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Etiopia
Chiesa scavata nella roccia a Lalibela
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Etiopia - Localizzazione
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Etiopia - Stemma
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Etiopia - Bandiera
Etiopia - Bandiera
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Avviso di viaggio! ATTENZIONE: Viaggiare nella regione etiope somala, parte occidentale della regione di Gambela, entro 100 km dai confini con la Somalia e il Kenya orientale, e a 10 km dai confini con il Sudan, il Sud Sudan e il Kenya occidentale, non è sicuro. Ci sono frequenti episodi di disordini civili in Etiopia, comprese proteste e scioperi. È possibile che i terroristi tentino di compiere attacchi indiscriminati, anche in luoghi visitati da stranieri.
Avvisi turistici governativi
(Ultimo aggiornamento: settembre 2021)

Etiopia (amarico: ኢትዮጵያ, traslitterazione: Ityop'iya) è uno Stato dell'Africa orientale.

Da sapere[modifica]

L'Etiopia è il più antico paese indipendente in Africa e la seconda più antica nazione cristiana ufficiale al mondo dopo l'Armenia. L'Etiopia è anche il luogo del primo hijra (615 dC) nella storia islamica in cui il re cristiano dell'Etiopia ha offerto rifugio a coloro che fuggivano dalla Mecca e inviati dal profeta Mohamed.

Cenni geografici[modifica]

Trono dell'imperatore Haile Selassie nel Museo nazionale di Addis Abeba

La maggior parte dell'Etiopia è localizzata nel Corno d'Africa, che è la parte più orientale del continente africano.

È un paese privo di sbocchi sul mare che confina a nord con l'Eritrea, ad est col Gibuti e la Somalia, a sud sempre con la Somalia e con il Kenya, a nordovest con il Sudan ed a sudovest con il Sudan del Sud.

L'Etiopia è caratterizzata da un vasto complesso di montagne e scoscesi altopiani divisi dalla Rift Valley, che attraversa il paese da sudovest a nordest ed è circondata da bassopiani, steppe e zone semi-desertiche. La grande diversità del territorio determina una grande varietà di climi, terreni, vegetazione naturale e di aree abitate.

Nelle parti orientali e occidentali prevalgono le pianure. Il punto più basso è la depressione della Dancalia, 155 m sotto il livello del mare. Il punto più alto è Ras Dascian nei Monti Semien, 4.549 m sopra il livello medio del mare.

La Great Rift Valley geologicamente attiva è soggetta a terremoti ed eruzioni vulcaniche.

L'Etiopia perse l'accesso al Mar Rosso dopo la proclamazioner d'indipendenza dell'Eritrea il 24 maggio 1993.

Il Nilo Azzurro, il principale corso d'acqua del Nilo, sorge nel Lago Tana nell'Etiopia nord-occidentale. Il lago maggiore dell'Etiopia è il Tana nel cuore dell'acrocoro e seguono L'Abaya e il Chamo.

Alcuni fiumi sfociano direttamente nell'Oceano Indiano e comunque i maggiori corsi d'acqua sono navigabili solo per brevi tratti. I principali fiumi del paese che solcano la sezione settentrionale dell'altopiano sono:

  • Barka: attraversa l'Eritrea e si perde nelle sabbie prima di arrivare al Mar Rosso;
  • Tacazzè: scorre in un grande canyon, scende verso la depressione nilotica e confluisce nel Nilo, di cui è uno dei maggiori tributari.
  • Nilo Azzurro: emissario del lago Tana, raggiunge il Nilo Bianco in territorio sudanese.

Mentre quelli che solcano gli altopiani meridionali sono:

  • Omo: nasce nell'altopiano etiopico e dopo 760 km sfocia nel lago Turkana.
  • Giuba: Insieme di Genale, Dawa e Weyb.

Quando andare[modifica]

Mappa climatica dell'Etiopia

Le piogge più frequenti si verificano, di norma, nel periodo compreso tra metà giugno e metà settembre. Alcuni consigliano di visitare il Paese a settembre inoltrato quando la vegetazione è al suo rigoglio per le piogge appena trascorse.

Per il resto il clima dell'Etiopia varia di molto a seconda dell'altitudine. Mentre gli altopiani godono di un clima temperato e salubre, le pianure del sud-est sono caratterizzate da un clima desertico.

Il tipo di clima predominante è il monsone tropicale, con ampie variazioni indotte dalla topografia. Essendo un Paese ricco di altipiani, l'Etiopia ha un clima generalmente più fresco rispetto ad altre regioni vicine all'Equatore. La maggior parte delle principali città del paese si trova ad un'altitudine di circa 2.000-2.500 metri sul livello del mare, comprese le capitali storiche come Gondar e Axum.

Addis Abeba, la capitale moderna, si trova ai piedi del monte Entoto ad un'altitudine di circa 2.400 metri, e gode di un clima sano e piacevole tutto l'anno. Con temperature uniformi durante tutto l'anno, le stagioni ad Addis Abeba sono in gran parte definite da piogge, con una stagione secca da ottobre a febbraio, una leggera stagione delle piogge da marzo a maggio e una pesante stagione delle piogge da giugno a settembre. La media annuale delle precipitazioni è di circa 1.200 millimetri. Ci sono 7 ore di sole al giorno in media, il 60% delle ore diurne. La stagione secca è il periodo più soleggiato dell'anno, anche se pure nel pieno della stagione delle piogge, in luglio e agosto, ci sono di solito molte ore di sole splendente al giorno.

La temperatura media annuale di Addis Abeba è di 16 °C, con picchi giornalieri in media di 20-25 °C per tutto l'anno e minimi overnight di 5-10 °C. Per le sere è consigliata una giacca leggera, anche se molti etiopi si vestono in modo tradizionale e indossano una giacca leggera anche durante il giorno.

La maggior parte delle città e dei siti turistici si trovano ad un'altitudine simile ad Addis Abeba e hanno climi simili. Nelle regioni più basse, in particolare nella parte orientale del paese, il clima può essere significativamente più caldo e più secco. La città di Dallol, nella depressione della Dancalia ad est, ha la temperatura media annuale più alta del mondo di 34 °C.

Cenni storici[modifica]

L'Etiopia è una delle più antiche nazioni indipendenti del mondo. È stata a lungo un'intersezione tra le civiltà del Nordafrica, del Medio Oriente e dell'Africa sub-sahariana. A differenza degli altri Paesi africani, l'Etiopia non fu mai colonizzata, mantenendo la sua indipendenza durante la spartizione dell'Africa da parte delle potense coloniali ed anche in seguito, tranne che per cinque anni (1936-41) quando fu sotto l'occupazione militare italiana. Durante questo periodo gli italiani occuparono solo poche città chiave e le principali rotte e affrontarono la resistenza indigena fino a quando furono definitivamente sconfitti durante la seconda guerra mondiale da un'alleanza mista etiope-britannica. L'Etiopia è stata a lungo un membro di organizzazioni internazionali: divenne membro della Società delle Nazioni, firmò la Dichiarazione delle Nazioni Unite nel 1942, fondò la sede delle Nazioni Unite in Africa, fu uno dei 51 membri originari dell'ONU,

L'Etiopia era storicamente chiamata Abissinia, una parola legata a Habesha, il nome nativo degli abitanti. In alcuni paesi l'Etiopia è ancora chiamata con nomi affini con "Abissinia", ad esempio, l'Habesistan turco , che significa terra del popolo Habesha. Si pensa che il nome inglese "Etiopia" derivi dalla parola greca Αἰθιοπία (Aithiopia), da Αἰθίοψ (Aithiops) "etiope", derivato dai termini greci che significano "dal volto bruciato (αιθ-) (ὄψ)". Tuttavia questa etimologia è contestata, dal momento che il Book of Aksum, una cronaca di Ge'ez composta per la prima volta nel XV secolo, afferma che il nome deriva da "Ityoppis, un figlio (non menzionato nella Bibbia) di Cush, figlio di Ham, che secondo la leggenda ha fondato la città di Axum.

Lingue parlate[modifica]

Tariffe per le fotocamere a Bahar Dar in amarico e inglese

L'amarico è la lingua ufficiale dell'Etiopia, di origine semitica, legata all'ebraico e all'arabo; chi conosce una di queste lingue sarà in grado di riconoscere alcune affinità. Tutti parlano l'amarico in una certa misura, indipendentemente dalla loro lingua madre. La lingua è scritta in alfabeto ge'ez.

L'inglese è studiato come lingua secondaria insieme all'amarico ed è la principale lingua utilizzata per gli affari esteri.

Nelle grandi città molte persone sotto i 40 anni parlano inglese ed è la lingua straniera primaria insegnata nelle scuole, infatti sia il British Council che l'Unione europea hanno contribuito a fornire libri di testo. Nelle aree rurali si trovano bambini delle scuole locali che traducono qualsiasi cosa per una tariffa pressoché irrisoria. Gli etiopi hanno un modo particolare di parlare inglese perché fortemente accentato, quindi potrebbe essere un po' difficile da capire all'inizio, tuttavia quando ci si abitua al modo in cui pronunciano alcune parole inglesi, diventerà tutto abbastanza comprensibile. Gli etiopi più anziani, in particolare quelli della Regione dei Tigrè o dell'Eritrea (un tempo parte integrante dell'Etiopia), possono parlare italiano, mentre altri anziani possono parlare spagnolo o cubano accentato a causa dell'influenza dell'ex regime Derg.

Oltre a quella ufficiale, l'amarico, sono parlate anche molte altre lingue, tra cui: oromonico, somalo, tigrino, sidama.

Nel nord, specialmente nel Tigrè, il tigrino è la lingua principale, anch'essa scritta in ge'ez. Tuttavia l'amarico è ampiamente compreso. Nelle regioni centrali degli altopiani come la Regione di Oromia, la lingua oromonica o afaan oromo è ampiamente parlata. L'oromonico usa un alfabeto latino. Nella Regione dei Somali, che nasce dall'Ogaden (vicino al confine con la Somalia e il Somaliland), il somalo è comune ed è scritto in alfabeto latino; anche l'arabo è comune, con un'influenza yemenita. Verso il confine con Gibuti, il francese diventa leggermente più comune.

