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Castellaro Lagusello
Stato
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Territorio
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Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Castellaro Lagusello
Sito del turismo

Castellaro Lagusello è un centro del Mantovano in Lombardia.

Da sapere[modifica]

Castellaro, frazione del comune di Monzambano, sorge su una collina che si affaccia su un lago a forma di cuore. La località fa parte de I borghi più belli d'Italia ed è stata premiata con la bandiera arancione dal Touring Club Italiano. Si trova a pochi kilometri dal Lago di Garda.

Nel 2011 è stato dichiarato dall'UNESCOUNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità, tra i Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi.

Cenni geografici[modifica]

Immersa in un contesto naturalistico di pregio, la zona è inserita nell'area protetta della Riserva naturale Complesso morenico di Castellaro Lagusello e nel Parco regionale del Mincio.

Quando andare[modifica]

 Clima gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
 
Massime (°C) 4 8 13 17 22 26 29 28 24 18 10 5
Minime (°C) -3 -1 3 7 11 15 18 17 14 9 3 -2
Precipitazioni (mm) 60 54 64 69 92 75 73 85 62 84 74 54

Visitabile tutto l'anno, ma la stagione più indicata è la primavera. Da evitare la visita nelle domeniche di agosto.

Cenni storici[modifica]

Il borgo medievale fortificato ha origini molto antiche. Una bolla di papa Eugenio III del 1145 fa cenno alla Plebem de Castelaro. La fortificazione iniziò nel XII secolo con la erezione delle mura e di dieci torri, oggi ridotte a quattro. Il borgo fu a lungo conteso dai signori del tempo: Bonacolsi, Scaligeri, Visconti, Gonzaga e Repubblica di Venezia.

Il fortilizio fu a lungo mira dei Gonzaga nel Quattrocento, ma i marchesi mantovani non riuscirono a mantenerne uno stabile possesso, tanto che già a metà del secolo tornò sotto la Repubblica di Venezia, nella provincia veronese attraverso il podestà di Peschiera. La Serenissima lo mise all’asta nel 1637 e fu acquistato con una somma 545 ducati dal conte Madernino Arrighi. L'attuale collocazione lombarda è dunque molto più recente e risale a Napoleone il quale, ceduto il Veneto all'Austria, trattenne a sé il borgo per esigenze di difesa militare.

Lo stesso generale, nel suo piano di razionalizzazione amministrativa del 1803, annetté il paese a Monzambano. Dopo un iniziale tentennamento, il provvedimento fu definitivamente riconosciuto anche dagli austriaci con decreto governativo del 1 luglio 1816.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Castellaro Lagusello

Il centro è visitabile solo a piedi. Vie principali:

  • Piazza Generale Orlandi
  • Via Castello
  • Via Lazzaretto
Via Castello, ingresso al borgo
Centro storico


Come arrivare[modifica]

Veduta del borgo
Veduta

In aereo[modifica]

In auto[modifica]

  • Da Mantova città: SS 236BIS per Marmirolo, continuare per la SP 21, SP 27, proseguire per Valeggio sul Mincio, poi per la SP 28, SP 74 e seguire le indicazioni per Monzambano;
  • Dal casello di Mantova nord: Uscita dell'Autostrada A22, imboccare la SS 236BIS per Marmirolo, continuare per la SP 21, SP 27, proseguire per Valeggio sul Mincio, poi per la SP 28, SP 74 e seguire le indicazioni per Monzambano;
  • Dal casello di Sirmione: Uscita dell'Autostrada A4 a Sirmione, proseguire per Pozzolengo, prendere la SP 18, SP 74 e seguire le indicazioni per Monzambano.

Parcheggio[modifica]

  • parcheggio 45.3749210.634721 Area di sosta, In prossimità di piazza Gen. Orlandi.

In treno[modifica]

In autobus[modifica]

In bici[modifica]


Come spostarsi[modifica]

Veduta delle mura

In auto[modifica]

Aree sosta per camper[modifica]

Area di sosta attrezzata più vicina:

A piedi[modifica]

Il migliore modo per esplorare il borgo è passeggiare a piedi.

