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Tracia occidentale
Il fiume Nestos
Localizzazione
Tracia occidentale - Localizzazione
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Tracia occidentale (Ditikí Thraki, Δυτική Θράκη) o anche Tracia greca, è il nome di una regione storico-geografica della Grecia settentrionale.

Da sapere[modifica]

La Tracia greca è caratterizzata da un litorale per lunghi tratti basso e sabbioso sul quale stanno modesti centri balneari non ancora in grado di attrarre il turismo internazionale. Data l'abbondanza di lagune salmastre e di acquitrini di acqua dolce formati dal delta dei fiumi che hanno le loro sorgenti sui monti della confinante Bulgaria, la costa tracia si adatta più a quanti si dilettano di pesca e, in certi periodi dell'anno, agli amanti del birdwatching.

La vera chicca del turismo regionale è costituita dalle escursioni ai monti Rodopi le cui pendici sono ammantate da boschi. Il piccolo borgo di Stavroupoli costituisce la base ideale per esplorare il versante meridionale dei Rodopi ma anche per ridiscendere in canoa o kayak il corso a meandri del fiume Nestos, sicuramente la maggiore attrazione naturale della Tracia greca.

Gli amanti dell'arte e dell'archeologia saranno ricompensati con la visita dei siti archeologici di Abdera e Maronia, in verità piuttosto modesti se paragonati alla magnificenza di altri siti come Epidauro o delle vicine rovine di Filippi. Consigliati anche la visita alla chiesa bizantina di Feres e una breve passeggiata alla città vecchia di Xanthi che rievoca atmosfere ottomane di fine '800.

Nella Tracia greca risiede una consistente minoranza musulmana di diverse origini etniche che in totale assomma a circa 120.000 individui. La città di Komotini conserva ancora atmosfere orientali ma minareti svettano in tutti i centri maggiori. Per alcuni potrebbe essere interessante una visita ai villaggi dei Pomacchi annidati sui monti Rodopi o, se non si ha molto tempo a disposizione, una visita ai pittoreschi mercati cittadini di fine settimana, quando i Pomacchi scendono in città per vendere le loro mercanzie.

Cenni storici[modifica]

I Traci, una popolazione di origine indoeuropea e fortemente ellenizzata hanno lasciato scarse tracce della loro presenza così come i Macedoni che conquistarono la regione al tempo di Filippo II (382–336 a.C-).

I territori entrarono a far parte della provincia romana della Tracia istituita nel 46 d.C. Intorno al 112 d.C. l'imperatore Traiano fondò due città di tipo greco (cioè città-stato), Traianoupolis e Plotinopolis. La provincia era attraversata dalla famosa via Egnatia, che insieme alla via Appia costituiva il più rapido collegamento tra le due principali città dell'impero, Roma e Costantinopoli. Lungo la costa tracia si sviluppava la rotta marittima dalla Troade alla Macedonia percorsa dall'apostolo Paolo nei suoi viaggi in Grecia.

Durante la grande crisi dell'Impero Romano del III secolo d.C., la Tracia occidentale subì le frequenti incursioni dei barbari fino al regno di Diocleziano, quando riuscì a prosperare nuovamente grazie alle riforme amministrative dell'imperatore.

Dopo la definitiva spartizione dell'impero in una parte occidentale e orientale, la Tracia fu assegnata a quest'ultima e rimase sotto il dominio bizantino fino al XV secolo, quando fu assoggettata dai turchi ottomani sotto il cui potere rimase fino allo scoppio delle guerre balcaniche (1912-1913).

Sotto il dominio ottomano, la Tracia aveva una popolazione mista di turchi e bulgari, con una consistente minoranza greco-cristiana nelle città della costa. Nella regione vivevano anche pomacchi, ebrei sefarditi, armeni e rom.

Dopo la vittoria sugli ottomani del 1913, greci e bulgari cominciarono a litigare per il possesso della Tracia occidentale. Con il trattato di Bucarest si raggiunse un compromesso: ai bulgari fu assegnato il porto di Alexandropoli con la regione circostante (corrispondente grosso modo all'odierna regione dell'Evros), ai Greci tutto il resto.

Alla fine della prima guerra mondiale l'intera Tracia occidentale fu assegnata al regno di Grecia insieme alla Tracia orientale, ad esclusione della città di Istanbul.

I greci furono costretti a sloggiare dalla parte orientale della Tracia e a ritirarsi sulla riva destra del fiume Evros, in seguito alle sconfitte loro inflitte dalle forze irredentiste di Mustafa Kemal. Con il trattato di Losanna del 1923, Grecia e Turchia si accordarono per uno scambio di popolazioni che però non riguardò i musulmani della Tracia occidentale. I greci concessero loro infatti lo status di minoranza in cambio di uno statuto analogo redatto dai turchi per la minoranza etniche greche di Istanbul e delle isole di Imbros e Tenedos.

Dopo l'invasione tedesca della Grecia nell'aprile 1941, l'area fu occupata dalle truppe bulgare fino al 1944. La distribuzione demografica fu ulteriormente modificata con l'arresto dei circa 4.500 ebrei della regione da parte della polizia bulgara e con la loro deportazione nei campi di sterminio amministrati dalla Germania. Nessuno di loro è sopravvissuto.

