| Burgio | |
| Stato | Italia |
|---|---|
| Regione | Sicilia |
| Territorio | Agrigentino |
| Altitudine | 317 m s.l.m. |
| Superficie | 42,23 km² |
| Abitanti | 2.422 (2025) |
| Nome abitanti | burgitani |
| Prefisso tel | +39 0925 |
| CAP | 92010 |
| Fuso orario | UTC+0 |
| Patrono | sant'Antonio abate |
Posizione | |
| Sito istituzionale | |
Burgio è una città della Sicilia.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Dista 69 km da Agrigento e 95 km da Palermo. Il paese trae la sua caratteristica fisionomia dall'essere posto su un pendio triangolare alla confluenza del vallone Garella e del Torrente Tina, affluenti di sinistra del fiume Verdura.
Cenni storici
[modifica]Incerta la data della sua fondazione: si attribuisce a una colonia saracena insieme con i superstiti di Scirtea, antichissima città sicana[senza fonte], generalmente associata ai ruderi del Castello di Acristia, posti su una rupe isolata ed inaccessibile a dieci chilometri da Burgio: la costruzione appartenne nel 1296 a Francesco Ventimiglia Seniore, conte di Geraci.
Durante la dominazione araba, Burgio fu governata da Hamud della dinastia ai Alidel (ramo degli Edrisiti), il quale, cacciato dalla Spagna (dove per dodici anni aveva tenuto il Califfato di Cordova), giunse in Sicilia e divenne signore di Burgio.
Quando Ruggero il Normanno scese alla conquista della Sicilia, dopo 25 anni di guerra era riuscito a sottomettere i saraceni, ma per debellarli tutti gli mancava ancora la vittoria sull'emiro Hamud, che resistette a lungo al re normanno nel triangolo di Girgenti, Monte Guastanella e Castrogiovanni. In quest'ultima egli si era trincerato, ma caduta Girgenti e arresasi Monte Guastanella dopo lungo e logorante assedio, Hamud decise di abiurare la propria religione e consegnarsi al re Ruggero.
Ricevette il battesimo a Sciacca l'anno 1088 da Gerlando primo vescovo di Girgenti e dal nome di Ruggero il Normanno suo padrino e dal nome della contea che ricevette in dono dal vincitore e dalla quale era già stato signore, si chiamò Ruggero Burgio.
Dopo di lui la signoria passò a Federico D'Antiochia, conte di Mistretta e di Caltabellotta; quindi, nel 1337, ne ebbe la giurisdizione baronale Raimondo Peralta. A questo succedette nella signoria il figlio Guglielmo Gran Cancelliere del Regno d'Aragona e marito di Aloisa Sclafani e Calvello, figlia del conte di Adernò. Alla morte di Guglielmo ne ebbe investitura il figlio Guglielmone prima, poi Matteo a cui succedette il nipote Nicolò, che lasciò la baronia alla sorella Caterina Peralta. Da questa e da Alfonso de Cardona, conte di Reggio, nacque Antonio de Cordona che fu investito della baronia nel 1518. In epoca imprecisata venne istituita la Sacra Distribuzione, organismo di cui facevano parte i sacerdoti del luogo e alla cui formazione contribuivano oblazioni e lasciti dei fedeli e una quota a carico dei sacerdoti stessi. I membri o mansionari insigniti di almuzio e rocchetto sono il capitolo della chiesa arcipretale Sant'Antonio Abate.
Dopo Antonio De Cardona, per un lasso di tempo di circa tre secoli, furono signori della baronia di Burgio: Alfonso, Diana e Caterina de Cardona Salluccio, Alfonso e Tommaso Gioeni Tagliavia, Lorenzo Gioeni Bologna, Isabella Gioeni Aversa e Filippo Colonna D'Este. Quest'ultimo tenne la baronia sino al 1812, quando decadde in Sicilia il feudalesimo per volontà del Parlamento.
Nella ripartizione amministrativa per Comarche (1583-1812 fa parte della decima comarca, di Castronovo; in quella per distretti (1812-1816) fa parte del distretto di Bivona ed è capoluogo di circondario comprendente i comuni di Burgio, Villafranca, Lucca, Calamonaci e Ribera. Con l'unità d'Italia il territorio nazionale è diviso in province, circondari, mandamenti, comuni, Burgio è sede di mandamento comprendente i comuni di Burgio, Villafranca Sicula e Lucca Sicula nel circondario di Bivona. Nel diciannovesimo secolo è sorto l'Ospedale Civico con finalità di ricovero, cura, mantenimento gratuito infermi poveri e di accoglienza di malati a pagamento. Ente morale, il cui antecedente principale è la Confraternita del SS. Sacramento di Burgio nota fin dal 1565 che confluì nell'Ospedale nel 1887. Altre Opere Pie vennero inglobate nell'Ospedale: la Congregazione del Purgatorio nota dal 1615 e la Confraternita del patriarca S. Giuseppe nota dal 1634. Il Fondo dell'Ospedale Civico di Burgio (Atti, Documenti, archivio storico, codice trecentesco della Compagnia dei Disciplinati di S. Luca di Burgio) è stato recuperato nel 1991 tra le macerie dalla Sovrintendenza Archivistica e versato alla sede territoriale competente.