Cosa vedere[modifica]

Cinta muraria
  • 45.3719210.634961 Cinta muraria. Eretta nel XII secolo a difesa del borgo.
Oratorio di San Giuseppe
  • 45.3723410.63482 Oratorio di San Giuseppe (Privato, visitabile su richiesta). L'oratorio, in stile barocco, è attiguo a Villa Arrighi e fu costruito nel 1727, come appare dalla scritta sulla facciata.
    L'interno ad aula con volta a botte, dove si distinguono la navata dal presbiterio, è ricco di sculture e dipinti settecenteschi. Le statue raffigurano i santi Luigi Gonzaga, Giovanni Nepomuceno, Vincenzo Ferreri e Francesco di Paola.
    Le tele di forma circolare raffigurano i santi Elisabetta d'Ungheria, Agostino, Teresa d'Avila e Anna, quest'ultima ritratta in una scena nota come L'educazione della Vergine.
    Le tele maggiori riguardano episodi della vita di san Giuseppe: nella parete di destra Lo sposalizio della Vergine, a sinistra la Sacra famiglia, nella pala dell'altare il Transito di san Giuseppe, stesso soggetto della tela conservata in sagrestia.
    Oratorio di San Giuseppe (Castellaro) su Wikipedia oratorio di San Giuseppe (Q16584841) su Wikidata
Chiesa di S. Nicola
  • 45.3730110.63573 Chiesa di San Nicola di Bari, Via Castello (All'interno del borgo fortificato). Venne riedificata su un tempio romanico preesistente tra il 1741 e il 1743. L'interno della chiesa è a navata unica.
    Lungo la navata quattro cappelle, inframezzate sul lato sinistro dal pulpito, di forme barocche che richiamano quelle della cantoria posta sulla porta d'ingresso, dove è collocato l'organo, e sul lato destro dalla tela della Presentazione di Maria al tempio, attribuita a Agostino Ugolini, come le stazioni della Via Crucis che coronano l'intera aula.
    Entrando a sinistra, subito dopo la vasca battesimale di forme cinquecentesche, reperto della chiesa precedente, si incontra la cappella dell'altare della Madonna della Cintura, detta anche Madonna della consolazione, con tela settecentesca attribuita alla bottega dei Cignaroli, posta in una cornice intagliata e dorata.
    La seconda è la cappella del Sacro Cuore, già denominata della Trasfigurazione, sede nel secolo XVI della confraternita del Santissimo Sacramento o del Corpus Domini.
    La cappella di San Giuseppe, la seconda a destra, ha una tela, inserita in una cornice neoclassica, che raffigura la Madonna del Carmelo.
    La cappella della Madonna del Rosario, la prima a destra, coronata dalle tele seicentesche dei misteri del Rosario, contiene la pregevole scultura quattrocentesca raffigurante la Madonna col Bambino, intagliata in legno, dorata e dipinta.
    Chiesa di San Nicola di Bari (Castellaro) su Wikipedia chiesa di San Nicola di Bari (Q16540342) su Wikidata
Castello
  • Attrazione principale45.3733110.635814 Castello e Torre dell'orologio, Via Castello. Eretto nel XII secolo e riadattato dagli Scaligeri, signori di Verona, fu da sempre molto conteso a causa della sua posizione strategica. Passò di mano ai Visconti, ai Gonzaga e alla Serenissima Repubblica di Venezia. Nel 1600 venne ceduto dalla Serenissima Repubblica di Venezia ai Conti Arrighi che ne trasformarono una parte in loro residenza. Sulla torre è possibile salire per ammirare il paesaggio circostante. Castello di Castellaro Lagusello su Wikipedia castello di Castellaro Lagusello (Q3662548) su Wikidata
Riserva naturale Complesso morenico di Castellaro Lagusello
  • 45.366410.64385 Riserva naturale Complesso morenico di Castellaro Lagusello. La Riserva naturale Complesso morenico di Castellaro Lagusello è istituita a protezione dell'anfiteatro morenico del Lago di Garda, caratterizzato da paludi, torbiere e un piccolo lago, nonché da colline coltivate a frutteto e terreni prativi.
    Di particolare importanza sono l'fauna ittica e l'avifauna che nidifica lungo il lago e nei boschi della riserva.
    Riserva naturale Complesso morenico di Castellaro Lagusello quì su Wikivoyage Riserva naturale Complesso morenico di Castellaro Lagusello su Wikipedia riserva naturale Complesso morenico di Castellaro Lagusello (Q3936547) su Wikidata
Laghetto
Villa Arrighi
  • 45.3721410.634817 Villa Arrighi Tacoli (privata, visitabile solo su prenotazione), +39 0376 88979. Del XVII secolo. Nel 1796 ospitò Napoleone e il suo quartier generale. Napoleone III vi soggiornò nel 1859 dopo la battaglia di Solferino e San Martino.
Sito palafitticolo Fondo Tacoli


