Da Wikivoyage.

Funes
Veduta della frazione di San Pietro
Stemma
Funes (Italia) - Stemma
Funes (Italia) - Stemma
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Funes
Sito del turismo
Sito istituzionale

Funes (Villnöß in tedesco) è un comune del Trentino-Alto Adige.

Da sapere[modifica]

Il comune di Funes appartiene anche ai paesi Alpine pearls, in italiano Perle delle Alpi, e rientra di diritto nei comuni dolomitici.

La sua popolazione è in larga maggioranza di madrelingua tedesca (97,69%); l'1,99% italiana; lo 0,32% ladina.

Cenni geografici[modifica]

Il territorio comunale e la sua omonima valle (Val di Funes, in tedesco Villnößtal) si sviluppano a partire dalla zona di Chiusa e fanno parte del comprensorio della Valle Isarco; la frazione di San Pietro, sede municipale, dista 13 km da Chiusa, 18 da Bressanone, 42 da Bolzano. Si trova all'interno del Parco naturale Puez-Odle. Funes aderisce alla rete Alleanza per il clima.


Quando andare[modifica]

 Clima gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
 
Massime (°C) 3 4 7 11 16 19 21 20 14 7 7 3
Minime (°C) -7 -6 -3 0 4 8 9 9 6 2 -2 -6

La località è frequentabile sia in estate che in inverno.

Cenni storici[modifica]

Furono i Reti a porre un insediamento umano stabile a Funes; seguirono i Romani e dopo la caduta di Roma i Germani. In epoca cristiana Funes apparteneva originariamente alla parrocchia di Albes, insieme a Laion, Gudon, Val Gardena e Colfosco. Nel villaggio principale di San Pietro nel 1029 fu eretta una chiesa, e la località aveva inoltre un suo proprio pastore di anime. La frazione di Tiso è stata menzionata per la prima volta nel 1157 come Tisis, ed anche di tale località c'erano diverse grafie della sua denominazione topografica: Tys, Tays, Theiss e Thaiss.

Intorno al 1500 d.C. si consolidò, a causa dei molti immigrati bavaresi o baiuvari, com'erano detti al tempo, la lingua tedesca che diede così origine al dialetto di Funes, in cui però molte parole possono essere derivate anche dal romancio.

Il comune di Funes è stato istituito nel 1810, congiuntamente ai comuni di Gudon e Tiso, sotto il dominio bavarese, e l'Austria confermò poi tale autonomia comunale nel 1817. Gudon e Tiso vennero unificate nel 1854, per poi essere di nuovo separate quindici anni più tardi, e Tiso rimase un comune autonomo fino al 1929, che fu però riunito come frazione a Funes. Il maso Ranuihof, di proprietà dei conti von Enzenberg, è un raro esempio di una tenuta agricola e venatoria settecentesca, riccamente adornata di affreschi. Nel 1988 è stata restaurata a cura della Fondazione Messerschmitt.

Durante il corso della prima guerra mondiale la val di Funes non fu particolarmente toccata. Tuttavia sulla dorsale della montagna, dal rio Funes al monte Cappello (Haube), furono erette alcune strutture fortificate, in particolare nella frazione di Tiso furono erette alcune trincee e bunker per controllare la sottostante Val d'Isarco da cui eventuali invasori potevano risalire. Durante la seconda guerra mondiale le stesse strutture vennero riutilizzate non più per scopi militari, ma come riparo per la popolazione durante i bombardamenti da parte degli alleati.