Come orientarsi
[modifica]Come arrivare
[modifica]Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Chiesa di San Rocco.
- 2 Chiesa Madre Sant'Antonio Abate.
- 3 Chiesa di San Vito.
- 4 Chiesa di San Luca.
- 5 Chiesa della Madonna del Carmine (chiesa della Beata Maria Vergine del Carmelo). con annesso ex convento dei padri carmelitani.
- 6 Chiesa di San Giuseppe.
- 7 Chiesa della Beata Maria Vergine delle Grazie.
- Chiesa della Misericordia.
- 8 Chiesa della Beata Maria Vergine Immacolata (Chiesa della Motta).
- Chiesa di Sant'Antonino.
- Ex chiesa di Santa Lucia.
- 9 Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria. Monastero delle benedettine (oggi delle suore dell'Immacolata di Lourdes).
- 10 Prioria di Santa Maria del bosco Adriano. Chiesa normanna, di cui restano vestigia notevoli. Il conte Ruggero andava col suo seguito a caccia quando veniva assalito da un cinghiale, fu salvo invocando la santa Vergine. Per grazia ricevuta eresse la chiesa e il monastero che concesse in prioria ai Cistercensi.
- Museo delle Mummie (Convento dei Cappuccini).
- 11 Castello Peralta, piazza Castello (nel quartiere Santa Lucia). In posizione dominante il centro abitato. Dongione su Motta, rettangolare, a blocco unico, in stretto rapporto con l'antico casale saraceno. È stato restaurato nel 1981.
- Museo della ceramica Muceb.
- Museo del Venerabile Frà Andrea da Burgio.
Fuori dal centro abitato
[modifica]- 12 Castello della Gristia (10 km a nord di Burgio nella frazione di San Carlo). I pochi resti di questo castello del XIV secolo si trovano su una rupe alta 514 m. La struttura è in stato di abbandono.
- 13 Ponte tredici archi. Ex ponte ferroviario della dismetta ferrovia Palermo-Burgio che attraversa il fiume Sosio. Oggi gli archi centrali sono crollati.

- 14 Centrale Idroelettrica San Carlo. L'impianto utilizza le acque dell'invaso di Gammauta.
- 15 Gole del Sosio (Listi dû firriatu) (All'interno del parco dei Monti Sicani.). Un canyon roccioso di 8 km in cui scorre il fiume Sosio.
Eventi e feste
[modifica]- Settimana santa. Molte sono le feste e tradizioni religiose di questo piccolo paese, ma di particolare importanza ed interesse va ricordata la Settimana santa. Antichi ed originali sono i riti del Venerdì santo e della Pasqua, che culminano con i festeggiamenti in onore di San Vito Martire e San Luca Evangelista, le così chiamate "Rigattiate", una gara di prestigio religioso delle due confraternite, i "santavitara" e "santalucara", che consistono in una corsa danzante dei simulacri dei due santi nelle vie antiche e tortuose del paese, portati a spalla dai giovani delle rispettive confraternite. La festa solitamente si conclude con due spettacoli pirotecnici.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
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In città è possibile trovare diversi negozi di ceramiche.
Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]Itinerari
[modifica]- Questa città è attraversata dall'itinerario ciclabile della Sicily Divide.
- Itinerario di Santa Rosalia — Percorso turistico, religioso e naturalistico di oltre 180 km, tra le province di Agrigento e Palermo, da compiersi a piedi, in bicicletta o a cavallo, che si snoda attraverso 7 ex riserve naturali oggi assorbite dal Parco dei Monti Sicani e 15 comuni (Santo Stefano Quisquina, Castronovo di Sicilia, Prizzi, Palazzo Adriano, Bivona, Burgio, Chiusa Sclafani, Bisacquino, Contessa Entellina, Campofiorito, Corleone, Piana degli Albanesi, Altofonte, Monreale, Palermo), collegando l'Eremo nel territorio di Santo Stefano Quisquina al Santuario di Monte Pellegrino attraverso i luoghi legati al culto di Santa Rosalia.
- Il cammino, facente parte del progetto Vie sacre di Sicilia, è costituito da regie trazzere, mulattiere, sentieri e strade ferrate dismesse. Finanziato dall'Assessorato Regionale dell'Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, è stato inaugurato ufficialmente il 4 settembre 2016.
Informazioni utili
[modifica]La Scuola Ceramica Burgitana, rinomata quanto quelle di Sciacca, Santo Stefano di Camastra e Caltagirone, rappresenta una delle specialità artigianali più raffinate di Sicilia e del piccolo borgo ove sono presenti diverse botteghe. Si caratterizza per l'utilizzo di note cromatiche verdi e sabbia come colori primari ricorrenti e la scelta di motivi decorativi floreali ed ornitologici. Le forme e la maestria rendono le creazioni della ceramica d'arte di Burgio davvero uniche. La produzione di campane a Burgio è risalente al 1500, l'unica fonderia rimasta in funzione da allora è quella della famiglia Virgadamo, il procedimento in uso è ancora fedele alla tradizione, vanta essere l'unica fonderia di campane del sud Italia.
Altri progetti
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