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Greve in Chianti
Vista della piazza nel lato opposto della chiesa
Stato
Regione
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
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Greve in Chianti
Sito istituzionale

Greve in Chianti è una città toscana in provincia di Firenze.

Da sapere[modifica]

Greve in Chianti (ha aggiunto la denominazione "in Chianti" nel 1977, con l'ingresso nella sottozona Classico del Chianti) è situato sulla via Chiantigiana, che unisce Firenze con Siena passando attraverso il suggestivo panorama del Chianti.

Cenni geografici[modifica]

Il territorio del comune di Greve in Chianti si estende tra i Monti del Chianti e i colli fiorentini. Presenta caratteri della media collina e nella sua parte più meridionale quelli tipici di un ambiente di montagna. Il dislivello altimetrico va da un minimo di 130 m s.l.m. nell'abitato del Ferrone fino ad un massimo di 892 m s.l.m. presso la vetta del Monte San Michele.

Quando andare[modifica]

Il clima cambia molto da località a località, variando l'altitudine e la morfologia. Le estati sono, ovunque, più fresche di quelle del centro di Firenze; gli inverni, nelle vallate, sono più rigidi con temperature minime che possono scendere di svariati gradi sotto lo zero. La neve, in talune località del comune, è frequente anche se non rimane mai al suolo per molti giorni.

Cenni storici[modifica]

Fin dal Medioevo la storia di Greve è legata alla sua piazza principale che ha sempre esercitato la funzione di mercatale. Il borgo era una semplice dipendenza del castello di Montefioralle ma grazie alla sua posizione, è situato nel punto in cui si incontravano le vie di collegamento tra il Valdarno, la Val di Greve e la via che da Firenze attraverso le Colline del Chianti conduceva nel senese, poté diventare il principale mercatale della zona. La piazza dalla caratteristica forma di triangolo allungato è per gran parte circondata da portici ed al centro è posta la statua dello scultore Romeo Pazzini raffigurante Giovanni da Verrazzano. Uno dei vertici della piazza è occupato dalla chiesa parrocchiale dedicata alla Santa Croce (XIX secolo).

Dal punto di vista storico-amministrativo, prima di entrare nella Provincia di Firenze, Greve faceva parte del vicariato di San Giovanni Valdarno, anche se al confine col vicariato di Certaldo (di cui faceva parte la provincia del Chianti, attualmente tutta compresa nella Provincia di Siena).

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Greve in Chianti

Frazioni[modifica]

Greve in Chianti si divide nelle seguenti frazioni: Chiocchio, Cintoia Bassa, Dudda, Ferrone, Greti, Montefioralle, Lamole, Lucolena in Chianti, La Panca, Panzano in Chianti, Passo dei Pecorai, Poggio alla Croce, San Polo in Chianti, Strada in Chianti.

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

  • 43.80876311.2029051 Aeroporto di Firenze-Peretola (Aeroporto Amerigo Vespucci, IATA: FLR). Distando circa 27 km è sicuramente l'aeroporto più comodo per coloro che devono prendere questo mezzo per avvicinarsi. Una volta usciti dall'aeroporto è possibile prendere un taxi per recarsi a destinazione o verso il più comodo e più economico trasporto pubblico. Sono anche presenti servizi di noleggio scooter e automobili. Aeroporto di Firenze-Peretola quì su Wikivoyage Aeroporto di Firenze-Peretola su Wikipedia aeroporto di Firenze-Peretola (Q707731) su Wikidata

In auto[modifica]

L'autostrada A1 è la principale arteria che connette Greve al resto d'Italia. Non essendoci un'uscita dedicata, per chi viene da sud è preferibile uscire a "Incisa Valdarno" proseguendo in direzione Figline Valdarno e da lì seguire indicazioni per Greve in Chianti. Chi viene da nord invece è opportuno che esca a "Firenze sud" imboccando successivamente la SR 222 (Chiantigiana) in direzione Greve in Chianti.

In treno[modifica]

Non sono presenti stazioni ferroviarie nel comune di Greve In Chianti. Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di: Incisa in Val D'arno, Figline Valdarno, Rovezzano, Vicchio e San Piero a Sieve. Una volta arrivati in queste stazioni è necessario prendere altri mezzi di trasporto (taxi o autobus) per arrivare a destinazione.

Dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella è possibile prendere un pullman presso l'antistante capolinea.

In autobus[modifica]

Il mezzo più comodo per raggiungere Greve è tramite i pullman interurbani della acvbus.

Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Architetture religiose[modifica]

Le principali chiese del comune di Greve in Chianti sono:

  • 43.58146911.3175891 Propositura di Santa Croce. All'interno si trovano l'affresco trecentesco con la Madonna col Bambino, già nel tabernacolo della antistante piazza del Mercatale, il trittico con Madonna e santi di Bicci di Lorenzo, l'Annunciazione di scuola fiorentina del XIV secolo, un Crocifisso ligneo del Trecento e il ciborio attribuito a Santi Buglioni. Propositura di Santa Croce su Wikipedia Propositura di Santa Croce (Q3923989) su Wikidata
  • 43.64347211.3232252 Pieve di San Donato a Mugnana. La Pieve di San Donato a Mugnana sorge sul terreno che fu di proprietà dei Bardi di Vernio. A partire dal Trecento, epoca nella quale le fu dato uno stile romanico, la Pieve ha subito negli anni diverse ristrutturazioni e nel 1934 fu ricostruita. Non molto distante dalla Pieve c'è un piccolo cimitero che è stato ristrutturato in epoca recente. Chiesa di San Donato a Mugnana su Wikipedia chiesa di San Donato a Mugnana (Q3669934) su Wikidata
  • 43.420211.29773 Pieve di San Leolino (Panzano in Chianti). È ricordata fin dal X secolo con la denominazione di San Leolino a Flacciano, ma l'attuale edificio, di impianto romanico a tre navate spartite da pilastri quadrangolari, coperte da capriate lignee, risale al XII secolo ed è preceduto da un porticato del XVI secolo. Sulla destra si trova un chiostro trecentesco. Pieve di San Leonino in Conio su Wikipedia pieve di San Leonino in Conio (Q3904642) su Wikidata
  • 43.58438911.2924894 Pieve di San Cresci. L'antica chiesa è intitolata ad uno dei più importanti evangelizzatori del contado fiorentino. Il suo suggestivo esterno in stile romanico risale al XII secolo; vi è stato aggiunto un portico nel XV, con arco a tutto sesto e due bifore, le cui colonnine sono sormontate da capitelli cubici e pulvini a gruccia, completato da un secondo ordine agli inizi dell'Ottocento, ad imitazione del sottostante. Pieve di San Cresci (Greve in Chianti) su Wikipedia pieve di San Cresci (Q3904540) su Wikidata
  • 43.58587211.2720145 Pieve di San Pietro a Sillano. È citata nelle pergamene della Badia a Passignano già nell'anno 884. La Pieve fu poi confermata ai vescovi di Fiesole dai pontefici Pasquale II e da Innocenzo II rispettivamente nel 1003 e nel 1034. Pieve di San Pietro (Greve in Chianti) su Wikipedia pieve di San Pietro (Q3904694) su Wikidata
  • 43.68192211.3621836 Pieve di San Miniato di Rubbiana. La sua esistenza è attestata fin dal 1015. Vi si conserva ancora una lapide che ricorda un vetusto rifacimento e la consacrazione della chiesa, avvenuta nel 1077 ad opera del cardinale Pietro Igneo e del vescovo di Fiesole Guglielmo. L'edificio romanico, in parte ristrutturato in epoca moderna, specialmente il campanile e la facciata, è diviso all'interno in tre navate con presbiterio rialzato e abside semicircolare, al cui centro si apre una piccola finestra a doppio strombo con archivolto in laterizio. Pieve di San Miniato di Rubbiana su Wikipedia pieve di San Miniato di Rubbiana (Q3904675) su Wikidata
  • 43.66754411.2855757 Chiesa di Santa Cristina a Pàncole. Della santa titolare, particolarmente venerata sul territorio, si conserva un prezioso reliquiario di bronzo dorato e smaltato risalente al XV secolo. Chiesa di Santa Cristina (Pàncole) su Wikipedia chiesa di Santa Cristina (Q3672989) su Wikidata