Le Odle con la Chiesa di San Giovanni in Ranui


Come orientarsi[modifica]

Frazioni[modifica]

Località e frazioni del comune di Funes che si trovano nell'omonima valle (in tedesco: Villnößtal):

  • 46.6420111.68211 San Pietro (St. Peter). Sede comunale. 630 abitanti.
  • 46.648711.698932 Colle (Coll). 15 abitanti.
  • 46.6369911.649963 Pardell. 37 abitanti.
  • 46.64711.676324 San Giacomo (St. Jakob).
  • 46.6398711.717745 Santa Maddalena (Sankt Magdalena). 370 abitanti.
  • 46.6392811.666536 San Valentino (St. Valentin). 67 abitanti.
  • 46.6523311.620297 Tiso (Teis). 359 abitanti.
Casa a Santa Maddelena


Come arrivare[modifica]

Fotografiamo le Odle
Il belvedere migliore per fotografare le Odle si trova nella frazione Santa Maddalena. Da qui, lasciata l'auto, percorrere interamente a piedi in salita per circa 1,5 km la strada asfaltata Magdalenaweg sino alla fine. Alcune panchine permettono di godersi un panorama tra i più affascinanti delle Dolomiti e scattare foto spettacolari.
Val di Funes con le Odle

In aereo[modifica]

  • 46.46027811.3263898 Aeroporto di Bolzano - Piccolo scalo regionale a 6 km dal centro di Bolzano con voli di linea da e per Lugano e Roma con Etihad Regional (by Darwin Air). In alcuni periodi dell'anno, la compagnia Lauda Air collega la città con Vienna una volta a settimana. Più numerosi invece i voli charter.
  • 45.39666710.8877789 Aeroporto di Verona-Villafranca - A Caselle di Sommacampagna.
  • 45.42555610.32694410 Aeroporto di Brescia-Montichiari - Solo Charter. I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1.

In auto[modifica]

  • A22 Casello autostradale di Chiusa- Val Gardena sull'Autostrada A22 del Brennero.
  • Strada Statale 12 del Brennero fino a Chiusa, quindi prendere a destra la Strada Provinciale 27 per Funes.
  • Attraverso il Passo delle Erbe (Würzjoch), a 1.987 metri di altitudine. Unico collegamento stradale tra la Val Badia (Gadertal) e la Valle Isarco (Eisacktal). Il passo è raggiungibile solo da metà primavera a fine autunno dalla Val di Funes.

In treno[modifica]

In autobus[modifica]

  • I servizi di trasporto pubblico con pullman in Alto Adige sono gestiti da SAD, linea 340.


Come spostarsi[modifica]

I numerosi sentieri di cui Funes è provvisto, consentono escursioni tranquille e trekking in quota.

In auto[modifica]

La valle è percorsa longitudinalmente dalla strada statale 27, che parte a nord di Chiusa, in Valle Isarco. Inoltre, la strada statale 163, che si dirama a San Pietro, fornisce un passaggio alla Valle di Eores, che corre parallela a nord, attraverso il Russiskreuz (1729 m).

Cosa vedere[modifica]

In Funes[modifica]

Chiesa di San Valentino
  • 46.64048111.661571 Chiesa di San Valentino. La chiesa di San Valentino in Pardell è in stile romanico. Citata nel 1303, la sua fondazione risale però molto probabilmente ad epoca anteriore, Inizialmente a tetto piatto, nel 1480 la volta fu trasformata ad una navata, e dotata di un coro poligonale in stile gotico.
    All'esterno si trovano una cassetta per l'elemosina, dove sta scritta la data 1576, accompagnata da un affresco di San Cristoforo risalente al XV secolo.
    Durante i lavori di restauro nel 1975 furono ritrovati sulla parete interna della navata i residui di un antico dipinto (risalente al periodo precedente alla costruzione della volta), rappresentante la lotta tra San Giorgio e il drago, appartenente alla Scuola del Maestro Hans von Bruneck. Ma l'opera più importsnte di questa chiesa è sicuramente il trittico del 1500 circa.
    Chiesa di San Valentino (Funes) su Wikipedia chiesa di San Valentino (Q104816564) su Wikidata

In frazione San Pietro[modifica]

  • 46.64262311.6806122 Chiesa di San Pietro e Paolo. La costruzione dell'edificio religioso della parrocchia dedicata ai santi Pietro e Paolo era in origine in stile classicista, ma con la ristrutturazione ha assunto un aspetto barocco. Le sue fondamenta si possono invece datare attorno all'anno 1058. Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Funes) su Wikipedia chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Q104816565) su Wikidata