Cultura e tradizioni[modifica]

La popolazione etiope è molto diversificata e comprende più di 80 gruppi etnici. I maggiori gruppi etnici sono Oromo (34% della popolazione) e Amhara (27%). Le più grandi affiliazioni religiose sono cristiani (il 63% della popolazione - comprendente il 44% di ortodossi etiopi e il 19% di altre denominazioni) e musulmani (34%).

Si ritiene che tre colture principali siano originarie dell'Etiopia: caffè, sorgo e grano.

L'Etiopia usa il calendario etiopico, che risale al calendario copto del 25 a.C., e non ha mai adottato le riforme del calendario giuliano o gregoriano. Un anno etiope consiste di dodici mesi, ciascuno della durata di trenta giorni, più un tredicesimo mese di cinque o sei giorni (da qui lo slogan turistico "Tredici mesi di sole"). Il nuovo anno etiope inizia il 10 o l'11 settembre (nel calendario gregoriano) e ha accumulato 7-8 anni di ritardo rispetto al calendario gregoriano: quindi, per i primi nove mesi del 2007, l'anno era il 1999 secondo il calendario etiopico. L'11 settembre 2007 l'Etiopia ha celebrato il capodanno (Enkutatesh) per l'anno giuliano del 2000.

In Etiopia il ciclo delle 12 ore non inizia a mezzanotte e a mezzogiorno, ma è traslato di sei ore. Pertanto gli etiopi si riferiscono alla mezzanotte (o mezzogiorno) come se fossero le 6. Gli orari delle compagnie aeree sono basati sull'orologio di 24 ore e usano il calendario gregoriano. Per evitare confusione viene usato il formato internazionale di 24 ore in tutte le inserzioni etiopiche.

Letture suggerite[modifica]

Castello di Gonder
  • Adolph Freiherr Knigge, Benjamin Noldmann's Geschichte der Aufklärung in Abyssinien oder Nachricht von seinem und seines Herrn Vetters Aufenthalte an dem Hofe des großen Negus, oder Priesters Johannes
  • Gerhard Rohlfs (esploratore)|Gerhard Rohlfs, Im Auftrage Sr. Majestät des Königs von Preussen mit dem Englischen Expeditionscorps nach Abessinien
  • Gerd Gräber, Angelika Gräber, Berhanu Berhe, Äthiopien, ein Reiseführer, Heidelberg, Kasparek, 1997. ISBN 3-925064-21-4
  • Alain Gascon, La Grande Éthiopie, une utopie africaine, Parigi, CNRS éditions, 1995. ISBN 2-271-05235-1.
  • Xavier vand der Stapen, Éthiopie, au pays des hommes libres, Tournai, La Renaissance du Livre, 2004. ISBN 2-8046-0828-X.
  • Lorenzo Mazzoni, Kebra Nagast. La Bibbia segreta del Rastafari, Coniglio editore, 2007. ISBN 978-88-6063-063-6.
  • Arnaldo Mauri, Il mercato del credito in Etiopia, Giuffrè, Milano 1967.
  • Clara Caselli e Arnaldo Mauri, Moneta e banca in Etiopia, Giuffrè, Milano 1986, ISBN 88-14-00769-1
  • Lorenzo Mazzoni. "Haile Selassie I. Discorsi scelti 1930 - 1973". Stampa Alternativa / Nuovi Equilibri, 2011. ISBN 978-88-6222-159-7
  • Arnaldo Mauri, The re-establishment of the national monetary and banking system in Ethiopia (1941-1963), "The South African Journal of Economic History", Vol. 24 (2), 2009. WP dello stesso autore su questo tema disponibile
  • Guida dell'Africa Orientale Italiana, Consociazione Turistica Italiana, Milano 1938
  • Arnaldo Mauri, "Monetary Developments and Decolonization in Ethiopia", Acta Universitatis Danubius, Oeconomica, n. 1, 2010. WP dello stesso autore su questo tema disponibile
  • Arnaldo Mauri, "The short life of the Bank of Ethiopia", Acta Universitatis Danubius, Oeconomica, n. 4, 2010. WP dello stesso autore su questo tema disponibile
  • Pippo Vigoni, Abissinia, giornale di un viaggio, Milano 1881
  • Carlo Franchini, "Etiopia, emozioni di viaggio", Istituto Poligrafico Zecca dello Stato.
  • Ryszard Kapuscinski, "Negus - splendori e miserie di un autocrate", Feltrinelli 2010.


Territori e mete turistiche[modifica]

L'Etiopia è suddivisa in 9 regioni (kililoch, singolare kilil), a cui si aggiungono 2 città autonome (astedader): Addis Abeba e Dire Daua.

Mappa divisa per regioni — passa alla mappa interattiva
Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni
      Etiopia centrale — L'area tradizionalmente nota come Scioa, incentrata sulla capitale Addis Abeba.
      Etiopia settentrionale — Il cuore storico del paese, con paesaggi montuosi e una storia culturale molto diversa dallo stereotipo dell'Africa.
      Etiopia orientale — Aree prevalentemente musulmane, inclusa la città santa di Harar.
      Etiopia meridionale — Le varie regioni della Rift Valley, con savane, laghi e abitate da tribù molto diverse tra loro.
      Etiopia occidentale — L'area del paese abitata da diversi gruppi etnici.

Centri urbani[modifica]

  • 9.02722238.7369441 Addis Abeba — Capitale dell'Etiopia, Addis Abeba è situata al centro del paese, ad un'altitudine di 2.355 m. Degno di nota il museo nazionale.
  • 9.31111142.1277782 Harar — Con 82 moschee è considerata quarta città santa dell'islam.
  • 9.58333341.8666673 Dire Daua Dire Daua su Wikipedia — La seconda più grande città etiope situata nella parte orientale del paese.
  • 14.16666738.94 Adua Adua su Wikipedia — Le campagne della città furono il teatro della clamorosa sconfitta dell'esercito italiano contro gli abissini del negus Menelik II; a ricordo è posta una croce in granito, con la frase in italiano "Adua, per non dimenticare 1896".
  • 10.33333337.7166675 Debra Marcos Debra Marcos su Wikipedia (anche Debre Markos) — A 295 km dalla capitale, Debre Markos prende il nome da una chiesa dedicata a San Marco.
  • 11.58537.396 Bahar Dar Bahar Dar su Wikipedia (anche Bahir Dar o Bahrdàr) — Capoluogo della regione di Amhara, Bahar Dar giace sulla riva meridionale del Lago di Tana. Nelle sue vicinanze stanno le spettacolari cascate del Nilo Azzurro.
  • 12.637.4666677 Gondar Gondar su Wikipedia — Capitale imperiale nel XVII secolo, Gondar è oggi una moderna città di 200.000 abitanti a oltre 2000 m di altitudine.
  • 14.121838.73158 Axum Axum su Wikipedia (o Aksum) — Capitale di un regno cristiano che raggiunse il suo apogeo nei primi secoli d. C., Axum è una città di obelischi che figura nella lista dei Patrimoni Mondiali dell'Umanità.
  • 14.283339.01679 Yeha Yeha su Wikipedia — Antico centro dei Sabei con le rovine del tempio della luna, del VII secolo a.C.; l'entrata per vedere le rovine costa 50 birr. Alla sinistra del tempio c'è un piccolo caseggiato bianco che custodisce iscrizioni in lingua ge'eze e un cimitero.
  • 14.26666739.4510 Adigrat Adigrat su Wikipedia — Punto di partenza per l'esplorazione della regione del Tigrai; visitate il cimitero italiano, sarà un'esperienza molto toccante vedere le tombe dei nostri caduti della guerra sepolti in terra d'Africa.
  • 12.03556139.04620311 Lalibela Lalibela su Wikipedia — La Gerusalemme del cristianesimo ortodosso, con le sue 12 chiese tra cui quella di "Saint Georgis" completamente scavata nella roccia, con la pianta a croce greca.
  • 11.13333339.63333312 Dessiè Dessiè su Wikipedia — Vicino al lago Hayq.

Altre destinazioni[modifica]

Cascate del Nilo Azzurro
Lago di lava nel cratere dell'Erta Ale

Sono numerosi i parchi nazionali del paese e a questi si devono aggiungere altri tipi di aree protette a livello nazionale: santuari naturali, foreste, riserve, aree di caccia controllata, ecc.

  • 7.538.51 Parco nazionale di Abijatta-Shalla Parco nazionale di Abiata-Sciala su Wikipedia — Intorno ai laghi di Abijatta e Shalla (o Shala).
  • 9.08333402 Parco nazionale di Awash Parco nazionale dell'Auasc su Wikipedia — Limitato a sud dal fiume Auasc (o Awash).
  • 6.6666739.66673 Parco nazionale delle montagne di Bale Parco nazionale delle montagne di Bale su Wikipedia — Prende nome dalla catena montuosa più alta dell'Etiopia sud-orientale, con cime oltre i 4000 m.
  • 8344 Parco nazionale di Gambela Parco nazionale di Gambela su Wikipedia
  • 5.6666736.16675 Parco nazionale di Mago Parco nazionale di Mago su Wikipedia — A cavallo del fiume Mago affluente dell'Omo.
  • 6.0333337.58336 Parco nazionale di Nechisar Parco nazionale di Nechisar su Wikipedia — Bagnato dai laghi di Abaya e Chamo.
  • 635.83337 Parco nazionale di Omo Parco nazionale dell'Omo su Wikipedia — Uno dei più estesi, nella valle del fiume Omo; confina con il Parco nazionale di Mago.
  • 13.183338.06678 Parco nazionale del Simien Parco nazionale del Semien su Wikipedia — Istituito a protezione dei monti Simien, il parco figura nella lista dei Patrimoni Mondiali dell'Umanità. Include la vetta più alta d'Etiopia, Ras Dejen (4620 m). Base di partenza per visitare il parco è la cittadina di Debark, l'ingresso costa 94 birr, 200 birr la guida e 150 birr 2 scout armati di AK-47, tutto è indispensabile, quindi il biglietto è da intendersi cumulato di queste spese, da dividere se siete più di una persona. L'ingresso del parco Siemen è a circa 40min da Debark. Si possono scegliere varie alternative per visitarlo, come il trekking di 2/3 giorni o una semplice passeggiata di mezza giornata. Quest'ultima viene fatta lungo gli altissimi ed incantevoli dirupi del Siemen, si attraversa un prato affollato di babbuini gelada completamente indifferenti alla presenza umana. Nel parco sono presenti vari endemismi di fiori e piante come l'elicriso, la rosa abissina, l'ulivo africano, timo e gelsomino, e con un po' di fortuna è possibile avvistare le antilopi.
  • 1140.83339 Parco nazionale di Yangudi Rassa Parco nazionale di Yangudi Rassa su Wikipedia — Nella Regione degli Afar.
  • 13.60340.663410 Erta Ale — Detta anche montagna fumante, è un vulcano attivo contenente un vero e proprio lago di lava.
  • 11.490537.587811 Cascate del Nilo Azzurro Cascate del Nilo Azzurro su Wikipedia — distano 1 ora dalla città di Bahir Dar per 30 km di strada sterrata, l'ingresso è di 15 birr; in più ci vogliono 20 birr per prendere la barchetta che traghetta i turisti sull'altra sponda del fiume Nilo, poi una passeggiata di 10 min porta proprio sotto alle cascate, mentre se si rinuncia alla barca le cascate si possono ammirare solo da lontano. Le cascate sono imponenti con una notevole portata d'acqua e un salto di almeno 60 m; fino a 20 anni fa invece erano lunghe il triplo, poi ridotte in seguito alla costruzione di un sistema di dighe.


