Città Sant'Angelo | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Abruzzo | |
Territorio | Pescarese-teatino | |
Altitudine | 322 m s.l.m. | |
Superficie | 62,02 km² | |
Abitanti | 14.969 (2015) | |
Prefisso tel | +39 085 | |
CAP | 65013 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Michele Arcangelo (Lunedì dopo la terza domenica di settembre) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Città Sant'Angelo è una città dell'Abruzzo.
Da sapere
[modifica]Fa parte dei Borghi più belli d'Italia. Città Sant'Angelo è ubicata su di un colle del litorale adriatico abruzzese nel Pescarese-teatino. Il suo territorio ha una connotazione morfologica prettamente collinare che culmina in un lembo di terra bagnato dalle acque del Mare Adriatico, il quale divide i comuni di Silvi e di Montesilvano distanziandoli per una misura inferiore al chilometro.
Cenni storici
[modifica]Le origini di Città Sant'Angelo sono incerte ed hanno costituito sempre motivo di discussione storica. Il primo atto ufficiale reperito dove si parla del comune risale al 13 ottobre 875: vi si menzionano un porto ed un castello situati in Civitate Sancti Angeli. I numerosi ritrovamenti archeologici decisamente più antichi, tra la foce del Piomba e quella del Saline, e la presenza di piccoli aggregati urbani in corrispondenza della località oggi denominata Marina di Città Sant'Angelo fanno risalire le origini della città al periodo romano. Angulum, dal quale gli abitanti conservano ancora il nome di angolani, viene nominato da Plinio il Vecchio nella sua descrizione delle terre vestine nel libro Naturalis Historia(libro II 12.106); non è da escludere l'ipotesi di qualche storico che l'Angulum citato fosse invece la vicina Spoltore. L'abitato vestino-romano, che sarebbe stato ubicato nel vicinissimo Colle di Sale, fu probabilmente distrutto nell'alto Medioevo; i Longobardi avrebbero ricostruito il paese ex novo nell'odierna ubicazione, lasciando come traccia della loro presenza il culto dell'Angelo. Testimonianze di questo culto sono presenti sia nel toponimo, sia nello stemma comunale, che rappresenta appunto San Michele Arcangelo che uccide il dragone.
È storicamente accertato che Città Sant'Angelo fu distrutta nel 1239 da Boemondo Pissone o Pissonus, giustiziere di Federico II, in quanto i cittadini erano troppo schierati in favore del Papa Gregorio IX. Successivamente, lo stesso Imperatore concesse ai superstiti la facoltà di ricostruire l'abitato in tre casali. Lo sviluppo urbano seguì tre diversi momenti storici: la ricostruzione, iniziata dopo il 1240, del nucleo fortificato a semicerchio, delimitato attualmente da Strada Castello, Strada Minerva, Via del Ghetto e Via del Grottone. I nomi più altisonanti furono quelli degli Zizza e dei Salomone che rivestirono sempre ruoli primari all'interno della comunità angolana dell'Antico Regime. Con la venuta degli ordini monastici nella prima metà del XIV secolo si vide l'ampliamento delle chiese esistenti e la realizzazione di monasteri. Solo nel XVII secolo si conclude la ricostruzione vera e propria con il completamento di case e palazzi gentilizi della borghesia agraria.
Nei secoli seguenti il paese rinacque fiorente nonostante diversi attacchi di Angioini e Spagnoli fino alla firma del Trattato di Aquisgrana del 1748 quando la città passò definitivamente sotto il Regno di Napoli fino all'Unità d'Italia. Nel marzo del 1814 Città Sant'Angelo unitamente ai comuni di Penne, Castiglione Messer Raimondo e Penna Sant'Andrea fu protagonista delle prime sollevazioni della Carboneria del Risorgimento Italiano. La rivolta fu repressa dalle truppe di Gioacchino Murat, guidate dal generale Pepe, grazie al tradimento di un congiurato ed alla mancata adesione di diversi comuni che dopo aver dato il loro parere positivo rimasero quieti. I capi angolani della rivolta, Filippo La Noce e Domenico Marulli vennero fucilati a Penne e le loro teste furono barbaramente esposte sulla porta principale del paese mentre Michelangelo Castagna, un altro capo della rivolta riuscì a scappare trovando ricovero dalla sorella nella città di Atri.
Memorie più recenti raccontano la storia triste della seconda guerra mondiale quando nell'aprile del 1940 il Ministero dell'Interno inquadrò e prese in affitto lo stabile dell'Ex Manifattura Tabacchi per adibirlo ad unico campo di concentramento della provincia di Pescara con circa 200 posti letto dove furono carcerati uomini per lo più di nazionalità jugoslava. Il campo rimase attivo fino all'aprile del 1944; attualmente oltre ad essere un "Luogo della Memoria" ospita permanentemente il Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea.