In frazione Santa Maddalena[modifica]

La chiesetta di san Giovanni in Ranui
Chiesa di Santa Maddalena
  • Attrazione principale46.6343211.720033 Chiesa di San Giovanni in Ranui, Via San Giovanni 2, +39 339 6044685, . accesso tramite tornello: costo 4€ a persona, gratuito per i bambini fino ai 14 anni. La chiesa, tra le più famose dell’Alto Adige, è situata subito dopo il paese di Santa Maddalena e fu commissionata da Michael von Jenner nel 1744. È in arte barocca e gode di fama grazie alle sue dolci linee e ad una collocazione in solitudine, in una amena posizione sotto il gruppo dolomitico delle Odle. Nel medioevo accanto alla chiesa si trovava un'omonima residenza di proprietà dei signori von Jenner, che veniva utilizzata come sede per la caccia. Chiesa di San Giovanni in Ranui su Wikipedia chiesa di San Giovanni in Ranui (Q17496242) su Wikidata
  • 46.64470611.7193144 Chiesa di Santa Maddalena, frazione Santa Maddalena. La prima citazione relativa alla chiesa di Santa Maddalena si può far risalire al 1394. La navata della chiesa è principalmente costituita da un edificio "a sala", quindi tipicamente tardo-gotico, con una volta a costoloni asimmetrica. L'arredamento interno della chiesa si può invece far risalire al XVIII secolo, ed è in stile barocco. È da sempre protagonista delle più belle cartoline della Val di Funes. Chiesa di Santa Maddalena (Funes) su Wikipedia chiesa di Santa Maddalena (Q104217018) su Wikidata
  • 46.6423211.710815 Museo e Centro Visite del Parco Puez Odle, Santa Maddalena, Trebich 1, +39 0472 842523. A Santa Maddalena è aperto dal dicembre del 2009 il nuovo Museo e Centro Visite del Parco Puez Odle. Il museo, situato in un edificio a due piani architettonicamente interessante e funzionale, ha la missione di favorire le conoscenze del patrimonio geologico, biologico e culturale delle valli intorno al gruppo Puez-Odle. Le sezioni principali sono divise in tre spazi espositivi:
    -"Toccare le montagne", dedicato alla geologia delle Dolomiti;
    -"Meraviglie della natura", dedicato alle diverse specie biologiche dell'ambiente dolomitico e alpino;
    -"Conquistare le montagne", dedicato all'alpinismo e particolarmente alla personalità di Reinhold Messner, nato in Val di Funes.
    Il museo è caratterizzato da un approccio laboratoriale, particolarmente adatto alle giovani generazioni, che hanno modo di toccare, provare, guardare da vicino, usare, confrontare ciò che viene mostrato. Inoltre nel "Cinema della montagna" vengono proiettati film sui parchi naturali dell'Alto Adige, seguendo una programmazione giornaliera e settimanale diversa.

In frazione Tiso[modifica]

