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Patrimoni mondiali dell'umanità in Arabia Saudita

Questa è la lista dei Patrimoni mondiali dell'umanità presenti in Arabia Saudita al 2023.

Introduzione[modifica]

Mappa a tutto schermo Arabia Saudita
Logo UNESCO
Bandiera nazionale

L'Arabia Saudita ha accettato la Convenzione UNESCO per i Beni dell'Umanità il 7 agosto 1978.

Successivamente, nel 2000, l'UNESCO ha nominato questa nazione "capitale culturale del mondo arabo". Se infatti diamo uno sguardo ai maggiori siti culturali e archeologici qui presenti, appare chiaro che a differenza di molte altre nazioni vicine come per esempio l'Afghanistan, in Arabia non è facile notare il passaggio di più popoli o le commistioni culturali avvenute durante la sua storia. D'altra parte, per coloro che siano interessati a scoprire la cultura islamica, l'Arabia è senz'altro una meta privilegiata. Islamico, tuttavia, si riveste qui di più connotazioni, non unicamente religiose. Se si eccettua infatti il sito d'accesso alla Mecca, ciò che i siti unesco sauditi riescono a trasmettere è la grande capacità dei musulmani di creare sistemi architettonici, spazi pubblici e interi piani urbani strettamente collegati dal filo rosso della religione musulmana ma assolventi diverse funzioni, molto spesso temporali e attinenti alla routine quotidiana quasi che questi siti vogliano dirci in maniera icastica quanto la religione domini ogni aspetto della vita del musulmano credente.

Nonostante questo carattere generale, un monumento in particolare sembra essere rimasto qui apposta per ricordarci l'esistenza di una fiorente cultura pre-islamica in terra d'Arabia; si tratta del sito di Al-Hijr, costruito dalla civiltà Nabatei la cui famosa capitale si trovava nella vicina Giordania.

Lista dei patrimoni dell'umanità[modifica]

Sito Anno Tipo
Criteri
Immagine
Scheda
26.81416737.94751 Sito archeologico di Al-Hijr (Mada'in Salih) 2008 Culturale
(ii)(iii)

Scheda UNESCO
Questo sito è il primo territorio del patrimonio mondiale inscritto in Arabia Saudita. Precedentemente noto come Hegra è il più grande sito conservato della civiltà dei Nabatei a sud di Petra in Giordania. È dotato di tombe monumentali ben conservate con le facciate decorate risalenti dal I secolo a.C al I secolo d.C. Il sito dispone anche di circa 50 iscrizioni del periodo pre-nabateo e alcuni disegni rupestri. Al-Hijr è una testimonianza unica della civiltà nabatea. Con le sue 111 tombe monumentali, 94 delle quali decorate, e pozzi d'acqua, il sito è un eccellente esempio di realizzazione architettonica e competenza idraulica dei Nabatei.
24.73333346.5755562 Distretto di al-Turayf ad al-Dirʿiyya 2010 Culturale
(iv)(v)(vi)

Scheda UNESCO
Il sito è quello della prima capitale della dinastia saudita, nel cuore della penisola arabica, a nord-ovest di Riad. Fondata nel XV secolo, testimonia lo stile architettonico Najdi, che è peculiare del centro della penisola arabica. Nel XVIII e XIX secolo, il suo ruolo politico e religioso è aumentato, e la cittadella a Turaif divenne il centro del potere temporale della dinastia Saudita e la diffusione della riforma wahhabita all'interno della religione musulmana. La proprietà comprende i resti di numerosi palazzi e un insieme urbano costruito sul bordo del oasi Dirʿiyya.
21.539.16673 Centro storico di Gedda, l'accesso della Mecca 2014 Culturale
(ii)(iv)(v)

Scheda UNESCO
Il centro storico di Gedda è situato sulla sponda orientale del Mar Rosso. Dal VII secolo d.C. è stato stabilito come un importante porto per le rotte commerciali nell'Oceano Indiano, approvvigionando la Mecca. Era anche la porta d'ingresso per i pellegrini musulmani alla Mecca che arrivavano via mare. Questi ruoli gemelli hanno visto la città trasformarsi in un fiorente centro multiculturale, caratterizzato da una tradizione architettonica distintiva, tra cui case-torri costruite nel tardo XIX secolo dall'élite mercantile della città, e che unisce tradizioni costruttive della costa corallina del Mar Rosso con influenze e mestieri raccolte lungo le rotte commerciali.
2840.94 Arte rupestre nella Regione Ha'il dell'Arabia Saudita 2015 Culturale
(i)(iii)

