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Varna
Varna - La chiesa di San Giorgio
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Varna
Sito istituzionale

Varna è un centro del Trentino-Alto Adige.

Da sapere

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Il paese è stato anche citato come “la porta del sole”, ovvero una porta tra la stretta Alta Valle Isarco e l'ampia conca di Bressanone.

Cenni geografici

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Nella Valle Isarco, è vicinissima a Bressanone da cui dista 2 km; Chiusa a 14; Vipiteno è a 27; Brunico a 31; Bolzano a 43.

Cenni storici

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Già menzionato mille anni fa in un documento, intorno all'anno 1000 del calendario gregoriano, la località di Varna si trova sulla vecchia strada del Brennero. Fin dal Medioevo albergatori ed artigiani dell'attivo traffico di carriaggi vivevano in questo importante centro di collegamento nord-sud. Numerose residenze aristocratiche, costruite da nobili ed alti funzionari del principe vescovo di Bressanone, abbelliscono oggi l'immagine e l'aspetto dell'abitato.

Con l'apertura della ferrovia del Brennero nel 1867 il paese ha subito un arresto; fino all'inizio della prima guerra mondiale da maggio ad ottobre venivano ospiti illustri da Vienna, Monaco di Baviera e da altre città per rilassarsi all'ombra dei suoi castagni. Intorno al 1910, è stato un banchiere viennese a costruire il primo albergo moderno.

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Varna (Italia)

Quartieri

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Il suo territorio comunale comprende anche i paesi di Novacella/Neustift, Scaleres/Schalders e Spelonca/Spiluck.

Come arrivare

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In aereo

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  • 46.46027811.3263891 Aeroporto di Bolzano-Dolomiti (IATA: BZO) (6 km dal centro di Bolzano), +39 0471 255 255, fax: +39 0471 255 202. apertura al pubblico: 05:30–23:00; apertura biglietteria: 06:00-19:00; il check-in per voli da Bolzano è possibile solo da 1 ora ad un massimo di 20 minuti prima della partenza. Piccolo scalo regionale con voli di linea da e per Lugano e Roma con Etihad Regional (by Darwin Air). In alcuni periodi dell'anno, la compagnia Lauda Air collega la città con Vienna una volta a settimana. Più numerosi invece i voli charter.
  • 45.39666710.8877782 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, +39 045 8095666, .
  • 45.42555610.3269443 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), +39 045 8095666, . Solo Charter

In auto

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In autobus

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  • I servizi di trasporto pubblico con pullman in Alto Adige sono gestiti da SAD


