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Redondesco
Redondesco - Castello
Stato
Regione
Territorio
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Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Posizione
Mappa dell'Italia
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Redondesco
Sito istituzionale

Redondesco è una città della Lombardia.

Da sapere[modifica]

Cenni storici[modifica]

Fu probabilmente una stazione romana, essendo situato sulla "Via Postumia". Apparve tra i possedimenti della contessa Matilde di Canossa e nel 1337 passò sotto i Gonzaga, che ne seguì la storia sino alla loro caduta.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Redondesco


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

Gli aeroporti più vicini sono:

In auto[modifica]

Strade statali e provinciali[modifica]

Autostrade[modifica]

I caselli autostradali più vicini sono:


In treno[modifica]

Le stazioni più vicine sono:


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

  • 45.166710.512831 Castello. Venne edificato tra il XIV ed il XV secolo a difesa del borgo fortificato. Fu di proprietà sino al 1240 dei conti di Redondesco e successivamente dei Gonzaga. Venne smantellato nel XVII secolo e oggi del castello sono rimaste intatte la torre quadrangolare d'ingresso e la torre con la cella campanaria.


  • 45.1835610.496342 Romitorio di San Pietro. Costruito nell'XI secolo, è situato in un luogo isolato ed è affiancato dal torrente Tartaro.


Eventi e feste[modifica]


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Dove alloggiare[modifica]


Sicurezza[modifica]


Come restare in contatto[modifica]


Nei dintorni[modifica]

Oratorio dei Campi Bonelli
  • Mariana Mantovana — Vi si trova l'45.1608110.491373 Oratorio dei Campi Bonelli. È una delle chiese meglio conservate del medioevo mantovano e caratteristica per la sua collocazione campestre. L'oratorio, interamente in cotto, venne edificato nell'XI secolo e presenta all'interno del presbiterio un ciclo di affreschi del XIV secolo.
  • Alto Mantovano — Terra di confine del Ducato di Mantova, che inseguì il sogno di ottenere uno sbocco sul lago di Garda senza mai realizzarlo, sviluppò le corti di rami cadetti della famiglia Gonzaga. Castel Goffredo, Castiglione delle Stiviere, Carpenedolo conservano l’impianto urbano ed i monumenti di quell’epoca. Il dopoguerra ha registrato un buon sviluppo occupazionale, con un conseguente incremento di benessere e di popolazione.
  • Mantova — Capitale dei Gonzaga, emana ancora il suo sottile fascino di grande città d'arte per la quale la nomina a Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO è stata non tanto un riconoscimento, quanto una doverosa presa d'atto. Ineguagliabili le sue atmosfere antiche, i profili dei palazzi e delle cupole che si stagliano nella foschia padana avvolti dallo specchio dei suoi laghi, la sua sterminata reggia gonzaghesca che ingloba numerosi edifici nel centro città.
  • Acquanegra sul Chiese — L'abbazia di San Tommaso Apostolo conserva, in un maestoso interno, importanti resti di affreschi romanici dei primi anni del XII secolo. Apparteneva un tempo al convento benedettino ora perduto.

Itinerari[modifica]

Colline moreniche
  • Nelle terre dei Gonzaga — Un itinerario attraverso i centri, grandi e piccoli, che furono capitali dei rami Gonzaga cadetti: principati, marchesati, ducati che, all'interno della compagine statale mantovana, godevano di una vera e propria indipendenza, spesso battevano moneta e tenevano corti raffinate che rivaleggiavano con quella mantovana, abbellivano i propri centri urbani dotandoli di eleganti architetture – chiese, piazze, palazzi, mura, torri - e di caratteristici scorci urbani come i tipici portici gonzagheschi.
  • Luoghi della battaglia di Solferino e San Martino — L'itinerario percorre i luoghi nei quali si svolse, il 24 giugno 1859, la storica battaglia di Solferino e San Martino.
  • Chiese e oratori campestri di Castel Goffredo — L'itinerario, interamente nella verde campagna ricca di corsi d'acqua, percorre i numerosi luoghi di culto, che vantano antiche tradizioni e sono il segno di una religiosità assai diffusa, sin dal XVI secolo.


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