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Fiavé
Chiesa e piazza di Fiavé
Stato
Regione
Territorio
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Abitanti
Nome abitanti
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CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Fiavé
Sito istituzionale

Fiavé è un centro del Trentino-Alto Adige.

Da sapere[modifica]

Nel comune è localizzato il Biotopo Fiavé, uno degli Antichi insediamenti sulle Alpi, dal 2011 nell'elenco del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.

Cenni geografici[modifica]

È situato nel comprensorio delle Valli Giudicarie, un po' appartato fra i monti alle spalle del Lago di Garda, ma con la Val Rendena a occidente, che conduce sù fino a Madonna di Campiglio, e la Valle dell'Adige ad oriente, che porta a Trento, Bolzano, fino all'Austria. Dista 16 km da Tione di Trento, 35 da Trento, 19 da Riva del Garda. Fiavé aderisce alla rete Alleanza per il clima.

Cenni storici[modifica]

I primi insediamenti umani nella zona di Fiavé risalgono al 2300 a.C. e all'età del Bronzo. Durante l'impero romano e fino all'alto medioevo Fiavé apparteneva al municipio di Brescia ed era divisa in due rioni: il rione dei Sabadini a sud e dei Sotratori a nord. Nel periodo medioevale e in età moderna tutti gli aspetti della vita comunitaria di Fiavé erano regolati attraverso antichi documenti chiamati Carte di Regola che fornivano le basi dell'ordinamento civico del Comune. Le prime carte di Regola risalgono al 1458 per Fiavé, 1778 per Stumiaga, 1793 per Favrio e 1794 per Ballino. Nel 1996 le carte di Regola sono state sostituite dagli statuti comunali.

Di particolare interesse per lo sviluppo del territorio fu la presenza a Fiavé, quale curato tra il 1893 e il 1898, di don Lorenzo Guetti, padre fondatore della cooperazione trentina. Sotto il suo diretto impulso nascerà a Fiavé la seconda cassa rurale trentina a sistema Raiffeisen (la prima fu quella di Quadra) e una famiglia cooperativa della quale don Guetti fu il primo presidente. Fu proprio a Fiavé che il prete giudicariese intraprese un percorso di formazione e promozione della cooperazione.

Sullo stemma di Fiavé, che si presenta come un troncato d'oro e di verde, nella parte inferiore di colore giallo oro c'è un reperto archeologico noto come tazza di Fiavé; la parte superiore presenta una ninfea su uno sfondo verde, tipica della torbiera di Fiavé, la zona in cui ora è situato il Biotopo Fiavé.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Fiavé

Quartieri[modifica]

Il suo territorio comunale comprende anche le frazioni di Ballino, Favrio e Stumiaga.

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

  • 46.46027811.3263891 Aeroporto di Bolzano-Dolomiti (IATA: BZO) (6 km dal centro di Bolzano), +39 0471 255 255, fax: +39 0471 255 202. apertura al pubblico: 05:30–23:00; apertura biglietteria: 06:00-19:00; il check-in per voli da Bolzano è possibile solo da 1 ora ad un massimo di 20 minuti prima della partenza. Piccolo scalo regionale con voli di linea da e per Lugano e Roma con Etihad Regional (by Darwin Air). In alcuni periodi dell'anno, la compagnia Lauda Air collega la città con Vienna una volta a settimana. Più numerosi invece i voli charter.
  • 45.39666710.8877782 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, +39 045 8095666, .
  • 45.42555610.3269443 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), +39 045 8095666, . Solo Charter

In auto[modifica]

  • Il comune è attraversato dalla strada statale 421 dei Laghi di Molveno e Tenno.

In autobus[modifica]

  • Collegamenti tramite le linee di pullman della Trentino Trasporti [1].


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Castel Campo
  • Castel Campo. Castel Campo è un maniero medievale che si trova tra Fiavé e Comano Terme. È citato per la prima volta nel 1163 quando era già feudo della famiglia dei Campo che ottennero poi anche l'investitura di castel Toblino e castel Merlino.
    Nel 1439 a causa delle lotte tra feudatari il castello fu quasi completamente distrutto. Fu ricostruito da Graziadeo da Campo tra il 1444 e il 1457 che chiamò anche i Maestri Comacini per creare la decorazione interna ricca di affreschi con scene di caccia. Alla morte di Graziadeo il maniero invece che essere trasmesso al cugino Mattia Galasso come da lui richiesto, fu trattenuto dal vescovo Hack per motivi politici. Nel 1468 i Trapp furono investiti del feudo di castel Campo che rimase tra i loro possedimenti fino al 1891 quando venne venduto al tedesco Teodor Rautenstrauch. Egli ristrutturò il castello e vi fondò una fiorente azienda agricola.
    Dopo la fine della prima guerra mondiale e il passaggio del Trentino all'Italia, Teodor Rautenstrauch fu costretto a lasciare il castello, che fu poi rilevato dalla famiglia Rasini di Milano che da allora ne è la proprietaria.
    Il castello, pur essendo di proprietà privata, è sede di vari eventi pubblici ed è visitabile su appuntamento.
  • Chiesa parrocchiale dei santi Fabiano e Sebastiano. Situata nella piazza principale di Fiavé, fu costruita nel 1885 al posto della precedente del '500.
  • Chiesa di San Rocco.
  • Chiesa di San Zenone.
  • Chiesa di Sant'Antonio Abate (a Stumiaga). È forse la chiesa più antica, citata per la prima volta nel 1482.
  • Chiesa di San Biagio (a Favrio). Costruita nel XVI secolo e stata restaurata nel 1978 e nel 2005
  • Museo delle palafitte di Fiavé, via 3 novembre 53. Il museo è dedicato all'area archeologica situata all'interno del Biotopo Fiavé, nella quale, in passato, sono sorti dei villaggi preistorici palafitticoli.
    Essa si trova vicino a Fiavé, dove è presente una zona che un tempo era impiegata per l'estrazione della torba. Verso la metà del XIX secolo sono stati trovati i resti di un abitato preistorico, in particolare sono stati rinvenuti in ottimo stato di conservazione i pali che un tempo sostenevano le palafitte del villaggio. Solo nel 1969, grazie agli scavi intrapresi dall'archeologo Renato Perini, sono stati portati alla luce diversi abitati palafitticoli sia in acqua che all'asciutto appartenenti a varie epoche e con essi sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici in buona conservazione.

