Vai al contenuto

Da Wikivoyage.

Appiano sulla Strada del Vino
Veduta sulla valle di Appiano, con la frazione San Paolo in primo piano e la frazione Cornaiano in secondo piano.
Stemma
Appiano sulla Strada del Vino - Stemma
Appiano sulla Strada del Vino - Stemma
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Appiano sulla Strada del Vino
Sito istituzionale

Appiano sulla Strada del Vino (Eppan an der Weinstraße in tedesco) è un comune sparso del Trentino-Alto Adige.

Da sapere

[modifica]

Appiano sulla Strada del Vino è anche denominata la "Terra dei castelli, laghi e vini" ed è situata a pochi chilometri da Bolzano. È zona nota soprattutto per i suoi vini pregiati ed ampi frutteti attorno alle diverse località che compongono questo comune. 180 fortezze, castelli e fieri manieri caratterizzano il paesaggio di Appiano e dintorni lungo la Strada del Vino: una vasta zona coltivata a vigna, la più estesa dell'intero Alto Adige, nella quale s'inseriscono nove pittoreschi paesi vinicoli. Appiano aderisce alla rete Alleanza per il clima.

Cenni geografici

[modifica]

Nell'Oltradige-Bassa Atesina, Appiano dista (calcolando dalla sede comunale di San Michele) 10 km da Bolzano; 20 da Egna; 30 da Merano.

Quando andare

[modifica]

Grazie al clima mite, la zona è particolarmente apprezzata dagli amanti delle vacanze attive e dalle famiglie.

Cenni storici

[modifica]

La ricerca archeologica ritiene che il paese sia un importante insediamento già della cultura di Luco-Meluno.Il primo personaggio menzionato dalle fonti documentali è un tal Fritari de Apiano, elencato assieme a un Launulfus de Baovarius nel placito notarile redatto a Trento nell'845. Questo farebbe intendere che nel primo medioevo, in seguito alle invasioni barbariche vi sia presente una immigrazione di Baiuvari.

Con l'accordo di pace di Schönbrunn il 14 ottobre 1809 Appiano, assieme alla parte meridionale del Tirolo, viene annesso al Regno d'Italia e aggregato al Dipartimento dell'Alto Adige; la lingua italiana diviene lingua amministrativa. Dopo la sconfitta di Napoleone (1813) e lo scioglimento del Dipartimento dell'Alto Adige anche Appiano torna all'Impero austriaco. Nel frattempo, nel 1810, venne istituito il comune di Appiano, soppresso nel 1817 e nuovamente istituito nel 1849.

Nel 1919, in seguito alla prima guerra mondiale, torna a far parte del Regno d'Italia. Dall'8 settembre 1943, in seguito all'occupazione nazista, rientra nella Zona d'operazione delle Prealpi. Nel 1973 il comune aggiunge al proprio nome la dicitura "sulla Strada del Vino".

Come orientarsi

[modifica]
Mappa a tutto schermo Appiano sulla Strada del Vino

Il suo territorio comunale comprende anche le frazioni di Cornaiano/Girlan, Frangarto/Frangart, Gaido/Gaid, Missiano/Missian, Monte/Berg, Monticolo/Montiggl, Pradonico/Perdonig, Riva di Sotto/Unterrain, San Michele/St. Michael (sede comunale) e San Paolo/St. Pauls.

Come arrivare

[modifica]

In aereo

[modifica]

  • 46.46027811.3263891 Aeroporto di Bolzano-Dolomiti (IATA: BZO) (6 km dal centro di Bolzano), +39 0471 255 255, fax: +39 0471 255 202. apertura al pubblico: 05:30–23:00; apertura biglietteria: 06:00-19:00; il check-in per voli da Bolzano è possibile solo da 1 ora ad un massimo di 20 minuti prima della partenza. Piccolo scalo regionale con voli di linea da e per Lugano e Roma con Etihad Regional (by Darwin Air). In alcuni periodi dell'anno, la compagnia Lauda Air collega la città con Vienna una volta a settimana. Più numerosi invece i voli charter.
  • 45.39666710.8877782 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, +39 045 8095666, .
  • 45.42555610.3269443 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), +39 045 8095666, . Solo Charter

In auto

[modifica]
  • A22 Casello autostradale di Bolzano sud sull'autostrada del Brennero
  • La statale 38 dello Stelvio lambisce il territorio comunale.
  • La statale 42 del Tonale e della Mendola attraversa il territorio collegandolo alla statale 38.