Chiesa di San Bartolomeo
  • 46.6521511.620656 Museo mineralogico di Tiso (Mineralienmuseum Teis), Via Teiser 12 - Funes, +39 0472 844522, . Il museo si trova nella frazione di Tiso, località nota per il ritrovamento di minerali in quarzo e ametista definiti le "geodi di Tiso". L'esposizione museale fa ammirare ai suoi visitatori molti reperti provenienti da Tiso, ma anche dalla Svizzera, dalla Valle d'Aosta e dal Monte Bianco.
  • 46.65252611.6211287 Chiesa del Sacro Cuore. Presso la frazione di Tiso si trova una chiesa in stile neogotico risalente al XIX secolo, dedicata al Sacro Cuore. Una prima chiesa nella medesima località venne citata già precedentemente, ovvero nel 1313. Accanto alla chiesa parrocchiale sorge una cappella all'interno della quale è stata ricostruita la grotta di Lourdes.
    Poco fuori il paese, verso la valle dell'Isarco, si trova il colle del Santo Sepolcro con una piccola cappella al cui interno si custodisce un'immagine di Maria con le sette spade, la Madonna dei sette dolori.
    Chiesa del Sacro Cuore (Funes) su Wikipedia chiesa del Sacro Cuore (Q105002386) su Wikidata
  • 46.65301911.610518 Chiesa di San Bartolomeo di Nave. Citata nei documenti già nel 1307, in stile romanico. La chiesa di Nave, località poco al di sotto di Tiso, in stile altogotico risale al XV secolo ed è consacrata a San Bartolomeo. L'edificio ha al suo interno un trittico e alcune statue, come quelle di Maria con il Bambino, di San Bartolomeo e di San Floriano. Chiesa di San Bartolomeo (Funes) su Wikipedia chiesa di San Bartolomeo (Q98000201) su Wikidata
  • 46.6514711.619939 Collina del Santo Sepolcro, Via Teiser - Tiso. Il più bel punto panoramico di Tiso.

In frazione San Giacomo[modifica]

Chiesa di San Giacomo
  • 46.6445911.66518910 Chiesa di San Giacomo al Passo. La prima citazione relativa alla chiesa di San Giacomo pellegrino si può far risalire al 1349. Tutto l'edificio è circondato da un muretto, con l'accesso mediante una porta ad arco a tutto sesto. Sorge lungo un antichissimo sentiero che da Funes va in valle Isarco.
    Al suo interno custodisce un bel trittico in stile gotico risalente al 1517. L'aspetto che si può vedere attualmente si può invece far risalire al periodo attorno al 1500.
    È nata come chiesa per pellegrini di passaggio, poi è stata abbellita con le offerte dei pellegrini.
    Chiesa di San Giacomo al Passo su Wikipedia chiesa di San Giacomo al Passo (Q104816566) su Wikidata


Eventi e feste[modifica]

Speck dell'Alto Adige
  • 46.6391611.7173512 Festa dello Speck Alto Adige (Speckfest), Piazza della Festa (Festplatz) - Santa Maddalena (Rinviata al 2023 a causa di misure COVID - La manifestazione si svolgerà anche in caso di pioggia), +39 0471 300381, fax: +39 0471 302091, . inizio di ottobre. Musica tipica, mercato di specialità regionali e i forni con pane tipico dell'Alto Adige.
  • 46.6391611.7173513 Festa campestre dei Vigili del Fuoco, Santa Maddalena. a luglio. Tradizionale festa campestre sulla piazza centrale di S. Maddalena con musica dal vivo. Specialità alla griglia con prodotti locali.Inizio delle festa alle ore 18.
  • 46.6523311.6202914 Festa del contadino con mercatino, Frazione Tiso. a ottobre. Festa del ipico artigianato altoatesino e le tradizioni contadine.
  • 46.6420111.682115 Mercatino natalizio, Sala culturale San Pietro. inizi dicembre. Oggettistica legata al Natale.
  • 46.6391611.7173516 Rientro del bestiame dalle malghe, Santa Maddalena. a fine settembre. Per festeggiare questa antica tradizione, viene organizzato per i turisti un mercato contadino con musica dal vivo.
  • Settimane gastronomiche - Specialità d’Agnello, Ristoranti della Val di Funes. a fine settembre.
  • Settimane della pecora dagli occhiali della Val di Funes, Varie località della valle. fine settembre-inizi ottobre. Specialità a base di carne di pecora dagli occhiali della Val di Funes.
  • Slow Food Travel Days. 27 maggio-4 giugno 2023. Piatti tradizionali assocuiati a turismo sostenibile. Attività guidate alla scoperta dei prodotti della valle.