  • 43.61827511.3623038 Pieve di San Pietro (Cintoia). Essa è menzionata già nel 989 in una pergamena di Badia a Passignano. A questa chiesa appartiene un fonte battesimale in pietra serena del secolo XII che, rubato negli anni sessanta, fu poi recuperato e destinato alla Pieve di San Pancrazio di Castelnuovo dei Sabbioni, vicino a Cavriglia.
    La chiesa di San Pietro a Cintoia custodiva anche una pala robbiana, Tabernacolo Eucaristico tra i Santi Pietro e Paolo. Questa pala fu poi trasferita nella chiesa de La Panca.
    Pieve di San Pietro a Cintoia su Wikipedia pieve di San Pietro a Cintoia (Q3904696) su Wikidata
  • 43.54979711.3555929 Chiesa di San Donato a Làmole. È costruzione di stile romanico, trasformata nel 1860. Chiesa di San Donato (Lamole) su Wikipedia chiesa di San Donato (Q3669916) su Wikidata
  • 43.60493311.31387810 Chiesa di San Donato a Citille. È una delle più antiche chiese del territorio di Greve. Consacrata nel 1072, era posta sulla strada che collegava le due Badie vallombrosane: Passignano e Montescalari. Chiesa di San Donato (Citille) su Wikipedia chiesa di San Donato (Q3669913) su Wikidata
  • 43.64889211.33037211 Chiesa di San Martino a Sezzate. Nella chiesa c'è una pianeta in damasco verde, con disegno a maglie ogivali, formate da una serie di tralci verticali arricciolati, che hanno al centro un mazzo di fiori. Questa pianeta, attribuita alla Manifattura toscana del secolo XVII, reca in basso l'arme dei Bardi di Vernio, scaccata di rosso, inquartata con l'arme degli Strozzi, raffigurata da tre crescenti. È uno stemma matrimoniale che fa riferimento alle nozze di Carlo Bardi, figlio di Ottaviano, nel 1601 con Maria Maddalena, figlia del senatore Piero Strozzi, la quale morì nel 1613; Carlo Bardi morì il 4 aprile 1646. Chiesa di San Martino a Sezzate su Wikipedia chiesa di San Martino a Sezzate (Q3671110) su Wikidata
  • Chiesa di San Silvestro a Convertoie. Da questa chiesa proviene una piccola finestrella di vetro, che attualmente è nel Museo di San Francesco (Greve in Chianti), dopo essere stata depositata nel Seminario di Fiesole, la quale rappresenta San Silvestro in una mandorla, dentro una decorazione a raggi e lingue di fuoco. Il santo è in atteggiamento benedicente, vestito da papa, con piviale e veste gialla, in capo ha la tiara. Esso tiene in mano un quadretto con i volti di San Pietro e San Paolo, sotto di lui è raffigurato un cherubino. Chiesa di San Silvestro a Convertoie su Wikipedia chiesa di San Silvestro a Convertoie (Q3672059) su Wikidata
  • 43.57323111.3868512 Chiesa di Santo Stefano a Lucolena. Chiesa di Santo Stefano a Lucolena su Wikipedia chiesa di Santo Stefano a Lucolena (Q3674322) su Wikidata
  • 43.58083911.30351913 Chiesa di Santo Stefano (Montefioralle). Di originaria struttura gotica, fu rimaneggiata tra il XVII e il XVIII secolo con l'aggiunta di altari barocchi e subì altri rifacimenti nel XIX secolo. Chiesa di Santo Stefano (Montefioralle) su Wikipedia chiesa di Santo Stefano (Q3674296) su Wikidata
  • 43.63399211.34226414 Chiesa di Santa Maria (Cintoia). Alla chiesa di Santa Maria a Cintoia appartiene un dipinto, La Madonna col Bambino, che è un probabile pezzo di un polittico, attribuita al Maestro di San Niccolò, pittore di estrazione orcagnesca della metà del Trecento. Chiesa di Santa Maria a Cintoia (Greve in Chianti) su Wikipedia chiesa di Santa Maria a Cintoia (Q3673554) su Wikidata
  • 43.54807211.31052515 Chiesa di Santa Maria (Panzano in Chianti). Edificio di culto in stile neoromanico costruita tra il 1890 e il 1903. Chiesa di Santa Maria (Greve in Chianti) su Wikipedia chiesa di Santa Maria (Q3673222) su Wikidata
