Da Wikivoyage.

Bozzolo
Convento degli Agostiniani
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Bozzolo
Sito istituzionale

Bozzolo è una città della Lombardia.

Da sapere[modifica]

La città di Bozzolo, il cui stendardo è accomunato, nello stemma della provincia di Mantova con quello della città di Castiglione delle Stiviere e quello di Mantova, in seguito alle ristrutturazioni che hanno riguardato vari servizi pubblici (sanità, giustizia ecc.) deve far capo all'ambito viadanese. È però ancora ben vivo un forte spirito di identità e di orgoglio per il proprio prestigioso passato che fa sentire i suoi abitanti soprattutto bozzolesi, non gregari di altri centri.

Cenni geografici[modifica]

Situato nella pianura lombarda a destra del fiume Oglio, Bozzolo appartiene all' area della provincia di Mantova che si trova sulla sponda destra dell'Oglio, e al più vasto ambito interprovinciale Casalasco Viadanese, meglio conosciuto negli ultimi decenni come Comprensorio Oglio Po, con capoluoghi Casalmaggiore, da cui dista 16 km, e Viadana (23 km)

Cenni storici[modifica]

Vaudiolo o Vauziolo (piccolo guado) compare già in documenti del IX e X secolo; nel 949 è già definito Castrum. È politicamente soggetto al Comune di Cremona, poi a notabili famiglie cremonesi quali Dovara, Persico, Cavalcabò. Nel suo territorio operano i Benedettini nella Abbazia della Gironda, documentata nel 1101, scomparsa nel XIV secolo.

Il destino di Bozzolo si lega indissolubilmente a quello dei Gonzaga nel 1408. In seguito, a partire dal 1478, fa parte di quei territori gonzagheschi che godono di indipendenza dal ramo principale di Mantova, e passano di mano fra i membri dei rami cadetti Gonzaga, ora uniti, ora ridistribuiti fra i discendenti: Gazzuolo, San Martino dall'Argine, Rivarolo Mantovano, Commessaggio, Sabbioneta, Pomponesco, Isola Dovarese, Ostiano.

Nei primi anni del Cinquecento si stabilisce a Bozzolo (così come a Rivarolo Mantovano e Sabbioneta) una fiorente comunità ebraica, dedita ai commerci e al prestito di denaro. Della loro presenza resta a Bozzolo il Cimitero Ebraico.

I Gonzaga che più hanno legato il proprio nome alle fortune di Bozzolo sono Vespasiano, il creatore di Sabbioneta,e Giulio Cesare. Vespasiano costruisce al posto del vecchio castello una fortificazione provvista di baluardi a prova di cannone, che venne demolita nel 1812; Giulio Cesare ottiene dall'Imperatore Rodolfo II d'Austria il titolo di Principe, e per Bozzolo il titolo di Città, diventando capitale del Principato di Bozzolo che ingloba gli altri sei centri del feudo. Istituisce la Zecca ed il mercato del venerdì, che continua ai nostri giorni.

La popolazione, sotto il suo Principato, raddoppia. Il suo successore Scipione istituisce l'Ospedale e favorisce l'insediamento di molti ordini religiosi. Gli succedono Ferdinando e Giovan Francesco, che muore nel 1703 senza eredi. Il Principato viene assegnato allora ai Gonzaga di Mantova fino al 1708; ai Gonzaga di Guastalla fino al 1746; all'impero austriaco fino al 1771.

In epoca contemporanea Bozzolo ha legato il proprio nome alla figura di don Primo Mazzolari, insigne uomo di chiesa che ne resse la parrocchia dal 1932 fino alla morte nel 1959; le sue spoglie riposano nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo. Il 20 giugno 2017 papa Francesco si è recato in visita privata a Bozzolo per pregare sulla tomba di Mazzolari.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Bozzolo (Italia)

Bozzolo è interessato al Parco dell'Oglio Sud (sede a Calvatone), area regionale protetta. Costituiscono il Parco Oglio Sud le aree fluviali dei territori di Acquanegra sul Chiese • Canneto sull'Oglio • Casalromano • Marcaria • OstianoVolongo sulla sponda sinistra; Bozzolo • CalvatoneCommessaggioDrizzonaGazzuoloIsola DovaresePessina CremonesePiadenaSan Martino dall'ArgineViadana sulla sponda destra.


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

In treno[modifica]

In autobus[modifica]

È servito dai seguenti collegamenti:

In auto[modifica]

  • Casello autostradale di Parma sulla autostrada del Sole
  • Casello autostradale di Mantova sulla autostrada del Brennero
  • È lambito dalla ex statale Cremona - Mantova Padana Inferiore
  • È interessato dalla provinciale Casalmaggiore - Bozzolo.