Cosa fare[modifica]

In estate[modifica]

Malga Brogles
Malga Zannes
  • parcheggio 46.6349711.7628717 Parcheggio Zannes, Zannes - Val di Funes (a 1.671 m.), +39 348 2500591. A pagamento giornaliero. Auto 6€, camper 12€. Punto di partenza per molte escursioni nel Parco naturale Puez-Odle.
  • 46.6349911.764632 Sentiero natura di Zannes (Accessibile anche ai disabili). durata 1:15 h. Sentiero circolare che persegue l’obiettivo di avvicinare l’escursionista al paesaggio naturale e culturale del Parco naturale Puez-Odle. Il percorso parte dal parcheggio di Zannes per il rifugio Kelderer Wiese.
  • 46.6270411.765953 Escursione alla Malga Geisler (Geisleralm) (a 2.000 m.). durata 1:30 h. Dal parcheggio Zannes prendere la strada forestale poco trafficata a destra in direzione S. Maddalena/Malga Dusler fino all'incrocio Geisleralm (Rifugio delle Odle/sentiero Adolf Munkel). Proseguire le indicazioni Geisleralm.
  • 46.6349711.762874 Sentiero Adolf Munkel (Sentiero delle Odle - Adolf Munkel Weg) (Partenza dal parcheggio di Malga Zannes). Lunghezza 13 km. Si inizia il percorso seguendo il sentiero n° 6 verso Ciancenon/Tschantschenon.
  • 46.63532311.8049175 Escursione al Rifugio Genova (Schlüterhütte), Passo Poma (Kreuzkofeljoch) (a 2.306 m). 15 giugno - 15 ottobre. Da Malga Zannes/Zanseralm in 2 ore, dal rifugio Malga Brogles in 3 ore. Dal Rifugio Genova è possibile raggiungere il Rifugio Firenze (Regensburger Hütte) in 4 ore.
  • Ciclismo e mountainbike.

In inverno[modifica]

  • Sci di fondo. 20 chilometri di piste, tra cui l’anello di Zannes e la pista Russis–Halslhütte–Passo delle Erbe.
  • Slittino. 6 piste.
  • Sentieri per ciaspole. Partenze da Malga Zannes e dal Col di Poma.


Acquisti[modifica]

Veduta


Come divertirsi[modifica]

Locali notturni[modifica]

Non essendo presenti a Funes, si suggerisce di spostarsi a Chiusa (Italia).

Dove mangiare[modifica]

Bauerngröstl
Strudel

La cucina tipica della Val di Funes comprende: speck, formaggio alpino, selvaggina, canederli in tutte le sue varianti, il "Bauerngröstl" (piatto unico di patate e carne), “Krapfen”, strudel di mele.

Prezzi medi[modifica]

Locali in paese[modifica]

Malghe in quota[modifica]

  • 46.6334411.795796 Malga Gampenalm (parcheggiare al parcheggio Zannes, quindi 1,30 ore di cammino per raggiungere la malga a 2.000 m.), +39 348 2721587. Prodotti locali di qualità cucinati in maniera ottima.
  • 46.619111.74967 Malga Gschnagenhardt (Malga Casnago), Magdalenaweg 1 - Funes (parcheggiare al parcheggio Zannes, quindi 1,30-2,00 ore di cammino per raggiungere la malga a 2.000. Aperta solo di giorno), +39 0472 840158. fine maggio-fine ottobre. Cucina tradizionale tirolese, piatti originari della Val di Funes e dell'Alto Adige. Non offre servizio di pernottamento.