Come orientarsi
[modifica]L'attuale impianto "a fuso" si è costituito, man mano, grazie a successive espansioni ed aggregazioni dei nuclei abitativi precedenti, fino a formare un forte coagulo urbanistico determinando la sistemazione del centro storico così come ancora oggi lo vediamo. Detto impianto è attraversato da un lungo corso, intersecato da una serie di stradine e vicoli chiusi, denominati in dialetto locale 'li ruve', entro la cinta muraria e con le porte parzialmente conservate
Quartieri
[modifica]Il suo territorio comunale comprende anche i paesi di Corso, Alzano, Annunziata, Crocifisso, Fagnano, Fonte Umano, Gaglierano, Maddalena, Madonna della Pace, Marina di Città Sant' Angelo , Piano della Cona, Piano di Sacco, Ponticelli, Sant' Agnese, San Giacomo, San Martino, San Pietro, San Rocco, San Vittorino, Sorricchio, Vertonica, Villa Cipressi e Sorripe
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- Aeroporto di Pescara (Aeroporto internazionale d'Abruzzo), Via Tiburtina Km 229,100, ☎ +39 085 4324201.
In auto
[modifica]In treno
[modifica]- Stazione a Montesilvano sulla dorsale adriatica
In autobus
[modifica]Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Collegiata Di San Michele Arcangelo. Di importante rilievo artistico è la Collegiata, dedicata a San Michele Arcangelo, ornata in facciata da un campanile alto 48 metri. Costruita anteriormente al Mille, fu ricostruita nel Trecento: il portale, decorato con un ciclo di figure simboliche è del 1326. Conserva notevoli resti di un pulpito alto-medioevale in pietra, databile tra il VII e VIII secolo. La tomba di Amico di Buonamicizia, Vescovo della Diocesi di Atri-Penne, e il portico sono quattrocenteschi. Il sarcofago, addossato al muro, è sviluppato in senso plastico su più piani. Quello centrale è occupato dall'immagine del defunto e da una lunga iscrizione che ne riassume la vita. La fabbrica continuò ad essere ampliata nel Rinascimento: il campanile, a base quadrata con un tamburo poligonale sormontato da una cuspide, è derivato da quello del Duomo di Atri, e fu rimaneggiato dopo il terremoto del 1706.
- 2 Chiesa di San Francesco, piazza IV Novembre. Costruita nel 1300 si trova lungo il corso principale della città ed è inserita in un ampio edificio conventuale oggi occupato nella massima parte dagli uffici del Comune; la chiesa rimaneggiata nel tempo a seguito dei terremoti del 1706 e 1730 ha uno stile leggermente barocco con pavimento a mosaico di diverse forme e colori con disegni floreali, la torre campanaria a pianta quadrata ne esalta la parte più antica edificata chiaramente in epoca quattrocentesca.
- 3 Chiesa di Santa Chiara, Vico III Santa Chiara. Di pianta inconsueta ha la forma di un triangolo equilatero inserito in un cerchio su cui poggia la cupola; è certamente la chiesa che più di altre ha avuto meno modifiche nel corso degli anni come è avvenuto con altre chiese cittadine. La struttura architettonica di epoca seicentesca risulta collocata in uno spazio obbligato addossato ad un precedente edificio fortificato, l'esigua dimensione della struttura fa pensare che fosse adibita a cappella privata per le Clarisse che ne occupavano l'attiguo convento.
- 4 Chiesa di Sant'Agostino. Ha una sola navata alle cui pareti sono stati addossati quattro altari ornati di stucchi e bassorilievi. È attualmente adibita ad Auditorium. È ipotizzabile che nella zona retrostante la chiesa ci fosse un castello preesistente alla distruzione della città nel 1239. Tali ipotesi vengono fatte in considerazione del toponimo originario dell'antistante via " strada del castello", dal fatto che il luogo sia il più elevato della città e che sono stati ritrovati scritti in cui si accenna ad una donazione regia nel 1314 ai frati dell'ordine degli Eremitani di Sant'Agostino per la costruzione del convento.
- 5 Chiesa di San Bernardo. Costruita nel XIV secolo ha all'interno una cripta con alcune decorazioni e due arcate che ne identificano l'originaria costruzione del 1300; successivamente la chiesa fu ceduta ai frati Riformati di San Bernardo i quali iniziarono subito la costruzione del convento. L'attuale chiesa fu progettata intorno alla seconda metà del Settecento con modifiche strutturali radicali.
- Chiesa del Salvatore (San Liberatore). Di modeste dimensioni, a navata unica, fu ricostruita nel 1788 con successivo restauro nel 1850. Si presenta con una facciata classica con finestra centrale ai lati della quale sono situate due nicchie che ospitano le statue in gesso raffiguranti l'Immacolata ed il Salvatore; è ancora visibile l'interessante torre campanaria ormai distrutta di palese ispirazione borrominiana.
- Chiesa di Sant'Antonio da Padova. Originaria del XIII secolo, sorge sul colle di Santa Chiara fuori dalle antiche mura, di cui restano preservate le quattro porte chiamate Porta Borea (o Licina), Porta Casale, Porta Sant'Egidio e Porta Nuova.
Ha all'interno una serie di decorazioni barocche animate da nicchie, edicole ed arredi sacri, il tutto decorato di stucchi con tonalità giallo, rosa ed azzurro; qui vengono conservate una reliquia del Santo donato dalla Basilica di Padova e le reliquie di San Felice martire. - Chiesa della Madonna della Pace.