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

San Pietro Apostolo
Scorcio d'interno
Le quattro vergini -Santa Artemisia, Sant'Agata, Santa Caterina e Santa Lucia- di Marco Antonio Ghislina
Cantoria e organo
  • 45.101710.485161 Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo. Questa chiesa, nata intorno al 1576, era originariamente annessa al convento degli Agostiniani, ordine religioso che si era stabilito in Bozzolo nel 1518, in seguito alla politica dei principi Gonzaga che intendevano ampliare e popolare il territorio e il centro abitato. Quando nel 1798 anche l'ordine degli Agostiniani, come molti altri, venne soppresso, la chiesa e il convento divennero proprietà del Demanio, che nel 1804 li passò alla Parrocchia di San Pietro.
    La chiesa parrocchiale sorgeva nel quartiere medievale di Bozzolo, e poiché all'epoca della acquisizione della chiesa degli Agostiniani versava in pessime condizioni, venne demolita e la sede parrocchiale trasferita nella più ampia chiesa pure dedicata a San Pietro. Nell'edificio vennero trasferiti i marmi, le pale d'altare, gli arredi dell'antica chiesa.
    San Pietro Apostolo ha una imponente facciata divisa in due ordini sovrapposti e separati da una cornice in rilievo, con lesene e linee decorative geometriche della fine del XVI secolo, epoca di costruzione. Il suo interno rinascimentale e maestoso è a tre navate, con cinque cappelle su ogni lato. Ogni cappella ha altari provenienti in parte dalla primitiva parrocchiale, in parte da altri edifici religiosi.
    Numerose sono le tele che vi si conservano: una Crocifissione di Jacopo da Borbone del 1621; San Giacomo Apostolo di Ermenegildo Lodi di Cremona; Le quattro Vergini -Santa Artemisia, Sant'Agata, Santa Caterina e Santa Lucia-, attribuito a Marco Antonio Ghislina (1676 - 1756) di Casalmaggiore; La Beata Vergine del buon consiglio di Francesco Chiozzi, un San Gerolamo, una Madonna col Bambino e San Liborio.
    Sopra la porta d'ingresso un'elegante cantoria ospita un imponente organo della ditta Fratelli Lingiardi di Pavia che fu costruito nel 1864 e porta il numero di produzione 144.
    Nella chiesa si conservano le spoglie di don Primo Mazzolari (Cremona 1890 - Bozzolo 1959), grande figura di prete cattolico del primo Novecento, che anticipò molti orientamenti del Concilio Vaticano II e fu un paladino nella lotta contro ogni forma di ingiustizia e di violenza. La sua opera si svolse lungamente nella zona dell'Oglio Po casalasco viadanese; nel 1921 fu infatti parroco a Cicognara, frazione di Viadana; da Cicognara fu trasferito a Bozzolo nel 1932, e vi svolse la funzione di parroco fino alla morte avvenuta nel 1959. La sua tomba, sulla destra del presbiterio, è stata realizzata da un bozzetto dello scultore Giacomo Manzù.
Chiesa di San Francesco - Mausoleo di Giulio Cesare Gonzaga
Affresco del soffitto
  • 45.106710.48242 Chiesa di San Francesco. Giulio Cesare Gonzaga fu il primo Principe di Bozzolo e concepì a propria gloria una Cappella Palatina che fosse nel contempo il proprio mausoleo. Fu per questo che affidò all'architetto Zilio de' Zilli la costruzione della chiesa di San Francesco, che fu eretta fra il 1604 e il 1606. L'edificio era unito al palazzo di corte. La facciata segue lo stile della chiesa di Santa Maria della Visitazione (detta delle Zitelle) di Venezia; è suddivisa in due ordini sovrapposti decorati da elementi architettonici di gusto classico, il tutto sormontato da un timpano triangolare rifinito da cinque obelischi che ne richiamano la destinazione sepolcrale, mentre il portale di ingresso ha un timpano tondo.
    La chiesa non ha abside, ma una parete sulla quale campeggia una ancona architettonica di grande imponenza, con colonne in marmo nero e una pala di Gaspare Celio al centro, Crocifissione con San Francesco e Giulio Cesare, opera del 1605. Ai piedi dell'apparato si conserva il sepolcro del Principe.