La frazione Ballino[modifica]

Il paese di Ballino è situato in una piccola valle posta tra il Monte Cogorna (1850 m s.l.m.) ad ovest ed il Monte Misone (1803 m) ad est, che è attraversata dal rio Ruza e dal rio Secco (rì Sec), i quali terminano entrambi nel lago di Tenno, posto pochi chilometri a sud dell'abitato. Il borgo è situato a circa 5 km dal capoluogo comunale e a 40 km da Trento. Intorno al paese si sviluppano le borgate di Castìl, nota per la presenza della grotta Camerona; Sajant, per l'omonima cascata, e Laghisoi, dove sono situati gli omonimi laghi. Il paese dà il nome all'intero valico alpino (Passo del Ballino) che unisce Ponte Arche a nord con Riva del Garda a sud.

  • Chiesa di Santa Lucia. Posta nella piazza principale del paese e risalente al XIV secolo, appare oggi sostanzialmente modificata da ristrutturazioni avvenute nel corso del XVI secolo; è tuttavia ancora riconducibile al periodo medievale buona parte del campanile che si erge sul lato sinistro della chiesa. All'interno la navata unica presenta arcate a crociera. Conserva alcune opere artistiche di pregio: un'acquasantiera e un fonte battesimale del XVII secolo, una settecentesca via Crucis, un affresco medievale raffigurante santa Lucia e la pala ad olio con la Madonna col Bambino tra i santi Lucia ed Antonio abate.

Siti di interesse naturalistico[modifica]

  • Biotopo Fiavé. Area naturale protetta del Trentino-Alto Adige istituita nel 1988. Occupa una superficie di 137,25 ha (1,3725 km²) nella Provincia Autonoma di Trento. È considerato Sito di Importanza Comunitaria (codice SIC IT3120068) per la presenza di una delle più vaste torbiere del Trentino e come luogo di nidificazione, sosta o svernamento di varie specie di uccelli, anche protette.
  • Camerona. Situata in località Castìl, poco distante da Ballino, a 893 metri di altitudine sul lato occidentale del Monte Misone, si presenta come un grosso antro profondo circa 70 metri, con ingresso di 20 metri di larghezza e 12 metri di altezza. È una meta del territorio molto nota agli escursionisti.
  • Cascata Sajant. Suggestiva cascata di 35 metri posizionata a 1 000 metri di altitudine nell'omonima località ad ovest di Ballino, sul versante orientale del Monte Cogorna. È possibile ammirare la cascata anche percorrendo la via ferrata inaugurata nel 2019 che si sviluppa su di essa.
  • Passo del Ballino. Il valico alpino, che prende il nome dal paese di Ballino, mette in comunicazione le valli Giudicarie con la parte settentrionale del lago di Garda collegando rispettivamente Ponte Arche (frazione di Comano Terme) a Riva del Garda.
    Il passo è percorribile tramite la strada statale 421 dei Laghi di Molveno e Tenno, il punto più alto è situato a 765 metri di altezza nel comune di Fiavé.


Eventi e feste[modifica]


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]


Dove alloggiare[modifica]


Sicurezza[modifica]

Farmacia


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]

  • 46.00437310.8420625 Poste italiane, piazza San Sebastiano 3, +39 0465 735030.


Nei dintorni[modifica]

  • Riva del Garda — Elegante centro all'estremità nord del lago di Garda, mantiene l'atmosfera di luogo di villeggiatura della nobiltà austro-ungarica dell'Ottocento.
  • Arco — Fra i monti ed il Lago di Garda, conserva il Castello, i palazzi e le ville di cui la dotarono gli Asburgo, che ne fecero luogo di soggiorno climatico, di svago e di cura
  • Lago di Ledro — Frequentato per villeggiatura estiva, è noto anche per i resti di palafitte dell'età del Bronzo.


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