Come arrivare[modifica]

Requisiti d'ingresso[modifica]

Regolamentazione dei visti etiopi

Tutti i visitatori devono ottenere un visto di ingresso, ad eccezione dei cittadini di Gibuti e del Kenya, e gli stranieri in transito all'aeroporto internazionale Addis Abeba Bole per 12 ore o meno che prendono un volo di collegamento internazionale e che non lasciano l'aeroporto o passano all'Immigration Desk. Qualora insorgesse l'esigenza di uscire dall'aeroporto si può anche ottenere un visto in loco. Le pratiche per il rilascio sono piuttosto veloci, ma dipende dall'afflusso dei turisti in arrivo. Cercare uno sportello con l'insegna "Visa" sulla sinistra prima degli sportelli di immigrazione.

A partire dal 1 giugno 2018 i viaggiatori di qualsiasi nazionalità possono ottenere un visto elettronico. Il costo di un visto turistico è pari a 52 USD per permanenze fino a 30 giorni, o 72 USD fino a 90 giorni (settembre 2018).

Sembra spesso impossibile ottenere un visto presso un consolato d'oltremare (e.g. Kampala, Il Cairo), in quanto vi è una politica di non concessione di visti a non residenti. Sembra ci siano delle eccezioni però. Ottenere un visto all'ambasciata di Tel Aviv è molto semplice: ci vogliono circa 15 minuti e costa 100 ₪ per un visto di 1 mese e 150 ₪ per un visto di 3 mesi. È possibile richiedere un visto per ingressi multipli allo stesso prezzo se necessario. A luglio 2012 il visto etiopico era facile da ottenere anche a Khartoum. Un modulo compilato, 20 dollari e due foto consegnate al mattino sono stati sufficienti per ottenere il visto lo stesso pomeriggio. Estendere un visto ad Addis Abeba è un processo noioso che può durare fino ad una giornata, quindi tenetelo a mente se avete intenzione di rimanere per più di 4 settimane.

Il passaporto deve essere valido per almeno 6 mesi dalla data di arrivo e deve avere almeno una pagina vuota.

A partire da aprile 2018 è necessario indicare il luogo di residenza previsto e il numero di contatto per ottenere un visto. Nulla sembra essere controllato, quindi in pratica qualsiasi indirizzo dell'hotel e numero di telefono dovrebbe essere sufficiente. Tuttavia, se non è possibile fornire un indirizzo e un numero di telefono, gli addetti si rifiutano di elaborare i documenti del visto.

La vaccinazione per la febbre gialla è necessaria solo per i viaggiatori provenienti da specifici Paesi africani.

L'ambasciata italiana è situata ad Addis Abeba.

In aereo[modifica]

Atterraggio di un aereo nell'aeroporto internazionale di Addis Abeba
Aereo di Ethiopian Airlines in Addis Abeba

Ethiopian Airlines è una delle compagnie aeree di maggior successo e reputazione in Africa e offre un servizio superiore sui voli internazionali a qualsiasi membro dei vettori statunitensi della Star Alliance. L'8.97777838.7994441 aeroporto internazionale di Bole. Addis Ababa Bole International Airport su Wikipedia Aeroporto di Addis Abeba - Bole (Q44923) su Wikidata ad Addis Abeba è il principale hub dell'Ethiopian Airlines e ospita anche aerei di Lufthansa, Sudan Airways, Kenya Airways, British Airways, KLM, Turkish Airways, Emirates, Gulf Air, Egypt Air e Fly Dubai. Il suo terminal internazionale, il Terminal 2, è considerato il più grande dell'Africa sub-sahariana. Il Terminal 1 serve destinazioni nazionali e regionali (Gibuti, Nairobi, Khartoum, ecc.). Negli Stati Uniti d'America, ci sono voli diretti da/per Los Angeles, New York e Washington, per/da Addis Abeba. Questi voli fanno scalo a Dublino o Lomé a seconda del volo.

Ethiopian Airlines effettua voli dall'aeroporto Leonardo da Vinci di Roma a quello di Bole di Addis Abeba. Altre compagnie che volano da città italiane (oltre Roma e Milano) con scalo nei rispettivi Paesi e con prezzi a volte vantaggiosi sono Lufthansa e Turkish Airlines.

Probabilmente si verrà avvicinati da persone che vogliono aiutare con i propri bagagli. Sono in gran parte innocui e cercano solo una mancia, ma potrebbe essere una situazione in cui è facile perdere una borsa. Se si è accettato l'aiuto di una persona, ne verranno venti a chiedere una mancia. Per questi aiutanti 1/5 birr è una mancia sufficiente, ma la maggior parte dei visitatori all'arrivo non ha valuta etiope e dovrà dare valuta straniera. Se un autista viene a prendervi in aeroporto, di solito si prenderà cura di eventuali mance per vostro conto.

Ci sono bancomat che accettano Visa e Mastercard all'aeroporto e servizi forex che accettano un'ampia gamma di valute. I traveler's cheque e i contanti possono di solito essere scambiati all'aeroporto.

Altri aeroporti internazionali sono a Dire Daua, Macallè e Bahar Dar.

In auto[modifica]

Sebbene sia più costoso del trasporto pubblico, questo è un buon modo per esplorare l'Etiopia. Ci sono pochi servizi di rent-a-car in Etiopia fuori da Addis Abeba, quindi potrebbe essere preferibile dipendere dai servizi di compagnie turistiche che offrono auto e 4x4 completi di autista.

I valichi di frontiera dai Paesi vicini includono il villaggio di confine di Metemma per entrare dal Sudan.

Dal Kenya la città di confine è Moyale a circa 770 km da Addis Abeba. La strada dal Kenya all'Etiopia attraverso la città di Moyale è molto meglio e ben tenuta. Sul lato keniota di Moyale la strada è orribile ed è conosciuta per il brigantaggio, quindi bisogna fare attenzione e assicurarsi di avere tutto il tempo, almeno 24 ore, per viaggiare da Moyale a Nairobi. Tuttavia la strada è stata ricostruita e asfaltata, con ampie sezioni già finite da tempo e le ultime sezioni terminate nel 2015.


In treno[modifica]

Linea ferroviaria Addis Abeba-Gibuti

Un servizio ferroviario tra Addis Abeba e la città di Gibuti offre treni passeggeri che impiegano circa 12 ore per l'intero viaggio. Nel 2016 il governo cinese ha realizzato una nuova linea che sostituisce quella vecchia realizzata dai francesi. I treni che vi operano dispongono anche di cuccette per la notte.

La fatiscente ma storica stazione ferroviaria di Chemin de Fer nel centro di Addis Abeba si trova nel quartiere di Kazanches vicino allo Sheraton Addis e potrebbe essere interessante come reliquia della ferrovia Ethio-Gibuti che iniziò il servizio nel 1890 durante il regno dell'imperatore Menelik II. La nuova linea non serve la stazione storica.

In autobus[modifica]

  • Il trasporto pubblico porta al confine. Nei punti di attraversamento con il Sudan e il Kenya si deve procedere a piedi verso l'altro lato. Se si arriva nelle città di confine a tarda notte è opportuno non attraversare il confine al buio. Molto meglio aspettare in città e procedere col proprio viaggio al mattino.
  • Gli autobus che coprono una certa distanza partono al mattino presto. Ciò implica che se si arriva durante il giorno si rimarrà bloccati almeno fino al mattino successivo.
  • Da Gedaref (Sudan) prendere un autobus sobbalzante o un camion (700 sterline sudanesi) fino al confine. La parte sudanese è composta da diversi piccoli villaggi e una piccola città. In Etiopia è possibile trovare sistemazioni migliori, ma essenziali. Gli autobus in partenza per Gondar si esauriscono a metà pomeriggio, quindi è necessario arrivare presto al confine o passare la notte a Metemma (circa 50 birr).
  • Da Gibuti si può prendere un piccolo autobus fino al confine (2/3 ore) dove troverete gli autobus per Dire Daua. Questa strada è una strada sterrata e il viaggio dura almeno mezza giornata; al calare della notte l'autobus si ferma e riprende il viaggio il giorno successivo. Dall'Etiopia a Gibuti un autobus parte probabilmente verso mezzanotte (compra i biglietti durante il giorno, nell'ufficio nel centro di Dire Daua). Questo arriva al confine di Gibuti al mattino, dove si cambia su un altro autobus per arrivare nella città di Gibuti. È una buona idea prendere un tuk-tuk alla stazione degli autobus mentre le iene vagano per le strade di Dire Daua di notte.


Come spostarsi[modifica]

Anche il più incallito dei viaggiatori fai-dai-te potrebbe trovare conveniente rivolgersi a un'agenzia del posto che spesso garantisce l'accesso a posti belli ma impervi.