    L'architettura prospettica della volta contribuisce a dare l'illusione ottica di aumentare le dimensioni dell'edificio, che sulle pareti laterali presenta affreschi di modesta levatura, probabilmente opera dell'ultimo quinquennio del Settecento, quando l'oratorio era chiuso al pubblico ed era sede di un circolo costituzionale.
    Mausoleo di Giulio Cesare Gonzaga
    Fastigio con stemma di Giulio Cesare Gonzaga
  • Chiesa dei Disciplini. Piccolo, autentico gioiello barocco padano con pala d'altare dello Schivenoglia.
  • 45.111310.467963 Abbazia e chiesa di Santa Maria della Gironda (Badia). Ex complesso monastico benedettino del 1100. La chiesa conserva una scultura in terracotta policroma del Marra risalente al Quattrocento. Nelle vicinanze sorge il centro di spiritualità La piccola Betania.
  • Antiche mura gonzaghesche. Si estendono per 900 metri: 800 sul lato est della città e un altro centinaio sul lato ovest nei pressi dell' ex Porta Cremona . Il complesso murario, che è stato più volte ferito da crolli anche di lunghi tratti, è in fase di recupero.
  • Cappella dell'Ospedale. Decorata da Umberto Barbiani, si ricorda che ospitò più volte, in raccolta preghiera, l'arcivescovo di Milano, futuro Papa Paolo VI poco prima della sua ascesa al soglio di Pietro.
  • 45.10598710.4803494 Chiesa della S.S. Trinità, via Valcarenghi. Conserva dipinti di Fossombrone, del Carpioni e di Francesco Francia, la tomba di Gian Francesco Gonzaga e di Leonardo Pigafetta. Nella grande pala d'altare è raffigurato Bozzolo nel XVII secolo. Di pregio sono l'organo e il coro.
  • 45.106610.4825 Palazzo Municipale. Sede dell'amministrazione comunale nella cui sala consiliare sono conservati i ritratti di tre principi e dei maggiori esponenti della storia cittadina. Si accede dalla storica loggia dove sono presenti le testimonianze del Risorgimento e della Resistenza bozzolese.
  • Palazzo Casalini. Già palazzo dei marchesi Gaddi sede del governo provvisorio della Lombardia nel 1848.
  • Palazzo del Monte di Pietà. Attuale sede della Biblioteca e dell'Archivio Storico Comunale si presenta con gli originali soffitti a cassettone e le testimonianze marmoree del Pio istituto.
  • Palazzo Piccioni. Dimora dei conti Piccioni che ospitò due volte l'imperatore d'Austria Giuseppe II Asburgo e successivamente re Carlo Alberto di Piemonte con il figlio Vittorio Emanuele II. Dal balcone del palazzo re Carlo Alberto arringò, il 28 luglio 1848, con il suo proclama all'Italia, i popoli oppressi dallo straniero. Qui per tre mesi fu ospitato, salvato e curato Alessandro Della Marmora, gravemente ferito nella battaglia di Goito. Tra gli ospiti illustri si annovera anche il generale Giuseppe Garibaldi.
  • Palazzo del Tribunale (Caserma Nera). Progettato ed edificato da Vespasiano Gonzaga, già sede della Provincia di Bozzolo, noto come Caserma Nera, ospitò dal 1859 al 1923 il Tribunale civile e penale con annessa Pretura, commissariato di P.S. ed Archivio Notarile. Sede di collegio elettorale nel quale, a livello nazionale, veniva eletto un senatore. Anche Camillo Benso, conte di Cavour, Giovanni Chiassi ed altri furono eletti in questo collegio.
  • Palazzo degli Arcipreti. Sono conservati, oltre agli archivi delle parrocchie di Bozzolo: anche lo studio di don Primo Mazzolari e tutti i ritratti degli Arcipreti bozzolesi dal XVI secolo ad oggi.
  • Porta San Martino - Porta Mantova. Edificata nel XVII secolo e ricostruita nel XIX secolo.
  • Teatro Sociale. Opera dell'architetto Vergani; qui, tra gli altri, debuttò e concluse la sua carriera mondiale il tenore Tito Schipa. Attualmente (2015) l'edificio è da tempo in disuso ed ha subito lesioni al tetto con parziali crolli.
  • Fondazione Don Primo Mazzolari, Piazza Castello. Centro di documentazione nazionale.