  • 43.66058311.29827516 Chiesa di San Cristoforo. La Chiesa di San Cristoforo si trova a Strada in Chianti, una frazione di Greve in Chianti. Appartenente alla diocesi di Fiesole, dipendeva nel 1083 dalla pieve dell'Impruneta ma conserva poche tracce dell'antica struttura romanica. Chiesa di San Cristoforo (Strada in Chianti) su Wikipedia chiesa di San Cristoforo (Q3669826) su Wikidata
  • 43.60992811.28606117 Chiesa di Santa Maria a Vicchiomaggio. Nel Museo di San Francesco si trova una campana in bronzo appartenente a questa chiesa. La campana reca un'iscrizione in caratteri gotici per la Vergine e la data incisa è quella del 1312. Sull'occhiello della presa è visibile un giglio, che dimostra la produzione fiorentina dell'opera. Chiesa di Santa Maria a Vicchiomaggio su Wikipedia chiesa di Santa Maria a Vicchiomaggio (Q3673613) su Wikidata
  • 43.54811911.33987518 Cappella di Santa Maria della Neve a Montagliari. Posta su di una altura che domina la vallata, fu eretta nel 1632 dalla famiglia Gherardini ed è di proprietà privata. Presenta il tipico impianto di epoca barocca ad unica navata e portico esterno. Cappella di Santa Maria della Neve a Montagliari su Wikipedia cappella di Santa Maria della Neve a Montagliari (Q3657699) su Wikidata
  • 43.53361911.29920619 Oratorio di Sant'Eufròsino (Panzano in Chianti). L'Oratorio presenta una struttura risalente al XV secolo, con tetto a capanna voltato a crociera ed unica navata chiusa da una scarsella. Un grande arco trasversale con capitelli in pietra serena scolpita a fogliami divide la navata dal presbiterio. Nella parete di fondo del presbiterio si erge un monumento funebre gotico, un'edicola, che conteneva i resti del santo, e che conserva un affresco trecentesco raffigurante Santa Caterina. L'edicola è formata da tre mensole con decori laterali e con lo stemma della famiglia Peruzzi, che sostengono il piano. Oratorio di Sant'Eufròsino su Wikipedia oratorio di Sant'Eufròsino (Q3884809) su Wikidata
  • Oratorio di San Giusto a Montemartiri. L'origine dell'oratorio si trova nel 1102 nella bolla di Pasquale II per il vescovo di Fiesole. Il Papa dava conferma al vescovo del possesso dell'oratorio (ecclesiam Sancti Justi sitam in Monte Rantuli - come era chiamato nei tempi più antichi) e da ciò si evince che esso esistesse già. Questo oratorio era dedicato a San Giusto, che era stato martirizzato qui durante la persecuzione di Decio nel 250. Molto probabilmente in questo luogo, prima della costruzione dell'oratorio, si praticava il culto pagano, come fa pensare un timbro in bronzo - (doliare) di epoca romana, (I secolo d. C.), rinvenuto nei pressi di Chiocchio, la cui provenienza è ritenuta essere San Giusto. Questo timbro raffigura Ercole e presenta la scritta in greco: EPA, (ERA-KLES).
    A questa bolla faceva seguito un'altra, quella di Innocenzo II nel 1134, analoga alla precedente. Nel contratto fra il pievano di Cintoia e la Confraternita di San Giusto a Montemartiri del 1544 si apprende che la Confraternita si riunì per restaurare l'oratorio che era stato devastato dall'assedio di Carlo V (1529-1530) a Firenze.
    Oratorio di San Giusto a Montemartiri su Wikipedia oratorio di San Giusto a Montemartiri (Q3884686) su Wikidata
  • 43.67170311.36281420 Chiesa di San Polo (San Polo in Chianti). Conserva ancora in parte la struttura romanica dell'XI secolo con campanile a torre. Chiesa di San Polo (San Polo in Chianti) su Wikipedia chiesa di San Polo (Q3671822) su Wikidata

