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Samugheo
Mamutzones di Samugheo
Stato
Regione
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Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
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Samugheo
Sito istituzionale

Samugheo è un centro della Sardegna, nella provincia di Oristano.

Da sapere[modifica]

Fa parte dei Borghi Autentici d'Italia e delle Città del vino.

Cenni geografici[modifica]

Samugheo si trova nella regione storica del Mandrolisai e confina con Allai, Asuni, Atzara (Nuoro), Busachi, Laconi, Meana Sardo (Nuoro), Ortueri (Nuoro), Ruinas e Sorgono (Nuoro).

Carnevale[modifica]

Le maschere tipiche del carnevale samughese sono i cosiddetti mamutzones, riscoperte e portate alla luce all'inizio degli anni ottanta.

Il costume è composto da una mastrucca di pelle di capra nera (bianca per il capogruppo), campane in bronzo e campanacci (campaneddas e trinittos), scarponi artigianali, (cosìngios), pantaloni in velluto nero, stretti da gambales in pelle nera, e il tipico copricapo su casiddu. Di sughero, sormontato da autentiche corna caprine e rivestite in pelle di questo animale, su casiddu è un simbolo di fertilità e abbondanza, rimandando sia al moju, recipiente che contiene il miele, il latte e misura il grano e i cereali, sia ai riti dionisiaci.

Durante la sfilata il gruppo utilizza la propria danza cadenzata dal frastuono dei campanacci percorrendo le vie del paese; di tanto in tanto il gruppo, sempre con stesso passo e stessa ritmica, esegue il "cerchio": creando un'unica fila circolare, nel cui centro è posto il capogruppo, i membri a turno tolgono su casiddu per poi riporlo nel centro.

Minchilleo[modifica]

La maschera di Minchilleo (sa mascàra de Minchillèo) è una delle tante figure del carnevale samughese. È composta da due personaggi principali: Minchilleo e "Is fiudas", ovvero le vedove (dette comunemente mammais, anziane). La figura di Minchilleo veste una tonaca bianca, la mitra papale e un campanaccio appeso alla vita. Siede sopra un carretto trainato da un asino ove è disposta una botte contenente vino. Le anziane vestono pantaloni in velluto o fustagno coperti da una gonna nera, s'isciallu (la mantellina tipica delle anziane) e su muncadore (un fazzoletto adibito alla testa che viene legato sotto al mento) e i caratteristici cosingios (scarpe in pelle fatte a mano); ambedue le figure tingono il proprio volto con su tzintzieddu (sughero bruciato). Durante la sfilata le vedove proseguono in una processione disordinata dietro al carretto, venerando Minchilleo, cantando salmi e poesie di fantasia (che alludono al vino) e offrendo vino ai passanti. Questa maschera rappresenta ironicamente la fede che le bigotte ripongono nella chiesa.

Cenni storici[modifica]

Secondo la teoria più accreditata il toponimo di Samugheo deriverebbe dall'antica chiesa di San Michele, in catalano chiamata San Migueu e in castigliano San Miguel, nome che poi corrotto sarebbe diventato quello attuale.

Il territorio fu certamente popolato fin dal neolitico, come testimoniano le domus de janas che lo costellano. L'area fu occupata prima dai Punici e poi dai Romani.

All'epoca bizantina risale il Castello di Medusa, a circa otto chilometri dal paese, utilizzato fino al XIV secolo.

Durante il medioevo Samugheo appartenne al Giudicato d'Arborea, e fece parte della curatoria del Mandrolisai. Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del Marchesato di Oristano, e alla definitiva sconfitta degli arborensi (1478) passò sotto il dominio aragonese. La villa, incorporata nell'Incontrada del Mandrolisai, ottenne nel 1507 di essere governata, insieme a tutto il territorio al quale apparteneva, da un signore scelto tra i nativi dell'Incontrada mediante elezione: il re d'Aragona doveva scegliere il funzionario (oficial) da una terna presentata annualmente dagli abitanti locali. Nel 1711 fu annessa alla contea di San Martino, feudo dei Valentino, ai quali fu riscattata nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Samugheo


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

Dai precedenti aeroporti è possibile, grazie a diverse compagnie di autonoleggio presenti, noleggiare un'auto per raggiungere Samugheo.

In auto[modifica]

Dalla SS 131 Carlo Felice prendere l'uscita per Nuoro e immettersi sulla SS 131 d.c.n, poi prendere l'uscita "Abbasanta-Fordongianus" e procedere in direzione Fordongianus, poi seguire le indicazioni per Samugheo per poter arrivare a destinazione.

In nave[modifica]

Dai porti di Cagliari, Porto Torres, Olbia-Isola Bianca, Golfo Aranci e Tortolì-Arbatax.

In autobus[modifica]

È possibile raggiungere Samugheo da Oristano con le linee ARST 537 e 434.

Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

La tomba dei Giganti di Paule Luturru

Musei[modifica]

  • 39.9473698.9415721 Museo unico regionale dell'arte tessile sarda, Via Bologna, +39 0783 631052, . Intero: 2,50 €; ridotto (riservato scolaresche e gruppi di almeno venti persone): 1,00 €. Orario legale: Mar 10:00-13:00, Mer-Dom 9:30-13:00 e 17:00-20:00; orario solare: Mar 10:00-13:00, Mer-Dom 9:30-13:00 e 16:00-19:00. Museo unico regionale dell'arte tessile sarda su Wikipedia Museo unico regionale dell'arte tessile sarda (Q16337988) su Wikidata

Architetture religiose[modifica]

  • 39.9469448.942 Chiesa parrocchiale di San Sebastiano.
  • 39.9505568.9563893 Chiesa di San Basilio. Chiesa campestre.
  • 39.9177788.9413894 Chiesa di Santa Maria. Chiesa campestre.

Siti archeologici[modifica]

  • 39.8902788.9586115 Castello della Medusa. Il castello sorge a picco sulla gola formata dal Riu Araxixi ed è interamente scavato nel marmo. Fu costruito in epoca bizantina con funzione di controllo del territorio e di protezione dai barbaricini, che spesso penetravano nelle terre della Marmilla per saccheggiarne i villaggi. Oggi la visita è resa difficoltosa dalla vegetazione troppo fitta e lussureggiante. Secondo la leggenda il castello ospiterebbe ancora il fantasma della fantomatica regina Medusa.
  • 39.9363898.9127786 Tomba dei Giganti di Paule Luturru.


Eventi e feste[modifica]

Costume tradizionale di Samugheo
  • A Maimone. A febbraio o marzo.. Carnevale antico samughese.
  • Tessingiu - Mostra dell'artigianato sardo. Da luglio ad Agosto oppure fino a Settembre. Esposizione e vendita di tappeti locali.


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

  • 39.9426948.936251 Blue Rose, Via Kennedy 22, +39 0783 64141, +39 348 4760258. Gio-Mar 7:00-0:30. Bar-pizzeria.
  • 39.9438898.9379442 Da Fabrizio, Via Santa Croce 62/A, +39 350 5291821. Mar-Dom 17:00-22:00. Pizzeria.
  • 39.9466678.9394173 Giuliano Emanuele, Via Vittorio Emanuele 6, +39 0783 631016. Pizzeria.

Prezzi medi[modifica]

  • 39.9519178.94554 Perdighe, Via Antonio Gramsci 203, +39 0783 64490. Ristorante.


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]

Numeri utili[modifica]

Farmacie[modifica]


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]



Nei dintorni[modifica]


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