- Chiesa di Sant'Agnese.
- Chiesa dell'Annunziata.
- Chiesa di Sant'Antonio (nella frazione di Villa Cipressi).
- Palazzo comunale.
- 6 Teatro comunale, Piazza IV Novembre, ☎ +39 085 9696266. Antico edificio ecclesiale trasformato in refettorio del convento francescano ed adibita dal 1856 alla sua attuale funzione.
- Cisternone. Esempio di cisterna pubblica del XIX secolo, accessibile da un cunicolo si trova al di sotto del giardino comunale.
Eventi e feste
[modifica]- Presepe vivente. Si svolge solitamente la domenica precedente il Natale; il paese viene illuminato solamente dalla luce delle torce e la cittadinanza partecipa numerosa nel ricreare l'atmosfera tipica della Palestina del I secolo e della natività.
- Festa in Corso. il primo fine settimana dopo ferragosto. È di norma una festa di tre giorni durante la quale numerosi gruppi musicali provenienti da tutta Italia e talvolta anche dall'estero esprimono il proprio genere suonando negli angoli caratteristici del paese.
- Sagra dell'uva. Consiste in una sfilata di carri allegorici che ricorda la tradizione contadina del paese. La sfilata viene aperta da un carro trainato da due buoi che trasporta il personaggio del dio Bacco accompagnato da Arianna.
- Borghi Incantati. prima settimana di agosto. Vari artisti di strada si esibiscono per le vie e le piazze del paese.
- Carnevale. In occasione della festività del carnevale si svolge l'ormai classica sfilata a tema delle varie contrade per le vie del paese; la manifestazione è un richiamo per tutte le persone della provincia.
Il carnevale di Città Sant'Angelo ha radici antiche e ruota attorno alla figura di "'Ndirucce" (al secolo Antero De Tollis), personaggio realmente esistito alla fine dell'Ottocento che svolgeva il lavoro di calzolaio, ed animava il carnevale paesano salendo in cattedra nella piazza principale e sfoggiando i suoi "ttavitte", sonetti in rima baciata e con ritmo e musica particolare coi quali 'Ndirucce riportava i fatti di cronaca scandalistica cittadina, malefatte, contestava le disposizioni amministrative comunali e prendeva in giro vari personaggi.
Oltre al titolo di vincitore, la giuria del carnevale delle contrade assegna anche un premio alla contrada che realizza li ttavitte che nel complesso risultano i più belli, pungenti, umoristici. - Dall'Etna al Gran Sasso. A luglio. Manifestazione gestita insieme alla gemellata città di Nicolosi in provincia di Catania.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Osteria il Grottino, Via del Grottone, 30, ☎ +39 348 9098830, osteriadelcolle@marema.it.
- 2 La Rusticana - ristorante pizzeria, Via Madonna della Pace, 100, ☎ +39 085 959434, info@larusticana.net.
- Ristorante Pina, Via Ciavattella, ☎ +39 085 9690278, savinifabrizio@libero.it.
- 3 Ariop Pub Pizzeria - Ristopub, Vico Forni, 1, ☎ +39 329 4629402.
- 4 Pizzeria Del Borgo, Via Gabriele D'Annunzio, 43, ☎ +39 085 96320.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 [link non funzionante] Hotel ristorante Giardino dei Principi, Viale Leonardo Petruzzi, 30 (vicino al casello autostradale), ☎ +39 085 950235, info@hotelgiardinodeiprincipi.it.
- 2 Albergo I Due Leoni, Via Giuseppe Di Vittorio, 30, ☎ +39 085 950164.
- 3 Il Menestrello, Via Piomba, 54, ☎ +39 331 4578008.
- 4 Hotel Miramare, Via Tito De Caesaris, 8, ☎ +39 085 95321. Hotel tre stelle.
- 5 Hotel ristorante Torre del Moro, Via Selva del Moro, 16, ☎ +39 085 959808.
Prezzi elevati
[modifica]- 6 [link non funzionante] Hotel Villa Nacalua, Via dell'Autostrada (Cinque stelle), ☎ +39 085 959225, info@nacalua.com.
Sicurezza
[modifica]- 1 Comunale, Via Madonna della Pace, 57, ☎ +39 085 9506188.
- 2 D'Addario, Via XXII Maggio 1944, ☎ +39 085 9506958.
- 3 D'Addario, Piazza Giuseppe Garibaldi, 3, ☎ +39 085 960206.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 4 Poste italiane, Largo Trieste 1, ☎ +39 085 96421, fax: +39 085 96221.
- 5 Poste italiane, via Luigi Cilli 22 (Ufficio 1), ☎ +39 085 95751, fax: +39 085 950212.
Nei dintorni
[modifica]- Atri — Città fra le più antiche della regione, conserva un patrimonio artistico di prim'ordine, la cui eccellenza (fra le tante) è sicuramente ravvisabile nella stupenda Cattedrale, insigne fra le pur ragguardevoli chiese d'Abruzzo.
- Loreto Aprutino
- Pescara - Maggiore città d'Abruzzo e frequentata località balneare
- Chieti
Altri progetti
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