In autobus

[modifica]

I servizi di trasporto pubblico con pullman in Alto Adige sono gestiti da concessionarie, Appiano è servita da SAD. Gli orari sono disponibili sul sito della mobilità provinciale. Da Bolzano partono degli autobus di linea ogni 15 minuti (linee 131 e 132). Nei giorni festivi la frequenza si dimezza.

Come spostarsi

[modifica]

Con mezzi pubblici

[modifica]

Nei giorni lavorativi passa ogni 15 minuti un bus detto "Express" (linea 131) che parte da Bolzano ed è diretto a Caldaro (o Termeno). Non si ferma né a San Paolo, né a Cornaiano e neanche a San Michele paese, ma si ferma presso la "stazione" di Appiano (fino agli anni '50 c'era una stazione ferroviaria) che dista 20 minuti a piedi dal centro di San Michele o dal centro di Cornaiano.

Ogni mezz'ora la linea 132 (Bolzano-Caldaro) si alterna con due collegamenti, uno passando da Cornaiano e l'altro passando da San Paolo. Con cadenza oraria le frazioni anche minori (Missiano, Monte oltre a San Paolo e Cornaiano) vengono servite dei cosiddetti "Citybus". Monticolo è raggiungibile in bus soltano nei mesi estivi (per via del lago balneabile).

Cosa vedere

[modifica]
Castel d'Appiano
  • Castel d'Appiano (Burg Hocheppan) (a Missiano). Si trova a Missiano, frazione di Appiano sulla Strada del Vino. L'imponente castello troneggia su di una ripida parete di roccia sopra l'abitato di Missiano. Da qui si domina la valle dell'Adige e sono visibili parecchi altri castelli, sia sullo stesso lato orografico del fiume Adige (Castel Corba e Castel Boymont), sia sul versante opposto della valle (Castel Greifenstein, Castel Neuhaus).
    Si tratta di una delle più importanti costruzioni difensive medievali dell'Alto Adige. Secondo i principali studiosi lo sperone era occupato o anche fortificato già al tempo dei Reti, circa duemila anni fa. I più recenti risultati di ricerche archeologiche paiono confermare questo dato. Per alcuni la fortezza medievale risalirebbe al 1125, costruita per volere del conte Ulrico II di Appiano come castello di offensiva; altri invece ritengono più verosimile una data di fondazione posteriore.
    La precedente sede dei conti d'Appiano era situata nelle vicinanze del paese di San Paolo-Appiano: non se ne conosce la localizzazione precisa, tuttavia è discussa la sua identificazione con Castel Altenburg presso San Paolo o Castel Freudenstein ad Appiano. Le ragioni del trasferimento risiederebbero nella poca sicurezza garantita dal vecchio castello, dal momento che era in corso il conflitto con i conti di Tirolo, dal quale i conti di Appiano alla fine uscirono sconfitti.
    Dopo che questi ultimi, infatti, nel 1158 fecero un'imboscata ad un'ambasceria papale diretta in Germania alla corte imperiale di Federico Barbarossa, il castello degli Appiano (non è però chiaro quale) fu oggetto di un attacco di ritorsione da parte del duca di Baviera e di Sassonia Enrico il Leone, a seguito del quale il castello venne distrutto. Più tardi il maniero venne rimesso in piedi e nel 1315 passò ai Tirolo che ne investirono poi diverse famiglie. Dal 1911 ne sono proprietari i conti Enzenberg, che hanno anche curato il consolidamento delle rovine nei punti più a rischio.
    Attualmente le rovine appaiono consolidate e sono anche state in parte oggetto di restauri. Negli spazi interni, ormai all'aperto, si trova un punto di ristoro, presso il quale si possono ottenere le chiavi della cappella romanica del castello, tuttora ben conservata.
    L'accesso al castello, che venne fatto oggetto durante i secoli di molteplici aggiunte ed ampliamenti, è guardato verso nord da una complessa serie di corpi di difesa e da torri di guardia risalenti al tardo medioevo. Le caratteristiche di queste le fanno risalire in massima parte al XVI secolo. Al di fuori della cinta muraria propriamente detta una torre a pianta semicircolare, aperta verso l'interno, è stata costruita in modo da poter ospitare armi da fuoco. Abbastanza conservato è il palazzo, mentre su tutto domina l'alto mastio pentagonale, raro in Tirolo, la cui sopravvivenza appariva minacciata da una profonda lesione dell'apparato murario prima di essere sottoposto ad un restauro.
    La torre Kreidenturm

