Borgo è uno dei rioni di Roma, il XIV. Si trova sulla riva destra del Tevere, nella parte settentrionale della città, tra la Città del Vaticano e Castel Sant'Angelo.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Si trova tra il Colle Vaticano a ovest e castel Sant'Angelo a est. A nord confina con il rione Prati, da cui lo separa il vecchio percorso delle mura Leonine. A sud confina con il rione Trastevere.
Alcune strade sull'asse est-ovest hanno un nome particolare: Borgo Pio, Borgo Borgo Borgo Vittorio, Santo Spirito, Angelico. Esistevano anche Borgo Vecchio e Borgo Nuovo, due vie che conducevano dal Castello e piazza Pia a piazza san Pietro, ed erano separate dalla Spina di Borgo.
Il rione è tagliato in due da via della Conciliazione, sventramento di epoca fascista attuato con la demolizione della Spina di Borgo.
Cenni storici
[modifica]Il territorio era sulla riva destra del fiume, fuori città, e di conseguenza utilizzato come luogo di sepolture.
Vi fu costruito un circo da Caligola, che fu poi ampliato da Nerone e quindi prese il nome di Circus Neronis; aveva come meta l'obelisco che ora si trova al centro di piazza san Pietro.
Secondo la tradizione sul colle Vaticano fu ucciso san Pietro che fu sepolto nelle vicinanze. Sulla tomba fu prima eretto un oratorio e poi, nel 324 vi costruita la basilica costantiniana.
Nel Medioevo l'area, che era ancora fuori città, fu circondata da mura da Leone IV per cui prese il nome di Città Leonina.
Come orientarsi
[modifica]Come arrivare
[modifica]La stazione della metropolitana più vicina è 1 Ottaviano. Un'altra possibilità è la stazione ferroviaria di 2 Roma San Pietro.
La linea tranviaria 19 ha il capolinea a 3 piazza Risorgimento, subito ai confini del rione.
Alcuni autobus hanno capolinea in 4 piazza della Città Leonina. Una delle linee più frequentate da turisti (e da borseggiatori) è il 64, che parte dalla stazione di Roma Termini.
Esiste un parcheggio il 5 parcheggio del Gianicolo, sia per autobus che per vetture private.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Mura leonine. La basilica di san Pietro, come anche quella di san Paolo, si trovava fuori dalla cerchia delle mura cittadine. Entrambe le basiliche erano state create sulle sepolture dei due santi, fuori dalle mura, dato che non era permesso seppellire in città.
Questo rese le basiliche facilmente vulnerabili a incursioni e saccheggi.
Papa Leone IV, dopo il saccheggio operato dai Saraceni nell'846, fece costruire, alla metà del IX secolo, una cinta a protezione del colle Vaticano e della Basilica, collegandole al sistema murario antico.
Le mura si estendevano da Castel sant'Angelo fino al colle, vi giravano attorno e scendevano quindi verso il Tevere.
Le mura ebbero successivi aggiustamenti e ampliamenti.
L'ampliamento più rilevante è quello dovuto a Pio V Ghisleri che chiuse un territorio più ampio, corrispondente a quello dell'attuale rione Borgo e della Città del Vaticano.
La definitiva appartenenza della Città Leonina alla città di Roma fu stabilito formalmente nel 1586, quando Borgo divenne il XIV rione di Roma.
- 2 Castel Sant'Angelo (Mausoleo di Adriano - Mole Adriana). La prima edificazione dell'edificio risale all'imperatore Adriano come monumento funebre. I lavori furono completati da Antonino Pio. Vi furono sepolti diversi imperatori della dinastia Antonina.
Di fronte al monumento fu costruito un ponte, Pons Ælius (ponte Elio).
Agli inizi del V secolo la mole Adriana fu inclusa nelle Mura aureliane diventando così parte del sistema difensivo della città.
Nel medioevo prese il nome di Castel Sant'Angelo: alla fine del VI secolo, durante un'epidemia di peste, fu organizzata una processione. In questa occasione Gregorio Magno vide sul monumento l'arcangelo Michele che metteva la spada nel fodero.
Nel XIII secolo il castello fu unito al Vaticano dal "passetto di Borgo", un corridoio coperto posto sopra le mura costruite da Leone IV, lungo circa 800 metri.
Il castello ospita un museo: in basso si possono osservare le strutture antiche, in particolare il dromos e la rampa elicoidale. Ci sono anche le prigioni fatte costruire da papa Alessandro VI Borgia, che hanno ospitato tra gli altri Cagliostro e Cellini. Questi è riuscito a evaderne.
Nei livelli superiori ci sono appartamenti pontifici, che contengono le famose sale affrescate da Perin del Vaga.