Eventi e feste[modifica]

L'antico borgo
  • Fiera di Santa Margherita. 23 febbraio.
  • Borgo in fiore. Ultima domenica di aprile. Mostra mercato di piante e fiori.
  • Buskers Festival. Fine agosto. Rassegna internazionale artisti di strada.
  • Festa dell'uva. Metà settembre. Rievocazione storica medievale.
  • Giornata della Bandiera Arancione. Seconda domenica di ottobre. In collaborazione col Touring Club Italiano.


Cosa fare[modifica]

Tamburello Castellaro Campo Sportivo


Acquisti[modifica]

Nelle numerose cantine della zona è possibile acquistare i famosi vini Tokai, Merlot e Chiaretto.

Come divertirsi[modifica]

Via Castello
  • 45.3736610.635841 Dorsè bar, Via Castello 26, +39 0376 88905. Qui è possibile acquistare "Il fugasì", dolce tipico di Monzambano.
  • 45.373510.635892 Bar Borgo Antico, Via Bastiglia 2, +39 0376 88873. Pub, birreria e paninoteca.

Locali notturni[modifica]

A Castellaro non esistono locali notturni. Fare riferimento a Peschiera del Garda e Lago di Garda.

Dove mangiare[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Castellaro in fiore

Prezzi medi[modifica]

Prezzi elevati[modifica]

Sicurezza[modifica]


Come restare in contatto[modifica]

Veduta

Telefonia[modifica]

Il territorio di Castellaro è coperto da tutte le reti 4G disponibili sul territorio italiano.

Tenersi informati[modifica]

I quotidiani in cui trovare infomazioni su Castellaro Lagusello sono quelli che si trovano nell'articolo di Mantova.

Informazioni utili[modifica]

  • informazioni 45.3740710.636094 Infopoint, Via Castello 12, +39 345 6614141. Sab-Dom 14:30-18:00.

Nei dintorni[modifica]