Architetture civili[modifica]

  • 43.64450811.29986421 Villa Brody. Pensata come casa per vacanze per l'industriale Brody e la sua famiglia, la villa è stata realizzata tra il 1972 e il 1973 su progetto dell'architetto Roberto Monsani. La denominazione di villa Brody è rimasta all'edificio anche dopo il passaggio di proprietà allo stesso architetto Monsani, avvenuto pochi anni più tardi. Villa Brody su Wikipedia Villa Brody (Q4011842) su Wikidata
  • 43.55658611.33703222 Villa Vignamaggio. Dove fu girato completamente il film Molto rumore per nulla nel 1993 con Emma Thompson, Denzel Washington, Keanu Reeves, Michael Keaton e Robert Sean Leonard di Kenneth Branagh. Villa di Vignamaggio (Q65966485) su Wikidata

Architetture civili[modifica]

Tra le quali abbiamo:

  • 43.601611.285223 Castello di Verrazzano. Al quale è annessa una cappella in cui si trova una tavola del Ghirlandaio, l'Eterno Padre. Una torre di avvistamento nel corpo del castello, una separata più in alto. Nel 1485 vi nasce Giovanni da Verrazzano, esploratore, navigatore, discopritore il 17 aprile 1524 della baia ove oggi sorge New York. In suo onore la città di New York intitolò il ponte all'epoca (1963) con la campata sospesa più lunga del mondo (Verrazzano Narrow Bridge). Castello di Verrazzano su Wikipedia castello di Verrazzano (Q2970958) su Wikidata
  • 43.64367811.32757524 Castello di Mugnana. Nel XIV secolo il Castello di Mugnana, i cui precedenti proprietari erano gli Amidei, divenne proprietà della famiglia fiorentina dei Bardi. Questo castello faceva parte dell'antica Lega di Cintoia. La sua torre era alta in origine circa sessanta metri, ma poi fu ridotta per motivi militari. La sua costruzione e anche quella delle mura risale agli anni precedenti al XIV secolo.
    Il castello fu danneggiato dagli Aragonesi alleati di Siena nella guerra contro Firenze (1530) e, nel 1890, a causa di un terremoto. Le sue mura, al centro delle quali c'è il cassero (la cui costruzione risale alla seconda metà del Duecento), hanno avuto molti restauri.
    Castello di Mugnana su Wikipedia castello di Mugnana (Q3662758) su Wikidata
  • 43.64893111.33041925 Castello di Sezzate. La cinta muraria ha andamento quasi circolare ed è formata da edifici che compongono l'abitato. La sua torre si trovava nel punto più elevato e di essa resta la parte basamentale. Nel castello dominò la famiglia Bardi, i quali esercitarono il patronato anche nella vicina chiesa di San Martino a Sezzate. Castello di Sezzate su Wikipedia castello di Sezzate (Q3662896) su Wikidata
  • 43.609311.285526 Castello di Vicchiomaggio. Il nome Vicchio significa vico, borgo, originato da viclum, viculum. In origine il castello si chiamava Vicchio dei Lambardi, perché apparteneva a questa famiglia nell'epoca longobarda ed esso è ricordato fino dal 957, nei documenti della Badia di Passignano del X e XI secolo. Il castello apparteneva a Littifredo Nobile, figlio di Adolardo, nel 957. Castello di Vicchiomaggio su Wikipedia castello di Vicchiomaggio (Q3662956) su Wikidata
  • 43.59831411.32628127 Castello di Uzzano. Questo castello conserva i resti della rettangolare cerchia muraria, costruita in bozze di arenaria; la sua torre risale alla seconda metà del XIII secolo e la prima metà del XIV secolo e fu ricostruita dopo che i Ghibellini l'ebbero demolita, insieme alle mura, nel 1269. I resti del castello furono inglobati in un edificio costruito su disegno dell'Orcagna e ampliati successivamente. Castello di Uzzano su Wikipedia castello di Uzzano (Q3662937) su Wikidata
  • Castel Ruggero (In località Tizzano).

Musei[modifica]

Il museo San Francesco
Vecchie botti nel museo del vino
  • 43.583111.315428 Museo di San Francesco. Il Museo di San Francesco è stato inaugurato il 7 settembre 2002, nel complesso dell'ex convento di San Francesco. Nell'oratorio si trova una terracotta policroma rappresentante la Deposizione della bottega di Baccio da Montelupo, contornata da una ghirlanda robbiana; un bassorilievo del Quattrocento in marmo che rappresenta San Francesco e un'Annunciazione del Trecento di un anonimo pittore fiorentino proveniente dalla Chiesa di Santa Croce a Greve in Chianti; nella sagrestia si trovano antichi tessuti. Nel piano superiore ci sono due sale, una con dipinti di Jacopo Vignali e altri quadri del Seicento; l'altra presenta arredi di chiese, oreficeria, calici, pissidi, ostensori. Museo di San Francesco (Greve in Chianti) su Wikipedia Museo di San Francesco (Greve in Chianti) (Q3868181) su Wikidata
  • Museo del vino. Il museo presenta su ottocento metri quadrati circa, una raccolta di oggetti e immagini che racconta la storia della viticoltura di Greve. È allestito dai fratelli Falorni all'interno delle vecchie cantine di Greve (ex cantine Mirafiori).