Territori e mete turistiche[modifica]

La Tracia greca consta di 3 territori riportati di seguito:

  • Evros — Regione che prende il nome dall'omonimo fiume proveniente dalla Bulgaria e che segna il confine tra Grecia e Turchia per un lungo tratto.
  • Rodopi — Territorio popolato in maggioranza da musulmani.
  • Xanthi — Territorio intorno all'omonima città.

Centri urbani[modifica]

Regione dell'Evros

  • 40.85225.8731 Alessandropoli (Alexandroupoli) — Capoluogo dell'Evros, Alessandropoli è una moderna cittadina di provincia dal cui porto ci si imbarca alla volta dell'isola di Samotracia.
  • 41.3503526.497292 Didymoteicho — Borgo rurale con interessanti monumenti e fortezze di epoca bizantina rimaneggiati dagli ottomani. Il suo nome significa doppio muro.
  • 40.893926.17183 Feres — Famosa per una chiesa bizantina del XII secolo, adorna di affreschi e mosaici.

Regione di Rodopi

  • 41.11825.4024 Komotini (Κομοτηνή) — Capoluogo amministrativo della regione di Rodopi, Komotini è una città universitaria che conserva ancora atmosfere molto orientali.
  • 40.907225.51975 Maroneia — L'antica Ismaros menzionata da Omero.

Regione di Xanthi

  • 40.932224.97396 Abdera (Άβδηρα) — Villaggio nei pressi delle rovine della città omonima famosa per aver dato i natali ai filosofi Democrito, Leucippo, Protagora ed Anassarco. Il villaggio sorge a 6 km dalla costa sulla quale allignano piccoli centri balneari non molto frequentati.
  • 41.276224.97177 Echinos — Abitato in prevalenza da Pomaci di fede musulmana, il villaggio di Echinos è prossimo alla linea di confine con la Bulgaria e si presta per escursioni ai boschi dei dintorni.
  • 4125.1166678 Lagos — Villaggio di pescatori sulla striscia di terra che separa il mare aperto dalla laguna di Vistonida.
  • 41.19924.70619 Stavroupoli — Caratteristico borgo con alberghi e agenzie turistiche che propongono di ridiscendere in canoa il corso del fiume Nesto.
  • 41.13333324.88333310 Xanthi (Ξάνθη, Xánthi) — Capoluogo della prefettura omonima, Xanthi è adagiata sulle pendici meridionali dei monti Rodopi e presenta interessanti esempi di architettura ottomana del XVIII e XIX secolo, quando fioriva la produzione e il commercio del tabacco.

Altre destinazioni[modifica]

Regione dell'Evros

  • 40.48333325.5166671 Samotracia (Samothràki, Σαμοθράκη) — Meta di un turismo giovanile, l'isola di Samotracia è famosa per il santuario dei Grandi Dei ove fu rinvenuta lastatua della Vittoria alata, nota come Nike di Samotracia, oggi esposta al Louvre di Parigi.

Regione di Rodopi

  • 40.9610625.132632 Fanari — Piccolo centro balneare sul mare aperto.

Regione di Xanthi

  • 40.90524.7843 Delta del fiume Nesto — Stagni e acquitrini che offrono rifugio per uccelli e piccoli mammiferi. Poco più a nord si estende la "Kotza Orman" (Grande Foresta), una volta molto estesa ma oggi ridotta a frammenti lungo le sponde del fiume.


Come arrivare[modifica]

In auto[modifica]

La Tracia occidentale è attraversata dal tratto finale di una moderna autostrada, la Via Egnazia o che inizia dal porto di Igoumenitsa e termina a Kipi, il valico di frontiera con la Turchia.

In treno[modifica]

La stazione di frontiera di Pythion nel 2010
  • Ferrovia Salonicco-Alessandropoli - Linea ferroviaria di 440 chilometri non elettrificata e a binario unico per cui i treni viaggiano a velocità dell'ordine di 50 km/h. La linea ha tuttavia un notevole interesse paesaggistico nel tratto che corre lungo i meandri e le gole del fiume Nestos, tra le stazioni di Stavroupoli e Xanthi.
  • Ferrovia Alessandropoli- Svilengrad - Continuazione della precedente, la linea è lunga 170 km e corre parallela al fiume Evros che segna il confine con la Turchia. I treni non raggiungono più la città bulgara di 41.76666726.21 Svilengrad ma fanno capolinea qualche km prima della frontiera, alla piccola stazione di Dikaia.
Tramite una diramazione all'altezza del villaggio di Pythio era possibile raggiungere Istanbul da Salonicco ma il servizio è stato dismesso nel 2011.

In autobus[modifica]

Gli autobus intercity del consorzio KTEL provvedono ai collegamenti regionali, con il resto della Grecia e in qualche caso con le città bulgare e turche d'oltre confine. I consorzi sono tre, quante sono le unità amministrative che compongono la Tracia occidentale:

Il servizio è capillare, raggiungendo anche i piccoli villaggi dei monti Rodopi. Le corse sono frequenti nei giorni feriali meno nei fine settimana. In qualche caso i consorzi KTEL propongono gite estive nei dintorni dei tre capoluoghi a bordo di pullman turistici e per pochi spiccioli.

Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]


Cosa fare[modifica]


A tavola[modifica]


Sicurezza[modifica]

Dagli inizi del 2020 la linea del confine dell'Evros è presidiata da forze dell'esercito greco e di quelle europee del Frontex per respingere attacchi di presunti profughi che intendevano entrare in Grecia dalla Turchia clandestinamente. Gli scontri sono frequenti in particolare nella zona tra Dydimoteicho e Edirne.

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