Come spostarsi

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Cosa vedere

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Cortile dell'Abbazia
L'Abbazia di Novacella
Interno della chiesa
Il Pozzo delle Meraviglie
  • Abbazia di Novacella (a Novacella). L'abbazia agostiniana di Novacella (in tedesco Augustiner-Chorherrenstift Neustift), nel comune di Varna, è una delle più prestigiose abbazie del nord Italia e dell'arco alpino, oltre che un grandioso complesso di edifici religiosi e civili. Nel maggio del 1956 papa Pio XI ha elevato la chiesa abbaziale alla dignità di basilica minore.
Il convento è stato fondato nel 1142 dal vescovo della diocesi di Bressanone beato Hartmann, con l'aiuto del burgravio di Sabiona Reginbert e della sua consorte Christina. L'abbazia appartiene alla Congregazione Lateranense Austriaca dei Canonici Regolari di San Agostino; fu diverse volte ricostruita e ampliata fino a tutto il Settecento. Fin dalla sua fondazione è stata un luogo di ricovero per i pellegrini provenienti dal Nord Europa e diretti verso Roma e la Terrasanta, dopo la dura prova dell'attraversamento dei valichi alpini.
Nel 1445 vi fu sepolto il noto poeta tardomedievale Oswald von Wolkenstein.
A seguito della soppressione degli ordini religiosi, voluta dalla rivoluzione francese e attuata da Napoleone, molte abbazie vennero soppresse in Europa. L'Abbazia di Novacella fu soppressa dal governo bavarese, allora regnante nel Tirolo, nel 1807.
Con la riunificazione del Tirolo all'Austria l'Abbazia fu ripristinata e reinvestita dei suoi diritti e beni con l'editto dell'Imperatore Francesco I nel 1816. Da quasi mille anni i Canonici Regolari di Sant'Agostino si occupano dell'educazione dei ragazzi. Infatti l'Abbazia è tuttora sede di un collegio con scuola media frequentato da studenti provenienti da Bressanone e da varie parti della provincia di Bolzano.
Oggi si visitano la grande chiesa barocca dedicata alla Madonna, ricca di opere d'arte, e gli stupendi saloni della Prelatura.
Il complesso fortificato, al quale si accede tramite un piccolo ponte coperto, è costituito da diversi edifici di diverse epoche e stili differenti (campanile in stile romanico, coro e presbiterio della chiesa e chiostro in stile gotico, chiesa e biblioteca in forme barocche e rococò) coesistono armoniosamente in uno spazio ben definito. Ancora oggi Novacella mostra l'impianto originario del XII secolo.
La chiesa di Santa Maria Assunta è stata interamente rifatta nel Settecento in stile barocco da Giuseppe Delai, mantenendo il presbiterio gotico. Conserva numerosi pregevoli dipinti e affreschi, alcuni di Matthäus Günther. Costituisce un tipico esempio del Barocco alpino e aavarese.
Al centro del cortile principale dell'abbazia si trova il pozzo rinascimentale, detto “pozzo delle meraviglie” perché sovrastato da un'edicola ottagonale sui cui lati sono raffigurate le sette meraviglie dell'antichità e sull'ottavo lato, orgogliosamente, l'abbazia stessa.
L'importante Biblioteca occupa due piani del monastero e conserva circa 65.000 volumi a stampa, soprattutto opere scientifiche e teologiche, divisi in 43 argomenti, oltre a manoscritti e codici miniati. Possiede il più piccolo manoscritto del mondo. La sala principale, capolavoro del Rococò altoatesino, è stata realizzata da Antonio Giuseppe Sartori nel 1773. Con la soppressione dell'Abbazia nel 1807 molte opere furono confiscate e andarono disperse o trasferite in Baviera. Parte di esse furono riscattate dal governo italiano dopo la prima guerra mondiale e restituite all'Abbazia, un'altra cospicua parte viene conservata alla Biblioteca Universitaria di Innsbruck.
Novacella Castello Angelo
Castello dell'Angelo (Engelsburg) viene chiamato il più notevole edificio del complesso: una rotonda di epoca romanica rimaneggiata nel coronamento ma sostanzialmente ben conservata. Edifici di questo tipo erano frequenti sulle rotte dei pellegrinaggi, richiamandosi sia ai grandi edifici romani sia alla rotonda del Santo Sepolcro di Gerusalemme. In questo caso è probabile anche una identificazione col celebre e quasi omonimo importante monumento romano.
I vini di Novacella prodotti e venduti dall'Abbazia sono eccellenti vini bianchi, degni della migliore tradizione enologica altoatesina, che contribuiscono a garantire l'indipendenza economica del complesso. Intorno all'abbazia si stendono pregiati vigneti, le cui uve nelle cantine del convento sono trasformate nei più famosi vini DOC della Valle Isarco; la produzione vinicola dell'abbazia è famosa in particolare per il Sylvaner.
  • Chiesa parrocchiale di San Giorgio. Si trova al di sopra del centro abitato ed è dedicata a San Giorgio. Venne menzionata per la prima volta nel 1325, ma soltanto nel 1668 ebbe effettivamente un sacerdote proprio. Nel 1938 divenne curazia ed infine parrocchia nel 1958.
    Il campanile neogotico è costruito in blocchi di granito, come copia della Torre Bianca (Weißer Turm) di Bressanone.
Castel Salern
  • Castel Salern (Burg Salern). Risale al XII secolo ed era posto a monte dell'abitato; i suoi resti sono ben visibili dal paese. La storia di questo castello inizia con quella di un altro: il Castel Voitsberg. Esso era sede dell'omonima famiglia e sorgeva su una collina (788 m) sopra il centro abitato di Varna in una posizione strategica da cui si dominava la confluenza tra la val Pusteria e l'alta val d'Isarco.
    A seguito di una contesa con il vescovo Bruno di Bressanone nel 1277 venne distrutto e oggi non ne rimane più alcuna traccia.
    Però proprio di fronte alla posizione del Castel Voitsberg attorno al '200 fu fatto costruire sempre dal vescovo il Castel Salern. La fortezza fu sede dell'omonima circoscrizione giudiziaria fino al XVII secolo.
    Dopo la soppressione della circoscrizione, il castello cadde lentamente in rovina e oggigiorno ne rimangono solo pochi resti, tra cui parti delle mura di cinta e del palazzetto e il muro settentrionale del mastio.
    Il rudere è ben visibile sia da Bressanone che da Varna. Per raggiungerlo si può salire in macchina da Varna prendendo la strada per Scaleres e percorrendo 3 tornanti.
    A piedi è invece possibile raggiungere le rovine attraverso un apposito sentiero: la Carl-Toldt-Weg
  • Polveriera Riga di Sotto. A est del lago di Varna sorgeva nell'area produttiva "Forch" una polveriera che custodiva esplosivi e specialmente mine anticarro. Fu utilizzata fino agli anni 90, dopo di che fu abbandonata ed in seguito suddivisa in due zone (nord e sud) da una recinzione civile, passando anche sopra ad alcune baracche dove alloggiava l'esplosivo. Ciò ha consentito lo sfruttamento della zona a due diversi utilizzatori. Accanto a quest'area si sono depositati gli scarti inerti fuoriusciti dallo scavo della galleria di base del Brennero.