Comuni confinanti
Pozzolengo Peschiera del Garda
Cavriana Custoza
Volta Mantovana Valeggio sul Mincio
Valeggio sul Mincio, il ponte visconteo
Peschiera del Garda
  • Lago di Garda — È uno dei grandi laghi lombardi; la sponda orientale è veneta, la punta a nord è trentina. Meta di turismo climatico fin dall'Ottocento, ogni paese rivierasco vive e si sviluppa con il turismo. Mete principali sono Sirmione, Desenzano del Garda, Salò, Riva del Garda, Garda, Peschiera del Garda.
  • Sirmione — Le Grotte di Catullo - resti di una immensa villa romana in posizione panoramica sulla punta del suo promontorio -, il maestoso ed elegante Castello scaligero che fortifica il porticciolo della città e le Terme ne fanno una delle mete più frequentate di tutto il lago.
  • Peschiera del Garda — Sulla riva inferiore del lago, dove si forma il Mincio, il suo nucleo storico è ancora circondato dalle mura e da quattro bastioni angolari; gli Austriaci ne fecero uno dei capisaldi del cosiddetto Quadrilatero con Mantova, Legnago e Verona. La porzione del suo territorio che si protende verso Sirmione prende il nome di Lugana, dove si produce l'omonimo famoso vino.
  • UNESCO Mantova — Capitale dei Gonzaga, emana ancora il suo sottile fascino di grande città d'arte per la quale la nomina a Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO è stata non tanto un riconoscimento, quanto una doverosa presa d'atto. Ineguagliabili le sue atmosfere antiche, i profili dei palazzi e delle cupole che si stagliano nella foschia padana avvolti dallo specchio dei suoi laghi, la sua sterminata reggia gonzaghesca che ingloba numerosi edifici nel centro città.
  • Solferino — La famosa battaglia risorgimentale del 24 giugno 1859, che vide gli austriaci sconfitti, consegnò alla storia il nome del paese, al pari del vicino centro di San Martino. Il Museo risorgimentale ricorda l'epopea di quegli anni, assieme all'Ossario che custodisce le ossa di 7.000 caduti di quella carneficina. Il paese conserva anche una rocca ed un castello gonzagheschi.
  • San Martino della Battaglia — Contemporanea a quella di Solferino, la battaglia risorgimentale legata nel toponimo al paese vide la sconfitta degli Austriaci durante la seconda guerra d'Indipendenza. Sul colle dello scontro si eleva una torre commemorativa; un ossario custodisce migliaia di resti di caduti degli eserciti contrapposti.
  • Castiglione delle Stiviere — Città della Croce Rossa e di San Luigi Gonzaga, protagonista nelle guerre del Risorgimento, fu centro gonzaghesco; conserva un bel nucleo storico che si espande sulle colline moreniche a sud del Lago di Garda. Nel dopoguerra ha vissuto una forte espansione economica che ha favorito una importante crescita demografica, facendone il centro di riferimento dell'Alto Mantovano.
  • Borghetto (Valeggio sul Mincio)
  • Gardaland — Parco divertimenti.
  • Villa e parco giardino Sigurtà Valeggio sul Mincio — Villa veneta costruita tra il 1690 e il 1693 in stile classicista. Nel 1859, durante gli scontri della seconda guerra d'indipendenza italiana divenne il quartier generale dell'imperatore austriaco Francesco Giuseppe. Successivamente fu anche dimora dell'imperatore francese Napoleone III.

Itinerari[modifica]

Colline moreniche del lago di Garda
  • Nelle terre dei Gonzaga — Un itinerario attraverso i centri, grandi e piccoli, che furono capitali dei rami Gonzaga cadetti: principati, marchesati, ducati che, all'interno della compagine statale mantovana, godevano di una vera e propria indipendenza, spesso battevano moneta e tenevano corti raffinate che rivaleggiavano con quella mantovana, abbellivano i propri centri urbani dotandoli di eleganti architetture – chiese, piazze, palazzi, mura, torri - e di caratteristici scorci urbani come i tipici portici gonzagheschi.
  • Colline moreniche del lago di Garda — Sui primi corrugamenti della pianura padana che si fa collina, là dove ha inizio il grande bacino lacuale del Lago di Garda, il percorso tocca paesi e città che furono dominio gonzaghesco, veneziano, scaligero, e divennero poi teatro delle sanguinose battaglie risorgimentali che furono il preludio dell'Unità d'Italia. All'importanza turistica, storica e naturalistica la zona unisce un interesse enologico in quanto area di produzione dei vini dei colli, tokai, merlot e chiaretto.
  • Luoghi della battaglia di Solferino e San Martino — L'itinerario percorre i luoghi nei quali si svolse, il 24 giugno 1859, la storica battaglia di Solferino e San Martino.
  • Via Carolingia — Itinerario europeo che attraversa i luoghi percorsi dalla corte di Carlo Magno tra l'VIII e il IX secolo per recarsi da Aquisgrana a Roma, dove papa Leone III incoronò il sovrano carolingio imperatore del Sacro Romano Impero nella notte di Natale dell'800.
  • Città murate del Veneto — Un itinerario alla scoperta delle roccaforti e della storia del Veneto.
  • Torri e castelli dell'Alto Mantovano


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