NTO è il più affidabile Tour Operator in Etiopia. È a carattere statale e le sue guide hanno una preparazione professionale. I prezzi però sono alti.

Di seguito segnaliamo alcune agenzie private con prezzi più bassi ma con l'avvertenza che un cambio di gestione potrebbe determinarne la non affidabilità:

In aereo[modifica]

Ethiopian Airlines ha un prezzo ragionevole e servizi domestici abbastanza completi. I voli sono spesso sovraprenotati (i.e. overbooking), quindi è essenziale riconfermare i biglietti con almeno un giorno di anticipo e presentarsi all'aeroporto in tempo. I posti non riconfermati potrebbero essere riassegnati dalla compagnia qualora venissero equiparati al no show, ossia alla mancata presenza in aeroporto.

Il parcheggio all'aeroporto di Bole costa 5 birr ed è pagabile in contanti solo agli addetti al parcheggio all'arrivo.

Voli charter (sia per gli aeroporti serviti che per i "voli nella boscaglia") sono disponibili da Abyssinia Flight Services, su TeleBole road, proprio in fondo alla strada dall'aeroporto. Il servizio di elicottero è disponibile da National Airways Ethiopia, Abyssinia Flight Services e da alcune aziende di proprietà del governo.

Suggerimenti[modifica]

  • I biglietti dell'Ethiopian Airlines prenotati on-line possono risultare molto più costosi rispetto agli stessi acquistati presso il loro ufficio all'Hilton di Addis Abeba. Ad esempio, il percorso Addis Abeba->Gondar->Lalibela->Addis Abeba è stato quotato on-line 3 volte di più rispetto al loro ufficio prenotazioni.
  • Se il viaggio internazionale in Etiopia è stato prenotato attraverso il sito dell'Ethiopian Airlines, si godrà di uno sconto del 50% sui voli nazionali, indipendentemente dalla compagnia aerea con cui si è effettivamente volato. Si può fruire dei prezzi scontati (prenotati negli uffici in Etiopia) avendo la prova di una prenotazione internazionale con l'Ethiopian, indipendentemente dal fatto che tu abbia volato o meno. Quindi sarà sufficiente prenotare un volo rimborsabile o economico da Hargeisa o Nairobi per una data futura, citando il numero del biglietto al momento della prenotazione dei voli nazionali.

In auto[modifica]

Un buon modo per visitare l'Etiopia è in auto. Puoi prendere piccoli aerei per accelerare il tuo tour, ma potrai vedere più paesaggi se viaggi in auto. Le compagnie turistiche a prezzi ragionevoli includono Galaxy Express Services, NTO e Dinknesh. Possono portarti fuori dai sentieri battuti in modo da poter vedere la bellezza e le attrazioni dell'Etiopia.

Tuttavia noleggiare un'auto è piuttosto costoso (a partire da 600/900 birr a seconda delle condizioni e della qualità; 600 birr per un'auto a buon mercato con autista). Le macchine per almeno 8 persone costano 1.000/3.000 birr al giorno. I prezzi variano in questo momento a causa delle pressioni inflazionistiche nel Paese. I conducenti trasferiscono i loro costi per i pezzi di ricambio e devono aumentare il prezzo se il carburante aumenta. Le credenziali di una guida del guidatore dovrebbero essere controllate come la licenza turistica, l'assicurazione, il motore (esterno e interno). Prima di accettare un contratto, è anche una buona norma discutere con l'autista e la guida l'itinerario turistico. Quando si guida verso il "profondo sud" dell'Etiopia, controllare anche le targhe, perché le autorità del sud le verificano e registrano le targhe turistiche identificate dal "3", prendono i nomi dei passeggeri e il numero del passaporto. Hanno bisogno di una lettera della compagnia turistica per mostrare che l'agente è in buona fede su alcuni percorsi e parchi. La benzina costa 21 birr/litro. Assicurarsi di controllare che la pompa sia azzerata prima che inizi il rifornimento.

Autostrada in Auasc


In treno[modifica]

Il lungo sistema ferroviario inutilizzato è stato rinvigorito con una linea dalla capitale al porto della città di Gibuti. Sebbene questa linea sia principalmente destinata al trasporto merci, consente anche il trasporto passeggeri nazionale e internazionale.

In autobus[modifica]

Stazione degli autobus di Bahar Dar

Gli autobus etiopi si inseriscono in una delle seguenti categorie: gli onnipresenti minibus o matatu (in genere i furgoni di Toyota Highace che ospitano fino a 14 persone) che operano in tutta la regione; autobus passeggeri di piccole e grandi dimensioni chiamati "Higer bus" (dal nome del costruttore) che viaggiano spesso tra regioni ("1° livello" a "3° livello" che indica la classe); autobus di lusso (moderni autobus coreani) che si muovono tra le città principali e i rossi autobus urbani (spesso doppiamente congiunti) di Addis Abeba.

C'è una rete completa di autobus Higer economici lungo le strade principali, anche se questi sono lenti e basici. Gli autobus che percorrono distanze più brevi generalmente partono quando il mezzo si è riempito di passeggeri (in pratica questo significa circa una volta l'ora); quasi tutti gli autobus a lunga percorrenza partono all'alba (06:00 o 12:00 dell'orologio etiope). Gli autobus non viaggiano di notte; si fermeranno prima del tramonto in una città o villaggio con alloggi per i passeggeri, o tra Dire Daua e Gibuti, proprio nella campagna. Tra alcune città (ad esempio, Adama e Addis Abeba), i minibus entrano in funzione dopo che gli autobus più grandi si sono fermati per la notte. Tutti i passeggeri sul bus devono avere un posto a sedere per legge - questo impedisce il sovraffollamento, ma spesso rende difficile prendere un autobus da un punto intermedio su un percorso. Chi ha intenzione di viaggiare in autobus deve tenere presente che quasi tutti i veicoli sono vecchi e molto polverosi e molte strade secondarie sono in cattivo stato. Le strade principali ora sono di buon livello nella maggior parte dei luoghi. Gli etiopi non amano aprire i finestrini degli autobus, quindi nel pomeriggio diventa caldo e soffocante. A chi piace l'aria fresca dovrebbe sedersi il più vicino possibile al conducente o ad una delle porte, dato che l'autista e il suo assistente tengono spesso i finestrini aperti. Può essere rischioso viaggiare su minibus e Higer bus, dato che contribuiscono pesantemente al posizionare l'Etiopia tra i luoghi più pericolosi del mondo in cui guidare. I conducenti spesso non usano specchi e semplicemente ignorano la possibilità di traffico in arrivo quando cambiano corsia.

Le stazioni degli autobus di solito aprono intorno alle 05:00, ed è proprio questo l'orario di arrivo per coloro che hanno intenzione di prendere un autobus di prima mattina. Le corse sono molto caotiche al mattino e diversi autobus venderanno i posti ancor prima di partire verso le 06:00. Per rendere le cose più facili e meno stressanti è spesso possibile acquistare un biglietto in anticipo. Uno sportello si trova presso la stazione degli autobus di Addis Abeba, ed è lì che il giorno prima del viaggio si può acquistare il proprio biglietto. Chi non è in grado di leggere l'amarico avrà bisogno di aiuto per individuare lo sportello giusto e di solito è facile trovare persone disponibili a dare una mano. Il biglietto sarà in amarico, ma da qualche parte ci sarà scritto un numero di bus leggibile. Basta trovare quell'autobus la mattina dopo alla stazione. Nelle città più piccole spesso è possibile acquistare il biglietto il pomeriggio prima del viaggio direttamente dal conducente non appena l'autobus arriva dal suo tragitto precedente. Anche avendo già un biglietto, è opportuno arrivare presto per richiedere un posto il prima possibile. Se non si ha un biglietto si dovrà cercare l'autobus corretto tentando di comprare il biglietto direttamente dal conducente per non perdere tempo con lo sportello. Solitamente gli zaini di medie dimensioni possono essere schiacciati sotto i sedili, ma i grandi bagagli e la maggior parte dei bagagli dovranno essere posizionati sul tetto. L'ottenimento del proprio posto ha priorità sulla collocazione del bagaglio. Gli autobus di lusso tuttavia hanno un approccio veramente professionale con posti a sedere numerati e vani per i bagagli dedicati sotto l'autobus.

Su diverse rotte (Addis Abeba - Dire Daua, Bahar Dar - Addis Abeba) si possono trovare anche vagoni viaggiatori informali senza partenze fisse; nei dintorni di una stazione degli autobus si potrebbe essere avvicinati da qualcuno che offre una connessione più veloce andando con un'auto privata; questo è più costoso del normale bus ma anche molto più rapido. Verrà consegnato un numero di telefono da chiamare per fissare un appuntamento. Queste auto possono partire prima del tramonto o viaggiare anche di notte.

In bicicletta[modifica]

Le condizioni della strada variano considerevolmente lungo il territorio dell'Etiopia. Alcune strade sono perfettamente sigillate mentre altre sono costituite per la maggior parte da grandi pietre. L'alloggio è economico e disponibile in quasi tutti i villaggi (anche se questi "hotel" di solito hanno un doppio uso tipo bar e bordelli). Anche cibo e bevande sono facilmente disponibili. Attirerai molta attenzione (non è raro che le scuole intere si svuotino mentre i bambini ti inseguono). Siate pronti ad avere pietre e bastoni lanciati contro di voi, specialmente nel sud.

