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Bardsey
Costa a nord dell'isola
Stato
Regione
Capoluogo
Superficie
Abitanti
Sito istituzionale

Bardsey o Ynys Enlli in gallese, è un'isola del Galles nord-occidentale nella contea di Gwynedd .

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

L'isola è situata nella Baia di Cardigan, di fronte alla penisola di Llŷn ed appartiene alla contea di Gwynedd e alla community di Aberdaron, il centro urbano più vicino. Sul suo territorio è presente un monte, il Mynydd Enlli. che misura 187 m di altezza

Cenni storici[modifica]

Bardsey Island significherebbe, secondo una teoria, "isola dei bardi" oppure deriverebbe, secondo un'altra teoria, dal nome di un capo vichingo, un certo Barda.Il nome in gallese, Ynys Enlli, significa invece "isola delle correnti", per via delle turbolenze che caratterizzano lo stretto di Bardsey. Un tempo l'isola aveva l'appellativo di "l'isola dei 20.000 santi", in riferimento ai 20.000 pellegrini morti nei vari viaggi che venivano effettuati per visitare il monastero di St. Mary, costruito qui da San Cadfan. Le rovine di questa abbazia, assieme al faro, sono oggi le più celebri e visitate attrazioni del luogo. Oggi l'isola è di proprietà del Bardsey Island Trust (dal 1979).

Lingue parlate[modifica]

Cultura e tradizioni[modifica]

L'isola è stata spesso identificata come sede di alcuni luoghi leggendari; Tra gli altri, alcuni la ritengono il prototipo della mitica Avalon su cui sarebbe sepolto Re Artù e secondo altri, invece, sarebbe vissuto qui Mago Merlino.

Letture suggerite[modifica]

Purtroppo sull'isola è stato scritto pochissimo in lingua italiana, ma se conoscete l'inglese troverete sicuramente moltissime fonti interessanti. Ne citiamo solo alcune:

  • Across the Bardsey Sound di H.D Williams; (1982)
  • Twenty-six years on Bardsey di Bessie Williams; Gwasg Carreg Gwalch 1996
  • A Year in a Small Country; edito da Jon Gower - include il diario di Christine Evans
  • The Monks on Ynys Enlli - due volumi di Mary Chitty (1992)

Ovviamente è molto ricca, forse più di quella inglese, la letteratura di viaggio, e non, in lingua gallese.

Territori e mete turistiche[modifica]

Mappa a tutto schermo Bardsey

Centri urbani[modifica]

Il centro urbano più vicino è Aberdaron, da cui l'isola dipende anche amministrativamente. Non ci sono città sull'isola ma essa si presenta interamente come una riserva naturale per gli appassionati di ornitologia e come un gioiello tutto da scoprire per gli appassionati di archeologia, data la presenza di numerosi monumenti e rovine, tutti concentrati in appena 1,80 km².

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

Come per il resto del Galles del Nord, l'aeroporto più vicino è quello di Liverpool da cui l'isola dista circa una mezzagiornata d'auto.

In nave[modifica]

Da Porth Meudwy, vicino Aberdaron, è possibile prendere un traghetto per l'isola una volta a settimana durante la stagione calda. Oltre a questo trasporto pubblico, è possibile prenotare viaggi in barca. Vedi la sezione Cosa fare


Come spostarsi[modifica]

L'unico modo di raggiungere l'isola è via mare, come è già stato detto. Una volta sbarcati, l'isola si presenta come un paradiso fuori dal mondo: niente elettricità, niente acqua corrente, niente auto e niente strade asfaltate. Quindi l'unico mezzo che potrete usare per visitare questo paradiso sono i vostri piedi e del resto non è una gran fatica date le dimensioni ridotte di Bardsey.