Eventi e feste[modifica]


Cosa fare[modifica]

Tour del vino[modifica]

  • Angela's Tuscan Wine Tours. La guida turistica autorizzata offre una serie di tour enologici privati e condivisi della zona vinicola del Chianti Classico, della zona del Brunello e dell'itinerario dei Castelli del Chianti. I tour includono due degustazioni, un pranzo leggero e una visita speciale come un villaggio medievale.
  • Discovery Chianti Bike & Walking Tours, . Discovery Chianti è il modo più naturale per esplorare questa meravigliosa terra. Solo coloro che sono nativi di questa bellissima regione possono aiutarti a scoprire e apprezzare davvero tutta la sua bellezza e il suo fascino unici. Il team di Discovery Chianti è composto interamente da persone nate e cresciute nella zona.

Aziende vinicole[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]

Spettacoli[modifica]

  • 43.58308611.3189141 Teatro Boito. La struttura offre programmazione sia teatrale che cinematografica capace di rispondere alle esigenze culturali dell'area dei Comuni del Chianti. Nel 2010 è stato installato il digitale e il 3D. Il cinema offre 299 posti in totale di cui 244 in platea e 55 in galleria. Teatro Boito su Wikipedia teatro Boito (Q3981920) su Wikidata


Dove mangiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]

  • Restaurant Villa Sangiovese, Panzano, +39 055 85 24 61, fax: +39 055 85 24 63. Vista panoramica su vigneti, ulivi e cipressi delle colline del Chianti.


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]

  • Albergo del Chianti. In una vecchia torre, nella piazza principale della città. La hall dell'hotel è davvero bella grazie al proprietario che è un collezionista di mobili antichi toscani in "arte povera".
  • Casa al Monte di Sopra, Località Casa al Monte - Panzano in Chianti, +39 055852315, +39 3381975302, . Il grande casale che è stato costruito nel corso dei secoli attorno a una vecchia torre, risale al XIII secolo. La Villa è perfettamente attrezzata e può accogliere comodamente fino a 9 persone.
  • Villa Le Barone, Panzano, +39 055852621, fax: +39 055852277, . Antica casa padronale costruita nel Medioevo e ora trasformata in un hotel di lusso di charme, che unisce il fascino del vecchio mondo e la tecnologia contemporanea.

Prezzi elevati[modifica]

  • Villa Bordoni, 31-32 Via Cresci, +39 055 8546230, fax: +39 055 8519114, . La nobile villa del XVI secolo domina uno straordinario punto panoramico sulle incontaminate colline del Chianti, orgogliosa di essere tra i "60 migliori nuovi hotel del mondo" di Condé Nast Traveller.
    Parte dell'omonimo hotel, il ristorante Villa Bordoni è composto da due sale intime che si aprono su un giardino all'italiana, profumate dal bouquet di rose fiorentine che si snodano lungo i suoi muri di pietra. Per coloro che preferiscono cenare sotto le stelle o guardare il sole tramontare lentamente dietro le colline del Chianti, tavoli a lume di candela sono punteggiati tra le palme e le siepi di bosso. Nei mesi più freddi, il camino è acceso per fare un fuoco scoppiettante. La cantina è scolpita direttamente dalla roccia su cui sorge la Villa. Precedentemente un sotterraneo attaccato a una torre di avvistamento fortificata, risale all'XI secolo ed è tutto ciò che rimane della struttura originale. Nella lista dei rossi sono presenti molte annate difficilmente reperibili e icone del vino toscano come Querciabella, Fontodi, La Massa e Poggio Scalette, mentre tra i bianchi si trovano principalmente quelli delle regioni del nordest quali Alto Adige e Friuli.


Sicurezza[modifica]


Come restare in contatto[modifica]


Nei dintorni[modifica]


Altri progetti

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