Cosa vedere[modifica]

Per approfondire, vedi: Patrimoni mondiali dell'umanità in Etiopia.
  • Le stele scolpite a Tiya
  • Fasil Ghebbi: la città fortezza a Gondar
  • Monastero di Debre Libanos — Il monastero è nuovo e l'entrata costa 100 birr, somiglia ad una qualsiasi chiesa moderna: un monaco illustra le vetrate colorate con animali e personaggi del nuovo e del vecchio Testamento, adiacente c'è un piccolo museo con diversi paramenti sacri e oggetti, anche qualche fucile delle varie guerre del secolo scorso che hanno lacerato questo paese. Una guardia armata di AK-47 si offrirà di accompagnarvi fin su alla grotta del santo Tekla Hamainot, riconoscibile poiché viene sempre raffigurato con una gamba sola, sono circa 15min di sentiero in salita. La grotta non è nulla di eccezionale, potete evitarla, e tra l'altro il monaco custode per mostrare il libro sacro ed un'altra stanza chiede ben 20 euro (nel 2011).
  • Castelli di Gondar — uno di questi era il quartier generale italiano durante l'occupazione e la passeggiata tra le rovine ben conservate è molto piacevole, la loro costruzione è datata intorno al 1600 sotto l'influsso portoghese, e sicuramente vedere tali esempi di architettura in Africa è quantomeno surreale.
  • Bagni di Fasiladas (Gondar) — la grandiosa piscina che durante la festa del Timkat viene riempita d'acqua e tutti i fedeli si bagnano.
  • Chiesa di Debre Berhan Selassié (Gondar) — l'ingresso costa 50 birr, la volta è dipinta di tanti angioletti, fate caso alla raffigurazione di Maometto, che cavalca un cammello con il diavolo appresso, tutti gli infedeli sono dipinti di profilo.
  • Museo del palazzo del Negus — era la residenza a Gondar del Re dei Re, Hailé Selaissé, c'è la sua stanza, i bagni, la biblioteca dove sono conservati dei testi italiani; tutto è perfettamente conservato, sembra di visitare una villa italiana degli anni '60, le stesse piastrelle, gli stessi sanitari, i mobili, l'arredamento in generale.
  • Leonessa di Gobodura (Axum) — un bassorilievo misteriosamente scolpito su un masso in una zona dove all'intorno ci sono steli incompiute nel marmo e lasciate lì per secoli.
  • Il palazzo della regina di Saba (Axum) — anche se non originale sembra sia questo il sito dove un tempo era costruito il palazzo di questa misteriosa regina; grandiosa figura biblica da cui la leggenda vuole che discenda tutta la dinastia dei re Etiopi, detta Davidica, poiché la regina di Saba durante un viaggio a Gerusalemme sembra che una notte si unì al re Salomone, nacque un figlio, Menelik I, che portò in Etiopia l'arca dell'alleanza, dove Mosè conservava le tavole della legge.
  • Il parco delle steli di Axum — il biglietto di entrata è cumulativo per il museo annesso e costa 45 birr. In questo parco è posto anche il famoso obelisco che si trovava a Roma, e l'Italia riconsegnò all'Etiopia alcuni anni fa.
  • Le tombe dei re Gebre Meskel e Kaleb (Axum) — attualmente è in corso l'opera di restauro da parte di una équipe di archeologi tedeschi.
  • La piscina della regina di Saba (Axum) — un enorme vascone dove le donne attualmente vanno a fare il bucato.
  • L'iscrizione di Elana (Axum) — detta la stele di Rosetta etiope, incisa in tre lingue: greco, geeze e sabeo.
  • Chiesa di S.Maria di Sion (Axum) — non perdetevi la processione giornaliera intorno alla chiesa delle ore 15:00, dove donne e sacerdoti girano per 3 volte attorno. Qui è possibile entrare, ivi è conservato un libro di 1000 anni fa.
  • La cappella dell'Arca dell'alleanza (Axum) — adiacente alla chiesa di S.Maria di Sion sorge questa misteriosa cappella che sembra conservare l'originale Arca dell'alleanza. Tuttavia non è possibile avere nessun riscontro poiché da secoli e secoli l'accesso è esclusività di un solo monaco, che fa voto di essere guardiano per tutta la vita, nemmeno ai Re etiopi era consentito l'accesso.
  • Tomba di re Bazen (Axum) —
  • Debre Damo — il monastero sorge su un'amba, e l'accesso ad esso è consentito solo agli uomini. Ancora oggi la tradizione vuole che si salga con una corda di pelli di capra per 20 m circa, aiutati da un monaco che tira verso l'alto; la corda infatti simboleggia il serpente che aiutò uno dei 9 santi che evangelizzarono l'Etiopia a salire così in alto e fondare il monastero, tra i più antichi e particolari che si possono visitare. L'ingresso costa 100 birr a persona, si può visitare il monastero e il villaggio dove vivono autosufficienti 200 monaci con gli animali. La discesa da Debre Damo è altrettanto suggestiva, ma sicuramente più facile rispetto alla salita.
  • Chiesa di Yemerhanna Kristos — per raggiungere la chiesa ci vogliono 2 ore partendo da Lalibela, non avventuratevi con normale pulmino, sarà necessario un 4x4 poiché la strada è molto accidentata. È un luogo mistico e particolare, poiché la Chiesa è interamente scavata all'interno di una grande grotta, e nel buio in fondo troverete un ossario e delle tombe.
  • Le 12 chiese di Lalibela — il biglietto di ingresso è cumulativo e costa 350 birr, la guida obbligatoria costa 400 birr e 100 birr di mancia obbligatoria agli uomini che guardano le scarpe ogni qualvolta si entra e si esce da una chiesa. La visita del mattino può durare intorno alle 3 ore, iniziando con il museo sotto la biglietteria, poi le chiese del primo gruppo che sono: Bete Meahane Alem, Bete Mariam, Bete Meskel, Bete Denagil, Bete Debre Sina, Bete Golgota, Bete Uraer, tutte vicinissime tra loro e purtroppo coperte da grossi tendoni fatti mettere dall'UNESCO che tolgono tantissimo all'impatto visivo, non è così invece per la chiesa di Bete Georgis, il sito più fotografato d'Etiopia che rimane scoperto; difficile sarà dimenticare questa chiesa dalla pianta a croce greca completamente scavata nella roccia. Dopo pranzo alle 14:30 passate alla visita delle chiese del secondo gruppo, nell'ordine: Bete Grabiel e Rafael, Bete Merkorios, Bete Emanuel, Bete Aba Father, due di queste sono collegate tra loro dal “Dark tunnel”, fatelo senza luce e vi sarete guadagnati il paradiso.
  • Museo nazionale di Addis Abeba — Si trova nell'ex palazzo imperiale del Negus Hailé Selassié; molto grande e ricco di oggetti. Le stanze imperiali sono ancora intatte. È una visita imperdibile, assieme al vicino museo etnografico che conserva i resti di Lucy, l'ominide considerato l'anello mancante tra l'uomo e la scimmia.

Itinerari[modifica]

Supponendo di uscire dalla capitale Addis Abeba, imboccando la statale nº 3 e di farvi ritorno percorrendo la nº 2, incontreremo i seguenti centri: Debre Markos, Bahar Dar, Gondar, Parco nazionale del Simien, Shire, Axum, Adua, Yeha, il monastero di Debre Damo (di difficile accesso perché ubicato in cima ad un Amba; collina tipica del paesaggio etiope), Adigrat, Negash, Macallè, Korem (o Quoram Vecchia), Ualdia (o Weldiya o Woldia), Lalibela, Dessiè, Combolcià, Bati (come deviazione sulla strada 11), Debre Berhan, Ancober (come deviazione sulla strada che prende il nome da queste due ultime località).

Cosa fare[modifica]

  • Giro in barca sul lago Tana — L'escursione completa sul lago Tana costa intorno ai 15 euro (nel 2011), compreso il pranzo, e dura tutto il giorno. Solitamente si parte alle 07:00 da Bahir Dar; ci vogliono 3 ore abbondanti di navigazione sul lago fino all'isola di Dek per visitare la chiesa di Narga Selassié (ingresso 50 birr). Con altre due ore si arriva sulla penisola di Zege, per visitare la chiesa di Beta Mariam (50 birr) e la stanza-museo adiacente, dove un monaco mostra libri antichi. Con una passeggiata in campagna di 40 min si arriva alla chiesa di Ura Kidame Meret (50 birr), anche qui c'è un minuscolo museo annesso. Una considerazione: le tre chiese visitate si assomigliano moltissimo, anche la qualità dei dipinti è la stessa, quindi compiere 5 ore noiose di navigazione per andare e tornare dall'isola di Dek è eccessivo, potreste valutare l'ipotesi di tagliarla dal programma. Da Ura Kidame Meret si scende verso il lago in un sentiero con numerose bancarelle, qua ci si imbarca nuovamente per poter andare alle sorgenti del Nilo Azzurro, se le acque del lago solitamente agitate nel pomeriggio lo permettono; quindi ritorno a Bahir Dar.
  • Safari nella regione tribale nella bassa valle dell'Omo
  • Trekking a Dodola, Parco nazionale del Semien
  • Bird watching nei laghi della Rift Valley etiopica
  • Vedere il babbuino Gelada a Debre Sina vicino ad Addis Abeba
  • Rafting nel fiume Omo
  • Prendere parte ad una tradizionale cerimonia del caffè.
  • Visita un azmari bet (un bar azmari) per ascoltare musicisti e cantanti azmari.


Valuta e acquisti[modifica]

La valuta nazionale è il Birr etiope indicato con il simbolo "Br" o "ብር " (ETB). È una delle valute africane più stabili. Ci sono 100 santim per il birr e le monete di 1, 5, 10, 25 e 50 santim circolano, insieme con la moneta di un birr. Le banconote hanno un valore di 1, 5, 10, 50 e 100 birr. 100 birr equivalgono a pochi euro, quindi prevedete di avere nelle tasche, o meglio nella borsa, grossi mazzi di denaro. Qui di seguito i link per conoscere l'attuale cambio con le principali monete mondiali:

(EN) Con Google Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
Con Yahoo! Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con XE.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con OANDA.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD

Non si può né importare né esportare più di 100 birr. Di solito le fatture di autonoleggi e hotel devono essere pagate in contanti.

Ci sono ATM in tutte le città più grandi ma non sono sempre affidabili, quindi disporre di un piano di riserva per contanti quando si è fuori da Addis Abeba. Dashen Bank e Awash Bank sono la soluzione migliore per trovare un bancomat che accetta le carte Visa e MasterCard. Le carte Cirrus e Plus straniere difficilmente funzioneranno.