Scheda UNESCO
Questo sito comprende due elementi inseriti in un paesaggio desertico: Jabel Umm Sinman a Jubbah e Jabal al-Manjor e Raat a Shuwaymis. Un lago una volta situato ai piedi della catena del monte Umm Sinman ormai scomparso fu usato per essere una fonte di acqua dolce per le persone e gli animali nella parte meridionale del Gran Deserto Narfoud. Gli antenati delle popolazioni arabe di oggi hanno lasciato tracce del loro passaggio in numerosi petroglifi e iscrizioni sulla roccia. Jabal al-Manjor e Raat formano la scarpata rocciosa di un wadi ora ricoperta di sabbia. Essi mostrano numerose rappresentazioni di figure umane e animali coprendo 10.000 anni di storia.
25.42944449.6219445 Oasi di Al-Ḥasa 2018 Culturale
(iii)(iv)(v)

Scheda UNESCO
Nella parte orientale della penisola araba, l'Oasi di Al-Ahsa comprende giardini, canali, sorgenti, pozzi e un lago di drenaggio, oltre ad edifici storici, abitazioni storiche e siti archeologici. L'Oasi e i suoi monumenti sono traccia di insediamenti umani continui dal Neolitico ad oggi, come si può evincere dalle residenze storiche, dalle moschee, dai pozzi, dai canali e da altri sistemi di gestione delle acque. Con i suoi due milioni e mezzo di palme da datteri, è la più grande oasi al mondo. Al-Ahsa è anche un paesaggio geoculturale unico e un esempio eccezionale di interazione umana con l'ambiente.
18.24861144.4516676 Area culturale di Bir Hima 2021 Culturale
(iii)

Scheda UNESCO
Situata in un'area arida e montuosa del sud-ovest dell'Arabia Saudita, su una delle antiche rotte carovaniere della penisola arabica, l'area culturale di Ḥimā contiene una consistente collezione di immagini di arte rupestre raffiguranti caccia, fauna, flora e stili di vita in una continuità culturale di 7.000 anni. I viaggiatori e gli eserciti che si accampavano nel sito hanno lasciato una ricchezza di iscrizioni rupestri e petroglifi attraverso i secoli e fino alla fine del XX secolo, la maggior parte dei quali si sono conservati in ottime condizioni. Le iscrizioni sono in diverse scritture, tra cui musnad, aramaico-nabateo, sudarabico, tamudico, greco e arabo. Anche la proprietà e la sua zona cuscinetto sono ricche di risorse archeologiche non scavate sotto forma di ometti, strutture in pietra, sepolture, spargimenti di utensili in pietra e antichi pozzi.
19.36388945.5983337 'Uruq Bani Ma'arid 2023 Naturale
(vii)(ix)

Scheda UNESCO
Il sito comprende la parte occidentale della più grande distesa di sabbia portata dal vento sulla Terra, conosciuta come Rub' al-Khali, e conserva uno dei paesaggi desertici più spettacolari della Terra. La topografia variegata dell'area protetta crea una vasta gamma di habitat naturali e il sito è degno di nota a livello mondiale grazie alla reintroduzione di iconici animali del deserto, tra cui l'orice arabo (Oryx leucoryx) e la gazzella araba delle sabbie (Gazella marica), nei loro habitat naturali dopo decenni di estinzione in natura. Le dune mobili forniscono anche un habitat eccellente e ben ossigenato per invertebrati e rettili che si tuffano nella sabbia.
Legenda Unesco
(i) Rappresentare un capolavoro del genio creativo dell'uomo.
(ii) Mostrare un importante interscambio di valori umani in un lungo arco temporale o all’interno di un'area culturale del mondo, sugli sviluppi dell'architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio.
(iii) Essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa.
(iv) Costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico o di un paesaggio che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana.
(v) Essere un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’utilizzo di risorse territoriali o marine, rappresentativo di una cultura (o più culture) o dell’interazione dell’uomo con l’ambiente, soprattutto quando lo stesso è divenuto per effetto delle trasformazioni irreversibili.
(vi) Essere direttamente o materialmente associati con avvenimenti o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche o letterarie dotate di un significato universale eccezionale.
(vii) Presentare fenomeni naturali eccezionali o aree di eccezionale bellezza naturale o importanza estetica.
(viii) Costituire una testimonianza straordinaria dei principali periodi dell’evoluzione della terra, comprese testimonianze di vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative.
(ix) Costituire esempi significativi di importanti processi ecologici e biologici in atto nell’evoluzione e nello sviluppo di ecosistemi e di ambienti vegetali e animali terrestri, di acqua dolce, costieri e marini.
(x) Presentare gli habitat naturali più importanti e significativi, adatti per la conservazione in situ della diversità biologica, compresi quelli in cui sopravvivono specie minacciate di eccezionale valore universale dal punto di vista della scienza o della conservazione.

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