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Sulle tracce di Darwin
Charles Darwin
Tipo itinerario
Inizio
Fine

Sulle tracce di Darwin è un itinerario che parte dall'Europa e si sviluppa attraverso tre continenti Sud America, Oceania, Africa seguendo la rotta del viaggio del famoso scienziato Charles Darwin sulla nave Beagle e raccontato nel suo libro Viaggio di un naturalista intorno al mondo.

Introduzione

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Charles Darwin fu un naturalista che rivoluzionò il mondo della scienza attraverso la formulazione della teoria dell'evoluzione per selezione naturale, che è diventata uno dei concetti fondamentali della biologia moderna.

Charles Robert Darwin nacque il 12 febbraio del 1809 a Shrewsbury nel Regno Unito. Charles nacque in una famiglia molto benestante nonostante non fosse nobile, il padre era infatti un famoso medico del tempo come il nonno, e la madre figlia di ricchi industriali della prima rivoluzione industriale. Fin dalla nascita dimostrò una forte empatia con la natura diventando presto un accanito collezionista di insetti, rocce e minerali. In seguito da ragazzo si iscrisse alla Shrewsbury School. Terminata la scuola continuò gli studi facendo medicina (precisamente chirurgia) ad Edimburgo per seguire le orme del padre e del nonno. Scoprì però che non riusciva a sopportare la vista del sangue e quindi decise di intraprendere la carriera ecclesiastica a Cambridge per diventare prete di campagna stando così a contatto con la natura.

Il vascello Beagle

Un giorno ricevette però una lettera molto particolare da John Steven Anslow, un suo ex mentore, che lo invitava a prendere parte ad una spedizione intorno al mondo che sarebbe durata due anni come gentiluomo di compagnia sul vascello Beagle, per mappare le coste per conto della corona inglese.

All'inizio era un po’ dubbioso all’idea, il padre era convinto che Charles non sarebbe dovuto partire dato che fino a quel momento non aveva combinato niente di buono e che il viaggio non avrebbe cambiato le cose. Fu però lo zio a convincerlo che invece sarebbe potuta essere un’esperienza formativa e istruttiva per un ragazzo della sua età. Alla fine anche Charles si convinse e accettò l’invito. Il primo incontro con il capitano del Beagle, FitzRoy, non fu dei più fortunati. Infatti il capitano era un fermo sostenitore della fisiognomica (una teoria, all’epoca molto in voga, secondo cui attraverso i tratti visivi di una persona se ne potesse definire il carattere), e alla vista di Darwin sostenne che uno con un naso come il suo non avrebbe potuto combinare niente di buono nella vita.

Nonostante ciò si decise a prenderlo sulla nave. A causa di ritardi nei preparativi la partenza venne rimandata di diverse settimane, in cui Darwin ebbe dei ripensamenti. Finalmente il 27 dicembre 1831 il Beagle salpò dal porto di Devon, all’esplorazione del globo.


Come arrivare

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Tappe

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Mappa a tutto schermo Il viaggio del Beagle
Plymouth, il porto da cui è salpato il Beagle

Inghilterra

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Il 27 dicembre 1831 Darwin salpò a bordo del Beagle dal porto di 50.372-4.14221 Plymouth all’esplorazione del globo.

Brasile

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Darwin si fermò due volte a -12.98418-38.483142 Salvador de Bahia nel febbraio del 1832 e nel 1936 nel viaggio di ritorno.

Il 29 febbraio del 1832 Darwin scrisse che Salvador de Bahia era un posto incantevole. In particolare la sua attenzione è stata catturata dalla vegetazione circostante, e dalla natura. Quattro anni dopo Darwin giunse a Bahia dove si è stabilito per quattro giorni. Secondo lui era una zona di fiorente vegetazione dove la natura aveva un grandissimo rapporto con l’uomo. Si domandò come potesse essere possibile che qui la natura sia così diversa da altre parti del mondo?

Quello che scrisse Darwin nel suo diario:

«Il giorno che è trascorso è stato deliziosissimo. Tuttavia, la parola delizia è ancor troppo debole per esprimere ciò che sente un naturalista che per la prima volta va in giro in una foresta del Brasile. L’eleganza delle erbe, la novità delle piante parassite, la bellezza dei fiori, il verde brillante del fogliame, ma soprattutto il lussureggiare di tutta la vegetazione, mi colmavano di meraviglia. Un misto stranissimo di suoni e di silenzio domina nelle parti ombrose della foresta.»