    La cappella
    Si tratta di una piccola costruzione a pianta rettangolare precedente al castello e inglobata ex post nella struttura del maniero. Tre absidi sono ricavate nello spessore murario di un lato corto. L'accesso è laterale. Gli affreschi della cappella sono tra i meglio conservati del Tirolo. Si tratta di pittura di stile romanico - la cappella risale infatti al 1131 - a soggetto profano e sacro. L'esterno conserva parti di affreschi che sembrano ricordare la leggenda del re Teodorico, la cui anima si perse cacciando un cervo. All'interno scene del nuovo e del vecchio testamento; l'abside espone il ciclo delle vergini sagge e delle vergini stolte. L'insieme è molto suggestivo.
    La torre Kreidenturm
    A pochi minuti di distanza a piedi dal castello sorge isolata un'alta torre a pianta quadrangolare, con accesso elevato rispetto al piano di calpestio. Una seconda apertura con arco a tutto sesto dava accesso allo scomparso cammino di ronda ligneo. Rimangono ancora tracce dell'originaria intonacatura bianca della torre, a cui - forse - si deve il nome in lingua tedesca, con cui anche tra gli italiani è nota. :Tale nome potrebbe però anche risalire ad un significato originario connesso a segnalazioni a mezzo di fuochi, data la posizione della torre da cui si vedono molti castelli e località distanti anche diversi chilometri. Tuttavia è più quotata l'interpretazione di Josef Weingartner che la vede come un avamposto strategico del castello vicino. La torre era circondata da una cortina muraria, di cui rimangono i resti.
Castel Corba
  • Castel Corba (Schloss Korb) (a Missiano). Il castello medievale sorge sopra la frazione di Missiano. Si tratta di una dimora nobiliare fatta costruire dalla famiglia Korb. La torre, la parte più antica, risalirebbe al XIII secolo (forse al 1236), quasi in contemporanea al vicino e sovrastante Castel Boymont.
    Passò poi ai Feigensteiner e quindi ai Vintler (1399). Cinquant'anni dopo passerà ai Gfeller che daranno il via ad una vorticosa serie di cambi di proprietà durata in sostanza fino al 1834, quando sarà acquistato dal bolzanino Johann von Putzer, che lo ampliò e fece costruire la cappella.
    Negli anni '70 dell'800 la costruzione passerà ai Tessmann: qui abiterà anche lo studioso Friedrich von Tessmann.
    Dopo la prima guerra mondiale fu della famiglia Dellago e fu adibito ad hotel. Oggi è ancora un albergo e un ristorante molto apprezzato per la vista panoramica su Bolzano, la val d'Adige e la Strada del vino dell'Alto Adige.
Castel Boymont, Castel Corba e Castel Appiano
  • Castel Boymont (Schloss Boymont) (a Missiano). Si trova a Missiano, sopraelevato rispetto al vicino Castel Corba. Venne costruito attorno al 1230 (probabilmente fu terminato nel 1235) verosimilmente da membri di un ramo collaterale della famiglia dei conti di Appiano. Tra il 1239 ed il 1245 appare nelle fonti più volte un Enrico di Boymont, vassallo del conte Ulrico di Appiano-Ultimo. Fu infatti probabilmente concesso ai signori di Boymont, ministeriali di tali conti, da cui prese anche il nome.
    I due decenni compresi tra il 1220 ed il 1240 sono considerati il periodo d'oro dell'edificazione di castelli in Alto Adige: un elevato numero di manufatti, tra cui Castel Flavon (o Haselburg) e Castel Roncolo, sono nati allora.
    I signori di Boymont ebbero più tardi, in particolare nel XIV secolo, un ruolo importante, ma il castello venne infine a trovarsi nelle mani di Ulrich Kässler, che nel 1413 aveva sposato la ricca ereditiera Barbara di Boymont. Nel 1742 Castel Boymont fu distrutto da un incendio, forse appiccato a causa di contrasti ereditari e da allora non fu più abitato e cadde definitivamente in rovina, nonostante sia passato di mano tra alcune delle maggiori famiglie nobiliari sudtirolesi, tra le quali i Wolkenstein-Trostburg e gli Enzenberg.