Cambio valuta[modifica]

Qualsiasi banca commerciale in Etiopia offre il servizio di cambio valuta. I tassi di cambio sono gli stessi ovunque e vengono stabiliti giornalmente dalla banca centrale. Ci sono centinaia di filiali bancarie commerciali ad Addis Abeba, incluso negli hotel Sheraton e Hilton, e nell'angolo della sala per il ritiro bagagli all'aeroporto. La maggior parte delle città e paesi che i turisti visitano ha almeno una banca commerciale, ad eccezione dei villaggi nella valle del fiume Omo. Molti hotel cambieranno dollari americani in birr alla reception. A causa dei falsi in circolazione le banche potrebbero non accettare le banconote in dollari USA stampate prima del 2002, o banconote strappate o molto consumate. È illegale cambiare denaro sul mercato nero e le tariffe non sono molto migliori di quelle ottenute dalle banche. È essenzialmente impossibile scambiare il birr fuori dall'Etiopia a causa dei controlli valutari.

Dollari USA, euro o sterline sono le migliori valute da portare, in questo ordine. Può essere opportuno conservare la maggior parte del proprio denaro nella valuta locale e portare con sé solo la quantità quotidianamente necessaria. Inoltre, dal momento che le macchine ATM erogano denaro in birr, può essere più semplice prelevare denaro dallo sportello automatico in base alle esigenze. I prezzi sono estremamente bassi in Etiopia e un dollaro americano avrà un grosso potere di acquisto.

Le banche non accettano più i traveler's cheque.

Dollaro USA[modifica]

In città come Addis Abeba e, in misura molto minore, Dire Daua, il dollaro USA è per lo più accettato. In alcuni negozi di Addis Abeba i prezzi saranno scritti in birr e USD. Alcuni bancomat di Addis Abeba distribuiscono sia dollari statunitensi che birr. La maggior parte degli hotel di Addis Abeba e tutti gli aeroporti in Etiopia accettano dollari americani.

Non è possibile ottenere dollari statunitensi in Etiopia con mezzi legali a meno che non si disponga di un biglietto aereo per lasciare il paese. Ciò significa che se hai bisogno di dollari (ad esempio per ottenere un visto Gibuti) e non hai un biglietto aereo per lasciare l'Etiopia, dovrai cambiare denaro sul mercato nero o assicurarti di avere abbastanza dollari americani.

Costi[modifica]

L'Etiopia è relativamente economica per i turisti, rispetto ad altri Paesi africani.

Per soggiornare in un hotel a 5 stelle ad Addis Abeba, Dire Daua, Adama (Nazret), Bahar Dar, Gondar e Auasa il costo medio è di 1.500 birr a notte.

Addis Abeba, Dire Daua e Adama hanno i prezzi più alti del Paese. Ad esempio una TV LCD da 32 pollici (81 cm) costa circa 15.000 birr. Anche il cibo è costoso se acquistato nei centri di tali città.

Mediamente si necessiterà di circa 400 birr al giorno per hotel, carburante, cibo, alloggio e trasporti. Mentre ad Addis Abeba e Dire Daua si parla di un 50% in più.

Mance[modifica]

In Etiopia la mancia è comune in alberghi, ristoranti e bar. Ci si aspetta anche che una mancia venga consegnata agli addetti al parcheggio, sia che siano assunti dalle istituzioni o abusivi. In alcuni ristoranti è consuetudine dare la mancia a qualsiasi ballerino, e questo di solito viene fatto attaccando la banconota in carta sulla fronte del ballerino.

A tavola[modifica]

Un piatto di Wat
Alicha, piatto consistente in un insieme di injera e diversi tipi di wat (stufato), tipico della cucina etiopica ed eritrea

L'Enjera è onnipresente in Etiopia. È un pane spugnoso, dal sapore pungente, fatto con i semi di teff, un cereale che cresce negli altipiani dell'Etiopia. Forma e sapore ricordano una crêpe o un pancake. Viene consumato con wat (o wot), stufato tradizionale etiope ed eritreo (dove si chiama zighni) a base di cipolla e berberé, una miscela molto piccante di spezie e carne o legumi. I wat più diffusi sono quelli di pollo (doro wat), agnello (yebeg wat), pesce (asa wat), manzo e diverse varietà di vegetali.

L'enjera è servita direttamente su un grande piatto o vassoio rotondo ed è ricoperta di wat posizionato simmetricamente attorno a un elemento centrale. I vari wat vengono mangiati con pezzetti di enjera, che vengono serviti su un piatto a parte. L'enjera viene mangiata con la mano destra - strappare un grosso pezzo di enjera dalla piastra laterale e usarlo per raccogliere uno dei wat sul piatto principale. Mangiare con la mano sinistra è considerato irrispettoso, in quanto è la mano tradizionalmente usata per l'igiene personale ed è quindi considerata impura. Un altro popolare piatto enjera è il firfir: enjera fritto e tagliuzzato. Può essere servito con o senza carne o con tutti i tipi di verdure.

Chi preferisce il cibo vegetariano deve provare lo shiro wat, che è uno stufato di fagioli oleosi servito con enjera. Lo shiro è comune nei "giorni del digiuno" etiopici, in cui gli etiopi più devoti mangiano una dieta essenzialmente vegetariana.

Pepe bianco, korarima, pepe nero e fenugreek (in senso orario dall'alto), usati con chili e sale per preparare il berberé, una spezia alla base di molti piatti etiopici

Uno dei piatti più famosi dell'Etiopia è il tibs, manzo piccante o agnello fritto nel burro (nitre kibbeh). Il tibs è disponibile in diversi stili, più comunemente "chikina tibs", fritti in salsa con berberé, cipolle, peperoni e pomodoro; e zil-zil tibs, una versione impanata e fritta con salsa piccante. Altrettanto famoso è il kitfo, carne macinata speziata con peperoncino, non sempre disponibile in tutti i ristoranti.. Puoi averlo crudo (il modo preferito a livello locale, ma c'è il rischio di incappare in parassiti), leb-leb (leggermente cotto) o completamente cotto. Viene servito con un formaggio locale, ayebe, spinaci. Nella regione di Harar è possibile trovare derivati del kitfo tra cui carne di cammello. Molti ristoranti che servono kitfo lo includono nel loro nome (e.g. Sami kitfo, Mesob kitfo) ma in genere servono una selezione più ampia rispetto alla sola carne cruda.

Fit-fit fatto con kitcha (pane azimo), niter kibbeh (burro chiarificato) e berberé è un tipico piatto per la colazione

Per il visitatore più esigente, quasi ogni posto in Etiopia serve anche spaghetti (grazie alla breve occupazione italiana), ma certamente non come gli italiani sanno fare. I ristoranti italiani sono comuni, così come i cosiddetti "American style pizza and burger", luoghi che hanno poco in comune con le pizze e gli hamburger americani. C'è una domanda in crescita per i ristoranti in stile americano in Etiopia, non solo da parte degli espatriati ma anche dagli etiopi. Troverete occidentali o etiopi cresciuti all'estero ovunque nella capitale e tutti vi potranno essere molto utili.

Le spezie comuni includono il berberé, la spezia nazionale dell'Etiopia che include il fieno greco; mitmita, un'altra spezia piccante; e rosmarino, che viene utilizzato con quasi tutte le carni del Paese. La maggior parte delle carni locali è di scarsa qualità: sono carni coriacee e tenaci anche se cotte perfettamente. Alberghi e ristoranti di lusso spesso importano carne dal Kenya che è di qualità molto più alta.

Bevande[modifica]

Macchiato etiope, la famosa bevanda nazionale
Una donna etiope che arrostisce i chicchi ad una cerimonia tradizionale del caffè
Un bicchiere di tej non filtrato

L'Etiopia è il luogo di origine storica del chicco di caffè e il suo caffè è tra i migliori al mondo. Il caffè viene tradizionalmente servito in una cerimonia formale che consiste nel bere almeno tre tazze di caffè e mangiare popcorn. È un onore speciale o un segno di rispetto essere invitati a casa di qualcuno per la cerimonia. Gli etiopi tendono a bere il loro caffè appena preparato, nero e molto forte; o nella forma di un macchiato, la forma di caffè più diffusa in Etiopia.

Durante la preparazione della cerimonia i chicchi di caffè vengono tostati in una padella piatta sopra il carbone. I chicchi vengono poi macinati usando pestello e mortaio. Il caffè viene preparato con acqua in una caffettiera di argilla ed è considerato pronto quando inizia a bollire. Il caffè in Etiopia è servito nero con zucchero; alcuni gruppi etnici possono aggiungere burro o sale al caffè, ma generalmente non lo fanno con gli stranieri. Attenzione: dopo aver bevuto un caffè in Etiopia ci si ritroverà sempre delusi dalla qualità del caffè quando si torna a casa. In Etiopia il caffè è talmente fresco che viene solitamente arrostito lo stesso giorno in cui viene consumato.

Il tej è un vino al miele, simile all'idromele, che viene spesso bevuto nei bar, in particolare in un tej beit (o tej bar). Assomiglia molto all'idromele nel sapore anche se in genere ha una foglia locale aggiunta durante la preparazione che gli conferisce un forte sapore medicinale che può essere scoraggiante. È considerato virile consumare questa bevanda.

Sono disponibili una varietà di birre etiopiche, tutte abbastanza bevibili. Molte fabbriche di birra che erano precedentemente di proprietà del governo etiopico sono ora di proprietà di società di bevande occidentali come Heineken (birra Harar) e Diageo (birra Meta). La birra onnipresente a livello nazionale è San Giorgio, o "Giorgis" che prende il nome dal santo patrono dell'Etiopia, che è una birra leggera simile alle birre americane che è stata prodotta ad Addis Abeba dal 1922. I birrifici etiopi competono con molti microbirrifici occidentali e per la maggior parte le birre sono vendute per meno di 1 USD.

I vini etiopi, sia rossi che bianchi, esistono ma sono generalmente considerati imbevibili dagli stranieri.

Infrastrutture turistiche[modifica]

Vi è una vasta gamma di alloggi in Etiopia. Stare in zone turistiche generalmente si traduce in una più ampia gamma di scelte, ma attenzione ai prezzi turistici. È accettabile contrattare con il proprietario dell'hotel, perché di solito tendono a farti pagare i prezzi per "faranji" (stranieri), che sono spesso venti volte la tariffa locale. Non si riuscirà mai ad ottenere i prezzi locali (vicini al nulla) ma c'è comunque un ampio margine contrattuale. Questo non è vero nella catena governativa "Ghion" e nemmeno nelle catene private più elaborate, dove i prezzi per gli stranieri sono fissi.