Eventi e feste[modifica]

  • Antica Fiera della Badia. La prima domenica di maggio.
  • Fiera di settembre. Ultima domenica di settembre.


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]

  • Mercato. Il venerdì mattina.


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]

  • 45.10221110.4849961 Ristorante Croce Verde, Piazza don Mazzolari 7, +39 0376 91386.
  • 45.08091410.4858142 Osteria Ponte Bonifica, Strada Sabbionetana 8, +39 0376 91694.
  • 45.06944910.4856413 Ristorante Hostaria del Mistero, Strada Lame 19 (A Cividale Mantovano.), +39 0376 93334.
  • 45.10663910.4815314 Ristorante pizzeria Blue Eyes, Via Arini 7, +39 0376 920921.


Dove alloggiare[modifica]

  • 45.10470610.4824911 Albergo Croce d'Oro, Via Matteotti 46 (Anche ristorante pizzeria), +39 0376 91191. a due passi dalla piazza
  • 45.10725810.4731632 Albergo Alla Stazione, Via Caix 7 (Anche ristorante), +39 0376 91310. nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria


Sicurezza[modifica]

Farmacie


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]

  • 45.10638510.4819158 Poste italiane, piazza Europa 2, +39 0376 910911, fax: +39 0376 921229.

Tenersi informati[modifica]

  • Oglio Po news. Quotidiano informatico dell'Oglio Po.
  • L'Inviato. Quotidiano on-line della provincia - Cronaca di Casalmaggiore.
  • La Provincia, Via Pozzi, 15, +39 0375 200493, fax: +39 0375 201466. Giornale quotidiano - Redazione di Casalmaggiore.


Nei dintorni[modifica]

  • Sabbioneta — Città di fondazione, Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO, mantiene la cerchia muraria entro la quale è rimasta intatta la magia dell'urbanistica ideale realizzata da Vespasiano Gonzaga; il Teatro all'Antica, il Palazzo Ducale, la Galleria, la chiesa dell'Incoronata sono alcuni dei suoi monumenti che spiccano in un contesto che si è mirabilmente conservato.
  • Rivarolo Mantovano — La piazza gonzaghesca porticata è il fulcro di Rivarolo Mantovano che deve la sua fisionomia a Vespasiano Gonzaga, che qui sperimentò l'edificazione della Città Ideale portata poi a compimento con la vicina Sabbioneta. La sua pianta urbanistica, a scacchiera, le sue porte urbiche, il giro delle mura per la parte rimasta, i palazzi, gli scorci ne fanno un centro fuori dal tempo.
  • Colorno — La sua Reggia fu dei Sanseverino, poi dei Farnese, di Maria Luigia d'Austria, dei Borbone; è il monumento di gran lunga più importante di questa piccola Versailles parmense, che offre anche un centro storico piccolo ma bello, a ridosso del torrente Lorno che gli dà il nome e del Parma, poco lontano dal Po.
  • Casalmaggiore — Capoluogo del Casalasco, protetta da poderosi argini, la città si sviluppa parallelamente al letto del Po. L'ampio respiro della piazza principale, l'innegabile maestosità del Palazzo municipale e del Duomo rivelano il suo carattere di importante centro della Bassa. Il Santuario della Madonna della Fontana, la chiesa di Santa Chiara, la chiesa dell'Ospedale sono fra i suoi monumenti di spicco.
  • Pomponesco — Città di fondazione, deve a Giulio Cesare Gonzaga la sua struttura urbanistica cinquecentesca in cui spicca la scenografica piazza porticata, che si collega con una scalinata all'argine del Po, sulla quale prospettano su due lati la chiesa arcipretale ed il palazzo civico; sul quarto lato rimangono purtroppo solo poche tracce del castello.
  • Mantova — Capitale dei Gonzaga, emana ancora il suo sottile fascino di grande città d'arte per la quale la nomina a Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO è stata non tanto un riconoscimento, quanto una doverosa presa d'atto. Ineguagliabili le sue atmosfere antiche, i profili dei palazzi e delle cupole che si stagliano nella foschia padana avvolti dallo specchio dei suoi laghi, la sua sterminata reggia gonzaghesca che ingloba numerosi edifici nel centro città.
  • Parma — Città d'arte fra le maggiori dell'Emilia, mantiene con grande evidenza aspetto, signorilità e modi di vita da Capitale, come lo fu per secoli. La reggia Farnese della Pilotta, la Cattedrale romanica, la chiesa della Steccata sono alcune delle emergenze monumentali che caratterizzano la città; di gran fama il suo Teatro, la sua tradizione musicale (Giuseppe Verdi), la sua scuola di pittura (Correggio, Parmigianino), il suo amore per la buona tavola (prosciutto crudo di Parma, salumi, parmigiano reggiano, lambrusco).


Itinerari[modifica]

  • Nelle terre dei Gonzaga — Un itinerario attraverso i centri, grandi e piccoli, che furono capitali dei rami Gonzaga cadetti: principati, marchesati, ducati che, all'interno della compagine statale mantovana, godevano di una vera e propria indipendenza, spesso battevano moneta e tenevano corti raffinate che rivaleggiavano con quella mantovana, abbellivano i propri centri urbani dotandoli di eleganti architetture – chiese, piazze, palazzi, mura, torri - e di caratteristici scorci urbani come i tipici portici gonzagheschi.


Altri progetti

CittàUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per consentire una breve visita alla città. Utilizza correttamente i listing (la giusta tipologia nelle giuste sezioni).