Il castello è il quinto sito d'arte più visitato in Italia.
Vi è ambientato l'ultimo atto della Tosca di Puccini, con la fucilazione di Cavaradossi e il suicidio di Tosca che si getta dagli spalti del castello.
- 3 Arcispedale di Santo Spirito in Saxia. Arcispedale di Santo Spirito è un antico ospedale, situato accanto al moderno Ospedale di Santo Spirito in Sassia.
Nel Medioevo nell'area c'era la Schola Saxonum, cioè una struttura che ospitava i pellegrini sassoni (anglo-sassoni) che venivano a Roma. Da questo deriva il nome dei due ospedali e del lungotevere su cui si affacciano.
In seguito all'ostello si affiancò un nosocomio. La vocazione ospedaliera del luogo si rafforzò nel XII secolo.
Attualmente l'edificio è utilizzato come centro congressi. - 4 Palazzo Castellesi (Palazzo Giraud-Torlonia), via della Conciliazione, 30. L'edificio era situato in piazza Scossacavalli, la piazza situata a metà del percorso della Spina di Borgo, e che la tagliava, riunendo per un tratto Borgo Nuovo e Borgo Vecchio.
Nasce come palazzo Castellesi, dal nome del proprietario, il cardinaleCostellesi che veniva da Corneto, ora Tarquinia.
L'edificio nel tempo ha cambiato più volte proprietà, fino ad arrivare in quella della famiglia Giraud e poi in quella dei Torlonia.
L'edificio viene in genere attribuito al Bramante.
- 5 Palazzo dei Penitenzieri, via della Conciliazione. L'edificio risale agli ultimi decenni del XV secolo, come palazzo Della Rovere, di proprietà del cardinale Domenico Della Rovere, parente di Sisto IV della Rovere.
Papa Alessandro VII Chigi lo riservò ai "penitenzieri", cioè confessori delegati dal vescovo che intervenivano in casi particolari.
Si trovava su piazza Scossacavalli e, dopo l'abbattimento della Spina di Borgo, si trova ora in via della Conciliazione.
L'edificio richiama nello stile e nella struttura della facciata, palazzo Venezia.
Nell'ala destra del palazzo, al piano nobile, si trova il Soffitto dei Semidei, un soffitto a cassettoni i cui lacunari sono decorati con figure della mitologia e altre figure allegoriche. È opera del Pinturicchio, su commissione del cardinale Domenico Della Rovere. - 6 Palazzo dei Convertendi, via della Conciliazione. L'edificio è la ricostruzione moderna di un edificio medievale, demolito nell'ambito della eliminazione della Spina di Borgo. L'edificio si trovava su piazza Scossacavalli, trasversalmente rispetto all'asse est-ovest.
- 7 Palazzo Cesi-Armellini, Via della Conciliazione 51. Si trova in via della Conciliazione, nella parte vicina a Castel Sant'Angelo. Fu costruito agli inizi del XV da Francesco Armellini, un cardinale di Perugia vicino a Leone X. Passò poi ai Cesi che lo fecero ristrutturare da Martino Longhi il vecchio.
Si trovava su Borgo Vecchio e con la demolizione della Spina di Borgo la facciata del palazzo fu ridotta in larghezza, perdendo 5 delle 13 finestre. - 8 Palazzo del Sant'Uffizio, piazza del S. Uffizio, 11 - 00193 Roma. Il palazzo fu fatto costruire verso nella seconda decade del XVI da Lorenzo Pucci, un cardinale di origine fiorentina. Alla facciata hanno messo mano vari architetti tra cui Michelangelo, Pirro Ligorio e Giovanni Sallustio Peruzzi.. Alla morte del cardinale non era ancora completato. Ha subito una ristrutturazione negli anni 20 del XX secolo.
L'edificio fu acquistato a Pio V Ghisleri e destinato alla Congregazione del Sant'Uffizio. - 9 Palazzo Serristori. L'edificio si trova tra via della Conciliazione e Borgo Santo Spirito. Si è conservato durante la demolizione della Spina di Borgo.
Fu costruito verso la metà del XVI secolo dall'ambasciatore del granducato di Toscana Firenze presso lo Stato Pontificio, Averardo Serristori.
Ha ospitato l'ambasciata toscana fino a quando non si trasferì a Palazzo Firenze, in Campo Marzio.
Rimasto nella proprietà della famiglia Serristori, fu acquistato nel XIX secolo dalla Camera Apostolica che lo destinò all'alloggio degli zuavi pontifici.
Nel 1867 subì un attentato da parte di Monti e Tognetti, episodio che ha ispirato il film di Luigi Magni "In nome del Papa Re".