Le guest house sono comuni in Etiopia. La tipologia spazia da grandi case con diverse camere da letto a piccoli alberghi, ed essenzialmente funzionano come un classico "B&B". Alcuni hanno bagni condivisi, altri hanno bagni privati. I migliori dispongono di servizi Internet, TV satellitare e gruppi di continuità per supplire alle interruzioni di corrente. Quelli buoni tendono ad essere puliti e ti trattano come una famiglia. Sono molto più economici delle note catene alberghiere e avrete una maggiore esposizione con la cultura locale. Chi lascia una mancia sarà trattato come un re.

Nel nord, in ogni città (Axum, Lalibela, Bahar Dar, Gondar) si possono trovare alberghi, da quelli troppo costosi come gli alberghi della catena Ghion gestiti dal governo a quelli più economici. I posti più piccoli sulle strade principali offrono posti economici a patto che le stanze più essenziali non rappresentino un problema. Una città turistica come Debarq che serve per il trekking sui Monti Semien offre anche una vasta gamma di camere; il più popolare è il Simien Park Hotel (25/30 birr), dove si può anche piantare una tenda (20 birr). Risponde ai normali standard per cibo, elettricità, acqua, pulizia e igiene.

Nel sud, tutte le città (Sciasciamanna, Wondo Genet, Auasa, Arba Minch, Jinka, ecc.) hanno alberghi decenti ed economici. Le camere più semplici partono da 15 birr per una singola e 20 birr per una doppia. Molti non hanno acqua calda ed elettricità in tutte le ore del giorno, quindi è necessario programmare in anticipo il tempo per una doccia. Ci sono anche tre hotel resort piuttosto costosi sulla riva del Lago Langano. Nei villaggi più piccoli, dentro e intorno alla valle dell'Omo (Weyto, Turmi, Key Afar, Dimeka, Konso, ecc.), di solito ci sono pochi hotel e molto semplici o addirittura nessuno, ma se si viaggia attraverso la valle per vedere le tribù, c'è sempre un campeggio o un ristorante che offre posti letto. Chi si accampa in uno di questi villaggi dovrebbe assumere una guardia per sorvegliare le proprie cose durante la notte.

Opportunità di lavoro[modifica]

Stambecco vicino a una strada

Nelle grandi città, specialmente Addis Abeba:

  • C'è una forte domanda di professionisti IT.
  • Molte start-up cercano persone con esperienza di reti informatiche e di consulenza.
  • Addis Abeba ha la maggior parte delle ONG in Africa, e probabilmente tra tutti i paesi del terzo mondo. Sono rinomate per aver fornito generosi salari ai propri dipendenti.
  • Molti espatriati lavorano in ONG e piccole aziende IT.
  • Rispetto ad altre città africane, Addis Abeba ha un alto numero di scuole di formazione per computer di grandi, medie e piccole dimensioni e istituzioni di apprendimento governative e private. Molti studenti che frequentano sperano di ottenere un impiego nei settori IT o di consulenza, nel molto scarso mercato del lavoro della città.

Alcune persone hanno il desiderio di fare qualche tipo di lavoro caritatevole mentre sono in Etiopia. Ci sono molte opportunità per fare volontariato a Addis Abeba e dintorni. Organizzazioni come Love Volunteers e Projects Abroad offrono una gamma di progetti di volontariato tra cui l'insegnamento dell'inglese, la cura dei bambini e l'assistenza sanitaria. Molte organizzazioni senza scopo di lucro producono beni che vendono per contribuire a finanziare i loro sforzi. La maggior parte dei locali presso gli hotel e le pensioni possono indirizzarti verso di loro. Abebech Gobena Yehetsanat Kebekabena Limat Mahber è un grande esempio. Le Missionarie della Carità, iniziate da Madre Teresa di Calcutta, hanno un centro vicino a Sidest Kilo ad Addis Abeba.

Molti visitatori portano donazioni in Etiopia. Sebbene la maggior parte delle cose sia apprezzata, ci sono cose molto difficili da ottenere in Etiopia rendendole doni di grande valore. La Soy formula per gli orfanotrofi è un ottimo esempio, dato che i bambini intolleranti al lattosio hanno bisogno di questo per prosperare ed è difficile da trovare nel proprio Paese. È difficile trovare anche palloni da calcio di alta qualità (quelli che potrebbero essere considerati palloni economici nei paesi occidentali a 10/15 USD). Sgonfiando palloni da calcio, se ne può mettere più di 30 in una borsa grande. Sarai visto come un eroe quando li consegnerai agli orfanotrofi e alle scuole.

Eventi e feste[modifica]

Festività nazionali[modifica]

Data Festività Note
7 gennaio Natale ortodosso Festività copta
19 gennaio Epifania ortodossa Festività copta. Negli anni etiopi bisestili si celebra il 20 gennaio.
2 marzo Festa della vittoria di Adua Memoriale della vittoria ai danni degli italiani durante la guerra di Abissinia (1896)
aprile/maggio Venerdì santo, Pasqua Festività copta
1 maggio Festa dei lavoratori Festività internazionale
5 maggio Festa dei patrioti Memoriale della resistenza all'invasione italiana (1936)
28 maggio Festa della caduta del regime derg Memoriale della nascita della repubblica popolare democratica d'Etiopia (1991)
11 settembre Capodanno etiopico Negli anni etiopi bisestili si celebra il 12 settembre.
27 settembre Scoperta della Vera Croce Festività copta. Negli anni etiopi bisestili si celebra il 28 settembre.
1 muharram Ras as-Sana Festività musulmana che segna l'inizio del nuovo anno islamico
12 rabi' al-awwal Mawlid Festività musulmana che segna la nascita del profeta Maometto
1 shawwal Id al-fitr Festività musulmana che segna la fine del Ramadan
10 dhul-hijja Id Al Adha Festività musulmana del sacrificio o del montone detta anche Tabaski o Id El Kabir (grande festa)


Sicurezza[modifica]

  • L'Etiopia è un Paese relativamente poco criminale rispetto a Kenya, Messico e Sudafrica.
  • Evita di viaggiare nella parte orientale del paese oltre la città di Harar. I gruppi separatisti somali lanciano occasionalmente attacchi di guerriglia. La maggior parte degli espatriati che si recano sul posto sono membri del personale militare statunitense che addestrano attivamente l'unità antiterrorismo dell'esercito etiope. Molti altri sono rappresentanti cinesi, indiani o malesi di compagnie petrolifere, che sono stati presi di mira durante importanti attacchi di guerriglia con conseguenti dozzine di vittime. Harar è sicura per soggiorni prolungati e Giggiga è generalmente sicura anche per i viaggi brevi.
  • I gruppi insorti armati operano nella Regione degli Afar. Nel 2012 un gruppo Afari ha attaccato i turisti nella Depressione della Dancalia, uccidendo cinque turisti europei e rapendone altri due. Il governo etiope sostiene che questo sia stato sponsorizzato dalla rivale Eritrea. Infatti La frontiera con l'Eritrea è chiusa.
  • Nel 2008, un hotel nella città di Giggiga e due alberghi nella città di Neghelli (o Negele Borena) sono stati bombardati.
  • La criminalità organizzata e la violenza delle bande sono molto insolite in molte parti del Paese. Tuttavia nelle aree di confine del Sudan (regione di Gambella) e Kenya, ci sono segnalazioni che indicano casi di banditismo. Evitare queste aree o quantomeno informarsi prima sulla situazione politica.
  • È sconsigliato recarsi nella regione di Gambella, nell'estremo ovest dello Stato, ove si segnalano tensioni tribali e un flusso di profughi provenienti dal Sudan del Sud.
  • Sebbene l'Etiopia abbia un governo secolare, la gente è molto religiosa. Le due religioni dominanti (la Chiesa ortodossa etiopica e l'Islam) influenzano fortemente la vita di tutti i giorni. A causa della loro influenza, il governo attua determinate regole e leggi che potrebbero apparire inquietanti per gli occidentali. In particolare, l'omosessualità è illegale e non è tollerata.
  • Rispetto ad altri Paesi africani, la rapina non è un fenomeno diffuso nelle città e nei villaggi. Tuttavia i viaggiatori sono invitati a prendersi cura delle loro cose. I viaggiatori dovrebbero essere cauti in ogni momento quando viaggiano su strade in Etiopia. Ci sono state segnalazioni di rapine in autostrada, tra cui furti d'auto da parte di banditi armati fuori dalle aree urbane. Alcuni incidenti sono stati accompagnati da violenze. I viaggiatori sono invitati a limitare i viaggi su strada fuori dalle principali città o villaggi alle ore diurne e a viaggiare in convogli, se possibile.
  • I viaggiatori con veicoli e ciclisti possono essere spesso oggetto di lapidazione da parte di giovani locali quando passano nelle zone rurali.
  • Gli incidenti stradali, sia per i pedoni che per i passeggeri/conducenti di veicoli sono comuni. L'Etiopia è uno dei luoghi più pericolosi al mondo in cui guidare. Questi incidenti sono spesso fatali. I pedoni camminano spesso in mezzo alla strada senza guardare, i veicoli non usano specchi e le corsie di traffico sono più una linea guida che una regola. È altamente consigliabile assumere un autista e viaggiare nel veicolo più grande possibile, per massimizzare la sicurezza. Tenere sempre le porte bloccate e non abbassare i finestrini per evitare che i mendicanti possano infilarci le mani; distrarre il conducente mentre si ruba dal finestrino del passeggero è una tattica comune.
  • La maggior parte della polizia federale e alcune guardie di sicurezza private portano fucili d'assalto Kalashnikov AK-47. Questo è comune, e non dovrebbe essere motivo di allarme - è semplicemente più economico per loro acquistare e riparare queste armi rispetto all'acquisto di strumenti di polizia più "tradizionali" come pistole e spray al peperoncino. La polizia federale è generalmente ben addestrata e molto efficace nel suo lavoro e si distingue per le uniformi blu mimetiche. La polizia municipale indossa una maglietta blu ed è meno affidabile. La polizia stradale indossa un'uniforme blu con cappello e maniche bianche e in genere è ancor meno affidabile della polizia municipale.
  • Per alcuni anni ci sono stati movimenti antigovernativi nel sud e in particolare nella Regione di Oromia. La più grande minoranza, la gente di Oromia, è svantaggiata dal governo omogeneo. Ad agosto 2016 le proteste nella regione di Oromia sono state violentemente represse e i manifestanti sono stati uccisi a Gondar e Bahar Dar. Le principali compagnie di autobus hanno interrotto il servizio durante le proteste e le strade sono state bloccate, specialmente nei fine settimana. Evita grandi assembramenti di folla e tieni d'occhio un'eventuale insolita concentrazione di personale addetto alla sicurezza.
  • Per il resto l'Etiopia è un Paese relativamente stabile. Addis Abeba è stata sinora ritenuta una meta sicura per i turisti.