Aree naturali

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  • Impianti Kneipp. Lungo la strada che sale a Scaleres si trovano degli impianti di cura all'aperto, disponibili a chiunque. Gli impianti sfruttano la teoria di Sebastian Kneipp sull'idroterapia, che sostiene che si riesce ad agevolare la circolazione sanguigna immergendo gli arti nelle acque gelide del torrente Scaleres (Schalderer Bach).
  • Piramidi di terra. A nord di Novacella si apre una vallata incontaminata, la valle di Riga (Riggertal). Sul suo versante orientale sono presenti alcune formazioni di piramidi di terra.
Lago di Varna
  • Lago di Varna. A nord della città, verso il vicino centro di Fortezza, sorge il lago di Varna (Vahrner See), un piccolo biotopo dove è anche possibile balneare. L'acqua del lago è ricca di iodio.
    Oltre a questo lago, più a valle era presente un secondo laghetto denominato lago di sotto Varna. Questo pero' fu prosciugato e bonificato nell'anno 1825 per ricavarne preziosi terreni per la coltivazione. In ricordo del lago originario l'associazione pescatori della Valle Isarco tra il 1995 ed il 1998 ha ricreato nello stesso posto dell'originale un lago artificiale per la pesca sportiva e lo ha chiamato Untersee.
    Biotopo palude del lago di Varna
    Dal 1977 una zona di 6,23 ettari adiacente al lago è protetta, perché di importanza per la sosta degli uccelli durante le migrazioni. Attorno al laghetto è possibile effettuare una passeggiata; nella parte settentrionale si trova una spiaggetta molto frequentata durante il periodo estivo. Il lago ogni anno riceve l'autorizzazione dall'ufficio provinciale per la balneazione. Nelle vicinanze è situato un piccolo campeggio.
    Lo specchio d'acqua è raggiungibile, oltre che con la macchina, anche attraverso la nuova pista ciclabile che nella zona segue uno dei percorsi medievali noti come Cammini di Santiago: la variante sud-ovest della Jakobsweg tirolese.


Eventi e feste

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Cosa fare

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  • 46.75233811.6356941 Laghetto per la pesca sportiva (Untersee), Via Brennero 125, +39 339 1370409. Creato dove si trovava il lago di sotto di Varna, che fu prosciugato, vi si può pescare anche senza il possesso della licenza da pesca la trota iridea, il pesce persico e la scardola. Vengono rilasciati dei permessi giornalieri da 11 o 17 Euro che consentono rispettivamente la cattura di 4 o 7 pesci. La trattoria esistente sul posto oltre al servizio di cucina servita sulla terrazza sul lago può fornire anche l'attrezzatura per la pesca.


Acquisti

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Come divertirsi

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Dove mangiare

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Prezzi medi

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Dove alloggiare

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Prezzi modici

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Prezzi medi

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Prezzi elevati

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Campeggi

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Sicurezza

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Farmacia


Come restare in contatto

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Poste

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Nei dintorni

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  • Bressanone Città con un importante centro storico racchiuso da mura e porte. La Cattedrale, il suo chiostro con preziosi affreschi, il Palazzo vescovile danno un'elegante impronta alla città vecchia, con caratteristici piccoli borghi che si contrappongono a slarghi urbanistici di ampio respiro.
  • Brunico Centro principale della Val Pusteria, conserva due castelli oltre a quartieri storici di buon interesse. È città di turismo alla convergenza delle vallate tributarie della Val Pusteria, tutte caratterizzate da un ambiente di particolare bellezza.
  • Chiusa La località Sabiona è la culla spirituale dell'intero Tirolo. È stata la Sede vescovile del Tirolo (diocesi di Sabiona), prima dello spostamento della stessa a Bressanone attorno all'anno 1000. Il monastero che vi sorge può essere visitato partendo da Chiusa e percorrendo a piedi il percorso di un'antica Via Crucis.
  • Vipiteno È uno dei Borghi più belli d'Italia. Il suo nucleo storico è rimasto quasi intatto nella sua conformazione del XII secolo. Solo della cinta muraria rimangono pochi tratti. Caratteristiche sono le case dotate dei particolari bovindi o Erker, balconi aggettanti coperti e chiusi.

Itinerari

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  • Castelli dell'Alto Adige Un percorso alla scoperta dei manieri altoatesini che, nati per fini militari, divennero poi in gran parte raffinate dimore signorili, centri di cultura, esempi di pregevole architettura, testimonianza della grandezza delle famiglie che li fecero edificare.



Altri progetti

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CittàUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per consentire una breve visita alla città. Utilizza correttamente i listing (la giusta tipologia nelle giuste sezioni).