Dopo il 20 settembre passò allo Stato Italiano che lo cedette al Vaticano dopo la Conciliazione e è diventato sede di una scuola cattolica. - 10 Palazzo Rusticucci-Accoramboni (palazzo Rusticucci o palazzo Accoramboni), Via della Conciliazione 44. L'edificio è uno di quelli demoliti durante la demolizione della Spina di Borgo. Fu ricostruito nel 1940 su via della Conciliazione.
- 11 Palazzo Alicorni, Borgo Santo Spirito 78. Uno degli edifici demoliti alla fine degli anni venti e ricostruito su Borgo Santo Spirito.
La famiglia Alicorni era di origine albanese. Si erano rifugiati in Italia per sfuggire all'avanzata degli Ottomani.
Il palazzo fu fatto costruire da Trajano Alicorni che era uno dei tre conservatori di Roma, agli inizi del XVI secolo. - 12 Chiesa di Santa Maria in Transpontina, via della Conciliazione. È sede parrocchiale. Si chiama "Traspontina" perché era "oltre il ponte", cioè ponte sant'Angelo.
Esisteva in precedenza un edificio con questo nome che fu fatto demolire nel 1514 per motivi militari da Pio IV Medici di Marignano, che non appartenevano alla famosa famiglia fiorentina.
L'edificio si trovava in Borgo Nuovo. Ora si affaccia in via della Conciliazione.
- 13 Chiesa di Santo Spirito in Sassia, Borgo Santo Spirito. La chiesa era una pertinenza della schola Saxonum, la struttura che accoglieva i pellegrini sassoni (inglesi) che venivano in visita a Roma.
L'edificio fu gravemente danneggiato dal Sacco di Roma del 1527 e quindi la ricostruzione fu affidata a Antonio da Sangallo il Giovane.
La facciata è invece di Ottavio Mascherino, che la costruì sui disegni di Sangallo. - 14 Chiesa dei Santi Michele e Magno, largo degli Alicorni. È la chiesa nazionale dei Frisoni. L'edificio attuale è stato costruito nel XII, con l'aggiunta di un campanile. Ha avuto diversi interventi, fino al XVIII secolo.
L'interno è in stile barocco. - 15 Chiesa di Santa Maria Annunziata in Borgo, lungotevere Vaticano. La chiesa nasce come oratorio dell'Arciconfraternita dell'Ospedale di Santo Spirito.
Fu smontata nell'ambito dei lavori di demolizione della Spina di Borgo e ricostruita nella collocazione attuale.
L'interno conserva opere che erano nella chiesa di Sant'Angelo al Corridoio, anche essa demolita. - 16 Cappella di Santa Monica, piazza del Sant'Uffizio. È un piccolo edificio religioso moderno, edificato negli anni 1940 da Giuseppe Momo.
- 17 Chiesa di San Lorenzo in Piscibus, Borgo Santo Spirito. L'edificio è posizionato entro edifici costruiti nel XX secolo, durante la sistemazione di via della Conciliazione.
Dall'esterno si vede solo l'abside, in Borgo Santo Spirito. - 18 Chiesa di Santa Maria della Pietà in Camposanto dei Teutonici, piazza Protomartiri Romani. L'edificio, pur essendo in territorio è in una zona extraterritoriale; si trova sulla sinistra di san Pietro.
- 19 Chiesa di San Pietro in Borgo. (zona extraterritoriale)
- 20 Porta Angelica. SI trovava nelle mura Leonine, nei pressi dell'attuale piazza dei Risorgimento. Fu distrutta, assieme al tratto di mura contigua, verso il 1890 nell'ambito dei lavori di risanamento del rione Borgo.
Se ne conservano tracce nel muro di cinta del Vaticano, in piazza del Risorgimento. - 21 Porta Castello. Si trovava nell'ampliamento delle mura leonine effettuato sotto Pio IV Medici. Si apriva verso nord.
Si trovava all'incrocio tra l'attuale via Vitelleschi e via di Porta Castello.
Fu demolita con l'abbattimento delle mura della Città Leonina.
- 22 Porta Santo Spirito. La porta si apre, in direzione sud sulle mura leonine, che furono costruite come ampliamento della cinta muraria antica a difesa del Vaticano. Le mura prendono nome da Leone IV che le costruì intorno alla metà del IX secolo.
La porta permetteva di uscire dal Vaticano e raggiungere Trastevere entrando da Porta Settimiana.
È una delle porte aperte contemporaneamente alla creazione delle mura e quindi una delle più antiche in questo tratto di mura.
La porta ha subito diversi rimaneggiamenti nei secoli. Gli ultimi aggiustamenti sono dovuti al Sangallo e Michelangelo.