Cosa vedere[modifica]

Rovine dell'abbazia di St. Mary
Il Faro dell'isola
  • 52.763593-4.7878561 Abbazia di St. Mary. L'abbazia è il vero simbolo dell'isola e fonte di attrazione per moltissimi turisti. Fu costruita dall'abate Cadfan, un agostiniano del XIII secolo oggi santo per la chiesa anglicana e poi demolita nel 1537. Da quel momento, appena i monaci lasciarono l'isola, essa divenne preda dei pirati fino a metà del XVIII secolo quando vi si stabilì una comunità di pescatori e agricoltori. L'abbazia era anche meta di numerosi pellegrinaggi ed era tanto importante che nelle fonti inglesi tre pellegrinaggi qui equivalevano a uno fatto a Roma. Arrivarci, però, non era facile e moltissimi morirono nel viaggio. Da qui il nomignolo di Isola dei 20.000 santi a memoria dei pellegrini morti nel tentativo di portare a termine il pellegrinaggio.
  • 52.753257-4.7974912 Faro (St George's Channel). Il faro, alto circa 30 metri, è oggi gestito dall'associazione di beneficenza Trinity House. Fu costruito nel 1821 ed elettrificato nel 1965. La sua particolarità è la pianta quadrata invece che la solita pianta rotonda. Fino al 1925 l'isola contava 100 abitanti ma il Signore dell'isola (titolo poi abolito), di nome Love Pritchard, riuscì a far spostare la maggior parte degli abitanti sulla terraferma e oggi ne rimangono solo 10.
  • Osservatorio degli uccelli, +44 078 5526 4151, . Il centro fu aperto nel 1953 come supporto ai numerosi studiosi o appassionati di ornitologia che si recavano qui per ammirare il ricco patrimonio faunistico. L'isola è anche habitat naturale di alcune specie rare e detiene numerosi titoli prestigiosi come, ad esempio, quelli di National Nature Reserve (NNR) e Site of Special Scientific Interest (SSSI) L'osservatorio funziona anche da Hotel per gli appassionati dell'ambito.
  • The Limekiln. Si tratta di una bassa costruzione in pietra squadrata, posta sul sentiero principale dell'isola che collega Ty Pellaf e Dyno Goch (due luoghi dell'isola). Era l'accesso a una cava di calce, sicuramente molto usata durante la costruzione di case negli anni 70 del XIX secolo. È stata ristrutturata da Douglas Hague nel 1986.

Quasi tutte le altre case dell'isola furono costruite dal proprietario terriero Lord Newborough negli anni '70 del XIX secolo. L'unica eccezione è Carreg Bach, forse, la casa più particolare del luogo in quanto è la più antica.

Un'ulteriore attrazione sono i numerosi ritrovamenti archeologici, oltre all'abbazia. Si tratta per lo più di antichissimi insediamenti o edifici di agricoltori e pescatori ma ci sono anche numerosi luoghi di sepoltura, in prossimità dell'abbazia in cui sono state trovate monete risalenti a non prima del 1070. Molto rimane ancora da esaminare e studiare e gli unici studi seri risalgono ai primi anni '60.

Cosa fare[modifica]

  • 52.846742-4.5854191 Escursione in barca, Mordaith Llyn Ltd., Cae Hen, Aberdaron, Pwllheli, Gwynedd LL53 8BY (partenza da Porth Meudwy), +44 079 7176 9895. 30£. durata: 3-4 ore. Escursioni giornaliere su prenotazione con guida inerente alla storia e la natura dell'isola.


A tavola[modifica]


Infrastrutture turistiche[modifica]

Non ci sono sull'isola veri e propri uffici turistici o hotel ma l'associazione che la gestisce mette a disposizione alcune camere in loco in cui è possibile pernottare. I prezzi variano molto da fattori quali la grandezza della casa o la distanza dalle coste. Sul loro sito è possibile trovare moltissime informazioni a proposito:

  • Trust (da Aprile a Ottobre), +44 084 5811 2233, . La prenotazione è effettuabile per telefono o per e-mail e di solito si affittano case per un periodo di una settimana. Si raccomanda fortemente di leggere prima le condizioni dei contratti e le informazioni essenziali per la permanenza sull'isola.


Sicurezza[modifica]

Su un'isola di 10 sole persone è improbabile che si creino situazioni di pericolo causate dalla gente. Può tuttavia creare qualche problema la mancanza delle comodità a cui siamo abituati quali acqua, elettricità o macchine. Per qualsiasi evenienza chiamate il 999 per mettervi in contatto con la polizia.

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