore di terracotta. Giuseppe Monegato, il maggiore artista carmignanese, fu un pittore e scultore dalla singolare forza espressiva. Presso i locali della casa comunale è possibile ammirare più di cento sculture fittili da lui plasmate ispirandosi alla cantica dell'Inferno di Dante Alighieri e all'inferno metaforico della seconda guerra mondiale.
  • Oratorio di Sant'Anna (Chiesetta di S.Anna), via Spessa 74 (a meno di 200 m dalla Villa Spessa).


Eventi e feste[modifica]


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]


Dove alloggiare[modifica]


Sicurezza[modifica]


Come restare in contatto[modifica]


Nei dintorni[modifica]



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