    Boymont è un'opera romanica e venne costruita verosimilmente in un'unica fase con una pianta praticamente quadrangolare. Anche i tratti costruttivi, chiari e ben progettati, appaiono insoliti per una costruzione altomedievale di questo tipo. Boymont è infatti disposto in una posizione difensiva, ma serviva soprattutto come residenza e solo marginalmente per il controllo militare della zona, come invece il vicino Castel d'Appiano. Lo stato delle rovine ancora imponenti è interessante per lo studio dei castelli, poiché si tratta in questo caso di un grande castello residenziale romanico, pervenuto in discrete condizioni e senza significative aggiunte e manipolazioni. Il palazzo a più piani si trova nell'angolo di sud-est e presenta delle inconfondibili e splendide trifore aperte nel muro perimetrale. :Il mastio si trova a nord-est e mostra una notevole apertura ad arco verso est, di ampie dimensioni - simile peraltro a quella che si vede nella torre di Castel Neuhaus, vicino a Terlano. Un'altra torre più piccola si trova invece a nord-ovest. La cappella del maniero era posizionata sopra l'entrata, al primo piano. L'abside, che si è conservata, è rivolta come di consueto verso est. La posizione della cappella è comparabile a quelle che si trovano a castel Bruck presso Lienz in Austria (Tirolo orientale).
    Solo nel 1977 il nuovo proprietario ha cominciato un'opera di consolidamento e di recupero di quanto ancora salvabile. Le parti aggiunte nel consolidamento sono distinguibili, secondo corretti criteri di restauro. Il castello è posto lungo sentieri percorribili ed è oggi visitabile; al suo interno è allestito un punto di ristoro. Nella roccia sotto il castello si trova un bunker, di difficile accesso, appartenente al Vallo Alpino in Alto Adige, e precisamente allo Sbarramento Bolzano Sud.
Castel Lodrone
  • Castel Lodrone (Schloss Freudenstein) (a San Michele). Sorge su un terrazzamento collinare che sovrasta la frazione di San Michele (St. Michael in Eppan). Le prime documentazioni risalgono al 1379, ma la costruzione dev'essere di molto precedente ed è forse riconducibile ai conti d'Appiano. La zona era governata da due famiglie: gli Eysenbrand von Freudenstein e i Fuchs von Fuchsberg. Non è chiaro chi l'abbia fatto costruire, ma il nome fa propendere per i primi. Di certo dalle documentazioni già nel XV secolo i Fuchs, che ebbero l'intera castellania, ne risultavano proprietari.
    Nel XVI secolo Jakob Fuchs fece restaurare il castello e fece costruire (1519) la cappella dedicata a Sant'Anna che si trova fuori dall'ingresso. Alla morte di Jakob la famiglia si estinse e il castello passò di mano in mano, venendo raramente abitato.
    I nobili trentini de' Bellini lo acquistarono all'asta nel 1716 e da questi passò ad un parente acquisito, Antonio Fortunato di Lodron, da cui al castello Ettore Tolomei ha voluto dare il nome italiano di Castel Lodron, mai entrato nell'uso comune. Gli ultimi lavori che hanno cambiato aspetto al castello sono quelli avvenuti tra il 1860 e il 1897, quando era di proprietà dell'archeologo Heinrich von Siebold. Nel 1918 fu acquistato da un capitano ungherese, Mikuleczky, i cui eredi lo vendettero.
    Caratteristiche del castello sono le due torri, una con merlatura guelfa, l'altra ghibellina. Altro aspetto piuttosto celebre è la conservazione di una sala adibita a "sala da bere", riconoscibile dal "vomitorio", con le iscrizioni degli antichi convitati.
Castel Moos
  • Castel Moos (Schulthaus). Sorge nella zona collinare ed è conosciuto anche come Residenza Moos-Schulthaus o, ancor più semplicemente, Schulthaus, dal nome della famiglia che lo possedette tra il XVII e il XIX secolo.
    Più che un castello vero e proprio, si presenta come una dimora nobiliare.
    La parte più antica è la torre di guardia, di età romanica, databile intorno al 1250. Di certo nel 1356 Enrico di Rottenburg fece ampliare la struttura, che divenne palazzo di caccia. Poi fino al XVI secolo fu residenza dei Moos, che gli diedero il nome. In seguito passò spesso di mano, finché - attorno al 1650 - non divenne la residenza della famiglia Schulthaus, che vi rimase fino al 1850.
    In tutto questo tempo non subì grandi modifiche, se si eccettuano due ampliamenti nel 1550 e nel 1650. :Tuttavia tutte le famiglie vi lasciarono un proprio segno. Ne deriva una struttura irregolare, ricca di scale ed ambienti a livelli sfasati, eppure che riesce a conservare il cosiddetto stile d'Oltradige, caratterizzato da elementi tardo gotici altoatesini mescolati con lo stile rinascimentale portato dalle maestranze. La stube infatti risulta gotica, la cucina invece di epoca barocca.
    Dopo gli Schulthaus il castello passò ad una famiglia contadina, finché nel 1958 non fu acquistato da Walter Amonn. Durante i lavori di restauro furono riportati alla luce affreschi quattrocenteschi. Il castello fu poi affidato alle cure della Fondazione Walter Amonn (1984), che lo ha reso accessibile al pubblico.