Schiavi che lavorano in una piantagione di caffè

Queste sono le parole che Darwin dedicò la Brasile nel suo diario, quando giunse lì nel febbraio del 1832 e dove trascorse più di un mese nel paese, principalmente nelle regioni settentrionali. Durante il suo soggiorno, Darwin ebbe l'opportunità di osservare la ricca biodiversità dell'Amazzonia e di studiare molte delle sue specie animali e vegetali presenti nella giungla. Una delle tappe più significative del suo viaggio in Brasile fu la visita alla città di Salvador de Bahia, nella regione nordest del Paese. Qui Darwin ebbe modo di osservare la cultura e la società brasiliana del tempo, compresa la tratta degli schiavi africani, un argomento che influenzò la sua comprensione della storia naturale e dell'evoluzione delle specie. Durante le sue esplorazioni in Brasile, Darwin raccolse una vasta gamma di campioni di piante, animali e fossili. Questi campioni costituirono una parte fondamentale delle sue osservazioni e delle sue ricerche successive. Darwin lasciò il Brasile nel luglio del 1832, ma l'impatto del suo viaggio sul paese e sulla sua teoria fu significativo. Le sue osservazioni in Brasile, insieme alle altre raccolte e alle esperienze fatte in tutto il mondo, lo portarono a sviluppare la sua teoria dell'evoluzione e della selezione naturale.

Argentina

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La nave Beagle è arrivata a -38.925-62.1993 Bhaia Blanca, in Argentina, il 24 agosto 1832. Arrivato a terra Darwin esplora il territorio facendo escursioni e a Punta Ala trova numerosi fossili di grandi animali, come quelli del Megatherium e del Toxodon.

Megatherium
Toxodon

Continuando con le sue ricerche Darwin descrive diverse specie animale originarie di quella regione. Il naturalista osserva i fossili e riflettendo sulla distribuzione delle specie in una regione, pensa che ci sia un collegamento tra la distribuzione geografica e i cambiamenti geologici avvenuti nel tempo. Nel dicembre del 1832, nella Patagonia, Darwin descrive l’incontro con gli abitanti della Terra del Fuoco. Anche sul Beagle c’erano tre Feugini (nativi americani della Terra del Fuoco), che erano stati catturati dal capitano Fitz Roy insieme a un gruppo di altri indigeni durante un precedente viaggio.

Uno degli obiettivi del Beagle (oltre a mappare le coste dell’America) era quello di compiere un esperimento antropologico, nel quale erano coinvolti dei Fuegini. Questo esperimento consisteva nel portare queste popolazioni in Inghilterra per farle adeguare culturalmente e in un secondo momento riportare i nativi ormai “educati” nello stile inglese nelle loro terre, così che potessero insegnare ai propri compagni quello che avevano imparato in Inghilterra. Ma l’esperimento fallisce, perché dopo qualche mese da quando li avevano lasciati nelle loro terre, erano ritornati alle loro usanze originarie.

Ecco come Darwin descrive la flora e la fauna dell'Argentina nel suo libro, Viaggio di un naturalista intorno al mondo

«I resti di questi nove grandi quadrupedi e parecchie ossa isolate furono trovati sepolti sulla spiaggia, in una superficie di circa 200 metri quadrati. È un fatto notevole che tante specie diverse si possano rinvenire insieme e ciò dimostra quanto grande dovesse essere il numero dei generi degli antichi abitatori di questa regione.»

«Quando l’America, e specialmente quella settentrionale, possedeva i suoi elefanti, i suoi mastodonti, il cavallo e i ruminanti cavicorni, era molto più affine per i suoi caratteri zoologici alle zone temperate dell’Europa e dell’Asia di quanto non lo sia ora. Siccome i resti di questi generi si trovano su i due lati dello Stretto di Behring e sulle pianure della Siberia, vien naturale supporre che, in corrispondenza del punto nordoccidentale del Nordamerica, vi fosse anticamente una comunicazione tra il Vecchio e il cosiddetto “Nuovo Mondo”. E siccome tante specie, sia viventi che estinte, di questi stessi generi abitano e hanno abitato il Vecchio Mondo, sembra molto probabile che gli elefanti, i mastodonti, il cavallo e i ruminanti nordamericani migrassero su una terra vicino allo Stretto di Behring, poi sommersa, nelle Indie Occidentali e nell’America del Sud, dove per un certo tempo si mescolarono con le forme caratteristiche di quel continente e poi si estinsero.»

Cile - Perù

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Valparaiso, luglio 1834

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Dopo aver superato lo stretto di Magellano, il Beagle guidato dal capitano Robert Fitzroy, si dirige verso le coste del Cile, e raggiunge la -33.15-71.5874 Baia di Valparaiso, il porto principale del Cile. Darwin esplora il territorio ai piedi delle Ande, raccogliendo osservazioni sulla geologia della regione.

