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Barile
Veduta
Stato
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Prefisso tel
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Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Barile
Sito istituzionale

Barile è una città della Basilicata.

Da sapere[modifica]

La sentita identità del paese si fonda su diversi aspetti: la mescolanza di culture, lucana e albanese, costruitasi attraverso antiche flussi migratori; la produzione di olio e vino, ancora oggi condotta con metodi tradizionali; la processione del venerdì santo, cui tutta la popolazione partecipa attivamente.

Cenni geografici[modifica]

Barile sorge a 664 m s.l.m., su due colline tufacee separate da un burrone. Si trova in provincia di Potenza, nel territorio del Vulture, e si raggiunge facilmente attraverso la strada provinciale che collega il capoluogo a Melfi. Confina con i comuni di Rionero in Vulture, Ginestra, Rapolla, Ripacandida e Venosa. Una delle due colline che caratterizzano il paesaggio del paese contiene grotte scavate nel tufo e adibite, nel passato e, in alcuni casi, ancora oggi, a cantine per la conservazione del celebre Aglianico del Vulture.

Quando andare[modifica]

I periodi migliori sono quello primaverile, in prossimità delle festività pasquali, e quello estivo, quando vengono organizzate sagre e feste. Nel mese di ottobre si svolge la vendemmia ed è possibile acquistare l'ottimo vino.

Cenni storici[modifica]

Barile è uno dei paesi di cultura arbëreshë della regione Basilicata, insieme alle comunità lucano-albanesi di Ginestra, Maschito, San Costantino Albanese e San Paolo Albanese. Le prime attestazioni di un centro abitato risalgono all’inizio del XIV secolo, quando il vescovo di Rapolla concesse l'esenzione dei tributi fiscali per un decennio, alle genti straniere che qui si fossero stabilite. Il paese si ingrandì e la popolazione aumentò dal XIV al XVII secolo a seguito dell'immigrazione di quattro ondate di colonie di greci ed albanesi, in fuga dopo la conquista da parte dei Turchi e, nel caso del secondo flusso, a seguito di un'ondata di peste.

Essi portarono i loro usi, la loro lingua e il loro culto religioso e, a differenza di quanto accadde in località limitrofe, si integrarono nella comunità e ne plasmarono la nuova identità.

Tracce della cultura arbëreshë rimangono nella toponomastica e in molte tradizioni.

Non si conosce con esattezza l'origine del toponimo: alcuni ritengono che derivi da Barrale o Barelium, termine che indicava i dazi sui greggi. Altri credono che venga dai barili di legno.

Barile è nota anche per il vino e l'olio. Il suo stemma, che mostra un barile fra due alberi d'abete e un grappolo d'uva, rimanda all'Aglianico del Vulture.

Nel 1964, nelle cantine dello Scescio, Pier Paolo Pasolini girò le scene della natività e della strage degli innocenti del film II Vangelo secondo Matteo.

Oggi la suggestiva Via Crucis del Venerdì Santo, una delle più antiche della Basilicata, richiama visitatori da tutta la regione e non solo.

Film suggeriti[modifica]

Per i suoi paesaggi, nel 1964 il paese è stato scelto da Pasolini per girare alcune scene del film "Il Vangelo secondo Matteo"

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Barile (Italia)

Le ridotte dimensioni del paese e il fascino del paesaggio rendono indispensabile muoversi a piedi.

Una passeggiata di un paio d'ore consente di vedere gli edifici di maggiore interesse, le evidenze economiche e l'ampia vista sul Parco delle Cantine.

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

Gli aeroporti più vicini sono quelli di Bari-Palese e Napoli-Capodichino.

In auto[modifica]

Per chi viene da Bari si consiglia di percorrere Autostrada Adriatica (A14) e successivamente l'Autostrada dei Due Mari (A16).

Dopo prendere SP 143, SS 93 e infine SP 90 del Macarico.

Per chi viene da Potenza si consiglia di percorrere tangenziale nord di Potenza, successivamente prendere la Potenza-Melfi con uscita a Barile.

Per chi viene dal nord si consiglia di percorrere Autostrada del Sole (A1), Autostrada Adriatica, SS 93 e prendere l'uscita di Barile.

Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Particolare della Fontana dello steccato di Barile
Barile. Parco delle cantine
Facciata della Chiesa di Sant'Attanasio e San Rocco
Barile. La volta della chiesa di San Rocco e San Attanasio
  • 40.94548915.6739261 Fontana dello steccato, Piazza Garibaldi. La Fontana dello Steccato è un particolare monumento realizzato nel 1713 su commissione di un nobile albanese. È formata da quattro pilastri, arricchita da uno stemma della patrona di Barile, la Madonna di Costantinopoli, e decorata con particolari figure apotropaiche in stile barocco che, secondo la leggenda, tengono lontano il paese da influssi magici negativi. Fontana Steccato (Q35832491) su Wikidata
  • 40.9453615.674052 Chiesa di Sant'Attanasio e San Rocco. La Chiesa di Sant'Attanasio e San Rocco risale presumibilmente al 1640, come attesta il quadro sulla volta maggiore. I terremoti del 1931e del 1980 procurarono danni alla struttura, che venne più volte restaurata. Al suo interno custodisce quattro dipinti del Seicento, di scuola napoletana. In uno di essi è rappresentato un soggetto non altrimenti noto: la Madonna con il Bambino insieme a San Rocco.
  • Parco delle cantine. Con questo nome viene indicata un'area limitrofa al paese, in cui nel tempo sono state scavate nella roccia molte delle famose cantine, destinate alla conservazione dell'Aglianico. Ancora oggi alcune vengono regolarmente utilizzate. La passeggiata attraverso di esse consente di apprezzare il paesaggio collinare e di godere di un suggestivo panorama del paese e del monte Vulture alle sue spalle.
  • Oleificio Fullone. Questo oleificio è situato all'interno di una grotta naturale e si affaccia su una delle piazze principali, all'inizio del paese. Raccoglie le olive dalle piantagioni limitrofe, prepara l'olio macinandole a freddo secondo il metodo tradizionale ed esporta i prodotti in Italia e all'estero.Barile fa parte dell'associazione nazionale "Città dell'olio"; il prodotto ha ottenuto nel 2005 il riconoscimento DOP)

Itinerari[modifica]

Per visitare la città si possono percorrere i seguenti itinerari:

  • Itinerario 1 - Via San Leonardo-Via Fiume-Via Val Di Nos-Via San Martino-Via Ponte Vecchio-Via Croce-Via Formace-Via IV Novembre-Via Largo Croce-Via Giuseppe Garibaldi -Via Gorizia-Via Vecchia Nazionale-Via Acide De Gasperi-Via Roma-Via Generale Diaz-Via San Leonardo.
  • Itinerario 2 - Via San Leonardo-Via Fiume-Via Val Di Nos-Via San Martino-Via Solferino-Corso Vittorio Emanuele-Via Roma-Corso Acide De Gasperi-Via Vecchia Nazionale-Via Gorizia-Viale della Magistratura.


Eventi e feste[modifica]

  • Via Crucis. Venerdì Santo. Una delle feste più antiche del paese. Risale al 1600, su idea del sacrestano della chiesa di San Nicola. Comprende 116 figuranti, divisi in 25 gruppi. Cristo viene impersonato da un abitante del paese, che si propone per motivi di devozione strettamente personali. La selezione viene effettuata dal parroco a seguito di un attento colloquio; alcune persone attendono anche alcuni anni.


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]


Dove alloggiare[modifica]


Sicurezza[modifica]


Come restare in contatto[modifica]


Nei dintorni[modifica]


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