46.4789511.304371 Messner Mountain Museum (300 mslm) (si trova nella parte basse della strada che collega Ponte Adige a Cornaiano), +39 0471 631264, . A Ponte Adige, nelle antica mura di Castel Firmiano, si trova il Messner Mountain Museum, istituito dallo scalatore Reinhold Messner e avente come tema la montagna in generale.

Siti di interesse ambientale

[modifica]
Lago Piccolo di Monticolo
Lago Grande di Monticolo
  • 46.42305611.2902782 Laghi di Monticolo (Montiggler See). Sono due piccoli laghi (Lago Grande e Lago Piccolo) situati sul Monte di Mezzo (Mitterberg), collina che sovrasta Vadena e divide la Bassa Atesina dall'Oltradige.
    Di origine glaciale, sono nel mezzo di vasti boschi di conifere e latifoglie in una zona a clima particolarmente favorevole. Sono molto frequentati dai turisti. In assenza di immissari di apprezzabile consistenza, il ricambio dell'acqua è assai lento per entrambi il laghi. Ne consegue un riscaldamento naturale delle acque, che avviene però prevalentemente in superficie, cosicché si ha la formazione di una sensibile stratificazione termica.
    Entrambi i laghi sono balneabili. Vige un divieto di navigazione ai natanti a motore o vela. In inverno capita sovente che i laghi ghiaccino abbastanza da poter praticare il pattinaggio per qualche settimana.
    Il lago Grande
    Il Lago Grande (in ted. Großer Montiggler See) giace in un avvallamento in gran parte boscoso del Monte di Mezzo. Lungo all'incirca 700 metri, ha una larghezza variante tra i 200 ed i 300 metri. Sulla riva occidentale sorge un complesso comprendente impianti balneari, con una piscina riscaldata con più vasche e scivolo, ed anche con un accesso diretto al lago (sul molo si trova un trampolino da circa 3 metri). Vi è inoltre la possibilità di noleggiare barche a remi. Sono presenti anche un ristorante ed un albergo. La gente del posto apprezza le "roccette", sul lato nord-est del lago, per prendere il sole e entrare liberamente nel lago. In estate, soprattutto nei fine settimana, è meglio arrivare presto per trovare ancora spazio alle "roccette". Dalle "roccette grandi" alcuni saltano da quasi cinque metri nel lago. Prima di farlo si consiglia di informarsi, per evitare di sbattere contro le rocce sommerse.
    Il lago Piccolo
    Il Lago Piccolo (in ted. Kleiner Montiggler See) si trova in una conca secondaria, interamente boscosa, circa 400 metri a NNE del Lago Grande. Ha forma semicircolare con un diametro di circa 300 metri e dispone anch'esso di un piccolo impianto balneare.
  • Colle Joben. A sud del Lago Grande si trovano i resti di un insediamento preistorico: il castelliere dell'età del Bronzo di colle Joben (ted. Jobenbühel). Il sito, scavato a inizio Novecento ed oggi in stato di abbandono, è ritenuto da alcuni essere un osservatorio astronomico preistorico. Un secondo sito preistorico si trova sulla cima più settentrionale del Monte di Mezzo detta Col dell'Omo (ted. Wildemannbühel, 613 m), a nord del Lago Piccolo.
  • Buche di ghiaccio. Le buche di ghiaccio o pozzi glaciali sono un fenomeno naturale rilevabile in alcune formazioni rocciose. In presenza di fessure fra i macigni - a volte possono essere vere e proprie grotte - si può verificare una circolazione dell'aria dall'alto verso il basso che, raffreddandosi, diviene più pesante di quella calda, ristagnando sul fondo di queste fessure. All'interno è possibile osservare vere e proprie stalattiti di ghiaccio anche in estate.
    Uno dei luoghi dove si può vedere questo fenomeno si trova nei pressi di Appiano. Qui, ad un'altezza di circa 500 m s.l.m., il particolare microclima originato dalle buche di ghiaccio fa sì che nelle immediate vicinanze crescano il rododendro rosso, mirtilli rossi, la rosa alpina e la clematide alpina, tutte specie che normalmente crescono a quote ben più elevate. Nei pressi invece si possono osservare specie botaniche che amano il caldo. In un'area decisamente ristretta sono state contate fino a 600 specie vegetali diverse.
    In altri luoghi, come in Valchiavenna o nella Svizzera italiana, prendono il nome di crotti.