«Ero venuto qui allo scopo di vedere i grandi banchi di conchiglie che si trovano a pochi metri sopra il livello del mare e che vengono usate per farne calce. Le prove del sollevamento di tutta la costa non ammettono dubbi; conchiglie di aspetto antico sono numerosissime all’altezza di qualche decina di metri e ne trovai alcune a quattrocento metri.»

Dopo una lunga attesa a causa di una malattia che costringe Darwin a stare a letto, il Beagle riparte per esplorare alcune isole cilene. Qui, Darwin assiste all’eruzione del -41.10451-72.495875 Vulcano Osorno.

«A mezzanotte la sentinella osservò quella che pareva una grande stella che crebbe di dimensioni fino a circa alle tre, quando presentò uno splendido spettacolo. Con l’aiuto di un telescopio si vedevano oggetti scuri scagliati in alto in costante successione, precipitare poi fra un grande splendore di luce rossa. L’intensità della luce era sufficiente per produrre sull’acqua un lungo riflesso brillante. Sembra che in questa parte della Cordigliera grandi masse di materia fusa vengano eruttate molto frequentemente dai crateri.»

Darwin è stupito dall’apprendere che a distanza di poche ore dall’eruzione dell’Osorno, anche altri vulcani lungo la Cordigliera delle Ande avevano eruttato, a centinaia o migliaia di chilometri di distanza, e si chiede se si tratti di una coincidenza o se ci sia qualche connessione sotterranea.

Febbraio del 1835

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Il Beagle torna sulle coste cilene, a -39.8243-73.24586 Valdivia. Qui, Darwin assiste a un fortissimo terremoto, che danneggia la città.

«Un forte terremoto distrugge di colpo tutte le nostre più radicate concezioni; la terra, il vero emblema della solidità, si mosse sotto i nostri piedi come una crosta sottile su un fluido; lo spazio di un secondo creò nella mente una strana idea di insicurezza che ore di riflessione non avrebbero prodotto.»

Quello stesso terremoto, scopre Darwin qualche giorno dopo, aveva distrutto anche la città di-36.8301-73.05027 Concepción . L’osservazione delle conseguenze del terremoto spinge Darwin a riflettere sui movimenti geologici che portano al sollevamento o all’abbassamento della superficie della terra. Durante un’escursione sulle Ande, Darwin è colpito dalla differenza tra le specie animali e vegetali presenti sui due versanti della Cordigliera.

«Questo fatto si accorda perfettamente con la storia geologica delle Ande, perché queste montagne sono esistite come una grande barriera da quando sono comparse le attuali specie di animali e perciò, a meno di supporre che le stesse specie siano state create in due punti diversi, non dobbiamo aspettarci alcuna più stretta somiglianza fra gli esseri organici dei versanti opposti della Ande che fra quelli delle sponde opposte dell’oceano. In entrambi i casi dobbiamo escludere quegli animali che sono stati capaci di superare la barriera, o di solida roccia o di acqua salata.»

Galapagos

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Introduzione e arrivo sulle isole

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Il 15 settembre del 1835, a bordo del vascello Beagle, lo scienziato Charles Darwin sbarcò sull'isola di Santiago, appartenente all’arcipelago delle Galapagos, e ci rimase per ben 5 settimane, riprendendo il viaggio il 20 ottobre dello stesso anno. Qui egli fece molte scoperte che lo portarono, molto più tardi, a delineare la teoria dell'evoluzione per selezione naturale, principio alla base della scienza moderna. Nell’arcipelago delle -0.4779-91.07128 Galapagos Darwin ebbe modo di osservare e studiare specie animali diverse, notando che su ogni isola la stessa specie animale aveva sviluppato, nel corso del tempo, caratteristiche leggermente diverse: questa indicazione permetteva, inoltre agli abitanti dell’isola di riconoscere più facilmente da quale ambiente provenisse ogni animale. Ma come mai? Darwin osservò che le caratteristiche, in particolare i colori, delle specie rinvenute sulle isole non dipendevano dal calore o dalla luce a cui erano esposte, ma dalle condizioni di vita che gli permettevano di sopravvivere più a lungo e riprodursi maggiormente.