Dopo in XVII secolo, con la costruzione delle mura gianicolensi, la porta si trovò all'interno delle nuove mura e quindi perse il suo ruolo difensivo.
Accanto alla porta si trova il bastione del Sangallo.
- 23 Ponte Sant'Angelo. Il ponte fu costruito, con il nome di ponte Elio, assieme al castello.
Nel medioevo era il ponte che permetteva ai pellegrini di visitare la basilica costantiniana di san Pietro e quindi era chiamato pons Sancti Petri (ponte di san Pietro).
Quando la Mole Adriana prese il nome attuale anche il ponte assunse il nome di ponte Sant'Angelo.
Nel 1535 vi fu collocata la prima coppia di statue, raffiguranti i santi Pietro e Paolo. Altre statue vi vennero collocate in seguito.
Nel 1669 papa Clemente IX Rospigliosi incaricò Bernini di realizzare un nuovo parapetto, su cui furono poste dieci nuove statue raffiguranti degli angeli. Delle statue precedenti rimasero solo quelle di Pietro e Paolo. Il ponte dà il nome al rione Ponte, che si trova sulla riva sinistra del Tevere.
Il ponte è citato da Dante nel canto XVIII dell’Inferno:
come i Roman per l'essercito molto,
l'anno del giubileo, su per lo ponte
hanno a passar la gente modo colto,
che da l'un lato tutti hanno la fronte
verso 'l castello e vanno a Santo Pietro,
da l'altra sponda vanno verso 'l monte.
Il ponte dà il nome al rione che si affaccia sulla riva destra del Tevere. - 24 Ponte Vittorio Emanuele II (ponte Vittorio). È un ponte moderno progettato da Ennio De Rossi. Prosegue l'asse di corso Vittorio, collegando il centro con il rione Borgo e il Vaticano.
Fu inaugurato nel 1911, in occasione del primo cinquantenario dell'Unità d'Italia.
Alle testate di sono delle Vittorie alate, mentre i parapetti sono decorati da gruppi scultorei.
Dal ponte è possibile vedere, nei giorni di magra del fiume, i resti dei piloni del ponte Neroniano.
- 25 Passetto di Borgo (er "Coridore"). È il nome del tratto delle Mura che collega i Palazzi Vaticani con Castel Sant'Angelo.
Papa Niccolò III Orsini trasferì la residenza pontificia dai palazzi lateranensi al Vaticano.
Nelle more del restauro delle mura, fece costruire un passaggio parzialmente coperto in alto, che permetteva al pontefice di rifugiarsi a Castello in caso di pericolo.
Fu utilizzato in questa funzione da Alessandro VI Borgia quando Roma fu invasa dalle armate di Carlo VIII di Francia e da Clemente VII Medici durante il Sacco di Roma a opera dei Lanzichenecchi dell'imperatore Carlo V. - 26 Fontana delle Palle di Cannone, via di Porta Castello. La si trova, andando verso il rione Prati, su via di Porta Castello, appena passato il Passetto di Borgo, sulla destra.
È una delle fontane romane opera di Pietro Lombardi, l'architetto che ha realizzato la maggior parte delle "fontane rionali" di Roma.
La fontana è costituita da un arco di travertino in cui si trova un mucchio di palle di cannone che richiama il vicino Castel Sant'Angelo. - 27 Fontane delle Tiare, largo del Colonnato. È l'altra fontana di Pietro Lombardi situata nel rione Borgo. Si trova subito all'esterno del colonnato di Bernini, a ridosso del Passetto.
Quattro tiare pontificie poggiano sulle "chiavi di san Pietro", indicando la vicinanza con la sede papale. - 28 Auditorium Conciliazione, via della Conciliazione. L'auditorium di via della Conciliazione è stato inaugurato alla fine degli anni '50 del XX secolo.
Vi si svolgono concerti e altre manifestazione. Ospita il premio David di Donatello, uno dei premi del cinema italiano. - 29 Via della Conciliazione. La strada collega piazza Pia, nei pressi del Tevere, al colonnato di piazza san Pietro.
È stata creata, tra il 1936 e il 1950, tramite l'abbattimento della Spina di Borgo, l'insieme degli edifici medievali e barocchi che erano situati tra Borgo Vecchio e Borgo Nuovo, le due strade parallele che collegavano lo spazio nei pressi di Castello con la Basilica vaticana.
L'operazione fu ampiamente criticata perché annullava l'effetto scenico creato dal colonnato berniniano con l'improvviso dilatarsi dello spazio dopo aver percorso le strette vie borghiciane.
Tra i nuovi elementi caratterizzanti ci sono i lampioni su sostegni a forma di obelisco.
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