Dove alloggiare[modifica]

Rifugio Firenze
Rifugio Genova
Fischnal in Sankt Peter
Hof Zinnen in Villnöß

Prezzi modici[modifica]

Alberghi[modifica]

Rifugi in quota[modifica]

  • 46.58722211.7583333 Rifugio Firenze (a 2.037 m), +39 0471 796307. Check-in: 1 giugno, check-out: 15 ottobre. Pernottamento in camere singole o letti in dormitorio. Prima colazione opzionale.
  • 46.63532311.8049174 Rifugio Genova (a 2.306 m), +39 0472 670072. Check-in: 15 giugno, check-out: 15 ottobre. Pernottamento in camere singole o letti in dormitorio. Prima colazione opzionale.
  • 46.61014511.7277665 Rifugio Malga Brogles (a 2.045 m), +39 0471 655642. Check-in: 15 giugno, check-out: 20 settembre. Pernottamento in camere singole o letti in dormitorio. Prima colazione opzionale.
  • 46.62086111.74966 Rifugio Malga Geisleralm (Rifugio Malga delle Odle) (a 1.996 m), +39 339 6044685. Check-in: fine maggio, check-out: fine ottobre. Pernottamento in camere singole o letti in dormitorio. Prima colazione opzionale.

Prezzi medi[modifica]

Alberghi[modifica]

Agriturismo[modifica]

Prezzi elevati[modifica]


Sicurezza[modifica]

Prahmstrahl Villnöß 05.JPG

Equipaggiamento da escursionismo (scarponcini da trekking, bastoncini, zainetto, giacca a vento, occhiali, berretto, guanti, ecc.) per salite in quota.

Servizi di pubblica utilità[modifica]


Come restare in contatto[modifica]

Feldthun mit Dreifaltigkeitskapelle Villnöß

Poste[modifica]

  • poste 46.64219611.68057625 Poste italiane, Peterweg 10 - San Pietro (pianoterra edificio comunale), +39 0472 840130.

Telefonia[modifica]

La Val di Funes risulta coperta dai maggiori operatori di telefonia mobile con tecnologia 4G.

Internet[modifica]

  • 46.6409811.6810126 Wi-Free, Tiso, S. Pietro e S. Maddalena (Accesso libero internet). 1 anno gratis. Previa registrazione online.

Tenersi informati[modifica]

Oberrungatsch Villnöß

Quotidiani[modifica]

  • Alto Adige, Via Missioni Africane 17 - Trento.


Nei dintorni[modifica]

Comuni confinanti
Velturno Bressanone
Chiusa San Martino in Badia
Laion Ortisei Santa Cristina Valgardena
Parco naturale Puez-Odle
Bressanone, piazza Vescovile
  • Parco naturale Puez-Odle
  • Chiusa — La località Sabiona è la culla spirituale dell'intero Tirolo. È stata la Sede vescovile del Tirolo (diocesi di Sabiona), prima dello spostamento della stessa a Bressanone attorno all'anno 1000. Il monastero che vi sorge può essere visitato partendo da Chiusa e percorrendo a piedi il percorso di un'antica Via Crucis.
  • Bressanone — Città con un importante centro storico racchiuso da mura e porte. La Cattedrale, il suo chiostro con preziosi affreschi, il Palazzo vescovile danno un'elegante impronta alla città vecchia, con caratteristici piccoli borghi che si contrappongono a slarghi urbanistici di ampio respiro.
  • Bolzano — Principale città dell'Alto Adige ne è il capoluogo amministrativo ed economico. Il suo centro storico fonde mirabilmente i caratteri architettonici ed urbanistici nordici con quelli italiani mostrandosi con un tono di signorile eleganza.

Itinerari[modifica]

  • Castelli dell'Alto Adige — Un percorso alla scoperta dei manieri altoatesini che, nati per fini militari, divennero poi in gran parte raffinate dimore signorili, centri di cultura, esempi di pregevole architettura, testimonianza della grandezza delle famiglie che li fecero edificare.
  • Passi dolomitici — L'itinerario percorre i passi più scenografici delle Dolomiti, dove la roccia e la natura sono protagoniste.

Informazioni utili[modifica]


Altri progetti

CittàGuida: l'articolo rispetta le caratteristiche di un articolo usabile ma in più contiene molte informazioni e consente senza problemi una visita alla città. L'articolo contiene un adeguato numero di immagini, un discreto numero di listing. Non sono presenti errori di stile.