I Fringuelli

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fringuelli di Darwin

Durante il periodo di permanenza nell'arcipelago delle Galapagos Darwin ebbe modo di studiare la grande di varietà di specie biologiche che contraddistingue il territorio. I suoi studi e le sue ricerche si concentrarono prevalentemente su due specie animali: le testuggini e i fringuelli. Darwin divise inizialmente i fringuelli, poi chiamati fringuelli di Darwin, in 14 specie diverse, 13 più una non ancora ufficialmente classificata, basandosi sulla forma del becco e sull'alimentazione differente:

  • i fringuelli mangiatori di gemme, caratterizzati da un becco robusto e tozzo con cui afferrare le gemme degli alberi
  • i fringuelli insettivori con un becco più lungo e sottile, utile per cibarsi dei piccoli insetti

L’importanza di queste osservazioni si rivelò fondamentale per la formulazione della teoria dell’evoluzione. Lo scienziato dedusse, infatti, che la varietà delle specie avesse avuto, milioni di anni fa, un progenitore comune, che, diffondendosi nel territorio e adattandosi nei diversi ambienti si sarebbe suddiviso in diverse specie.

Le Testuggini

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Testuggini di Darwin

La testuggine è uno dei pochi animali, se non l’unico, che Darwin nota essere presente su tutte le isole dell'arcipelago ecuadoriano. Ma la caratteristica che sembra colpirlo di più, come racconta nel suo diario, è che gli abitanti delle isole affermano che su ogni isola è presente una variante diversa di tartaruga, non solo differenziata dalle altre per le dimensioni, ma per altre caratteristiche più riconoscibili quali la forma del guscio, il sapore della carne, ecc.. Gli ecuadoriani, infatti, riescono addirittura a riconoscere ogni tipologia di tartaruga e, attraverso una sola occhiata, a capire la sua isola di appartenenza. “Ma come mai in isole così poco distanti l’una dall’altra sembrano esistere addirittura specie diverse dello stesso animale? Le condizioni climatiche sono molto simili in tutto l’arcipelago, e allora perché l’animale ha sviluppato caratteristiche differenti all’interno dello stesso territorio?” Ipotesi interessante! E probabilmente la prima che lo scienziato ebbe…

Australia

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Dopo una tappa a Tahiti e in Nuova Zelanda, il Beagle nel gennaio 1836 raggiunge -33.9997151.24559 Sydney in Australia. Durante queste tre tappe, Darwin ha l'opportunità di incontrare diverse tribù indigene e riflette sulle dinamiche con i missionari e sulle differenze tra le diverse popolazioni. In Australia, viene colpito dalla drastica diminuzione del numero degli aborigeni.

Un ornitorinco

Darwin scrive queste parole nel suo diario Viaggio di un naturalista intorno al mondo, Charles Darwin durante la sua sosta in Australia

«Il numero degli aborigeni sta diminuendo rapidamente. Durante tutto il mio viaggio, ad eccezione di alcuni bambini cresciuti da europei, ho incontrato solo un altro gruppo. È evidente che questa diminuzione è in parte dovuta all'introduzione delle bevande alcoliche, alle malattie europee (anche quelle più lievi, come il morbillo, si rivelano mortali) e all'estinzione graduale della fauna selvatica. [...] Oltre a queste evidenti cause di distruzione, sembra che ci sia un'altra causa misteriosa che agisce in modo generale. Ovunque l'Europa mette piede, sembra che la morte persegua gli aborigeni. [...] Le razze umane sembrano comportarsi in modo simile alle diverse specie animali, e il più forte elimina sempre il più debole.»

Durante le sue esplorazioni, Darwin osserva gli animali presenti sull'isola e li confronta con specie simili presenti nel resto del mondo. Ha l'opportunità di osservare un ornitorinco vivo, dopo averne visto solo una versione tassidermizzata in un museo.

Cocos Island

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Il 1 Aprile del 1836 la nave Beagle arriva nell'Oceano Indiano in vista delle -12.132396.881610 Cocos Island. Le Isole Keeling o Cocos sono atolli di formazione corallina simili all’arcipelago Low, infatti il suolo è interamente composto da frammenti arrotondati di corallo. Sull’isola, Darwin nota che a causa del suolo arido crescono poche specie di piante e che gli animali terrestri sono pochi e continuando ad esplorare le isole, annota le sue osservazioni. Finito il viaggio, Darwin elabora la sua teoria sull’origine degli atolli e delle barriere coralline, e secondo lui in passato in quel luogo si trovavano dei vulcani, e a fianco a essi hanno iniziato a crescere dei coralli. Progressivamente i vulcani sono sprofondati e i coralli hanno continuato a crescere, fino a quando solo loro sono rimasti visibili.

Cocos Island

Sicurezza

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Nei dintorni

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