Eventi e feste

[modifica]


Cosa fare

[modifica]

Il paesaggio è molto vario ed offre 400 km di sentieri escursionistici ottimamente segnati, una vegetazione rigogliosa e mediterranea, due laghi balneabili, molti luoghi di interesse storico-culturale e diversi vini pregiati prodotti da più di 25 cantine vinicole.

In estate, per rinfrescarsi dopo le escursioni o come meta principale, si può fare il bagno nel lago o nella piscina di Monticolo.

La ciclabile dell'Oltradige porta lungo il vecchio tracciato ferroviario fino a Bolzano e verso sud fino a Caldaro sulla Strada del Vino.

Acquisti

[modifica]

Soprattutto nelle frazioni i negozi sono chiusi anche il sabato pomeriggio. Nei mesi con l'ora legale estiva tengono aperto fino alle 19, nei mesi invernali invece solo fino alle 18:30.

Chi è interessato a carne di qualità e insaccati artigianali (Speck, Kaminwurz, ecc.) a San Michele: 46.45558911.2584811 Macelleria Windegger (440mslm), Via dei Cappuccini 10, 39057 San Michele (lato est del parcheggio, vicino alla scuola), +39 0471 662153, . Solo da lui si trovano i "Knabberwürzl", una variante fina e particolarmente dura dei salamini stagionati ("Kaminwurz"). Ha uno spaccio nel Maxi Mode Center.; a San Paolo 46.47233611.2607342 Macelleria Rainer (440mslm), Via S. Giustina 4, 39057 San Paolo (vicino alla chiesa), +39 0471 665616, . fa anche servizio Grill e catering, 46.47210811.2610123 Macelleria Ebner (440mslm), via San Paolo 2, 39057 San Paolo (di fronte alla chiesa), +39 0471 662570, fax: +39 0471 662570, .

Supermercati:

  • 46.47111811.2624454 MPreis (440mslm), strada Castel Guardia 14, 39057 San Paolo (All'ingresso del paese, venendo dalla statale. Ampie possibilità di parcheggio sia a fianco, che di fronte, che molto vicino, nel piazzale detto "dei vigili del fuoco".), +39 0471 665228. fascia media. Lu-Sa 08:00-19:00 (Per scelta aziendale tiene chiuso le domeniche e i festivi, anche in estate.). Piccolo supermercato di una catena austriaca. Si distingue dagli altri supermercati (Despar, Poli) per la sua ampia offerta di prodotti austriaci.
  • 46.44047311.2600535 Maxi Mode Center (400mslm), via Caldaro 55, 39057 Appiano (al confine trai comuni di Appiano e di Caldaro, lungo la strada del vino, all'inizio della salita per la Mendola. Ampio parcheggio.), +39 0471 662374, . fascia media. 08:00-12:30/15:00-19:00 (sabato orario continuato, domenica solitamentechiuso). Micro centro commerciale. Offre un piccolo supermercato che sembra un discount ma ha prezzi standard, un negozio di abbigliamento, uno di scarpe e uno di giocattoli.