Situazione sanitaria[modifica]

Babbuini Gelada

Non bere l'acqua del rubinetto. È piena di parassiti e generalmente gli hotel raccomandano agli ospiti di non berla, né di mangiare insalate e cibi non cotti che di solito vengono lavati con acqua di rubinetto. Questo vale anche per il ghiaccio, a meno che non sia distillato, o ci si trovi in un hotel occidentale di una grande catena come Sheraton, Radisson Blu o Hilton. L'acqua in bottiglia per bere è disponibile quasi ovunque in bottiglie di piccole, medie e grandi dimensioni: i marchi più noti sono Sì (acqua naturale) e Ambo (acqua frizzante). Assicurati di bere abbastanza, soprattutto quando fa caldo.

Il rischio di malaria è alto nell'estremo sud-est del Paese, nelle regioni lacustri e nelle pianure. Mentre il rischio di malaria è basso o inesistente nella capitale e negli altipiani come anche nei viaggi nel nord e nel centro del Paese che solitamente prevedono itinerari oltre i 1.500/2.500 m sul livello del mare, altezze dove la zanzara portatrice della malaria difficilmente vive. Inoltre durante la stagione più secca il rischio si riduce. La doxiciclina per la prevenzione della malaria è economica in Addis Abeba. Sempre per la malaria: dal tramonto all'alba coprirsi bene, usare repellente, e andare a letto presto sotto la zanzariera. Se avete qualche sospetto di malaria, meglio cercare di individuarla in loco che non portarsela a casa, dove c'è molta meno esperienza. È consigliata l'antitifica e, solo per alcune zone, la vaccinazione contro la febbre gialla. Consulta un medico prima di andare in Etiopia per sapere quali vaccinazioni contro le malattie infettive dovresti prendere in considerazione. Un prodotto contro gli insetti può essere utile poiché spesso, negli alberghi di bassa qualità, nei letti si possono trovare delle pulci.

Se ti ammali, vai in uno dei grandi ospedali privati come: Coreano, Hayat o St Gabriels.

Gran parte dell'Etiopia è ad alta quota. In quelle zone le persone non abituate a respirare aria più rarefatta potrebbero avere difficoltà a muoversi fin da subito. Si consiglia di concedersi alcuni giorni per acclimatarsi all'aria.

Rispettare le usanze[modifica]

Ramadan

Il Ramadan è il nono e il più sacro mese del calendario islamico e dura 29-30 giorni. I musulmani digiunano ogni giorno per tutta la sua durata e la maggior parte dei ristoranti resterà chiusa fino al crepuscolo. Niente (compresa l'acqua e sigarette) dovrebbe passare attraverso le labbra dall'alba al tramonto. Gli stranieri e i viaggiatori sono esentati, ma dovrebbero comunque astenersi dal mangiare o bere in pubblico in quanto considerato maleducato. Le ore di lavoro diminuiscono anche nel mondo aziendale. Le date esatte del Ramadan dipendono da osservazioni astronomiche locali e possono variare da Paese a Paese. Il Ramadan si conclude con la festa di Eid al-Fitr, che può durare diversi giorni, di solito tre nella maggior parte dei Paesi.

  • 11 marzo – 9 aprile 2024 (1445 AH)
  • 1 marzo – 29 marzo 2025 (1446 AH)
  • 18 febbraio – 19 marzo 2026 (1447 AH)
  • 8 febbraio – 8 marzo 2027 (1448 AH)

Se avete in programma di viaggiare in Etiopia durante il Ramadan, prendere in considerazione la lettura dell'articolo Viaggiare durante il Ramadan.

Gli etiopi sono molto orgogliosi della loro cultura, identità e Paese. Evita di criticare il loro stile di vita culturale, in particolare la loro fede cristiana (etiopica ortodossa). Evita tutte le discussioni religiose controverse, o potresti rischiare tutta la buona volontà e l'ospitalità che avresti potuto ottenere. Piuttosto che discutere sui meriti dell'Ortodossia o dell'Islam, è meglio chiedere agli amici di spiegare i loro costumi, feste e credenze e ascoltare con rispetto.

La relazione degli etiopi con gli occidentali è generalmente priva di animosità razziale. Tuttavia vi è notevole sospetto e persino xenofobia nei confronti degli stranieri nelle campagne. Gli etiopi possono infiammarsi rapidamente se sentono di non essere trattati alla pari.

È un segno di rispetto degli uomini l'evitare il contatto visivo con le donne. Se sei un uomo straniero, mantenere una distanza formale dalle donne sarà visto come una buona educazione. Se incontri una donna che è con un uomo, chiedi il permesso all'uomo prima di parlare con lei. Allo stesso modo, se sei una donna straniera in pubblico con un uomo, non essere offesa se gli uomini etiopi risponderanno ad ogni domanda rivolgendosi a lui. Lo faranno non per offenderti ma per mostrare rispetto. Questo può accadere sui trasporti pubblici, nei ristoranti e altrove.

È molto importante rimuovere le scarpe quando si entra in una casa.

Quando si fotografano persone o edifici si consiglia di chiedere prima il permesso poiché può essere considerata una grave offesa.

Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]

L'Etiopia ha uno dei servizi postali più efficienti in Africa. Molti attribuiscono questo successo alla vasta rete di Ethiopian Airlines. Tuttavia la posta non viene consegnata al proprio indirizzo. È necessario acquistare una casella postale. Una volta ottenuta, il flusso della posta scorrerà regolarmente.

Telefonia[modifica]

La connettività dell'Etiopia è tra le peggiori al mondo. La rete di telefonia mobile utilizza il GSM (come in Europa/Africa), gestito da Ethio Telecom (ETC) e ha un servizio 3G (1x EV-DO) e 2G (CDMA) limitato. C'è una buona copertura vocale nelle piccole città. A marzo 2015 questo sembra essere migliorato drasticamente e ora sia le chiamate che il roaming funzionano alla grande (almeno nelle aree urbane).

Per tutti i viaggiatori, avere un telefono cellulare è d'obbligo. È economico e facilmente disponibile. I telefoni satellitari e i dispositivi VSAT sono fortemente limitati o illegali senza tasse e licenze pesanti.

Ci sono solo alcuni negozi che noleggiano carte SIM. Tuttavia l'acquisto di una SIM è poco costoso e può essere fatto ovunque si vendono telefoni. Il punto migliore è comprarlo in un negozio Ethio Telecom per non essere derubato. Una carta SIM costa 15 birr (marzo 2015). Il sistema richiede al venditore di scattare una foto di te e delle informazioni sul tuo passaporto per attivare la tua SIM. Dovrai firmare un accordo per non commettere crimini con il tuo telefono. Tutti i negozi locali avranno carte telefoniche che è possibile acquistare per effettuare chiamate internazionali. Per le chiamate nazionali, i telefoni vengono ricaricati con una carta prepagata, disponibile in tagli da 2000, 500, 100, 50 e 25 birr o meno.

In generale le chiamate, gli SMS e il roaming sono piuttosto economici.

I telefoni pubblici sono di difficile reperibilità, tuttavia i cellulari della 3, Tim, Wind e Vodafone, prendono quasi ovunque, consentendo di chiamare o inviare SMS senza problemi.

Internet[modifica]

Meno di 1 milione di persone nel Paese ha accesso a Internet e il servizio è estremamente limitato. Ci sono numerosi internet cafè ad Addis Abeba, Dire Daua, Adama (Nazret), Bahar Dar, Gonder, Auasa e altre città; tuttavia le loro velocità sono spesso quelle della vecchia linea telefonica e alcune operano illegalmente. In Addis Abeba le velocità di connessione sono più che adeguate per eseguire attività come il controllo della posta elettronica la maggior parte del tempo. Un tipico internet cafè avrà una dozzina di computer che utilizzano una "banda larga" (in realtà una connessione Internet 3G da 128 kbit/s). ADSL è disponibile, ma costoso e riservato per i clienti aziendali la maggior parte del tempo. Presso l'Addis Sheraton la connessione Internet è in concorrenza con la maggior parte degli hotel occidentali, ma costa 30 USD per una connessione di 24 ore. La connessione internazionale dell'Etiopia è instabile: nelle cattive giornate, anche una connessione a banda larga offre velocità di accesso remoto, perché il traffico dell'intero Paese è gestito da una connessione satellitare di backup sottodimensionata.

Gli internet point sono numerosi nelle città principali, ma la connessione è molto instabile e tendenzialmente lenta. Ad Addis Abeba ci si può recare presso hotel di un certo livello (Hilton, Sheraton, Radisson, e altri) che offrono connessioni migliori, anche WiFi, a prezzi ragionevoli o, addirittura, gratuite (basta sedersi e consumare una birra).

Per utilizzare Internet costa 0,25/0,35 birr/min nelle città più grandi, ma fuori dalle città di solito costa più di 1 birr/min. Attenzione ai virus informatici: la maggior parte dei computer o dei dischi flash in uso sono infetti.

Al di fuori delle città più grandi, è più difficile trovare una connessione Internet funzionante e l'addebito al minuto è spesso molto più alto.

L'Etiopia sta implementando un filtro Internet, per accedere a siti bloccati utilizzare una VPN o utilizzare il progetto TOR gratuito e open source . L'uso personale dei servizi VoIP come Skype è legalizzato.

Tenersi informati[modifica]

I giornali in lingua inglese comprendono Capital e The Reporter, ciascuno dei quali costa 5 birr.

Altri progetti


Stati dell'Africa

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