Supermercati "normali": 46.45360811.2691656 Poli, via stazione 72, 39057 Appiano (alla rotatoria "della stazione" con le fermate degli autobus), +39 0471 660826. ; 46.45410511.2647627 Despar, via stazione 56, 39057 San Michele (ha un suo parcheggio). ; 46.45506711.2599788 Despar, via stazione 8/11, 39057 San Michele (vicinissimo al centro). ; 46.46224311.2819089 Despar, via S.Martino 23, 39057 Cornaiano (ampio parcheggio). ;


Come divertirsi

[modifica]


Dove mangiare

[modifica]

Durante tutto l'anno ci sono diversi ristoranti e pizzerie aperti. I bar invece sono meno aperti fuori stagione (gennaio-marzo) soprattutto la domenica.

Prezzi medi

[modifica]


Dove alloggiare

[modifica]

In quanto località turistica c'è una grande offerta di alloggi: dall'albergo a cinque stelle che ha ospitato la nazionale di calcio tedesca fino alle pensioni e affittacamere. Molti, anche pensioni, hanno una propria piccola piscina. Fuori stagione (gennaio-marzo) l'offerta si riduce notevolmente.

Prezzi medi

[modifica]

Prezzi elevati

[modifica]
  • 46.45564211.2814432 Hotel Weinegg, via Lamm 22, 39057 Cornaiano. Ha ospitato la nazionale tedesca in occasione del ritiro dei mondiali di calcio 2010, 2014 e 2018.


Sicurezza

[modifica]

Farmacie

  • 46.45514311.2602734 Farmacia S. Anna, Via Stazione, 17 (di fronte al Despar, al centro del paese), +39 0471 662167.
  • 46.45436211.2659195 Farmacia San Michele, Via Stazione, 99, +39 0471 663338.
  • 46.47113511.2619086 Farmacia St.Pauls, Via Castel Guardia 14/b (in località San Paolo, dietro il supermercato MPreis), +39 471 665897.


Come restare in contatto

[modifica]

Poste

[modifica]
  • 46.45537911.2621977 Poste italiane, strada Madonna del Riposo 1/A, +39 0471 662207.


Nei dintorni

[modifica]
  • Bolzano Principale città dell'Alto Adige ne è il capoluogo amministrativo ed economico. Il suo centro storico fonde mirabilmente i caratteri architettonici ed urbanistici nordici con quelli italiani mostrandosi con un tono di signorile eleganza.
  • Egna La sua caratteristica principale è data dai portici che creano una atmosfera suggestiva soprattutto nella via principale. Fa parte dei Borghi più belli d'Italia.
  • Merano Importante centro alla confluenza di Val Venosta, Val Passiria, Val d'Adige e Val d'Ultimo, la città fu fino al Quattrocento il capoluogo del Tirolo, quando la capitale fu trasferita a Innsbruck. Mantiene tuttora forti legami con il mondo germanico e vanta un bel centro storico.

Itinerari

[modifica]
  • Castelli dell'Alto Adige Un percorso alla scoperta dei manieri altoatesini che, nati per fini militari, divennero poi in gran parte raffinate dimore signorili, centri di cultura, esempi di pregevole architettura, testimonianza della grandezza delle famiglie che li fecero edificare.
  • Strada del vino dell'Alto Adige L'itinerario tocca 15 comuni altoatesini (molti dei quali hanno aggiunto al proprio nome ufficiale la specificazione ….sulla Strada del Vino) ed interessa un'area dell'Oltradige-Bassa Atesina intensamente coltivata a vite e ricca di produzione vinicola fra le più importanti della penisola.


Altri progetti

[modifica]
CittàBozza: l'articolo rispetta il modello standard e ha almeno una sezione con informazioni utili (anche se di poche righe). Intestazione e piè pagina sono correttamente compilati.